«Abbiate fiducia: Io ho vinto il mondo» – 26 Dicembre 2022
Lunedì 26 dicembre 2022
IV Settimana di Avvento
Santo Stefano Protomartire
+ VANGELO (Mt 10,17-22)
Non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi Apostoli: «Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio Nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato». Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Questa promessa di Gesù: «Non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi», non si può applicare a tutti i cristiani. È evidente che non è sufficiente considerarsi cristiano o credente per essere come una tromba dello Spirito Santo, un amplificatore fedele, anche perché sotto l’ispirazione sua non si può che dire la verità.
Predicare l’opposto del Vangelo autentico di Gesù Cristo è apostasia, la perdita totale della Fede. Rileggiamo San Paolo dalla Lettera ai Galati, quindi prendiamo come testimone la Bibbia: «SE ANCHE NOI STESSI, OPPURE UN ANGELO DAL CIELO VI ANNUNCIASSE UN VANGELO DIVERSO DA QUELLO CHE VI ABBIAMO ANNUNCIATO, SIA ANÀTEMA!» (Gal 1,8)Anàtema è la condizione in cui si trova l’eretico, l’impostore, lo scismatico.
Lo afferma il Codice di Diritto Canonico della Chiesa al canone 1364 §1: «L’APOSTATA, L’ERETICO E LO SCISMATICO INCORRONO NELLA SCOMUNICA LATAE SENTENTIAE». Non necessita una dichiarazione, ci si incorre per il fatto di commettere lo specifico peccato o crimine, per il quale il legislatore ha stabilito la pena latae sententiae.
Automaticamente chi sbaglia non ricopre più davanti a Dio l’incarico che svolgeva. Gli uomini forse non sanno nulla dei reati, Dio conosce tutto!
I CATTOLICI DEVONO COMPRENDERE MEGLIO L’AGIRE DISSACRATORIO, QUINDI CONTESTATORIO E DISSACRANTE DA PARTE DI CHI NELLA GERARCHIA ECCLESIASTICA È ALLEATO CON I PIÙ POTENTI, IRRIDUCIBILI E SATANICI PERSONAGGI CHE VOGLIONO DISTRUGGERE LA CHIESA CATTOLICA.
NELLA CHIESA CI SONO CARDINALI E VESCOVI CHE INTENDONO DISTRUGGERE GESÙ E LA SUA VERA CHIESA! CHE FINE FARANNO TUTTI LORO? LO SA DIO, NOI PREGHIAMO PER LA SANTA CHIESA E LA CONVERSIONE DEI PRELATI CORROTTI. SI CONSIDERI CHE ESSI HANNO PROFUSO COME APOSTATI, UN GRANDE IMPEGNO CONTRO GESÙ, INOLTRE HANNO INDIRIZZATO VERSO LA DANNAZIONE ETERNA DECINE DI MILIONI DI CRISTIANI.
NELLE LORO TENEBRE HANNO DIMENTICATO CHE DIO È ONNIPOTENTE!
NOI RESTIAMO SERENI E FIDUCIOSI IN DIO, LUI AGIRÀ UTILIZZANDO DRASTICAMENTE LA GIUSTIZIA PER RIPULIRE LA SUA CHIESA. SIAMO PROTETTI DALLA MADONNA E I NOSTRI NEMICI VIVRANNO NEL TERRORE, PER QUESTO NON CI SPAVENTA QUANTO STA AVVENENDO NELLA CHIESA, AL CONTRARIO DOBBIAMO ALIMENTARE UNA GRANDE FIDUCIA IN DIO E UNA SPERANZA SOPRANNATURALE.
Sappiamo che lo Spirito Santo non agisce dove c’è l’impostura, la disonestà e l’inganno.
Chi è impostore è senza la Grazia di Dio, perde tutti i privilegi o quelli che aveva davanti a Dio. Per Dio non è più nessuno, neanche un cristiano! Ascoltiamo spesso parole per demolire la Chiesa di Gesù, da qualche vescovo che è sicuramente vomitato da Gesù.
Lo Spirito Santo agisce agevolmente nelle anime docili e purificate, non ispira le persone corrotte, anche se pregano in pubblico o si illudono di farlo. Non è la preghiera prolungata o la celebrazione giornaliera della Santa Messa a rendere docili, sinceri e puri. OCCORRE ALTRO: LA RETTA INTENZIONE!
L’onestà non sta solo nel non rubare nulla, è ancora più importante l’onestà intellettuale, quella che guida la retta intenzione, non ha un doppio pensiero, non rilascia opinioni come se fossero dogmi, ed è presente solo nei cristiani impegnati nel sincero rinnegamento.
Per compiere questo cammino occorre una Fede operativa, ma per l’aumento della Fede necessitano la preghiera giornaliera e la pratica costante delle virtù. La Fede non aumenta senza il nostro impegno, senza l’impegno costante la Fede si riduce in apparenza e sensazione. È una percezione sbagliata di sé e sono le opere sbagliate a testimoniarlo.
È indispensabile pregare bene ogni giorno, trovare degli angoli di tempo nella giornata per dialogare con Gesù, aprire a Lui il cuore e mostrargli ciò che siamo, anche se Lui ci conosce perfettamente, ma desidera che ci riconosciamo per ciò che siamo e non ci esaltiamo senza averne meriti.
Il Signore ci ha indicato come superare le prove che si presentano periodicamente.
«Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato Me». Precisa inoltre: «Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi» (Lc 6,26).
Da sempre nella Chiesa questa profezia ha avuto compimento. Anche ai nostri giorni soffriamo difficoltà e persecuzioni, in varia misura e in differenti modi, per seguire fedelmente il Signore. Verrà tempo in cui la nostra Fede dovrà ergersi potentemente per restare fedelissimi a Gesù Cristo.
Quando il Signore chiama o ci chiede qualcosa, conosce bene i nostri limiti e le difficoltà che troveremo per strada. Gesù non si allontana dal nostro fianco quando giunge l’ora della difficoltà e ci aiuta con la sua Grazia: «VOI AVRETE TRIBOLAZIONI NEL MONDO, MA ABBIATE FIDUCIA: IO HO VINTO IL MONDO».
1 Ave Maria per Padre Giulio
«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».
3 Ave Maria…
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