Le Chiese si svuotano e nessuno si preoccupa – 19 Gennaio 2023
Giovedì 19 gennaio 2023
II Settimana del Tempo ordinario
+ VANGELO (Mc 3,7–12)
Gli spiriti impuri gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma Egli imponeva loro severamente di non svelare chi Egli fosse.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e Lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidòne, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da Lui. Allora Egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non Lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di Lui per toccarlo. Gli spiriti impuri, quando Lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma Egli imponeva loro severamente di non svelare chi Egli fosse. Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
La Barca che raffigura la Chiesa si sta svuotando e molti cattolici scelgono altre navi molto confortanti dove si conosce la sontuosa festa pagana. Nella Barca rimane sempre Gesù con pochi discepoli, diventerà presto il Piccolo Gregge evangelico opposto alle eresie di quanti nella gerarchia volgeranno lo sguardo verso l’impostura.
È un tremendo paradosso quello di una gerarchia che non è più attratta dalla sana dottrina della Chiesa e si butta a testa bassa nella mischia del mondo globalista, perdendo i lineamenti spirituali e mostrando finalmente la vera identità intrattabile.
Un tempo i nuovi Vescovi venivano scelti e consacrati per le virtù e la sana dottrina che professavano, oggi il criterio si fonda su un altro criterio e l’attivismo modernista che contempla la predicazione perseverante dell’accoglienza degli immigrati. Senza curarsi del comprensibile fastidio che causano ai cattolici equilibrati, quelli saggi e seguaci di Cristo!
Dermot Pius Farrell è stato nominato Vescovo da Bergoglio il 3 gennaio 2018. Lo stesso Pontefice lo ha nominato Arcivescovo di Dublino, la capitale dell’Irlanda, quindi la sede più importante del paese, il 29 dicembre 2020. Farrell, qualche giorno dopo la nomina ad Arcivescovo ha rilasciato un’intervista all’Irish Times in cui si dichiara favorevole alle donne diaconi e ai sacerdoti sposati, e alla benedizione privata degli anelli per le coppie divorziate e risposate e per le coppie omosessuali.
In questo caso, per esempio, qual è stato il criterio di scelta del Vescovo e della sua promozione? Fanno parte ancora della Chiesa Cattolica?
È la perdita della Fede, si chiama apostasia del cuore, anche se restano nella Chiesa i loro insegnamenti non sono più conformi al Vangelo.
Le eresie che da anni si predicano arrivano a distruggere la Fede di milioni di buoni cattolici e un po’ impressionabili.
Sono incalcolabili le omelie non più cattoliche che si esternano dai pulpiti cattolici con la superba pretesa di imporre ai fedeli nuove dottrine eretiche, folli, scriteriate che superano per insensatezza le eresie dell’eretico Lutero.
Carissimi, fermiamoci a riflettere sulla nostra Fede, chiediamoci cos’è la Fede in Gesù Cristo.
Non è quella di chi si illude di pregare e non vive il Vangelo. Non è quella di Vescovi italiani e di tanti luoghi del mondo che esaltano l’Islamismo e Lutero, negando implicitamente tutta la sana dottrina cattolica, trasmessa dagli Apostoli fino ai giorni nostri. Non c’è Fede neanche negli enfatici predicatori che dicono e non fanno.
«Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno» (Mt 23,3).
Oggi però sono molti quelli che parlano male perché modernisti e fanno ancora peggio!
La Fede autentica va vissuta, e deve conformare tanto le decisioni grandi quanto quelle piccole, e ordinariamente si manifesta nel modo di affrontare i doveri quotidiani. Nella vita che ognuno conduce viene mostrata la sua Fede, da come parla, come agisce e ordisce.
La Fede è vera se viene vissuta e si mostra con le buone opere. Si esercita la Fede nell’adesione totale a Gesù, quando si predica e si adora Gesù.
Il Vangelo di oggi ci dice che una grande folla cercava Gesù perché guariva tutti. La grande folla in questi tempi invece viene dissuasa dal cercare Gesù per le ambigue omelie non cristiane, prive di Fede e di amore per la salvezza delle anime.
Nel Vangelo di oggi Gesù chiede ai discepoli di «tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non Lo schiacciassero».
Gesù non voleva sottrarsi dall’incontro con gli ammalati.
Questo significa che Gesù vuole restare in noi se Lo chiediamo e preghiamo per questo.
Gesù vuole restare con noi, in noi, ma dobbiamo trovare la pace interiore per farlo agire, dobbiamo allontanare la «folla» di pensieri, di giudizi, di orgogli, di superbie, di progetti immorali, di vanità fuggevoli, di ricerca degli idoli.
Gesù vuole salire sulla nostra barca, ma deve vederla libera, lontana dagli inganni e dalle ipocrisie che dominano certe menti.
Chiediamoci se siamo pronti a tenergli disponibile la nostra barca per ospitarlo.
Ciò che schiaccia l’uomo è l’orgoglio e la sua immersione nei vizi, egli non trova nella giornata del tempo da dedicare alla preghiera, all’adorazione di Gesù, e si priva di riempirsi del suo Spirito per avere maggiore Fede e vincere le tentazioni, per non cadere nella corruzione del mondo.
Ricordate le parole di Gesù: «Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere» (Mt 7,20).
Gesù è il liberatore e aspetta anche i grandi peccatori nel confessionale, purtroppo spesso non si trovano i confessori, diversi Vescovi addirittura fuorviano i parroci e non parlano bene della Confessione… Moltissime Chiese rimangono chiuse, le Chiese aperte si trovano nelle città con alcuni confessori disponibili a far risuscitare le anime e a spezzare le catene del peccato, a sconfiggere l’immondo Satana.
Gesù è il guaritore ma ci vuole liberi dalla mentalità moderna e volgare che si oppone proprio a Lui, altrimenti la sua azione rimane bloccata.
Ognuno di noi può diventare collaboratore di Gesù nel «dare dottrina», nel portare agli altri la conoscenza del Vangelo e la propria esperienza spirituale. Ognuno deve diventare testimone dell’Amore di Gesù Cristo, Figlio di Dio.
È indispensabile conoscere le Verità della nostra Fede.
Siamo chiamati a diffondere a tutti le Verità contenute nel Vangelo. Gesù ce lo chiede. Non rimaniamo inerti a guardare l’agire degli impostori.
Ieri qualcuno ha avuto difficoltà a comprendere un passo del mio commento, riguardo la non validità della Messa se il Sacerdote è privo di Fede, ma non si rifletteva sul fatto che è importante il “sentire con la Chiesa”, cioè celebrare secondo le intenzioni di Cristo e della Chiesa. In questo caso il Sacerdote anche se è carico di molti peccati celebra validamente e lo spiego.
Ex opere operato è un’espressione latina della dottrina cattolica dei Sacramenti. Significa letteralmente «PER IL FATTO STESSO DI AVER FATTO LA COSA». Si riferisce al fatto che nei Sacramenti il peccato del Ministro non può inficiare il risultato dell’azione sacramentale. Un Sacerdote può celebrare la Messa pur essendo ricolmo di peccati mortali e la Messa è valida in quanto ha conservato anche un po’ di Fede in Gesù, quindi l’ex opere operato è valido.
Non esiste più l’ex opere operato se il Sacerdote non crede in Gesù, non ha più Fede ed è un apostata. Diverso è il caso di Lanciano, il celebrante aveva solo dei dubbi sulla presenza reale di Gesù nell’Eucaristia ma aveva fede in Gesù Cristo, e avvenne il famoso miracolo per confermare la presenza vera, reale e sostanziale di Gesù nell’Eucaristia.
Tre grandi maestri della Fede e strenui difensori della Sacra Tradizione, il Cardinale Pietro Parente, Mons. Antonio Piolanti e Mons. Salvatore Garofalo, concordano pacificamente con quanto ha scritto prima Pietro di Poitiers (+1205) e successivamente il Concilio Tridentino nell’uso scolastico del significato preciso e determinato di «EX OPERE OPERATO» (Dizionario di Teologia Dogmatica). I Padri tridentini, dicendo che i Sacramenti producono la Grazia «ex opere operato», insegnarono che la Grazia del Sacramento viene causata dal rito sacramentale V A L I D A M E N T E posto e non dagli atti meritori del Ministro e del soggetto.
Questa è la spiegazione completa: anche se il Sacerdote non ha più la Fede, ma celebra secondo le intenzioni di Cristo e della Chiesa, LA CONSACRAZIONE AVVIENE.
Valutando con maturità spirituale la condizione del Sacerdote che mostra la perdita della Fede, la sua assente spiritualità facilita il disinteresse verso Gesù e la Chiesa, per questo il Sacerdote di conseguenza non si curerà più del “sentire con la Chiesa”, non cercherà di celebrare secondo le intenzioni di Cristo e della Chiesa. In questo senso non possedendo la Fede quasi sicuramente non celebra validamente proprio perché non ha più alcun interesse per Cristo e la Chiesa.
1 Ave Maria per Padre Giulio
«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».
3 Ave Maria…
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