Archivio Mensile: Febbraio 2023

Pregare bene. Imparare a pregare. – 28 Febbraio 2023 0

Pregare bene. Imparare a pregare. – 28 Febbraio 2023

Martedì 28 febbraio 2023

I Settimana di Quaresima

+ VANGELO (Mt 6,7-15)

Voi dunque pregate così.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate così:

Padre nostro che sei nei Cieli,

sia santificato il tuo Nome,

venga il tuo Regno,

sia fatta la tua volontà,

come in Cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

e rimetti a noi i nostri debiti

come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non ci indurre in tentazione,

ma liberaci dal male.

Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei Cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Gesù ha insegnato a pregare agli Apostoli con una preghiera tutta rivolta al Padre. Essi non avevano alcuna consapevolezza della presenza del Padre, la religione ebraica non contempla la presenza di un Padre e di suo Figlio. Chiesero a Gesù di aiutarli a pregare bene.

Nella spiritualità dei cristiani non c’è verso il Padre una grande adorazione.

La Quaresima è il Tempo per una preghiera più intima e fiduciosa, un sentire più intensamente e interiormente la presenza di Dio.

L’indicazione di non sprecare parole quando si prega, indica il raggiungimento di una buona tappa del cammino spirituale. L’essenzialità delle parole favorisce la comunione con Gesù ed è opportuno nel cammino fare delle salutari soste per ritemprare lo spirito. Il cammino di Fede deve prevedere i tempi della meditazione giornaliera e della preghiera.

Arrivare a pregare senza sprecare parole indica un buon percorso di Fede, emerge la forza spirituale del cristiano e la sua capacità di controllo.

Il modo sbagliato di pregare e che non produce mai frutti è la preghiera senza amore, improvvisata e recitata senza decidersi per la conversione, nella turbolenza della vita dissipata. Il modo migliore è quello indicato da Gesù: «Voi dunque pregate così».

La preghiera non deve essere parolaia e deve nascere dal cuore. Non è importante parlare molto, è bene ascoltare molto e fare anche silenzio davanti al Tabernacolo o davanti un’immagine sacra. «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole».

Le parole che Gesù pronuncia oggi non devono trarre in inganno, perché il Signore non dice di non pregare molto e sarebbe una contraddizione, precisa che molto spesso nelle lunghe preghiere si ripetono parole vane o richieste inopportune o si prega senza amore.

Ci sono tantissime preghiere potenti, ricordo il Santo Rosario, vanno bene gli atti d’amore, di ringraziamento e di lode da ripetere nella giornata.

I cristiani con la Grazia di Dio devono raggiungere l’equilibrio psicofisico, non è facile ma è possibile a tutti. Innanzitutto occorre la vigilanza interiore, il controllo dei pensieri e l’intuizione della loro provenienza per restare alla presenza di Dio. In questo modo si trasmette all’anima la serenità e la gioia. Gradualmente si diventa capaci di evitare le occasioni di peccato.

È vero che si impara a pregare pregando, ma bisogna conoscere alcune nozioni.

È vera preghiera quando il credente si distacca con il cuore dai beni materiali, anche se continua ad utilizzare quei beni. Questo distacco aiuta a liberare il cuore dagli affetti disordinati, ed è la lotta contro i vizi e i peccati volontari. Raggiungendo questo stato, i peccati si commetteranno a causa della debolezza e non della volontarietà.

Chiediamo aiuto anche noi a Gesù, Lui ci insegna a pregare, agli Apostoli fece conoscere il Padre Nostro come sintesi della vera preghiera.

DOBBIAMO SOFFERMARCI SUL VALORE CHE DIAMO AL PADRE NOSTRO QUANDO LO RECITIAMO, SE PENSIAMO ALLE PAROLE OPPURE LE RIPETIAMO MECCANICAMENTE SENZA AVVERTIRE INTERIORMENTE UN SENSO DI RICONOSCENZA AL PADRE. È BENE MEDITARE SU OGNI FRASE DEL PADRE NOSTRO, IN QUESTO MODO DIVENTERÀ LA PREGHIERA PIÙ AMATA ED EFFICACE, PERCHÉ AVVERTITA INTERIORMENTE.

Dipende da noi l’avanzamento spirituale e la comunione con Gesù.

Il Signore vuole sentire da ognuno di noi anche poche parole: «Gesù Ti amo, confido in Te», piuttosto che lunghi discorsi inutili.

L’essenzialità della preghiera sta nell’apertura del cuore a Dio, e se Lui vi trova vero amore ci dona grandi Grazie. Sta qui il «segreto» per ottenere da Gesù quanto chiediamo, d’altronde anche voi donate con gioia qualcosa di prezioso alle persone che lo meritano, che vi hanno amato o vi amano sinceramente.

La precisazione che fa oggi Gesù non è quella di non parlargli quando si prega, bisogna invece dirgli tutto ma che siano cose sostanziali e non parole frivole. Per esempio, serve a poco pregare o parlare con Gesù se c’è incapacità di perdonare una persona, o si vive con molta superbia, o si commettono gravi peccati senza confessarli o si confessano senza il proposito di vincerli.

Gesù vuole vedere innanzitutto puro il nostro cuore, questo è l’impegno che dobbiamo prendere sul serio e lottare di continuo per purificarlo.

QUANDO LUI VEDE CHE SIAMO INTERIORMENTE SINCERI E BUONI, CI DONA GRATUITAMENTE MOLTE GRAZIE PARTICOLARI, CI LIBERA DAI NEMICI E DAI PERSECUTORI, CI GUARISCE DALLE MALATTIE, CI LIBERA DALLE NEGATIVITÀ SATANICHE CHE SI ATTACCANO A NOI PER DIVERSE RAGIONI E CHE DA SOLI NON RIUSCIAMO A VINCERE E AD ALLONTANARE.

Giorno dopo giorno i cristiani che pregano con amore e umiltà riescono a distaccarsi da quelli che erano capricci inutili e acquistano una nuova mentalità che fa vedere la realtà in modo nuovo e, soprattutto, autentico. Il punto è di compiere con amore e interesse questo meraviglioso cammino spirituale che conduce alla vera comunione con Gesù.

Recitiamo con amore la versione del Padre Nostro insegnata da Gesù e che comprende anche le parole: «NON CI INDURRE IN TENTAZIONE».

Numerose volte ho spiegato il significato di queste parole dette da Gesù e insegnate da duemila anni. Papi e Santi hanno sempre pregato il Padre Nostro ripetendo: «NON CI INDURRE IN TENTAZIONE».

Gli esperti spiegano l’interpretazione corretta del «NON CI INDURRE IN TENTAZIONE», in base ai testi originali in aramaico, greco e latino.

San Girolamo (347-420) ha tradotto con il verbo latino inducere (che significa introdurre, concisamente indurre) la plausibilità di una prova a cui ci sottopone il Signore per verificare la nostra fedeltà. In questa preghiera chiediamo a Gesù di non permettere che cediamo alla tentazione e di aiutarci nei pericoli di ogni giorno.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Il Bene sarà sempre più potente e vivremo veri miracoli di Gesù – 27 Febbraio 2023 0

Il Bene sarà sempre più potente e vivremo veri miracoli di Gesù – 27 Febbraio 2023

Lunedì 27 febbraio 2023

I Settimana di Quaresima

+ VANGELO (Mt 25,31-46)

Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a Me.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell’Uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli Angeli con Lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a Lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il Regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità Io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”. Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità Io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”. E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Già nell’Antico Testamento i Profeti predicavano una duplice sorte di disperazione o di gloria eterna che attende ognuno di noi. Nessuno potrà scampare ad una delle due sorti, siccome si oppongono pienamente, chi finisce per sceglierne una perde gli effetti dell’altra.

Ci sarà un Giudizio dopo questa vita e adesso tutti abbiamo la possibilità di prepararci con le buone opere e di rimediare ai peccati commessi. È il tempo della Misericordia di Gesù, fermiamoci tutti a riflettere che non si deve ritardare il pentimento dei peccati commessi, occorre confessarsi e restare sempre in comunione con Gesù.

DOBBIAMO VIVERE, RESTARE, DIMORARE NEL CUORE DI GESÙ.

Questo facilita la riparazione dei peccati commessi. L’assoluzione sacramentale CANCELLA LA COLPA  di tutti i peccati commessi e confessati con sincero pentimento, ma RIMANE LA PENA DA RIPARARE, perché per ogni peccato c’è colpa e pena, proprio come avviene nell’ordinamento giuridico di uno Stato, e in diritto indica l’insieme degli elementi normativi che regolano la vita di una comunità all’interno, appunto, di un sistema giuridico.

Ogni reato penale ha una colpa e una pena da espiare, almeno quando il colpevole viene individuato ed esistono le prove del reato.

Davanti a Dio non sfugge nulla e ogni peccatore timbra i suoi peccati, è senza alcun dubbio responsabile e non potrà mai dare la responsabilità ad un altro o cercare giustificazione quando pecca sapendo di peccare.

Nella Confessione si ottiene il perdono di Dio con l’assoluzione, la colpa viene cancellata ma rimangono le pene da espiare e chi ha commesso peccati gravi ha perduto qualcosa della sua comunione con Gesù, quindi la sua condizione spirituale non è più come quella di prima.

L’umanità è stata deviata verso il Male, indottrinata dalla cultura atea e corrotta per mezzo dei mass media, principalmente della televisione. È una cultura satanica che non fa più pensare all’esistenza dell’inferno e questa è un’altra vittoria di Satana.

Non si pensa più neanche al Paradiso, però chi vive in buonafede e non rifiuta Dio ha la possibilità di salvarsi. Gesù vuole salvare tutti.

L’inferno è stato bandito da ogni discorso, anche dalle omelie, ed è sempre più difficile sentire insegnamenti sulla irreparabile disgrazia dell’inferno. Non è Gesù a mandare nell’inferno i peccatori, sarebbe una contraddizione dopo la sua terribile morte di Croce, sono i peccatori incorreggibili e ostinati a scavare piano piano con la loro vita… la fossa della disperazione.

Più peccano gravemente senza confessarsi e maggiormente la fossa diventa profonda, tanto che i peccatori accaniti diventati accecati nel Male, non percepiscono assolutamente il Bene da compiere e i peccati non li considerano come un errore che li distrugge sotto ogni aspetto.

Questa è la forza dei peccati, la ripetizione di essi rende i peccatori molto istintivi, non riescono più a frenare il piacere di soddisfare i vizi.

Questi peccatori irriducibili sono come dei drogati, in ognuno di essi prevale almeno un vizio che diventa il loro idolo. Il loro vero dio.

In questo tempo che trascorriamo qui abbiamo la possibilità di guadagnare grandi meriti davanti a Dio e prepararci una dimora eterna per vivere nella piena felicità, trasfigurati e gloriosi proprio come le anime sante.

Il premio che attende i buoni è inestimabile, molti cristiani non hanno idea della pienezza di gioia che persiste in Paradiso, così hanno scritto Santa Faustina Kowalska, Santa Teresa d’Avila, Santa Veronica Giuliani, ecc.

Già in questa vita è possibile pregustare la beatitudine eterna, con la pace interiore che nessuna ricchezza o potere può dare, con una gioia che infonde di continuo una serena e fiduciosa speranza.

Il premio che devono guadagnare i buoni in questa vita richiede l’impegno della pratica delle virtù morali.

Sono troppe le preoccupazioni e forse molti non hanno più il tempo per riflettere sulla destinazione dopo questa vita, quasi convinti di rimanere eternamente in questo mondo, ma questo diventerebbe noioso anche ai più corrotti.

Se pensano poco al Paradiso, ancora meno pensano all’inferno, luogo che accoglie tutti i peccatori incorreggibili, gli anticlericali, i cattivi che hanno fatto soffrire i buoni. La nostra risposta alle cattiverie altrui è l’amore, il perdono e la preghiera per chi è accecato, non riesce più a pensare che ogni vita terminerà in questo mondo.

«Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il Regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo».

Una duplice sorte è all’orizzonte, ogni persona ne sceglie una con la vita che conduce adesso. È indispensabile osservare i Comandamenti.

La valutazione di ogni evento e il giudizio sulle persone, cambia da ciò che la persona è interiormente, dalla sua spiritualità e non è sufficiente una affabilità o mansuetudine naturale, perché anche le persone che si mostrano tranquille hanno un’attività interiore di giudizio.

Non è quindi la naturale buona qualità dei sentimenti di una persona a darle la certezza di rimanere distaccata dalla mentalità iniqua.

UNA PERSONA PUÒ ESTERIORMENTE MOSTRARSI GENTILISSIMA E BUONISSIMA, PUÒ SORRIDERE IN OGNI CIRCOSTANZA PER ABITUDINE, NECESSITÀ LAVORATIVE E DI ACCOGLIENZA NEL LUOGO DOVE AGISCE, MENTRE INTERIORMENTE È DEVASTATA DAL MALE SPIRITUALE CHE LA CONDUCE A GIUDICARE SENZA POSA E A TORMENTARSI PER TANTI PENSIERI.

Potrà salvarsi una persona così?

Certo, è quello che vuole Gesù, e la Madonna chiede sempre preghiere per la conversione dei peccatori. Tutto è possibile per chi crede, e se si prega anche per anni per la salvezza dell’anima di un peccatore, Gesù non trascurerà quelle preghiere. Pregate ogni giorno per i vostri familiari e parenti.

Gesù e la Madonna sono dalla nostra parte, comprendiamolo bene, non sono giudizi severi ma amorevoli e comprensivi!

Leggete con molto interesse le straordinarie istruzioni che Gesù, la Madonna e San Michele Arcangelo danno a Luz de Maria. Oltre a non esserci la minima traccia di errore o confusione, spiegano con accuratezza sia il vero cammino spirituale da compiere, sia tutti gli eventi che stanno preparando i potenti del mondo. Sono messaggi che illuminano e danno certezze, fanno aumentare l’amore e la piena fiducia in Gesù e Maria Santissima. Solamente in questo mese di febbraio a Luz de Maria sono stati dati ben sei messaggi, uno più meraviglioso dell’altro, perché infondono grande speranza e danno parole di coraggio, di CERTEZZA CHE GESÙ NON CI FARÀ MANCARE NULLA QUANDO LE POTENZE MONDIALI SI SCONTRERANNO.

In questo link sono presenti cinque messaggi di febbraio https://revelacionesmarianas.com/mensajes-anteriores/it/febrero.html e in questo l’ultimo del 25 febbraio https://revelacionesmarianas.com/italiano.htm

In questo messaggio del 25 febbraio 2023, San Michele ci trasmette parole di assistenza perenne che Dio avrà su tutti i credenti. Gesù ci ha detto per mezzo di San Michele: «QUANDO VI TROVERETE IN MEZZO ALLA PESTILENZA, CHE È GIÀ PRESENTE SULLA TERRA, PREGATE CON IL CUORE E USATE I MEDICAMENTI CHE AVETE RICEVUTO DAL CIELO. POI LA PESTILENZA SE NE ANDRÀ E VOI SARETE SANI. NEL BEL MEZZO DELLA CARESTIA, LE MIE LEGIONI PORTERANNO AGLI UOMINI IL CIBO CHE SAZIA LA FAME. NON TEMETE! DIO NON VI ABBANDONERÀ (MT 14, 13-21). LE MIE LEGIONI SONO PRONTE AD ASSISTERVI. LA CASA PATERNA SI DONA AI SUOI FIGLI, SAPPIATE CHE IL BENE È POTENTISSIMO, ANCHE QUANDO VIVRETE NEL MEZZO DELLA GUERRA, IL BENE SARÀ PIÙ POTENTE E VOI VIVRETE VERI MIRACOLI».

Non dimentichiamo che i messaggi dati a Luz de Maria dal 2009 al 2017 sono stati approvati dal Vescovo e solo chi è in malafede afferma o scrive parole false e diffamatorie. I messaggi e la vita di Luz de Maria sono inattaccabili, mentre bisogna valutare quanto ha detto di gravissimo Ironi Spuldaro, famoso predicatore cattolico del Rinnovamento nello Spirito, ma questo gruppo non ha responsabilità alcuna. È stato Spuldaro a dire durante un incontro nel Santuario di São Miguel Arcanjo Bandeirantes di avere ricevuto visite dagli ufo, lui li chiama extraterrestri.

Un anno fa ha detto che incontrava e parlava con gli ufo. Il giorno dopo un missionario gli ha chiesto di ritrattare pubblicamente quelle falsità e Ironi Spuldaro ha detto che aveva sbagliato e non era vero, ma senza la minaccia del missionario Spuldaro avrebbe ingannato milioni di cattolici in buonafede, dichiarandosi favorevole agli ufo.

Invece Luz de Maria non ha mai detto né scritto una sola parola sbagliata, tutto è fedele al Vangelo e al vero Magistero della Chiesa, lei cerca di convertire quanti dicono di vedere gli ufo.

Leggete questi messaggi amorevoli e profetiche della Madonna e ringraziateLa, i demoni mai e poi mai ci darebbero questi importantissimi avvisi e consigli, mai indicherebbero le piante medicinali per curarci senza ricorrere ai prodotti chimici, preparati con sostanze dannose…

Queste conoscenze devono farci considerare benedetti e la Madonna ci sarà sempre accanto a proteggerci.

Il Signore ci giudica e giudicherà definitivamente sull’amore. Nel Vangelo parla moltissimo della bontà, della carità fraterna, della sincerità e della retta intenzione. Sono queste virtù che rendono la persona bella dentro e fuori.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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La presenza delle tre tentazioni – 26 Febbraio 2023 0

La presenza delle tre tentazioni – 26 Febbraio 2023

Domenica 26 febbraio 2023

I Domenica di Quaresima

+ VANGELO (Mt 4,1-11)

Gesù digiuna per quaranta giorni nel deserto ed è tentato.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, dì che queste pietre diventino pane». Ma Egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”». Allora il diavolo Lo portò nella città santa, Lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se Tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi Angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». Di nuovo il diavolo Lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vattene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». Allora il diavolo Lo lasciò, ed ecco degli Angeli gli si avvicinarono e Lo servivano. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Quando si rimane in buona comunione con il Signore si posseggono grandi forze spirituali, grandi possibilità per bloccare ogni forma di tentazione. La presenza della Madonna nella nostra vita, poi, terrorizza i diavoli, li scombussola e fa perdere a tutti loro il potere che esercitano sulla persona, proporzionatamente alla sua Fede, alla spiritualità che vive.

Le tre tentazioni che Satana presentò a Gesù sono l’emblema dell’agire ingannevole dei demoni. Notiamo che i diavoli si presentano con le loro tentazioni soprattutto quando preghiamo, ci comportiamo bene, siamo onesti e vogliamo salvarci l’anima.

I diavoli non possono più vivere queste condizioni di felicità e si proiettano contro i cristiani per farli desistere e farli precipitare nei peccati per impedire di raggiungere il Paradiso, luogo a loro precluso per l’eternità.

In breve è questa la vicenda sempre attuale che emerge nelle tentazioni che i diavoli attuano contro ognuno di noi. Qualcuno meno spirituale o poco attento al ragionamento fatto fin qui, potrebbe dire che tutto sommato è preferibile non entrare in lotta contro i diavoli. Mai pensiero sarà più stolto e folle.

Evitare le tentazioni dei diavoli è impossibile perché essi tentano tutti, cristiani, atei e satanisti, ma solo i cristiani conoscono la gravità delle tentazioni e se vengono assecondate, quindi praticate, è già la peggiore sconfitta della loro vita.

I cristiani non sono più cristiani ma diventano atei o satanisti se cercano, direi «prudentemente», un «tacito accordo» di neutralità… con Satana.

La verità è questa e nessuno può affermare il contrario: i diavoli tentano tutti, nessuno escluso, ma gli atei e gli eretici non se ne accorgono perché la loro vita apparentemente sembra ideale, e non comprendono la provenienza delle martellanti tentazioni peccaminose dei diavoli, perché le mettono in pratica, quindi, obbediscono ad ogni pensiero ispirato dai diavoli.

La furbizia dei diavoli è angelica e chi non prega bene, non adora l’Eucaristia, non recita il Rosario e non si rinnega, non vince le tentazioni!

Gesù si ritira nel deserto per affrontare satana e prepararsi umanamente alla missione ineseguibile per chiunque altro uomo.

Quaranta giorni e quaranta notti nella solitudine e in uno stato di progressiva debilitazione fisica potrebbero far crollare anche le anime più virtuose, più volitive. L’eroismo del Figlio di Dio incarnato emerge in tutta la sua grandezza e infine, quando stremato di forze, sentì, irresistibili gli stimoli della fame, la viltà di satana gli propone subdolamente dei rimedi alla sua sofferenza estrema.

Gesù va nel deserto e si presenta Satana con le tre tentazioni che più avanti elenco, ma noi nel deserto spirituale troviamo Gesù.

Il deserto per noi è un luogo raccolto, dove c’è silenzio e si respira santa spiritualità.

Ritirarsi per alcune ore o dalla mattina alla sera in un luogo silenzioso, meglio se è un luogo sacro, è determinante per chi vuole avvicinarsi sempre più a Gesù. È determinante restare vicini a Gesù. Non lasciatevi ingannare dalle tentazioni maligne che creano paure, potete capire che sono inganni di Satana.

Più ci avviciniamo a Gesù e alla Madonna, più deboli diventano i diavoli nel tentarci. Se diventiamo forti nella Fede, schiacciamo i diavoli con una sola Ave Maria e sono costretti ad allontanarsi da noi, poi ritornano per tentare nuovamente, e le nostre ulteriori preghiere li squilibrano e li fanno scappare.

Le tre tentazioni che Satana presenta a Gesù continua a presentarle a tutti, nessuno ne è escluso. Tentano di sedurre ogni uomo al male, sono le sue migliori armi di perdizione per far crollare tutti gli esseri umani, a cominciare dai cristiani, senza risparmiare Vescovi, Sacerdoti, Religiosi.

Le tentazioni fatte dai diavoli mirano a mettere in secondo piano il primato di Dio per sostituirlo con ogni genere di vizio e di peccato!

Nessuno vince Satana e le sue astuzie se non conduce una buona vita spirituale, se non rimane vicino a Gesù e alla Madonna!

La prima tentazione di Satana riguarda le richieste della carne, quindi, i piaceri carnali dell’uomo. Il modo per vincere questa tentazione è la virtù della castità.

La seconda tentazione di Satana riguarda l’orgoglio, quindi, il successo e il potere mondani. Si vince questa tentazione con la virtù della povertà, occorre vivere la Beatitudine forse meno compresa e che ripropongo: “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il Regno dei Cieli”.

È la Beatitudine più nota, ma anche la più sminuita e mortificata.

Non è un elogio alla povertà materiale, non è assolutamente questa la spiegazione. Gesù parla di poveri in spirito, è tutt’altra cosa. È vero che i più poveri sono maggiormente disponibili ad accogliere Gesù, ma qui non viene elogiata la povertà. Gesù vuole che ogni essere umano viva dignitosamente e non desideri quello che non ha e che non è davvero necessario.

Più che ad uno stato di povertà materiale, Gesù in questa Beatitudine ci indica un atteggiamento. Per poveri si intende quelli che domandano a Dio ciò che necessita per la loro vita, non è tanto l’uomo che non possiede un bene materiale e lo desidera. Altrimenti si dovrebbe dire: “Beati gli accattoni”.

Gesù qui carica il concetto di povertà di un significato spirituale, esprime un atteggiamento di umiltà, di attesa, di chi si mette alla ricerca del soccorso divino.

I poveri cui Gesù si rivolge, i poveri della prima Beatitudine, sono i poveri che, a differenza dei ricchi, non ripongono fiducia in sé stessi, o in ciò che posseggono, ma in Dio. Da Lui attendono e da Lui ricevono gli insegnamenti del Vangelo e anche la Divina Provvidenza, cioè gli aiuti per vivere. Sono coloro che non hanno nulla da pretendere davanti a Dio e sono disponibili alla sua Parola.

La povertà «in spirito» è l’atteggiamento di umiltà, ed è una povertà accettata dinanzi a Dio, e la povertà materiale rappresenta solo il segno esteriore.

La terza tentazione di Satana riguarda la cupidigia, la brama di possedere beni e ricchezze, rappresenta ogni forma di desiderio impulsivo e scandaloso, dettato dal sentimento instabile e non controllato dalla Fede. Quasi sempre non controllato neanche dalla retta ragione.

Questa terza tentazione rappresenta l’autonomia dal volere Divino e si vince esclusivamente con la virtù dell’obbedienza.

Questo schema ternario delle tre tentazioni è alla base della triplice rinuncia o promessa battesimale rinnovata durante la veglia pasquale.

1 Ave Maria per Padre Giulio

“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen”.

3 Ave Maria…

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Gesù concede sempre Misericordia a quanti si pentono – 25 Febbraio 2023 0

Gesù concede sempre Misericordia a quanti si pentono – 25 Febbraio 2023

Sabato 25 febbraio 2023

Sabato dopo le Ceneri

+ VANGELO (Lc 5,27-32)

Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e Lo seguì. Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e d’altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; Io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Queste parole sono consolanti per tutti, soprattutto i grandi peccatori devono gioire per l’infinita disponibilità di Gesù. Egli è venuto come Medico per guarire le nostre anime, ma molto spesso non può far nulla per gli ostacoli e la chiusura dei cuori induriti alla sua azione Divina.

GESÙ È IL MEDICO CHE CONOSCE OGNI COSA DI TUTTI, VUOLE GUARIRCI DA OGNI FORMA DI MALE MA DOBBIAMO CHIEDERE CON FIDUCIA, AMORE E INSISTENZA.

Gesù è Dio e sua Madre è la Corredentrice, hanno grande preoccupazione per tutti noi e ci avvisano dei pericoli. Proprio i Loro interventi confermano l’Amore di Dio verso ognuno di noi e la Misericordia che ci usa Dio Padre nonostante tanta corruzione. Ma fino a quando questo Padre così buono, così misericordioso, sopporterà tanto Male nel mondo?

Gesù oggi ci dice che è venuto per tutti, anche per i peccatori. Il Vangelo ci presenta l’Amore che Dio ha per ciascuno di noi, ci vuole felici in questa vita ma per circostanze varie molti non conoscono la vera felicità che è solo spirituale, viene dallo Spirito Santo.

Gesù ci aiuta non appena pensiamo il suo Nome, altrimenti non sarebbe morto in Croce per ognuno di noi. Ci chiede di camminare nella Verità e verso la salvezza eterna. La Quaresima è il tempo della conversione e della penitenza, non è più tempo oggi di una vita vanitosa e superficiale.

Gesù mostra piena disponibilità ad abbracciare anche i peccatori più incalliti, dimentica tutti i peccati commessi dal peccatore quando questi umilmente chiede perdono nella Confessione. Ma già con un solo pensiero di pentimento, il peccatore ottiene il perdono non sacramentale e si riavvicina a Dio.

CHIEDETE SEMPRE PERDONO A GESÙ DEI PECCATI COMMESSI PER RIENTRARE IN COMUNIONE CON LUI, IN ATTESA DELLA CONFESSIONE SACRAMENTALE PER RICEVERE L’ASSOLUZIONE.

Faccio un esempio: chi è in punto di morte e si trova in peccato mortale, si salva anche in assenza del Sacerdote, pentendosi dei peccati, invocando Gesù, ripetendo «perdonami Gesù»«pietà di me Gesù», ecc.

La Grazia di Gesù vuole inondarci e moltissimi cristiani non sono consapevoli di questo, sono dominati dalle dissipazioni e non se ne rendono conto. Gli sperperi spirituali sono veri sprechi di energie sante, di disponibilità a fare opere piene di amore e prive di vizi, di corruzioni. Fateci caso: se fate cose dissipanti subito dopo non avete alcun desiderio di pregare.

I CONDUTTORI OCCULTI DEL MONDO VOGLIONO SPOGLIARE L’UMANITÀ DELLA FEDE IN GESÙ E DELLA MORALE, SENZA LIMITI DI MEZZI E DENARO INVESTITO. OFFRONO ININTERROTTAMENTE TRAMITE I MASS MEDIA, I SOCIAL E QUANT’ALTRO, OGNI FORMA DI INVENZIONE SATANICA PER OKKUPARE LE MENTI, FAR ADORARE TANTISSIMI IDOLI, DISPREZZARE DIO, NON FAR PENSARE PIÙ A GESÙ E ALLA PREGHIERA. NON È FORSE COSÌ?

Dio Padre sta ancora usando misericordia perché vede che la stragrande parte dell’umanità è davvero incapace di accorgersi dell’abisso in cui è caduta, e non potrà mai rialzarsi se non rientra in sé come il figliol prodigo. Dovrà necessariamente essere scossa…

Ritorno a chiedervi di pregare di più ogni giorno, pregate per i vostri familiari, pregate per me, pregate per la conversione dei peccatori.

Dobbiamo collaborare con il Signore mettendoci alla scuola della Madre di Dio e Maestra di perfezione, questo è il vero cammino del credente, rimane la grande amarezza di sapere che molti Vescovi e Sacerdoti non si interessano più della salvezza delle anime né delle loro stesse anime…

Molti «dicono e non fanno», come precisa Gesù nel Vangelo, parlano di Gesù e sono lontani da Lui perché senza Fede, senza discernimento.

Preoccupiamoci di pregare per molti Vescovi e Sacerdoti confusi, impulsivi, insensibili e seguaci della loro volontà, privi dello Spirito Santo.

Preghiamo per tutti i conoscenti che vivono nella sregolatezza, senza preoccuparsi minimamente di ciò che li attende nell’aldilà.

Gesù è venuto per salvare ciò che era perduto e conosciamo persone perdute dietro le cose materiali, iniquamente convinte di fare tutto bene.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Il digiuno arreca benefici al corpo e all’anima – 24 Febbraio 2023 0

Il digiuno arreca benefici al corpo e all’anima – 24 Febbraio 2023

Venerdì 24 febbraio 2023

Venerdì dopo le Ceneri

+ VANGELO (Mt 9,14-15)

Quando lo sposo sarà loro tolto, allora digiuneranno.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Questo testo lascia intendere che era consuetudine per Gesù e i suoi discepoli non digiunare, ma non è così, lo sappiamo dagli scritti dei Santi del I secolo e dalla rivelazione autentica alla mistica Maria Valtorta. Questa mistica è stata perseguitata dai nemici di Gesù per il grande valore delle rivelazioni, ma Papa Pio XII e San Pio da Pietrelcina consigliavano di leggere queste importanti rivelazioni di Gesù e della Madonna. L’opera rivelata alla Valtorta viene indicata come il 5° Vangelo.

Gesù fece molti digiuni e poteva anche non mangiare nulla per tutta la vita, però non agiva come gli uomini, essendo Dio intendeva più di tutti che la fraternità si crea con la condivisione e mangiava insieme ai discepoli e a quanti Lo invitavano. Lui andava per convertire dove Lo invitavano e non per trascorrere serate mondane, si presentava con mitezza e Onnipotenza per spiegare la Buona Novella del Vangelo.

Il digiuno serve a purificare l’anima, espiare i propri peccati, ricevere lo Spirito di Dio, anche come disintossicante del corpo e della mente.

I cristiani devono conoscersi meglio per sapere agire nelle varie circostanze in cui si trovano, non è l’istinto inopportuno che santifica né l’illusione di fare molto solo per la recita di alcune preghiere.

Il digiuno non indica solo l’assenza di cibo, si può praticare anche quando si è a tavola con familiari e amici e ci si rinnega in qualche modo.

La domanda che affiora alla mente di chi è poco esperto nella spiritualità è questa: perché il cristiano deve sottoporsi alla pratica del digiuno?

Primo perché lo ha fatto Gesù e lo ha insegnato, poi perché la sana spiritualità cristiana insegna che per estinguere o quantomeno affievolire le inclinazioni cattive che ci portiamo dalla nascita con il peccato originale, è indispensabile mortificarci, rinunciare a tante cose che piacciono. Nella rinuncia a ciò che piace c’è il vero amore a Gesù.

È una penitenza, un sacrificio che viene offerto con amore perché è chiara la finalità.

SERVE A POCO FARE IL DIGIUNO E MANTENERE UNO SPIRITO SUPERBO O INVIDIOSO.

Chi ha letto le biografie dei Santi, ha conosciuto che essi digiunavano e rafforzavano la volontà, l’intelletto illuminato dalla Fede guidava la loro volontà, vincevano i vizi e le tentazioni, ricevevano Grazie.

Il digiuno era, allora come oggi, una manifestazione dello spirito di penitenza che Dio chiede all’uomo. La penitenza era già nell’Antico Testamento un atto religioso, personale, che aveva come termine l’amore e l’abbandono nel Signore.

Comunque, il digiuno è solo una delle forme di penitenza. Esistono altre forme di penitenza corporale che dobbiamo praticare, che ci facilitano la conversione e la comunione con Dio. Verifichiamo quale spirito penitenziale pratichiamo, se osserviamo quello che ci indica il Vangelo nella nostra vita e in particolar modo in questo tempo liturgico di Quaresima.

Con la penitenza si espiano colpe e peccati, significa fare ammenda per le proprie colpe, avere la capacità di sopportare con pazienza le sofferenze.

Con il termine sacrificio intendiamo un atteggiamento simile alla penitenza, è un’offerta al Signore delle proprie tribolazioni, anche l’offerta della propria vita dinanzi a pericoli contro la nostra Fede.

Sacrificarsi è essenzialmente un atto volontario che richiede una privazione o rinuncia deliberatamente affrontata, anche subìta per necessità.

Senza il digiuno fatto per amore di Gesù, senza la penitenza e il sacrificio, il cristiano resta quello che è, anzi, perde progressivamente la buona spiritualità e la Fede diventa tiepida, dopo essersi svuotato di ogni interesse spirituale ed avere abbandonato la Volontà di Dio.

C’è il digiuno della mente anch’esso importante: l’orgoglio e la superbia. Poi i giudizi, i cattivi pensieri, le curiosità, le maldicenze, ecc.

Si diventa dominatori nel Bene della propria volontà solo quando si iniziano a respingere con assoluta decisione i giudizi, i pensieri perfidi, le opere cattive, l’ambiguità, la falsità, l’ipocrisia, i vantaggi disonesti, le ricompense non meritate, il comportamento ingannatore.

Serve a poco o nulla pregare o celebrare la Messa se non c’è la volontà di piacere a Gesù e di imitare la Madonna. Focalizziamo questi aspetti.

Per conoscere veramente Gesù bisogna meditare la Via Crucis. Questa è una devozione incoraggiata da Lui e fa comprendere i suoi dolori.

È una pratica santa meditare e ripassare tutti i venerdì le quattordici stazioni della Passione e Morte di Gesù. Solo così ci innamoriamo profondamente del Signore. Non mancate di stare vicini a Gesù, meditando con amore e interesse le terribili sofferenze che ha sofferto per ognuno di noi.

Perché Gesù si è offerto di patire torture terribili e smisurate per un essere umano? Perché si è lasciato crocifiggere con mani e piedi trapassati?

Attraverso la devozione alla Passione contempliamo l’Umanità Santissima di Gesù che si rivela a noi soffrendo come Uomo nella sua Carne, senza perdere la maestà di Dio.

Ogni volta che Gesù cade sotto il peso del legno dobbiamo riflettere che sono i nostri peccati e di tutti gli uomini a schiacciarLo, ma i buoni propositi che ci proponiamo e mettiamo in pratica, Lo consolano e ci permettono di diventare gradualmente simili a Lui.

Con la meditazione della Via Crucis, comprendiamo il valore salvifico della sofferenza e riusciamo ad accettarla con amore e pazienza.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Saper sopportare le croci di ogni giorno – 23 Febbraio 2023 0

Saper sopportare le croci di ogni giorno – 23 Febbraio 2023

Giovedì 23 febbraio 2023

Giovedì dopo le Ceneri

+ VANGELO (Lc 9,22-25)

Chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’Uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a Me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

All’inizio della Quaresima la liturgia presenta testi biblici più toccanti per favorire una conversione autentica. Da quanto si conosce pubblicamente, anche all’interno della Chiesa, c’è una urgente necessità di conversione.

Una delle prove ci arriva dal silenzio di molti Vescovi sulla necessità dell’adorazione eucaristica perpetua ovunque e della recita giornaliera del Santo Rosario per contrastare il Male presente nel mondo, così come nei secoli passati hanno fatto tutti i Papi e i veri Pastori della Chiesa.

C’è un grande silenzio sulla preghiera da parte di numerosi Vescovi, sono purtroppo tanti i Sacerdoti che non parlano della preghiera e non insegnano a pregare, forse perché non pregano mai. Tanti di questi Sacerdoti sono persone buone e cordiali, ma spiritualmente non disponibili e molto accondiscendenti sui peccati.

Non si predica più la necessità della preghiera che è la vita dell’anima, come è indispensabile per l’essere umano l’aria che respiriamo. Aria che è composta da azoto in larga parte, poi un quinto di ossigeno, argon e altri gas. Li ho elencati perché provo grande gioia nel pensare a Dio Creatore di tutto, Dio che ha pensato minuziosamente al minimo dettaglio per permettere la vita su questo pianeta a tutti noi piccole creature. Meraviglioso Dio.

NON SI DOVREBBE SEMPRE PARLARE NELLE OMELIE DI QUESTO PADRE PORTENTOSO, SBALORDITIVO, INCREDIBILE, INENARRABILE E STRABILIANTE? NON SI DOVREBBERO FAR CONOSCERE SEMPRE PIÙ VIVAMENTE LE TRE PERSONE DIVINE PER FAR INNAMORARE I CATTOLICI E ATTRAVERSO LORO ANCHE GLI ATEI E GLI SCETTICI?

Mancando l’amore verso Gesù e la Madonna, si diventa inevitabilmente aridi ed insensibili per le cose di Dio, scaturisce un grande distacco da Gesù e di conseguenza non si avverte più il fervore e la gioia di dedicare tempo alla vera preghiera interiore. Tanti Pastori sono costretti dalle circostanze a pregare pubblicamente, ma lo stesso si percepisce dai loro volti e dalle parole un grande vuoto spirituale. Come faranno a riprendersi quando ci sarà il grande tradimento?

I cattolici e molti atei assennati hanno compreso che questa Chiesa appare come una Chiesa umana che non crede più nella preghiera, non crede più nella Santa Messa dopo essersi infarcita di protestantesimo.

Tanti nella Chiesa hanno già stabilito di cambiare le parole della Consacrazione e non ci sarà più la transustanziazione, cioè la presenza reale di Cristo nel Sacramento Eucaristico, attraverso il passaggio totale della sostanza del pane e del vino in quella del Corpo e del Sangue di Cristo proprio in virtù delle parole della consacrazione pronunciate dal Sacerdote durante la Messa. In tante Chiese d’Italia i celebranti cambiano le parole per la perdita della Fede e la totale indifferenza verso Gesù Cristo.

C’è il più tirannico accerchiamento da parte di tutti i diavoli a questa umanità distratta, egoista, sfiduciata e pagana. L’umanità è stata sconfitta!

I diavoli ispirano facilmente i burattinai con numerose strategie, mentre nella Chiesa c’è silenzio nel tempo in cui le campane dovrebbero suonare ogni ora per infondere speranza e dare atto della sua presenza, con Vescovi e parroci in prima linea davanti al Tabernacolo ad adorare Dio e a benedire ogni giorno con il Santissimo Sacramento la popolazione e le loro città.

Dove sono ogni giorno i Vescovi e molti parroci che non rimangono nelle Chiese a pregare,  confessare, accogliere e consigliare i credenti?

CON MOLTA PROBABILITÀ OGNI PERSONA È CARICA DI SOFFERENZE E DI CROCI, GESÙ VUOLE AIUTARE TUTTI E MANDA I SUOI CONSACRATI DI FIDUCIA. I VESCOVI E I SACERDOTI SONO CHIAMATI A DEDICARE GRAN PARTE DELLA GIORNATA A CURARE LE ANIME E QUESTO È POSSIBILE FARLO APRENDO LE CHIESE E RENDENDOSI DISPONIBILI AD ASCOLTARE E AD AIUTARE.

Noi riflettiamo sul nostro impegno spirituale. Siamo in Quaresima, non viviamola astrattamente né dobbiamo rimanere indifferenti a quanto ci chiede Gesù nel Vangelo. Senza un serio impegno si perde l’occasione per crescere spiritualmente e si rimane con le stesse debolezze e le cattive abitudini di sempre.

Nonostante le Grazie ricevute e una moltitudine di aiuti che riceviamo da Gesù, nonostante tutto questo, a volte dimentichiamo che senza Gesù non siamo nulla. Senza Dio, della grandezza dell’uomo non resta nient’altro che un pugno di polvere, come quello deposto in un piatto all’angolo dell’altare il Mercoledì delle Ceneri.

Siamo anche figli amati da Dio Padre con un Amore smisurato, Lui vuole donarci tantissime Grazie ma non vengono chieste oppure non c’è la condizione spirituale adeguata per riceverle.

Le troppe preoccupazioni umane e mondane non permettono di capire che restare in comunione con Gesù consente la ricezione di molte Grazie, protezioni e aiuti.

La Quaresima ci spinge a fare di più in questo cammino di Fede che è sicuramente impegnativo. Il Vangelo oggi ci parla della croce che ognuno porta inevitabilmente, una croce che può santificare o schiacciare, dipende dalla disposizione con cui la portiamo.

La croce con difficoltà si riesce a spostarla dalla «spalla», oppure quando se ne dissolve una, ne arriva un’altra senza averne colpa.

Se è vero che non può esistere Cristianesimo senza croce, è anche vero che non è Gesù a caricarci di croci. Lui ci aiuta a portare le nostre croci e le addolcisce. La colpa è personale, soprattutto dei nostri nemici crudeli e dei diavoli.

Gesù permette una croce sopportabile per aiutarci nella santificazione, per purificarci e liberarci da tante miserie umane, ma quella croce è sempre sopportabile. L’uomo è responsabile se reagisce e la rende insostenibile, pesante, oppure rifiuta Dio e arriva quasi alla disperazione.

La croce si incontra in molte piccole cose di ogni giorno, alle volte siamo noi a crearle a causa di comportamenti superficiali.

La croce si può trasformare nel migliore mezzo per facilitare la nostra purificazione interiore.

In qualche modo bisognerà riparare i peccati commessi, ci sono diversi modi per espiare in questa vita con vera partecipazione: la sofferenza accettata con serenità, l’amabilità verso tutti, l’onestà intellettuale, il desiderio del Bene degli altri, fare sempre del Bene, amare e perdonare tutti.

I Santi erano chiamati a condividere la Vita di Gesù e si abbandonavano pienamente alla sua Volontà, e inevitabilmente assaporavano il dolore, la solitudine, la contrarietà, le calunnie, la diffamazione, la derisione, dall’interno e dall’esterno. In questo modo riuscivano a purificarsi e ad elevarsi potentemente verso le altezze spirituali.

La croce che santifica non è certamente quella di cui ci carica il nostro egoismo, o l’invidia, o la pigrizia; e non è neppure il risultato dei conflitti dell’uomo vecchio che c’è in ognuno di noi, o del nostro modo disordinato di amare. Tutto questo non viene da Gesù e non santifica.

La croce del Signore è un’altra cosa, la dobbiamo portare ogni giorno per santificarci e non per arrivare alla disperazione o a perdere la Fede.

Gesù ci darà sempre le forze necessarie per portare con garbo ogni croce, e ci riempirà di Grazie e frutti spirituali straordinari.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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«Riceverete cento volte tanto» – 22 Febbraio 2023 0

«Riceverete cento volte tanto» – 22 Febbraio 2023

Mercoledì 22 febbraio 2023

Mercoledì delle Ceneri

+ VANGELO (Mt 6,1-6.16-18)

Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità Io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità Io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità Io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profumati la testa e lavati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Oggi inizia un Tempo liturgico contrassegnato soprattutto dallo spirito penitenziale che viene richiesto in tutte le pagine del Vangelo. Nessun cristiano può affermare di non avere alcuna necessità di compiere penitenze, non è un cristiano chi afferma questo.

Inizialmente per il Mercoledì delle Ceneri si svolgeva una penitenza pubblica, si pregava con uno spirito davvero fraterno e la sincerità trionfava nei cuori dei cristiani delle prime comunità, non circolava egoismo tra loro. Tutti avevano un grande desiderio di convertirsi pienamente e compivano notevoli atti di rinuncia, come la donazione di parte dei beni che possedevano.

Avevano chiaro in mente una cosa importante: imitare Gesù Cristo nelle parole e nei suoi comportamenti per salvarsi le anime.

Il rito della cenere aveva un grande significato, lo ha ancora in quei cristiani che vedono nella cenere sparsa sulle loro teste, un atto di sottomissione al Signore che ci ha parlato prima attraverso i Profeti, poi incarnandosi e Uomo tra gli uomini, lasciandoci le direttive per vivere felici già in questa vita e facilitandoci scelte opportune per guadagnare il Paradiso.

Chi ha accolto queste direttive scopre la felicità anche nelle sofferenze più schiaccianti, non gioisce dei suoi dolori ma neanche si abbatte e la sua felicità interiore sovrasta e domina ogni genere di sofferenza.

È possibile la coesistenza della sofferenza morale o fisica con una gioia interiore che non significa insensata allegria, al contrario è una gioia interiore che fa rimanere in uno stato di serenità e di profonda speranza in Gesù e Maria.

OGGI LA CENERE CHE VIENE COSPARSA SULLE NOSTRE TESTE CI INDICA CHE NULLA ERAVAMO PRIMA DI NASCERE E CHE POLVERE DIVENTEREMO. UN MESSAGGIO ASSOLUTAMENTE VERITIERO CHE VUOLE ANCHE SOLLECITARE A RIFLETTERE SULLA VITA CHE SI CONDUCE.

Si corre quasi tutto il giorno per varie ragioni, tantissime preoccupazioni umane dominano la mente e nell’agitazione molto spesso si sbaglia, inoltre in molti ricercano affannosamente e alle volte non correttamente un successo personale per emergere sugli altri, e così senza la guida della Parola di Dio ci si perde in questo mondo malato, egoista, iniquo.

Il Mercoledì delle Ceneri segna l’inizio di un periodo che il cristiano deve vivere in modo più spirituale, deve rientrare in sé ed esaminarsi coscienziosamente per scoprire i suoi errori e trovare in questo periodo quaresimale la forza per abbandonare i comportamenti viziosi e sostituirli con le sante virtù.

Il Signore vuole che ci distacchiamo dalle cose terrene per volgerci a Lui, vuole che abbandoniamo il peccato, che invecchia lo spirito e uccide, ci chiede di ritornare alla fonte della vita e della gioia. Gesù Cristo stesso è la più sublime Grazia della Quaresima.

Volgere il cuore a Dio, convertirci, significa essere disposti a fare di tutto per vivere come Egli spera che viviamo, a essere sinceri con noi stessi, non tentando di servire due padroni; ad amare Dio con tutta l’anima per allontanare dalla nostra vita qualsiasi malizioso peccato deliberato.

La Quaresima è autentica quando si compiono reali gesti di penitenza, come la Confessione frequente, la mortificazione che indica un sacrificio, una privazione, una rinuncia, oltre all’elemosina che libera il cuore dai legacci della materia. Provate a compiere queste opere di penitenza, vi sentirete più liberi e più forti per affrontare ogni avversità.

Gesù porta tre esempi, di ognuno esprime due possibilità per il credente di ricevere la ricompensa da Dio o dagli uomini.

Quelli che scelgono Dio, operano con amore e danno gloria a Dio, non sono interessati agli applausi del mondo e pregano bene, vivono una intensa spiritualità. Ricevono molte Grazie e le loro preghiere sono ascoltate.

In questi tre esempi Gesù condanna l’operato degli uomini che cercano la gloria umana e di essi dice una parola che ogni cristiano deve valutare attentamente: «Hanno già ricevuto la loro ricompensa».

Invece riguardo i credenti che vogliono vivere il Vangelo e danno gloria a Dio con la loro vita coerente, mettendo Lui al centro di tutto, dice: «Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

Anche questa frase è ripetuta tre volte, e Gesù è contento dei cristiani che lottano per amore suo contro i vizi, i cattivi pensieri e le tentazioni.

Vi invito a rileggere il Vangelo e a soffermarvi attentamente sulle tre caratteristiche proprie della Quaresima:

l’elemosina;

la preghiera;

il digiuno.

Bisogna chiedere umilmente e con fiducia a Gesù la forza per resistere alle tentazioni di tutto ciò che piace ma che conduce al peccato.

Questo è il tempo della mortificazione riguardo il cibo, di un maggiore controllo quando l’impulso spinge a guardare per ore la televisione, che rimane un mezzo buono ma è un danno gravissimo alla vostra spiritualità quando trasmettono programmi immorali e volgari. La vostra Fede si blocca, il fervore si spegne e si perde il desiderio di pregare, di compiere un cammino spirituale.

Poi c’è lo smartphone da utilizzare con moderazione, senza adoperarlo ad ogni impulso o quando vi sentite soli, al contrario, imparate a chiamare Gesù e la Madonna nel silenzio che vi avvolge, proverete gioia e consolazione senza avvertire più la solitudine.

È davvero facile superare tutto questo con la preghiera, si riescono a frenare gli impulsi interni e a distaccarsi da quanto viene considerato un idolo.

Per tutta la Quaresima questo deve essere il nostro proposito e ogni penitenza è una vittoria sulla carne e sulla vecchia mentalità, permetterà l’aumento della Fede, della forza spirituale e il fervore perdurerà, quindi, diventerà sempre più facile il cammino di Fede e il dominio della propria volontà.

OFFRITE PENITENZE ANCHE PER ME, PREGATE OGNI GIORNO PER ME, NE HO MOLTO BISOGNO. TUTTO L’ANNO PREGO E DESIDERO OGNI BENE PER TUTTI VOI.

Gesù cerca in noi un cuore contrito, coscienti dei propri peccati e mancanze, disposti ad eliminarli. Il Signore desidera un dolore sincero dei peccati, che si manifesterà soprattutto nel Sacramento della Confessione e anche in piccole e grandi opere di penitenza e mortificazione compiute per amore.

Nella Quaresima Gesù cerca in noi un cuore contrito, non serve a nulla ricevere la cenere sulla testa se non c’è alcuna volontà di cambiare prospettiva di vita. L’impegno è anche quello di ricercare solo la Volontà di Dio per fare ciò che è giusto e riuscire lì dove siamo impegnati.

È vera Quaresima se il cuore è contrito e c’è il desiderio di iniziare un cammino di Fede così come vuole Gesù nel Vangelo.

La vera conversione si manifesta nella condotta di vita, nelle parole e nelle opere.

La volontà di miglioramento deve esprimersi in tutto quello che facciamo ovviamente di buono, nel comportamento in famiglia, nelle piccole mortificazioni offerte al Signore, che rendono più gradevole la convivenza a chi ci sta vicino e più efficace il lavoro.

Gesù oggi ci chiede anche una mortificazione un po’ speciale, che offriamo con gioia: l’astinenza dalla carne e il digiuno che fortifica lo spirito; eleva l’anima a Dio; indebolisce la concupiscenza (passionalità, bramosia, lussuria, avidità), aumentando le forze per vincere e spegnere le passioni, e dispone il cuore perché cerchi Dio in tutto.

Nel Vangelo si trova sette volte il verbo ricompensare: Gesù ci ricompensa quando Lo seguiamo e non concede nulla se non obbediamo a Lui.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Il piano per demolire la Chiesa dall’interno – 21 Febbraio 2023 0

Il piano per demolire la Chiesa dall’interno – 21 Febbraio 2023

Martedì 21 febbraio 2023

VII Settimana del Tempo ordinario

+ VANGELO (Mc 9,30-37)

Il Figlio dell’Uomo viene consegnato. Se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti.

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma Egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’Uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e Lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarLo. Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti». E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio Nome, accoglie Me; e chi accoglie Me, non accoglie Me, ma Colui che mi ha mandato». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La Sacra Scrittura ci presenta le fasi drammatiche che vedranno la Chiesa rivivere la vicenda terrena di Gesù. È la sua Sposa, non possono non condividere gioie e dolori. Lo stesso è avvenuto tra Gesù e sua Madre, la Creatura perfetta che ha vissuto la dolorosa esperienza del Figlio, anche lo straziante e inimmaginabile dolore di vederLo morire in Croce.

Il Vangelo presenta la profezia di Gesù sui suoi patimenti a causa dei suoi nemici, spiega che «il Figlio dell’Uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e Lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà».

La Chiesa sta già vivendo l’agonia del Getsemani, insieme alle flagellazioni che arrivano da ogni parte del mondo anticlericale e satanico, senza dimenticare che viene pure coronata di spine dai suoi Pastori che vivono al suo interno.

È l’ambizione che distrugge la sana spiritualità e fa deviare verso il Male, succede anche a coloro che in passato erano fedeli servitori di Dio! L’ambizione è una malattia spirituale ed emerge dove non c’è Fede in Dio, non c’è umiltà e capacità di controllare la volontà. Per ambizione maligna si tradisce Gesù e si ottengono favori dai nemici di Gesù. Il compiacimento dura qualche anno, poi le tenebre avvolgono i traditori e la vita diventa un tormento.

È il trionfo dei sensi e la scomparsa delle virtù, questa è la «falsa gioia» di chi non ama più Gesù e di quanti sono inesperti nelle cose di Dio. Senza la conoscenza del Vangelo, almeno dei fondamentali della nostra dottrina, non si può agire per Fede e si segue l’impulso offuscato dalle emozioni del momento.

È essenziale la conoscenza delle nozioni basilari della nostra Fede per riuscire a comprendere dov’è il Male e la presenza del Bene.

La Chiesa si trova sotto questa grande tempesta di attacchi dei suoi nemici perché insegna l’unica Verità, per questo ha molti nemici privi di scrupoli che La odiano e La perseguitano stabilmente per le loro ideologie sataniche e blasfeme. Da duemila anni la Chiesa ha subito attacchi da ogni parte ed è rimasta forte, nell’ultimo secolo i diavoli hanno convenuto di distruggerla dall’interno.

È sotto gli occhi di tutti!

Numerosi Cardinali, Vescovi, Sacerdoti, Frati e Suore sono massoni o modernisti. Comunque, venduti al demonio! Lo scrivo con coraggio e non precipitosamente o impetuosamente, lo scrivo quando è opportuno illuminare i buoni cattolici e riprenderli dal comprensibile smarrimento, dando certezza che Gesù e la Madonna sono sempre con noi e non permetteranno la vittoria del Male.

CREDETECI E NON ABBANDONATE LA CHIESA, RITORNATE A MESSA LA DOMENICA PERCHÉ LA MESSA È ANCORA VALIDISSIMA E NELLA MESSA OLTRE A RICEVERE GRAZIE SPECIALI E AIUTI POTENTI DALL’AMOREVOLISSIMO GESÙ, MANGIANDO LA SANTA COMUNIONE SI BLOCCANO LE MALEDIZIONI CHE MANDANO FATTUCCHIERE E LE PERSONE CATTIVE.

Non dovete lasciarvi ingannare dalla simpatia o dalle parole false di chi predica, la salvezza delle vostre anime deve prevalere su tutto.

Nonostante tantissimi scandali che verranno fuori prima o poi… la Chiesa è sempre Santa. La purezza della Chiesa è immacolata come sua Madre.

L’ascolto di consigli che dispensano i modernisti e quanti covano un odio lamentoso, vi danneggiano grandemente e solo la Madonna vi aiuterà a comprendere la Verità e a non ascoltare chi si mette al posto di Dio, glorificandosi con l’inganno di difendere la Chiesa. Quale Chiesa? Quella di Cristo o quella che tanti si ergono a capi religiosi ed inventano, propugnano come la vera Chiesa?

La Chiesa è fatta di uomini e ci sono Pastori buoni che vivono nella contemplazione e pregano invece di cercare applausi e potere. Sono Pastori innamorati di Gesù e della Madonna, conosciuti dai parrocchiani o da altri che li cercano per trovare la vera pace interiore e la gioia, per ascoltare parole di amore e di perdono, per confrontarsi con Sacerdoti che nel rinnegamento esaltano sempre Gesù.

Nel silenzio contemplativo si mantengono forti e coerenti alla sana dottrina, sono questi Sacerdoti da avvicinare, senza farvi influenzare dalla simpatia. 

È comunque un dovere pregare per tutti i Sacerdoti, per i bisogni della Santa Chiesa.

Quando Gesù annuncia la sua crocifissione, parla anche della sua risurrezione. Così sarà per la Chiesa. Sembrerà distrutta, faranno di tutto per disintegrarla e livellarla alle false religioni, ma i veri devoti della Madonna resteranno saldati definitivamente al Cuore di Gesù recitando il Santo Rosario, in attesa del trionfo del Cuore Immacolato di Maria.

Non c’è alcun dubbio sulle promesse della Beata Vergine, noi però dobbiamo riflettere di più sul momento che sta vivendo la Chiesa e la necessità della nostra collaborazione spirituale e apostolica per sostenerla in questo drammatico momento.

Noi dobbiamo pregare di più ogni giorno per aiutare Gesù e la Santa Chiesa, per noi e i familiari, per aiutare tutti i nostri fratelli e sorelle.

La coroncina alla Divina Misericordia rivelata da Gesù a Santa Faustina Kowalska dobbiamo recitarla ogni giorno, come anche la Coroncina al Preziosissimo Sangue di Gesù.

La Coroncina alla Divina Misericordia placa la giustificata ira di Dio Padre. Occorrono pochi minuti per la recita di questa potentissima implorazione al Padre buono che vuole liberarci da tutti i mali, occorre anche una Fede viva per comprendere sia la richiesta urgente del Signore, sia la potenza di questa preghiera.

Recitiamo tutti in qualsiasi momento del giorno e della notte questa potentissima coroncina per implorare Misericordia sulla Chiesa, su tutti noi e sul mondo.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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I diavoli tentano di bloccare e ostacolare tutti – 20 Febbraio 2023 0

I diavoli tentano di bloccare e ostacolare tutti – 20 Febbraio 2023

Lunedì 20 febbraio 2023

VII Settimana del Tempo ordinario

+ VANGELO (Mc 9,14-29)

Credo, Signore; aiuta la mia incredulità.

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù, Pietro, Giacomo e Giovanni, scesero dal monte e arrivando presso i discepoli, videro attorno a loro molta folla e alcuni scribi che discutevano con loro. E subito tutta la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo. Ed Egli li interrogò: «Di che cosa discutete con loro?». E dalla folla uno gli rispose: «Maestro, ho portato da Te mio figlio, che ha uno spirito muto. Dovunque lo afferri, lo getta a terra ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti». Egli allora disse loro: «O generazione incredula! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da Me». E glielo portarono. Alla vista di Gesù, subito lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava schiumando. Gesù interrogò il padre: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli rispose: «Dall’infanzia; anzi, spesso lo ha buttato anche nel fuoco e nell’acqua per ucciderlo. Ma se Tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci». Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede». Il padre del fanciullo rispose subito ad alta voce: «Credo; aiuta la mia incredulità!». Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito impuro dicendogli: «Spirito muto e sordo, io ti ordino, esci da lui e non vi rientrare più». Gridando, e scuotendolo fortemente, uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché molti dicevano: «È morto». Ma Gesù lo prese per mano, lo fece alzare ed egli stette in piedi. Entrato in casa, i suoi discepoli gli domandavano in privato: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed egli disse loro: «Questa specie di demoni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Uno dei punti del modernismo è la non esistenza del diavolo, ne sono convinti prevalentemente i teologi e riescono ad influenzare i seminaristi che diventeranno Sacerdoti. È una eresia in contrasto con gli episodi del Vangelo, questi sono veri esorcismi compiuti da Gesù e causava la fuga immediata dei diavoli dalla persona posseduta.

Dinanzi a Gesù il diavolo non può resistere, non regge la sua Onnipotenza e si allontana rapidamente. Avviene ogni volta che noi preghiamo.

Ogni cristiano ha la capacità di far allontanare i diavoli che tentano, disturbano, ispirano falsità per rovinare i seguaci del Bene.

I diavoli hanno la grande abilità di giocare su più tavoli contemporaneamente, così spingono alla rovina forse in modo irreversibile i grandi peccatori, controllano i tiepidi per sferrare colpi micidiali nei momenti di debolezza e attendono con trepidazione anche piccoli spiragli per far cadere soprattutto i buoni.

Il desiderio principale dei diavoli è di mantenere bloccati nel Male tutti, ci riesce con facilità con i peccatori e i non credenti.

Tutti veniamo disturbati dai diavoli, ma dove c’è una forte preghiera essi sono debolissimi e riescono appena a tentare lievemente.

Le persone che non pregano sono facili prede dei diavoli, persone che si lasciano guidare dall’istinto e non dalla Fede.

È la Fede a dover illuminare la ragione, non c’è opposizione tra loro, non si escludono.

Noi vogliamo agire sempre animati da una Fede intesa come totale abbandono in Gesù, è la Fede che illumina la ragione per agire bene.

La ragione, per esempio, fa comprendere anche a quanti sono tentati dai diavoli di pregare di più e bene, se possibile di andare a Messa ogni giorno, di compiere spesso l’adorazione dell’Eucaristia, di recitare giornalmente più Corone del Santo Rosario.

Ed è la Fede a illuminare questi propositi prodotti dalla ragione, perché senza la Fede a nessuno viene voglia di pregare.

Nel mondo non molti pregano Gesù e seguono le convinzioni che si ritrovano nella mente, senza poter capire la provenienza.Non comprendono la potenza dei diavoli nell’ispirare sempre il contrario della verità, soprattutto riguardo il bene dell’anima e le Verità rivelate nel Vangelo.

I diavoli spingono misteriosamente e docilmente miliardi di persone a vivere nelle trasgressioni e lontani da Dio, senza Fede e preghiere.

Oggi il Vangelo ci parla di un grave caso di possessione, il ragazzo aveva manifestazioni terribili, veniva afferrato e scaraventato a terra, schiumava, digrignava i denti e si irrigidiva. Era posseduto da uno spirito muto ma erano violenti le reazioni per farlo credere pazzo.

L’abilità di Satana è sempre imprevedibile, nel ragazzo restava muto per non svelarsi, non perdere potere e far credere ad una malattia.

Lo spirito muto del Vangelo è la prova che i diavoli agiscono nelle persone e le martellano con pensieri ossessivi, contrari al loro bene e alla famiglia.

La possessione diabolica ha diverse intensità, quella minima non si rivela all’esterno ma si tratta sempre della presenza di Satana.

La persona posseduta non pensa minimamente alla presenza stabile dei diavoli nel suo corpo e non si spiega però tante contrarietà nella sua vita, sofferenze e malattie strane, ingiustizie subite, tribolazioni, un’avversione inspiegabile anche da parte delle persone vicine.

Questo grado di possessione minimo è sempre pericoloso, comporta una dipendenza da pensieri opposti alla verità, la costante inclinazione al Male, l’ossessione e la superbia di avere capito tutto, frutto di una immaginazione facile, disinvolta e spesso mutevole.

Possiamo immaginare il potere che esercitano i diavoli su tutti i personaggi pubblici, ambiziosi al massimo e non osservanti del Vangelo di Cristo!

Noi preghiamo per tutti con la Corona del Santo Rosario che non lasciamo mai e che è la catena che scaccia Satana e ci lega alla Madre di Dio.

Riguardo lo spirito muto, questi diavoli si possono scacciare con la Messa, il Santo Rosario e le opere buone. Alle volte è sufficiente una preghiera di liberazione da parte di qualsiasi Sacerdote, pieno di spiritualità e seguace della sana dottrina cattolica.

Ho incontrato molte persone disturbate dai diavoli e altre colpite dallo spirito muto. Le preghiere fanno crollare i diavoli e le persone rinascono.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Avere pazienza e porgere la guancia dell’amore – 19 Febbraio 2023 0

Avere pazienza e porgere la guancia dell’amore – 19 Febbraio 2023

Domenica 19 febbraio 2023

VII Domenica del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 5,38-48)

Amate i vostri nemici.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma Io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle. Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma Io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei Cieli; Egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La dignità del cristiano è incorniciata nei comportamenti etici che richiedono uno sforzo costante, è davvero impegnativo vivere rettamente. Con la Grazia di Dio e la nostra perseverante preghiera, diventa poi una gioiosa abitudine agire bene e adoperarsi per far stare bene anche gli altri, a cominciare dai più vicini.

La Grazia è un dono profuso gratuitamente da Dio e infuso nell’anima dell’uomo dallo Spirito Santo, che lo rende partecipe della vita divina. Ciò avviene con la remissione dei peccati e attraverso i doni elargiti all’uomo dallo Spirito Santo.

Per vivere nello stato di Grazia ci sono da adempiere quelle norme etiche o direttive o precetti che Gesù ci ha indicato nel Vangelo.

Nella Parola di oggi, Gesù sta disegnando la fisionomia morale del cittadino del Regno dei Cieli. Ecco tutti i gradini della scala che giunge alla vetta della santità, per santità si intende il modo di vivere del cristiano, la sua rettitudine, l’integrità morale, la purezza, lo stato di Grazia, la bontà, la verità e la giustizia.

Il discepolo di Gesù verrà forse quotidianamente a contatto con i malvagi, ebbene, il suo modo di agire nei loro confronti dovrà presentare dei caratteri di assoluta diversità rispetto a quello del mondo: non più spirito di vendetta, ma una qualità di resistenza passiva.

Non più «occhio per occhio» e «dente per dente», ma amore e perdono.

Ognuno di noi è in grado di riuscire a spegnere l’incendio dell’odio se ci disporremo interiormente a sopportare un’offesa piuttosto che a ricambiarla. È indispensabile una preparazione mentale durante la meditazione e la preghiera. Questa preparazione posso paragonarla a un ragionamento che si sviluppa quando c’è il desiderio di obbedire a Gesù e di evitare qualsiasi contesa o litigio con gli altri.

Questo è il significato del porgere l’altra guancia. Noi mostriamo un modo opposto di agire dei cattivi, mostriamo un volto diverso dal loro.

Quando si è costretti a ricorrere al giudice per gravi soverchierie subite o per difendere i propri beni o per altre ragioni che non si riescono a riconciliare, il cristiano deve amare sempre e pregare per avere giustizia, non per arrecare del male intenzionale a chi si dispone come nostro nemico.

Gli esempi portati da Gesù di cedere il mantello a chi pretende la tunica come pegno per un debito, significa togliergli l’occasione di citarti in Tribunale e di allargare quindi una contesa. Significa anche una norma ebraica di rinunciare al diritto di riaverla prima del tramonto del sole, secondo una prescrizione antica che si trova in Esodo 22,26 e in Deuteronomio 24,12.

Tutti i precetti indicati da Gesù sono ordinati all’amore e ispirati dall’amore. Questo è il modo nuovo di applicare la Legge di Dio.

E si giunge all’ultimo gradino di questa scala di perfezione: l’amore per i nemici.

Questo tipo di amore, difficilissimo da realizzare, consiste soprattutto nel pregare per coloro che ci perseguitano oltre che nel non rendere male per male. È la tattica divina per vincere il Male. Noi non ci vendichiamo e lasciamo a Dio il compito di ottenerci giustizia, come vorrà Lui. Ripetiamogli serenamente e fiduciosamente: «Gesù, pensaci Tu».

1 Ave Maria per Padre Giulio

“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen”.

3 Ave Maria…

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