Gesù parla nel silenzio e concede miracoli – 06 Febbraio 2023
Lunedì 6 febbraio 2023
V Settimana del Tempo ordinario
+ VANGELO (Mc 6,53-56)
Quanti Lo toccavano venivano salvati.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennesaret e approdarono. Scesi dalla barca, la gente subito Lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che Egli si trovasse. E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e Lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti Lo toccavano venivano salvati. Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Duemila anni fa un popolo ha vissuto un’esperienza unica e le parole umane non possono descriverla adeguatamente. Bisogna aver vissuto l’esperienza per capire le vibrazioni del cuore quando tutti accorrevano per incontrare e ascoltare Gesù.
«Scesi dalla barca, la gente subito Lo riconobbe». «Quanti Lo toccavano venivano salvati».
Non c’era ancora la Chiesa né il Cristianesimo era stato diffuso, c’era solo un Uomo speciale che annunciava di essere una sola cosa con il Padre Creatore e mostrava con i miracoli la prova di quanto affermava, che davvero era il Figlio Divino venuto sulla Terra per salvare l’umanità, per insegnare la Via della salvezza e far conoscere che Dio Creatore è la vera Vita ed è Uno e Trino.
A quel tempo la vita era tutt’altra cosa rispetto ad oggi. Non c’erano mass-media né idoli, la gente era più raccolta, più umile, più attenta a ringraziare Dio, e se la riconoscenza non ha limiti temporali, comunque la nostra società non è in grado di prostrarsi e adorare Gesù Cristo. Lo farà nelle tribolazioni, solo nella sofferenza anche i più superbi crollano!
Gesù ci offre un’altra Verità verificabile, ci invita senza obbligarci a riconoscere la presenza di un Creatore che manifesta la sua Onnipotenza nel creato. Un Essere superiore che può tutto ha determinato il nostro sistema solare per permettere la vita degli esseri umani.
Contemplando la natura possiamo elevare mente e cuore per riconoscere che Dio è vivo e ringraziare Colui che ha predeterminato ciò che esiste.
In Gesù è presente il Figlio eterno del Padre, la sua rivelazione era funzionale alla conoscenza del Creatore che per gli ebrei era anche Salvatore. Quando Gesù si è rivelato al mondo, accorrevano da tutte le parti della Palestina per chiedere guarigioni da mali a quel tempo incurabili e il Signore guariva amabilmente.
Vuole guarire ancora oggi tutti gli ammalati che Lo cercano e Lo adorano, ma occorre avere vera Fede in Lui, credere che Egli è Dio.
Anche oggi ci sono miliardi di persone tra gli atei che necessitano di cure ma non riconoscono Gesù come Figlio di Dio e si torturano nelle loro sofferenze. False religioni e filosofie propongono un credo ispirato da Satana o inventato da bravi ammaliatori.
Il Vangelo afferma che era sufficiente toccare Gesù per ricevere miracoli che guarivano malattie impossibili da risanare, però prima di toccarlo tutti Lo supplicavano, mostravano una Fede sincera.
Le malattie rendevano anche i più ostinati più fervorosi, e il loro nuovo entusiasmo intriso alla sofferenza che non cessava, scaturiva dalla certezza che il Signore dove passava, guariva gli ammalati.
Oggi non è possibile toccare Gesù, è presente in Cielo e nell’Eucaristia in modo sacramentale, solo la Fede ci dà la certezza che Lui ci ascolta sempre e vuole esaudire le nostre richieste di aiuto, anche quelle più difficili e complicate.
GESÙ CI ASCOLTA SEMPRE E NEL TEMPO OPPORTUNO INTERVIENE IN MODO RISOLUTIVO. NOI DOBBIAMO PREGARE MOLTO E ATTENDERE CON GRANDE FIDUCIA LE GRAZIE SPECIALI O LE GUARIGIONI O LE LIBERAZIONI DA DISTURBI STRANI.
GLI INTERVENTI DI GESÙ SI VERIFICANO QUANDO TROVA IN NOI VERA FEDE, UMILTÀ E DESIDERIO DI COMPIERE DAVVERO LA SUA VOLONTÀ.
Tra i cristiani ognuno ha una comunione molto personale con Gesù, ci sono quelli che avvertono la presenza di Dio nella loro vita perché impegnati nella pratica delle virtù, hanno meditato sulla sana spiritualità, sono molto vicini ai Sacramenti.
Non si può dire lo stesso di altri cristiani che si limitano a qualche preghiera giornaliera, non meditano, non vogliono approfondire le virtù e non le praticano. Con il loro comportamento non esprimono una Fede tale da riuscire a «toccare» spiritualmente Gesù, ad essere intimamente vicini a Lui.
Questi cristiani lontani da Gesù e dalla Madonna, mai devono perdere la speranza di poter diventare migliori e molto virtuosi.
La Fede autentica si vive quando si pone Gesù al centro della vita e tutto si compie seguendo i suoi insegnamenti. Ogni cosa che si compie acquista maggiore valore e davanti a Dio è meritevole di un premio. Anche un sorriso sincero e amorevole alle persone che incontriamo quando anche noi portiamo sofferenze, diventa preghiera perché c’è amore e sacrificio.
La Fede in Gesù dona grande sicurezza ma solo in Lui, ha la caratteristica di farci amare il rinnegamento e di renderci gioiosi quando si compiono le opere volute da Dio. In questo modo i cristiani «toccano» Gesù con la loro Fede, ed il contatto soprannaturale rilascia da parte dello Spirito Santo, la Grazia che continua a trasfigurare i buoni cristiani e ad elevarli dalle cose materiali, dal Male.
Tutti sappiamo che le cose materiali non danno la gioia e la pace, la vera felicità in questa vita ce la fa conoscere lo Spirito Santo!
È possibile quindi «toccare» con la nostra Fede il nostro amato Signore, Lo tocchiamo in un contatto spirituale ogni volta che Lo riconosciamo unico Dio e accorriamo da tutti i luoghi in Chiesa per adorarLo davanti al Tabernacolo, portandogli le nostre gioie, sofferenze e malattie, per chiedere guarigioni, liberazioni e la forza per vivere senza tristezza e sbandamenti.
Anche quando sulle barelle dei nostri cuori portiamo i malati e preghiamo ogni giorno per tutti loro.
«Deponevano i malati nelle piazze e Lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti Lo toccavano venivano salvati».
1 Ave Maria per Padre Giulio
«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».
3 Ave Maria…
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