Annunciare il Vangelo ad ogni creatura – 25 Aprile 2023

Martedì 25 aprile 2023

San Marco Evangelista

+ VANGELO (Mc 16,1520)

Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù apparve agli Undici e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio Nome scacceranno demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in Cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Qui troviamo il comando di Gesù rivolto agli undici Apostoli e a tutti i Sacerdoti della storia dopo di Loro, è il comandamento di predicare in tutto il mondo il Vangelo di salvezza. Senza l’Amore Divino, Gesù non avrebbe avuto così tanto interesse per la salvezza di tutti, per la sorte degli abitanti al di fuori di Israele. Mentre il comando del Signore manifesta da solo che l’invio dei discepoli nel mondo è l’espressione del suo Amore infinito per il bene dell’umanità.

Gesù vuole dimorare nei cuori di tutti per donare il suo Spirito e far conoscere la Via per diventare buoni e ottenere la salvezza eterna.

Invia in tutto il mondo i suoi missionari per fare proseliti, seguaci, questa è una verità biblica e chi dice il contrario è un eretico, sbaglia gravemente ed evidenzia inevitabilmente il rifiuto di Gesù. Chi lo pensa cade nell’apostasia, non ha più Fede e se è Ministro di Dio, commette molteplici errori teologici.

«In quel tempo, Gesù apparve agli Undici e disse loro: “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato”».

Gesù ha istruito per tre anni un gruppo di Apostoli e tanti discepoli per inviarli nel mondo ed annunciare il Vangelo e fare proseliti.

Nella Chiesa di oggi c’è chi rifiuta l’idea dell’impegno dei missionari nella conversione degli atei, una posizione che non lascia dubbi alla perdita di amore a Gesù Cristo e al totale disinteresse verso la missione sacerdotale. Altri teologi questo lo dicevano oltre un decennio fa nelle Facoltà di teologia, senza però spiegare né confrontarsi con il comando del Signore: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura».

Queste parole rappresentano il testamento di Gesù, sono un Comandamento e una disposizione che solo quelli che Lo amano mettono in pratica. Senza amore non c’è volontà di sacrificarsi, questo avviene anche nelle famiglie.

Tutti i Vescovi e i Sacerdoti devono predicare il Vangelo storico senza stancarsi, senza abbandonare per pigrizia o per altri interessi la missione unica e straordinaria. La migliore predica rimane sempre il buon esempio, sono le opere sante compiute per amore del Signore e non per ricevere applausi o per ingannare.

Aspetto molto importante del contenuto della predicazione dei Vescovi e dei Sacerdoti è il Vangelo. Non sono i temi sociali a far conoscere Gesù, ad avvicinare i peccatori alla Chiesa e a confessarsi, a iniziare una nuova vita. Non è l’ecologia o l’umanesimo o l’immigrazione il centro della predicazione dei Pastori della Chiesa, è Gesù Cristo.

Tocca agli altri parlare di temi sociali, ci sono molti volontari e gruppi che aiutano e spiegano quanto compete soprattutto a loro.

I Vescovi e i Sacerdoti devono occuparsi del Vangelo, questo è il loro compito, la missione affidata da Gesù. Sono chiamati ad annunciare il Vangelo senza ritoccarlo né modellarlo secondo le proprie convenienze. Gesù ha comandato di annunciarlo ad «ogni creatura», a tutti gli uomini, perché tutti gli uomini necessitano di ascoltare le autentiche Parole di Vita e di Verità.

Senza la conoscenza del Vangelo il rischio di perdersi è elevato, come facile è la salvezza per quanti vivono il Vangelo, anche se non difficoltà.

La Festa liturgica di San Marco ci ricorda che la conoscenza del Vangelo deve essere una priorità per tutti noi, un impegno gratificante per riempirci dello Spirito di Gesù e lasciare lo spirito umano. Non possiamo crescere nella Fede se non conosciamo bene il Signore e non imitiamo la sua Vita.

Da oggi proponiamoci di meditare il Vangelo di San Marco entro tre giorni, è il più breve e dà una profonda conoscenza di Gesù!

Dobbiamo imparare ad accostarci a Dio che dimora in noi, ogni giorno e con migliore disposizione. La nostra anima, per questa presenza Divina, diventa un angolo di Cielo. Questa considerazione ci può aiutare molto.

Noi cristiani non dobbiamo contentarci di non perdere Dio, dobbiamo cercarlo in noi stessi, nelle nostre occupazioni, quando siamo per strada, ovunque, per ringraziarLo, chiedergli aiuto, per chiedergli perdono dei peccati che ogni giorno si commettono.

A volte si pensa che Dio sia molto lontano, ed è invece più vicino e più sollecito del migliore degli amici. Diciamolo a tutti!

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

Nel nostro sito numerosi articoli interessanti, libri e altro: www.gesuemaria.it

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.