Archivio Mensile: Giugno 2023

Con un comando Gesù guarì il lebbroso – 30 Giugno 2023 0

Con un comando Gesù guarì il lebbroso – 30 Giugno 2023

Venerdì 30 giugno 2023

XII settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 8,14)

Se vuoi, puoi purificarmi.

Dal Vangelo secondo Matteo

Quando Gesù scese dal monte, molta folla Lo seguì. Ed ecco, si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a Lui e disse: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi». Tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio: sii purificato!». E subito la sua lebbra fu guarita. Poi Gesù gli disse: «Guardati bene dal dirlo a qualcuno; và invece a mostrarti al sacerdote e presenta l’offerta prescritta da Mosè come testimonianza per loro». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Gesù fece scomparire all’istante la lebbra a quel tempo incurabile e risanò completamente un lebbroso considerato immondo e peggiore quasi della morte.

Gesù viene considerato guaritore di tutte le malattie da quanti hanno una Fede consolidata, ne sono sicuri non solo per un affetto umano che è stato coltivato negli anni, la certezza scaturisce dall’amore sincero che si nutre per Gesù.

Numerose volte ho ripetuto negli incontri oltre che negli scritti, che è indispensabile una doppia conversione per diventare cristiani autentici.

La prima quasi sempre si limita a quella fisica, la partecipazione alla Messa, le preghiere ripetute con scarsa fiducia e in alcuni casi la frequenza a qualche gruppo di preghiera. Senza però attuare ancora a vera conversione, senza riuscire ad elevarsi oltre, è assente la capacità spirituale di superare la sfera naturale e molti cristiani rimangono convinti di fare molto o di compiere grandi opere spirituali.

Io comprendo la loro difficoltà ma loro devono meditare su che cosa è più importante nella vita. I piaceri inutili oppure l’adorazione di Dio Creatore, che permette a tutti ancora di vivere?

Quando c’è una certa attrazione verso Gesù e soprattutto verso la Vergine Santa, è la condizione per compiere qualcosa per Loro e recitare delle preghiere. Questo punto di svolta nella vita è già un grande sussulto spirituale, ma non è sufficiente per entrare nella dimensione spirituale eccelsa.

È una Fede da elaborare e costruire, non da soli in quanto impreparati, occorre la vicinanza profonda a Gesù e a Maria Santissima, con l’accompagnamento di un Padre spirituale. Senza una guida qualsiasi cristiano improvvisa e sbaglia approccio, si illude facilmente, sorgono pensieri di orgoglio scambiati per altruismo e la superbia si considera come un grande fervore apostolico.

In queste condizioni i cristiani vacillano di continuo e il fervore che si sviluppa in certi momenti, viene spento dai comportamenti sbagliati.

Chi si impegna riesce a far convergere tutti gli sforzi verso il Vangelo di Gesù, ed è questo il modo per abbandonare la mentalità antica.

Gesù con un solo comando liberò e sanò un lebbroso dalla malattia incurabile, lo stesso con un comando può «risuscitare» tutte le anime lontane da Lui.

Il passaggio dalla prima fase a quella superiore e spirituale non avviene senza la volontà del cristiano, egli deve partecipare con un lavoro interiore che si espleta nelle opere esteriori. Solo così gradualmente il cristiano comincia a salire il suo monte di beatitudine per distaccarsi dalle cose inutili ed avvicinarsi verso Dio.

AVVERTIRÀ IN SÉ LA PERCEZIONE DI ESSERE DIVERSO DAL PASSATO, NON PIÙ ATTRATTO DALLE VANITÀ E DALLA VITA INUTILE, SUPERFICIALE, SARÀ INVECE FELICE DI PREGARE GESÙ E LA BEATISSIMA VERGINE MARIA.

Dio lascia liberi di decidere come vivere, chi seguire, se osservare i Comandamenti o meno. Verrà comunque il tempo della mietitura.

La diffamazioni che sono state dette senza alcuna prova contro di me, ma ascoltando e subito accreditando come testimone, una ragazza che soffre di disturbi psichiatrici e già in passato a ruota ha diffamato pesantemente i genitori, i fratelli, tutti i parenti, gli amici, sono illogiche e fantasiose diffamazioni ripetute in televisione dal conduttore e da altri contro di me, ma i miei avvocati hanno provveduto a presentare querele per diffamazioni aggravate, reiterate e per calunnie.

Le querele contro chi vuole distruggere un Sacerdote inventando falsità ridicole che poi vengono ingigantite dai conduttori, meritano uno stop. Su di me hanno inventato cose per me inimmaginabili, e sarà molto pesante per loro i danni da quantificare sotto ogni aspetto, dovranno risarcire molto. Innanzitutto hanno infangato il mio sacerdozio e dovranno riparare con affermazioni opposte in televisione, con la verità e che appunto quanto detto su Padre Scozzaro erano solo diffamazioni.

Io chiedo di fermare le loro falsità e saranno responsabili di diffamazioni anche quelli che riportano su Facebook o altri social quanto hanno appreso da altri.

Chiedo di ristabilire la verità e dimostrare che le loro accuse erano pienamente false. Si chiederà di pagare un risarcimento che donerò interamente alle mense dei poveri, dove oggi giorno vanno a mangiare anche persone che hanno perso il lavoro e nessuno le aiuta.

Io vorrei creare un po’ ovunque dei gruppi disponibili ad aiutare i poveri, dopo avere raccolto le provviste donate dai benefattori. Chi ama i poveri e i bisognosi si renda disponibile per aiutare quelli amati da Gesù. Lui lo farebbe immediatamente. Eventualmente scrivetemi a questo account: apostolimondo@gmail.com

Tra le altre iniziative, ho diffuso una Cordata Spirituale di preghiera oltre venti anni fa e i partecipanti sono numerosi.

Ogni giorno alle 16 e alle 21, ognuno, da qualsiasi luogo, si può unire a migliaia di nostri fratelli e sorelle per recitare in unione spirituale il Santo Rosario per me, sono molto perseguitato dai nemici di Gesù e della Madonna, non vogliono che ricorriamo a Lei perché consapevoli che i demoni fuggono dove si recita il Santo Rosario.

Chi partecipa a questi incontri di preghiera riceve grandi aiuti dalla Madonna e sono incalcolabili le testimonianze di Grazie ricevute. Chi prega per me, prega anche per se stesso e per tutti gli iscritti, perché sono io a pregare ogni giorno per tutti voi che siete iscritti. Vi darò maggiori informazioni per partecipare alla nostra Cordata spirituale, ma già potete iniziare.

Tutti noi innamorati della Madonna viviamo nel suo Cuore e questa Madre ascolta tutti e dona Grazie secondo la preghiera di ognuno.

Pregate molto ogni giorno il Santo Rosario per me.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Gesù permetterà la purificazione della Chiesa e del mondo – 29 Giugno 2023 0

Gesù permetterà la purificazione della Chiesa e del mondo – 29 Giugno 2023

Giovedì 29 giugno 2023

Santi Pietro e Paolo Apostoli

+ VANGELO (Mt 16,1319)

Tu sei Pietro, a te darò le chiavi del Regno dei Cieli.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’Uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei Profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che Io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei Cieli. E Io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di Essa. A te darò le chiavi del Regno dei Cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei Cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei Cieli». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Quando San Paolo stava per giungere al tramonto della sua vita, scrisse a Timoteo queste parole: «Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la Fede» (2 Tm 4,7). Oltre alla certezza di non avere corso invano nella sua vita per arrivare al traguardo del Paradiso, era sicuro di avere conservato la Fede in Cristo.

Si preoccupava della sua Fede in Gesù e non di altro. Era concentrato sulla missione affidatagli da Gesù e ogni pensiero aveva come fine la gloria di Dio. Un grande Apostolo, un trascinatore di anime verso il Signore vivo e vero perché Risorto.

Tutti i Vescovi e i Sacerdoti sono chiamati alla stessa vocazione di San Paolo e anche se non hanno le sue caratteristiche spirituali, quantomeno devono distaccarsi dalla mondanità pagana, non devono adorare idoli e le cose materiali.

In San Paolo troviamo le grandi qualità dell’autentico apostolo di Gesù e potente servitore della sua Parola. Non si risparmiò né si preoccupò delle sue cose, al contrario mise da parte ogni interesse personale per lasciare vivere Cristo nella sua vita.

«Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me» (Gal 2,20).

La sicurezza di non avere corso invano nella sua vita, almeno dopo la conversione sulla via di Damasco, lo rendeva felice anche dinanzi a persecuzioni indescrivibili per difendere Gesù Cristo. Lo scriveva a Filemone: «Allora nel giorno di Cristo, io potrò vantarmi di non aver corso invano né invano faticato» (Fil 2,16).

San Paolo ha creduto pienamente in Gesù, ha meditato lungamente il Vangelo, ha obbedito e vissuto gli insegnamenti del Signore.

L’unica sua certezza era Cristo, nel suo Nome non aveva timori di predicare e la sua predicazione era assolutamente fedele al Vangelo, senza preoccuparsi del rispetto umano ed annunciava Cristo come Verità assoluta, sapendo dei pericoli che correva, di contrariarsi gli ebrei e tante fazioni pseudo religiose.

Così agiscono i veri seguaci di Gesù, sono i grandi apostoli del Signore che non temono di affermare parole diverse dalle altre religioni, dai loro predicatori fanatici, annunciatori di dottrine inventate dagli uomini e smaliziati nell’ingannare con abilità e menzogne illogiche.

La differenza tra un seguace di Cristo come San Paolo e un seguace delle religioni inventate dagli uomini, oltre ai valori che separano e li rendono inconciliabili, sta nell’amore, nel perdono, nella Verità che solo il cristiano possiede.

È il progetto di vita abbracciato con grande fervore da quanti amano davvero Gesù e non si lasciano dominare dagli istinti, dall’amor proprio, dalla visione materialista della vita. Sono quelli che obbediscono alla Volontà di Dio e sono docili anche quando devono compiere qualcosa che umanamente fa provare avversione. Obbediscono.

Chi si discosta anche di una sola parola dall’insegnamento di Gesù, non sta dalla parte di Dio, non è fedele al Vangelo e dovete stare accorti, senza lasciarvi soggiogare dalla simpatia o da comportamenti che appaiono sdolcinati e artatamente studiati per nascondere i cattivi insegnamenti e il demone che portano dentro.

San Pietro fu una delle colonne della Chiesa nascente e dopo un chiarimento con San Paolo sull’apostolato da intraprendere, obbedì solo a Gesù.

Superò con impegno la sua irruenza e la testardaggine per la costanza nell’amare Gesù.

L’amore facilita l’obbedienza al Signore e gradualmente c’è una elevazione spirituale. Si può cadere per debolezza ma San Pietro si è rialzato nelle lacrime, nel pentimento sincero e non era ancora nata la Chiesa.

Da Papa lottò strenuamente nell’annunciare che solo Gesù Cristo è Dio e che solo in Lui vi è salvezza, questo lo avrebbe detto anche in presenza dei musulmani ma mancavano ancora 600 anni circa alla nascita di questa falsa religione non voluta dal vero Dio.

Gesù ha promesso a San Pietro che la Chiesa non sarà mai distrutta, anche se tra breve patirà una forte persecuzione, Essa però risorgerà più bella di prima!

RICORDIAMO CHE GESÙ HA CONFERITO ALLA SUA CHIESA UNA CARATTERISTICA CHE NESSUNO POTRÀ MAI ELIMINARE ED È LA SUA INDEFETTIBILITÀ.

Pochi ne parlano e tanti Vescovi e Sacerdoti hanno dimenticato che «lavorano» nella Vigna del Creatore dell’Universo, non inquadrano più che la Chiesa sarà sempre indistruttibile perché creata e fondata da Dio Onnipotente. Chi è come Dio, ci dice San Michele Arcangelo?

L’indefettibilità è quella prerogativa della Chiesa, in virtù della quale Essa durerà fino alla consumazione dei tempi, conservando inviolato il Deposito trasmessole dal suo Sposo Divino.

LA CRISI CHE ATTRAVERSA LA CHIESA E CHE APPARE INARRESTABILE, È PERMESSA DA GESÙ, LUI VUOLE MIETERE ED ELIMINARE LA ZIZZANIA PRESENTE DENTRO LA CHIESA E LASCIA FARE QUESTO LAVORO «SPORCO» PROPRIO AI SUOI NEMICI CHE ADESSO LO TRADISCONO IN MOLTI MODI, ANCHE SE SONO MOLTO ABILI NELL’APPARIRE FALSAMENTE MITI E BUONI. AGISCONO INIQUAMENTE E SUBDOLAMENTE NELLE TENEBRE.

Possiamo domandarci: se Gesù vuole che preghiamo per la Chiesa e la conversione dei potenti ma sta PERMETTENDO aggressioni eretiche della gerarchia contro la Chiesa, oltre a quanto stanno preparando di scellerato i governanti delle Nazioni occidentali, cosa vuole ottenere?

Non essendo possibile la conversione di molti Prelati della gerarchia e la conversione dei potenti perché non vogliono inchinarsi a Dio, Gesù PERMETTERÀ la purificazione della Chiesa e del mondo. Come mai è avvenuto nella storia umana! Essendo Dio Onnipotente, non può più permettere la massima immoralità esistente e le continue bestemmie contro lui ed è costretto ad agire, a riportare la verità e la giustizia!

Tutto obbedisce a Gesù, anche quanti sono illusi di agire autonomamente con progetti subdoli. Tutto è PERMESSO da Gesù, nulla potrebbe accadere diversamente.

Dio farà rinascere la sua Chiesa ancora più bella e spirituale dei primi tempi cristiani per la maggiore consapevolezza che noi abbiamo adesso.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Adottare spiritualmente un Sacerdote per aiutarlo – 28 Giugno 2023 0

Adottare spiritualmente un Sacerdote per aiutarlo – 28 Giugno 2023

Mercoledì 28 giugno 2023

XII Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 7,1520)

Dai loro frutti li riconoscerete.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Il mondo è invaso da falsi maestri, sono davvero troppi i sapienti che pontificano di tutto e quello che più preoccupa, è la grande abilità nella falsificazione della verità. I falsi maestri si trovano in ogni campo, sono pieni di sé e vivendo senza Dio presumono di saperne più di Lui.

Questa è una società menzognera e ambigua, e per il fatto che non conosce Dio, è autoreferenziale, si basa appunto esclusivamente su se stessa e sui propri desideri, senza curarsi dei rapporti con altre realtà.

Molti vivono di bugie senza farci più caso, il loro linguaggio è miseramente superbo e fanfarone, schiacciati da un egocentrismo cieco.

È comprensibile la piccola bugia detta per debolezza che non arreca alcun danno agli altri ed espressa solo per giustificare qualcosa, quindi senza l’intenzione di ingannare o arrecare danni agli altri.

È un peccato veniale che si confessa alla prima occasione, nel frattempo si recita l’atto di dolore come pentimento, e ci si impegna a diventare sinceri, a pronunciare parole veritiere anche a costo di ricevere un richiamo per l’errore commesso. L’essere sinceri oltre a dimostrare a tutti che siamo pienamente affidabili, ci riempie di gioia, dona alla coscienza maggiore serenità e si ricevono benedizioni da Dio.

I falsi maestri del mondo non studiano per diventarlo, è spontaneo in loro, è la vita disonesta che conducono a renderli menzogneri.

In ogni campo della società ci sono incantatori molto esperti, abili nel far toccare la luna con un dito e nel far credere tutto il contrario della realtà. I predicatori di se stessi si trovano nella politica e nel giornalismo, tra i professionisti e gli operai, in tutti i ceti e classi, anche dove non dovrebbero trovarsi, all’interno della Chiesa Cattolica.

Ovunque c’è molta esaltazione, un delirio che denota la perdita del controllo, per ambire successi ad ogni costo e poi difendere il potere.

Il Signore mette in guardia ripetutamente contro il pericolo dei falsi profeti, che condurranno molti alla rovina spirituale. Anche nell’Antico Testamento si fa riferimento a questi cattivi pastori che causavano stragi nel popolo di Dio. Apparvero ben presto anche in seno alla Chiesa e San Paolo li chiamava falsi maestri e falsi apostoli.

Mentre Gesù ripeteva: «Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci» (Mt 7,15).

Papa Benedetto XVI disse all’inizio del suo Pontificato: «Pregate per me, perché io non fugga, per paura, davanti ai lupi». Quindi ha visto i lupi accanto a lui, è stato perseguitato e costretto al silenzio per tutto quello che conosceva.

I falsi maestri della Bibbia erano scribi e farisei, oggi nella Chiesa agiscono senza più riconoscere Gesù Figlio di Dio. Causano alle anime danni gravissimi, e quelli che si avvicinano a loro in cerca di Luce trovano tenebra inganni e modernismo. Mentre cercano solidità dottrinale e fortezza nel seguire fedelmente Gesù, s’imbattono in numerosi che strumentalizzano Gesù per i loro interessi.

Soprattutto i deboli cadono nelle reti ammaliatrici dei «simpaticoni» senza Dio che bloccano l’intelletto e non permettono di conoscere la Verità.

SOLO LA GRAZIA DI DIO FA CONOSCERE LA VERITÀ.

Sempre il Signore ci insegna che tanto i veri che i falsi profeti si riconosceranno solo dalle loro opere, dai loro frutti. I predicatori di riforme moderniste e di dottrine erronee dentro la Chiesa, non potranno presentare altro che la separazione dal tronco fecondo della Chiesa e il turbamento e la perdizione delle anime.

«Dai loro frutti li riconoscerete».

È una grande Grazia incontrare oggi un Sacerdote pienamente fedele a Gesù, spirituale ed equilibrato, distaccato dai beni materiali e dalla mondanità, dedito esclusivamente alla salvezza delle anime. Pregate ogni giorno per la santificazione dei Sacerdoti.

Ognuno di voi adotti spiritualmente un Sacerdote per il quale pregare molto ogni giorno. È una pratica antica, a voi la presento oggi ed è straordinaria.

SAPETE CHE SONO MOLTO PERSEGUITATO PER LA MIA PIENA FEDELTÀ ALLA VERA CHIESA, PER L’APOSTOLATO A FAVORE DI GESÙ BUONO E DI MARIA SANTISSIMA, PER ZITTIRMI PERCHÉ PREDICO ED INSEGNO A TANTI LA VERITÀ.

PER QUESTO E ALTRO HO MOLTO BISOGNO DI PREGHIERE, SAREI FELICE SE POTESSI ESSERE NEI VOSTRI CUORI COME SACERDOTE SCELTO VERSO CUI PREGATE E OFFRITE TUTTO PER AIUTARMI NEL MIO DOLOROSO E ININTERROTTO IMPEGNO SIMILE AD UN CALVARIO, PER IL BENE DELLA CHIESA E DELLA SALVEZZA DELLE ANIME, ANCHE DELLE VOSTRE ANIME E DEI VOSTRI FAMILIARI.

Adottatemi spiritualmente come Sacerdote e offrite per me ogni giorno preghiere, ore di adorazione, fioretti e digiuni, la Comunione, ma anche offrite le fatiche e le sofferenze della giornata per aiutarmi, le Corone del Santo Rosario. Offrite per me anche le gioie e la pace interiore, occorre offrire proprio tutto.

RIPETETE OGNI GIORNO TANTE BREVI PREGHIERE A GESÙ E ALLA MADONNA PER LIBERARMI DAI NEMICI.

Fatelo con impegno ogni giorno e riceverete prima o poi le Grazie desiderate, le Grazie la Madonna le riverserà su quanti pregheranno con Fede e ogni giorno. Sarà così, fidatemi di me. Vi benedico di cuore.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Davanti al bivio per la salvezza o la perdizione – 27 Giugno 2023 0

Davanti al bivio per la salvezza o la perdizione – 27 Giugno 2023

Martedì 27 giugno 2023

XII Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 7,6.1214)

Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi. Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti. Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

In poche parole il Signore spiega quale atteggiamento è corretto utilizzare con i non credenti o i vanitosi che presumono di avere compreso tutto dalla vita. In molte circostanze rimane preferibile non perdere tempo con quanti si mostrano presuntuosi e quasi beffeggiano la nostra Fede, la nostra preghiera e il nostro cammino spirituale.

Il più delle volte è tempo sprecato parlare con loro di Gesù e del Vangelo storico, sono già pieni di teorie frivole e immorali, i loro pensieri sono stabilizzati su convinzioni illogiche ma convenienti per la vita immorale condotta e che li illudono di vivere in una condizione privilegiata.

C’è una notevole distinzione tra i peccatori lontani da Gesù. Molti sono immersi nei vizi che non controllano ma non rifiutano Dio pur essendo lontani, mentre altri numerosi peccatori disonesti detestano Gesù.

Non è saggio parlare delle cose di Dio a quanti le disprezzano o con la loro vita esaltano l’immoralità. È vero che non è mai sbagliato rivolgere avvertimenti e frasi del Vangelo, è sbagliato accanirsi con le parole quando l’unica cosa da compiere è pregare per loro.

La ragione di questo insegnamento Gesù la spiega con queste parole: «… perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi». Oltre a oltraggiare la Parola di Dio, nei cattivi si innesca un odio incontrollato contro i veri cristiani.

Anche nelle famiglie spesso c’è difficoltà a testimoniare Gesù Cristo. In certi contesti non si sa quando e se parlare della Messa e della necessità di pregare oppure fare silenzio per non urtare qualche familiare. C’è sempre tanta sofferenza nel vedere un familiare lontano dalla Grazia di Dio e smarrito nel mondo pagano.

Il cattolico più spirituale si preoccupa dell’anima del coniuge o dei figli e teme per la loro dannazione eterna. Se da un lato questa preoccupazione spinge a pregare molto per i familiari, c’è comunque da valutare la gravità della lontananza da Dio.

La regola d’oro del Vangelo, sicuramente la migliore opera che compie l’uomo è di fare del bene allo stesso modo in cui lo desidera per sé. «Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro».

Non si trova scritto in nessun testo delle altre religioni, troviamo invece «l’occhio per occhio», e il comando di «tagliare la testa agli infedeli».

Anche se Gesù ci propone la via angusta in questo nostro pellegrinaggio terreno, ha promesso la felicità eterna a chi la intraprende. L’atteggiamento migliore per praticare questa via angusta è la temperanza e la mortificazione.

La nostra vita è come un cammino che ha termine in Dio, si tratta di un cammino breve. Quel che soprattutto importa è che, al nostro arrivo, ci venga aperta la porta del Paradiso e possiamo entrare. In questa vita siamo noi a stabilire quale via scegliere e la destinazione eterna, non è sempre corretto dare la responsabilità agli altri.

Nella vita di ogni persona si presentano due vie, due atteggiamenti di vita: cercare quel che non richiede fatica, che risulta piacevole, accontentare il corpo e fuggire il sacrificio e la penitenza; oppure, cercare la Volontà di Dio benché costi sforzi e rinunce, custodire i sentimenti e dominare il corpo.

Siamo veri pellegrini in questo mondo, ognuno sceglie il percorso della sua vita, segue un sentiero spirituale o una strada larga e spaziosa.

Il sentiero spirituale è conosciuto dai buoni, dai cristiani che arrivano alla temperanza e alla mortificazione anche dopo anni di preghiera, l’importante però è arrivarci. Gesù è paziente, attende con trepidazione la conversione di tutti, continua ad offrire all’umanità molte possibilità di salvezza eterna.

I non credenti non avvertono la necessità di mettere in pratica alcune virtù essenziali o di rinunciare a ciò che piace. Essi non seguono i valori cristiani e non trovano alcuna ragione per compiere quelle rinunce che purificano dai vizi ed esaltano i talenti.

Noi abbiamo tanti motivi per rinunciare anche a quelle cose che effettivamente non ci rendono felici ma solo appagati per poco tempo, per il possesso di qualcosa che piace o per scelte di vita che apparentemente danno soddisfazione mentre nel tempo diventano pesanti e insostenibili.

I seguaci di Gesù ponderano con prudenza, molti mondani rimangono intrappolati nei loro errori e nei vizi, nell’euforia forse di una vita sprecata.

Una strada conduce al Cielo, l’altra conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa e si perdono già adesso.

Dobbiamo chiederci spesso su quale via ci siamo incamminati e dove siamo diretti.

Pur con qualche sviamento e debolezza, siamo diretti al Cielo? È la via angusta quella che stiamo percorrendo? Viviamo abitualmente la temperanza e la mortificazione, i piccoli sacrifici? Qual è realmente il fine delle nostre azioni?

L’uomo è incline a scegliere la strada comoda della vita. Preferisce la porta larga che favorisce ogni sregolatezza ma non conduce in Cielo.

La Via che Gesù ci indica è gioiosa e allegra, vi si incontra anche la croce, il sacrificio, la temperanza (equilibrio, virtù, controllo di sé) e la mortificazione (rinuncia, sacrificio, penitenza). È assolutamente necessaria la temperanza in questa vita per poter entrare nell’altra, dove si trovano per l’eternità, senza mai aver fine, la felicità, la beatitudine e la visione di Dio!

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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La pagliuzza e la trave – 26 Giugno 2023 0

La pagliuzza e la trave – 26 Giugno 2023

Lunedì 26 giugno 2023

XII Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 7,15)

Togli prima la trave dal tuo occhio.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: “Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c’è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

È spontaneo in ogni persona spiritualmente debole, il comportamento di voler giudicare tutto, prevalentemente in modo negativo. Un’inclinazione che porta istintivamente a valutare gli altri spesso con indifferenza e biasimo, senza valutare le proprie condizioni interiori.

È secondo natura la volubilità in molti, ma non dimentichiamo che Dio ha trasmesso tanti insegnamenti per vincere le debolezze, ha donato il Sacramento del Battesimo per l’eliminazione del peccato originale, ha inviato molti Profeti prima di Gesù ad annunciare chi è Lui, fino a donare al mondo il Figlio per far conoscere l’unica Via che permette di raggiungere la pace interiore e la vera felicità.

Gesù con tante soavi parole e numerose parabole, ci ha insegnato tutto quello che ci occorre per vincere i vizi e praticare costantemente le virtù.

Il problema che ci pone oggi Gesù non è secondario nella vita spirituale, in realtà riguarda indistintamente tutti, anche i non credenti. L’atteggiamento disinvolto di molti nell’osservare la pagliuzza nell’occhio altrui (i piccoli difetti) senza vedere le travi nei loro occhi (i grandi errori), non li rende certamente migliori. Ma questo si può superare imparando da Gesù come dobbiamo vivere ed agire.

La debolezza per tutti gli esseri umani che non compiono un vero cammino spirituale è la superbia, essa tende a vedere ingrandite le mancanze altrui e a minimizzare e scusare le proprie. Per superare questo grave comportamento che spinge a vivere «fuori di sé», bisogna evitare i giudizi negativi sugli altri.

«Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi».

Nessuno è esente della superbia fin dalla nascita, molti sono sottoposti per tutta la vita a questo vizio, addirittura in molti si accresce per l’agire presuntuoso e privo di amore. Quando cresce la superbia in una persona, crescono anche le negatività dei demoni, cioè, si diventa meno spirituali…

Occorre comprendere l’importanza del rinnegamento e delle penitenze, per controllare la superbia ed evitare quegli atteggiamenti che, in molti casi, lasciano tanta amarezza e pentimento dopo le ricadute.

DOVE IL CRISTIANO LOTTA E SI RIDUCE LA SUPERBIA, SI È AVANTI NELLA SPIRITUALITÀ, IL CATTOLICO RIESCE A CONTROLLARSI IN OGNI CIRCOSTANZA. SA EVITARE CON PRONTEZZA I GIUDIZI E SE ESPONE QUALCHE SITUAZIONE È DOVUTA ALLA NECESSITÀ DI FAR CONOSCERE CIÒ CHE È UTILE.

A causa della nostra personale superbia, si ingrandiscono le mancanze altrui anche minime, mentre per contrasto si tende a minimizzare e a scusare i nostri maggiori difetti. Di più, la superbia tende a proiettare negli altri quel che in realtà sono imperfezioni ed errori propri.

L’umiltà, al contrario, esercita il suo benefico influsso su quelle virtù che favoriscono una convivenza umana e cristiana.

La persona umile è in condizione di perdonare, di comprendere e di aiutare, solo lei è consapevole di aver ricevuto tutto da Dio, conosce le proprie miserie e sa quanto ha bisogno della misericordia divina.

Ecco che questa persona non giudica con malizia, tratta il suo prossimo con comprensione, scusando e perdonando quando fosse necessario.

D’ALTRA PARTE, IL DISCERNIMENTO SULLE AZIONI ALTRUI, DI QUANTI NON SONO MATURI NELLA VITA SPIRITUALE, È SEMPRE ASSAI LIMITATO. SOLO DIO CONOSCE LE INTENZIONI PIÙ INTIME, LEGGE NEI CUORI E SA DARE A TUTTE LE CIRCOSTANZE CHE ACCOMPAGNANO UN’AZIONE, UNA VALUTAZIONE PERFETTA.

Possiamo immaginare tutto il male che si arreca alle persone oneste e innocenti, con i racconti falsi che hanno la finalità di renderli inaffidabili, forse per allontanare da esse chi ascolta. A Gesù è successo moltissime volte, così a Padre Pio, a Natuzza Evolo e a tutti quelli che diffondono e vivono nella Verità, sia per la loro vita onesta sia per la fedeltà al Vangelo.

Si cade con facilità nel giudizio temerario se si vive avventatamente. Consiste nel comportamento di chi «anche solo tacitamente, ammette come vera, senza sufficiente fondamento, una colpa morale nel prossimo», è scritto nel Catechismo del 1992 al numero 2477. Questo peccato consiste in ciò che comunemente si chiama «pensare male» ma senza alcuna prova morale.

Quando c’è l’intenzione consapevole di danneggiare o distruggere la buona reputazione altrui.

L’atteggiamento corretto è quello di astenersi dal giudicare le intenzioni, occorre sospendere qualsiasi valutazione almeno fino a quando non sono presenti delle prove. Non si può giudicare nessuno senza prove, non bisogna pensare male di chi in passato ha già commesso azioni sbagliate e viene riconosciuta come una persona cattiva. Più che condannare si deve usare comprensione e pregare.

Gesù ha detto di non giudicare, ha anche ammonito di non giudicare secondo le apparenze ma con giusto giudizio. Così faceva con i farisei.

Dobbiamo imparare a scusare i difetti, palesi e innegabili, di coloro che frequentiamo, né i loro errori devono indurci a privarli della nostra stima. Impariamo da Gesù, che non può scusare completamente il peccato di coloro che Lo stanno crocifiggendo; ne diminuisce la malizia, adducendo l’ignoranza.

Quando non è possibile scusare il peccato perché è palese, rendiamolo almeno degno di compassione, attribuendo alla causa più comprensibile che si possa pensare, quali l’inconsapevolezza, l’irresponsabilità e la debolezza.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Far conoscere Gesù a tutti – 25 Giugno 2023 0

Far conoscere Gesù a tutti – 25 Giugno 2023

Domenica 25 giugno 2023

XII Domenica del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 10,2633)

Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: «Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio predicatelo sui tetti. E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo. Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri! Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’Io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei Cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’Io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei Cieli». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

«Predicatelo sui tetti». Il comando di Gesù esprime la determinazione di annunciare a tutti e ovunque, il suo Vangelo, le parole di salvezza.

Il termine predicazione lo utilizza rivolgendosi agli Apostoli, ai futuri Sacerdoti e Vescovi, anche tutti i cristiani in virtù del loro Battesimo hanno la responsabilità di annunciare il Vangelo. Non si tratta di una autorizzazione che bisogna ricevere da qualcuno, il cristiano è titolato ad annunciare Gesù Cristo per la sua Fede.

Questo non avviene in molti cristiani per la poca conoscenza che hanno di Gesù, per loro è sufficiente considerarsi credenti e recitare delle preghiere. Il vero seguace è solo chi imita come può le opere del Signore, vive i suoi insegnamenti e ne diventa discepolo.

«Predicatelo sui tetti». Gesù indica di predicare il Vangelo autentico rivelato da Lui, ma oggi il suo Vangelo in ampie zone del Cristianesimo è sminuzzato, travisato, aggiornato da teologi modernisti, da quanti hanno il potere e indicano ai parroci direttive opposte alla Volontà di Dio.

Vediamo la differenza tra il cattolico modernista e il cattolico fervente.

Il modernista con le sue scelte eretiche ha perduto la Grazia di Dio e questa è Verità di Fede. Si è distaccato da Dio e procede in maniera autonoma e arrogante, scegliendo quanto è comodo, rifiutando ciò che non lo soddisfa. Vive di opinioni e nella sua mente è presente una profonda confusione, non condivide l’insegnamento della Chiesa ed è fedele solo alle sue eresie.

Un Pastore modernista inventa una nuova dottrina fatta di aperture e tesi sbagliate, di novità scandalose… I buoni cattolici comprendono che quel Pastore ha rinunciato alla sana dottrina della Sacra Tradizione della Chiesa, e non segue più Gesù Cristo. Questo Ministro sacro non potrà aiutare nessuno a salvarsi l’anima e il cattolico deve stare attento a non seguire consigli diversi dal vero Magistero!

Come si deve reagire? Ognuno è libero di scegliere chi vuole seguire, quale Fede accogliere, dove andare e se salvarsi o meno in eterno.

Questa però è una strada falsa, una scelta di vita devastante anche se appare come la più esaltante per la soddisfazione di ogni capriccio, quella gratificante perché non ci sono regole né morale. È la strada scelta dai corrotti, dai disonesti, dagli impostori, da quanti non rispondono più a Dio e alla loro coscienza.

Riguardo la scelta morale del cattolico fervente, troviamo in esso la conoscenza del cammino da intraprendere, forse non ne sarà ancora un profondo conoscitore, di sicuro vuole crescere nella Fede in Gesù.

È presente nel suo cuore la ricerca della Verità e non vuole sprecare la sua vita, si impegna per seguire il Vangelo con ripetuti sforzi, anche con le immancabili cadute e le pronte rialzate. Prega e ama sinceramente Gesù e la Madonna.

Nel mondo i diavoli sono scatenati e quanti vivono senza Grazia rimangono colpiti dal Male. Si pensa alla presenza di Satana solo quando si scopre la sua attività nella propria vita con gli attacchi distruttivi e con le violenti tentazioni, o con disgrazie che colpiscono i familiari. Solo allora si cerca l’esorcista o il Sacerdote per le preghiere di liberazione.

Il nucleo centrale del Vangelo di oggi è l’invito di Gesù a non aver paura degli attacchi dei cattivi: «Non abbiate timore». La coerenza del cristiano non teme il giudizio degli altri, che poi sono persone prive di virtù e bugiarde, non hanno nulla da insegnare.

Noi abbiamo scoperto il tesoro che rende grandemente ricchi ed è la Grazia di Gesù, è l’Amore Divino che ci dona quanto il mondo non immagina neanche. Nelle malattie e nelle sofferenze noi riusciamo a sopportare con amore e sappiamo che Dio Creatore interviene sempre in nostro aiuto. Non siamo mai soli.

Nella prima lettura della Messa, il Profeta Geremia temeva i complotti dei suoi stessi amici e non si abbatteva, pregava con la certezza che Dio avrebbe provveduto: «Il Signore è al mio fianco come un prode valoroso, per questo i miei persecutori vacilleranno e non potranno prevalere; arrossiranno perché non avranno successo, sarà una vergogna eterna e incancellabile» (Ger 20,11).

Non dobbiamo avere mai paura degli uomini. Con il coraggio della Fede dobbiamo affrontare ogni situazione senza indietreggiare. Non aver paura degli uomini è semplice, essi sono uguali a noi e Gesù ci dice che avverrà uno stravolgimento tra le cose nascoste e quanto sarà svelato, di ciò che adesso è segreto e veritiero.

Il cambiamento delle menzogne in verità avverrà perché lo stabilisce Gesù Cristo, tutto è sottoposto al cambiamento. Non c’è d’aver paura degli uomini anche quelli più cattivi, solo adesso mostrano prepotenza per il potere che esercitano, verrà il tempo dell’intervento di Dio e farà trionfare la giustizia.

La Parola di Dio non deve restare nelle tenebre come sta accadendo in questi tempi, Essa ha attraversato le notti della storia ed è giunta nella notte di chi la legge, ed è Parola che deve brillare senza luci artificiali, deve essere una luce che rincuora e dona la pace. È la Luce di Gesù.

Se abbiamo incontrato Gesù dobbiamo comunicarlo a tutti.

Ognuno di noi deve essere una luce che brilla in un mondo di tenebre, la luce è la testimonianza che Gesù è vivo ed è sempre vicino a noi.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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La fedeltà e il coraggio di Giovanni Battista – 24 Giugno 2023 0

La fedeltà e il coraggio di Giovanni Battista – 24 Giugno 2023

Sabato 24 giugno 2023

XI Settimana del Tempo Ordinario

Natività di San Giovanni Battista

+ VANGELO (Lc 1,5766.80)

Giovanni è il suo nome.

Dal Vangelo secondo Luca

Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in lei la sua misericordia, e si rallegravano con lei. All’ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta, e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. In quel medesimo istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Coloro che le udivano, le serbavano in cuor loro: «Che sarà mai questo bambino?» si dicevano. Davvero la mano del Signore stava con lui. Il fanciullo cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele. Parola del Signore.

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Giovanni il Battista è stato il più grande Apostolo del Nuovo Testamento, considerato da Gesù «il più grande tra i nati di donna» (Mt 11,11), almeno riguardo i mortali, mentre «il più piccolo nel Regno dei Cieli è più grande di Lui». Chi si trova già in Cielo vive una condizione superiore a quella umana.

La solennità del grande precursore di Gesù, mi rende ancora più attento alla riflessione che non perdo mai di vista: nella Chiesa oggi siamo in pochi a voler imitare Giovanni Battista, e bisogna essere coraggiosi annunciatori del Cristo, dediti pienamente alla missione straordinaria del sacerdozio, distaccati completamente dalle cose materiali e mondane.

Le notizie che il Vangelo offre ai Sacerdoti su Giovanni Battista sono sufficienti per comprendere la donazione totale che si deve offrire a Gesù e così sviluppare una spiritualità forte e santa. L’obiettivo nella vita sacerdotale deve essere solo Gesù Cristo, la coraggiosa e connessa predicazione e l’imitazione delle sue opere.

Di questo grande Profeta che visse nel deserto per prepararsi alla sublime missione, contempliamo la sua austerità; la fortezza del Testimone della Luce; l’umiltà del Precursore che si fa da parte nell’annunciare Dio che è venuto in mezzo a noi a salvare l’umanità.

IN GIOVANNI BATTISTA NON SI TROVA ALCUN FANATISMO MA CON UMILTÀ ADORÒ GESÙ E SI MISE DA PARTE.

La nascita di Giovanni Battista fu miracolosa.  Possiamo davvero credere che nulla è impossibile a Dio e tutto possiamo ottenere se la nostra preghiera è carica di Fede, piena di fiducia.

Ci fu un inconveniente e non è irrilevante, bisogna valutarlo come una lezione di vita data a Zaccaria. Egli rimase muto perché dubitò. Cosa ne possiamo trarre?

Chi non crede pienamente in Gesù e vive nella dissipazione, senza una fiducia totale alle parole del Vangelo, non ha alcun desiderio di Dio, nel senso che non riesce a pronunciare parole di verità e questa condizione viene scelta dal credente. È la conseguenza di una vita vuota, non spirituale.

Giovanni Battista è grande perché ha compiuto solamente la Volontà di Dio. Senza questo desiderio la Fede rimane debole.

Non basta andare a Messa o fare parte di un gruppo per dare sincera testimonianza di Fede, bisogna formarsi una solida struttura spirituale.

Si segue il cammino di Giovanni Battista pregando bene ogni giorno e con amore, arrivando anche alla preghiera del cuore che è quella spontanea.

Dobbiamo stabilire degli orari nella giornata da dedicare alla preghiera, ma durante la giornata possiamo elevare in alto mente e cuore ed esprimere tantissimi atti d’amore a Gesù e alla Madonna, senza dimenticare l’invocazione dei Santi e degli Angeli.

Chiediamo anche noi ogni giorno di diventare come Giovanni Battista, forti nella Fede, coerenti e coraggiosi nel seguire fedelmente Gesù!

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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È solo Gesù il vero tesoro del cristiano autentico! – 23 Giugno 2023 0

È solo Gesù il vero tesoro del cristiano autentico! – 23 Giugno 2023

Venerdì 23 giugno 2023

XI Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 6,1923)

Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore. La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Gesù tocca il tasto dolente di questa società: il denaro. L’attaccamento al denaro è ancora più esasperato della stessa ricerca del denaro, una differenza sottile ma incisiva. Il Signore ci invita a non accumulare tesori sulla terra, perché durano poco e sono malsicuri e fragili, «dove tignola e ruggine consumano» oppure «ladri scassinano e rubano».

Per grandi che siano i beni che si riescono ad accumulare durante una vita, non valgono la pena di diventarne schiavi e adoratori.

Nessuna cosa sulla terra merita che vi poniamo il cuore.

Il cuore è fatto per Dio, per tutte le cose nobili esistenti. È molto utile che ci chiediamo con una certa frequenza: dov’è il mio cuore? Qual è il mio tesoro? A che cosa penso abitualmente? Qual è il centro delle mie preoccupazioni più intime? Quali sono le mie inclinazioni?

Chi prega con il cuore risponde che è Dio, presente nel Tabernacolo e forse non molto lontano dal luogo in cui si vive o si lavora.

Molti uomini e donne trovano le risposte agli interrogativi più importanti perché pregano bene, dedicano ogni giorno del tempo a Gesù.

Tutti noi vogliamo porre il cuore in Gesù, nel mandato che da Lui abbiamo ricevuto, e anche nelle persone e nelle cose ma per Dio.

Il nostro cuore è del Signore, perché il tesoro è Lui, in modo assoluto e reale. E non lo sono l’apparenza, né il prestigio, né il benessere.

È solo Gesù Cristo il vero tesoro del cristiano autentico!

In particolare il Signore desidera che riponiamo il cuore nelle persone della famiglia umana o soprannaturale che abbiamo, e che normalmente sono quelle che prima di altre dobbiamo portare a Dio, e costituiscono la prima realtà che dobbiamo santificare.

La nostra preoccupazione per gli altri ci aiuta ad uscire dall’egoismo, a crescere in generosità, a trovare l’autentica gioia.

Il buon esempio dei genitori in casa, o quello dei fratelli, è spesso determinante per gli altri membri della famiglia, che imparano a vedere il mondo da un punto di vista cristiano. Per volere di Dio la famiglia è importante e nella famiglia cristiana comincia l’azione evangelizzatrice della Chiesa.

Ognuno esamini se è così nella sua famiglia, se siamo lievito che giorno dopo giorno va trasformando, a poco a poco, coloro che vivono con noi. Ma dobbiamo stare attenti a non rimanere schiacciati e soggiogati dal Male che portano addosso quei familiari senza Dio e dediti all’immoralità.

Là dov’è il nostro tesoro, là ci saranno l’amore, la dedizione, i sacrifici più generosi.

In questa vita tutto passa e tutto si lascerà, nulla sarà portato dietro dopo la morte.

La volontà di eseguire i pensieri che arrivano alla mente, senza un semplice discernimento, è la prova di un cammino spirituale inesistente e la Madonna non riesce a proteggere chi abbraccia gli idoli o si crea idoli da adorare.

La lontananza dalla preghiera è una vera tragedia, le conseguenze le paga la stessa persona e quanto fa parte della sua vita.

La tenebra esterna è nera, dannatamente «visibile» nella sua oscurità perché non c’è la Luce di Dio. Dove non c’è Dio c’è il Male, inevitabilmente, è la tenebra simile ad uno strato di fumo nero che nasconde tutto.

IL MALE PERÒ VIENE RICONOSCIUTO SEMPRE, PRIMA O POI SI SCOPRE LA FONTE DI UN MALESSERE SOCIALE O PERSONALE E I CREDENTI CHE PREGANO, SONO IN GRADO DI RESPINGERE OGNI ASSALTO TENEBROSO CONTRO LA LORO FEDE E LA STESSA SALVEZZA ETERNA.

Tutti noi dobbiamo considerarci benedetti perché ci stiamo formando alla sana dottrina della Santa Chiesa, grazie all’aiuto della Madonna.

Le novità dottrinali non vengono dallo Spirito Santo, sono ispirate da Satana, il nemico di Dio e noi siamo fedelissimi alla Sacra Tradizione.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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La conversione di Maria Maddalena – 22 Giugno 2023 0

La conversione di Maria Maddalena – 22 Giugno 2023


Giovedì 22 giugno 2023

XI Settimana del Tempo Ordinario

Santa Maria Maddalena

+ VANGELO (Gv 20,12.1118)

Ho visto il Signore e mi ha detto queste cose.

Dal Vangelo secondo Giovanni

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due Angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il Corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma và dai miei fratelli e dì loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”». Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La donna che dopo la Madre Santissima vide Gesù Risorto, Lo amava ardentemente e a Lui doveva la guarigione da una sciagurata immoralità e la liberazione di sette demoni dal suo corpo.

Maria Maddalena sorella di Lazzaro e Marta ha condotto per diversi anni una vita dissoluta, fino a diventare una prostituta per svago… A Lei non occorreva denaro, la sua famiglia possedeva ricchezze.

LA SUA CONDIZIONE ALTAMENTE PECCAMINOSA HA PERMESSO AI DIAVOLI DI PRENDERE IL POSSESSO DEL SUO CORPO, DIVENTANDO UNA POSSEDUTA, VIVENDO IN LEI E TOGLIENDOLE OGNI POSSIBILITÀ UMANA DI RAVVEDERSI. CON IL TEMPO TRASCORSO NEI PECCATI GRAVISSIMI, AUMENTAVA IL PESANTE CARICO DELLA PRESENZA DEI DIAVOLI IN MARIA MADDALENA.

Le testimonianze degli esorcisti sono chiare sulla presenza dei diavoli nelle persone possedute. Non solamente avvengono per le fatture e le potenti maledizioni dei malvagi, le cause sono anche le sedute spiritiche, le frequentazioni di maghi e fattucchiere, l’odio verso altri, le opere vendicative, le bestemmie, la personale dedizione all’occultismo, i peccati gravissimi ripetuti e non confessati.

Il cattolico che non si confessa e legge queste cause non rimane contento, ma queste sono solo alcune delle cause delle possessioni diaboliche.

Maria Maddalena era risoluta e sfrontata quando si allontanò dalla casa paterna, un agire che oggi rientra nella norma, a quel tempo suscitava grande scandalo. Ella non controllava le tentazioni sessuali, era in balìa del Male e la mente sconvolta non le permetteva di fermarsi e di chiedere aiuto a Dio per bloccare i violenti impulsi carnali.

Chi non prega è sempre vinto dalle tentazioni, la sua vita scivola di continuo verso il buio delle tenebre e della confusione.

Con i peccati si distrugge l’armonia interiore, l’equilibrio voluto da Dio, mentre i cristiani che praticano il rinnegamento, ricevono abbondanti Grazie.

Chi sostiene che oggi è difficile non peccare di continuo per quello che offre la società, sbaglia e lo dice il Vangelo. «Tutto è possibile per chi crede» (Mc 9,23). Chi chiede umilmente a Gesù una forza superiore alle tentazioni che patisce, quindi il suo aiuto per vincerle, riesce davvero a superare qualsiasi seduzione del mondo corrotto!

Ogni volta che vince una qualsiasi tentazione, il cristiano è spiritualmente più forte, riceve più Grazia e trova maggiore pace.

Se Maria Maddalena avesse pregato bene insieme ai suoi familiari, non sarebbe stata vinta dalle tentazioni e non avrebbe fatto la prostituta.

Non solo si è convertita, Ella ha scoperto il Volto di Dio e Lo ha adorato intensamente. Visse per osservare la Parola di Gesù e si elevò nella santità.

Gesù a casa di Simone il fariseo spiegò come Maria Maddalena ottenne il suo perdono: «LE SONO PERDONATI I SUOI MOLTI PECCATI, POICHÉ HA MOLTO AMATO. INVECE QUELLO A CUI SI PERDONA POCO, AMA POCO» (Lc 7,44-47).

Lei ha molto amato Gesù, un purissimo amore che ha cancellato tutti i suoi vergognosi peccati. Tanto può compiere l’amore puro verso Gesù e dopo la vera conversione si rimane meravigliati nel percepire una pace intensa, una gioia interiore presente anche quando si soffre.

Nella Santa di oggi troviamo quei passaggi indispensabili per mettere al primo posto Gesù, continuando a vivere la vita ordinaria ma in modo straordinario. Questo è sempre possibile se l’intenzione è pura e si ricerca sinceramente la gloria di Dio. Bisogna principalmente rinnegare l’amor proprio, la gloria umana.

Gesù apparve a Maria Maddalena perché Ella Lo aveva amato più di ogni cosa e fu premiata vedendoLo Risorto prima degli Apostoli.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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«Riceverete cento volte tanto» – 21 Giugno 2023 0

«Riceverete cento volte tanto» – 21 Giugno 2023


Mercoledì 21 giugno 2023

XI Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 6,16.16-18)

Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei Cieli. Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità Io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità Io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità Io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profumati la testa e lavati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La giustizia divina è regolata dalla coscienza di ciascuno, fondata sull’etica, sulla morale e talvolta è distaccata dalla giustizia umana.

La giustizia umana si basa sulle prove, indizi e leggi stabilite dallo Stato.

È evidente che non sempre le leggi umane coincidono con la morale divina, una etica che ci viene suggerita dalla coscienza pura e buona.

La giustizia divina è una Legge che parla di amore, verità, comprensione, rispetto, equità, bontà, generosità, disponibilità e altruismo.

Sicuramente vi è una tensione tra giustizia e amore: la salvezza non arriva solo dall’osservanza della Legge, ma provando amore.

È possibile essere o diventare «umanamente giusti», questo obiettivo deve fissare nella sua mente il cristiano, deve convincersi che Dio conosce tutto.

Oggi Gesù ci avvisa di non compiere azioni esteriori per ricevere applausi e consensi, di non agire secondo compromessi umani e di non coltivare una mentalità ingiusta causando danni ai deboli e agli innocenti, per la carriera, il potere e per ricevere ricompense disoneste!

«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei Cieli».

Il tema della ricompensa divina è insabbiato o appena sfiorato in moltissime omelie e questa omissione manifesta il vuoto spirituale della pastorale che si va sempre più affermando nella Chiesa. Come se non esistesse più l’inferno e i diavoli fossero solo un’invenzione medioevale.

Dopo duemila anni di Cristianesimo è arrivata questa novità…

Si deve predicare a tutti e specialmente ai cristiani, di agire considerando la retribuzione che dona Gesù a quanti operano nella verità e nel bene!

Il Signore lo ha promesso ed è sempre perfetto nel rispettare la parola data, ad ognuno di noi promette «cento volte tanto» del bene che facciamo, delle buone opere che eseguiamo e realizziamo. Ogni cosa di buono compiuta, ci viene ricompensata e ci dona aiuti invisibili e potenti, protezioni, salute fisica, pace interiore, vittoria sulle negatività e sulle tentazioni.

Il «cento volte tanto» dato dal Signore supera infinitamente tutte le ricchezze del mondo, ricchezze che quasi sempre non danno pace, gioia e felicità ma infondono vizi, dissolutezza e superbia. Mentre la Grazia di Dio appaga pienamente quanti pregano e amano Gesù.

Gesù espone diversi esempi che il cristiano deve praticare, in caso contrario non riceverà alcuna ricompensa da Dio.

Cita tre comportamenti che conoscevano tutti quelli che Lo ascoltavano: parla dell’elemosina che deve essere donata senza sbandierarla ovunque, altrimenti la ricompensa arriverà dall’ammirazione dei conoscenti ma si perdono i meriti davanti a Dio dell’opera buona compiuta.

Parla della preghiera interiore e condanna quella ostentata, la preghiera parolaia che viene praticata in ogni tempo ed è sbagliata, rimane solamente esteriore. Per Gesù la preghiera migliore è quella contemplativa che nasce dal cuore, fatta con amore, e va molto bene la preghiera spontanea con parole semplici e fiduciose, senza trascurare la potente preghiera del Santo Rosario.

Nel silenzio interiore che si crea, anche mentre si recita il Santo Rosario o altre preghiere, lo Spirito Santo agisce, trasfigura ed eleva spiritualmente.

Infine, parla del digiuno, da molti oggi non compreso, ma importante per la purificazione interiore, il dominio e il controllo della propria volontà, la pratica del rinnegamento e l’acquisizione di alcune virtù indispensabili come l’umiltà, la mitezza e la bontà.

Questi tre insegnamenti Gesù li termina allo stesso modo: «… e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà». Gesù ci vede sempre e ci ama più di tutti, anche dei nostri familiari!

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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