Gesù aiuta a perdonare i nemici – 20 Giugno 2023

Martedì 20 giugno 2023

XI Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 5,4348)

Amate i vostri nemici.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma Io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei Cieli; Egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Oggi la Parola ci mette dinanzi a un interrogativo che porta con sé anche la risposta di Gesù: è possibile amare i nostri nemici? Il Signore ci dice che è possibile e Lui ha dato molteplici esempi, fino all’ultimo respiro sulla Croce: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno».

Gesù ha perdonato i suoi nemici e chiese al Padre di farlo anche Lui. I suoi crocifissori non erano consapevoli di quanto avevano compiuto contro il Figlio di Dio ed ognuno aveva una responsabilità proporzionata alla partecipazione al deicidio.

Gesù Crocifisso li giustificava come Uomo, altro giudizio era riservato alla Giustizia di Dio. Il suo Cuore ricolmo di infinito Amore non poteva non rivolgere Amore anche ai suoi uccisori, è un Dio che ama tutti ed è inesauribilmente giusto, ad ognuno dona quanto spetta.

Gesù è il Perdono e noi siamo veri seguaci quando Lo imitiamo anche nelle circostanze più dolorose. Insieme a Lui è facile perdonare quantomeno nel proprio cuore. Gesù ci spiega che il Comandamento dell’Amore contempla solo la compassione: «Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano».

Tutti i precetti indicati da Gesù sono ordinati all’amore e ispirati dall’amore. Questo è il modo nuovo di applicare la Legge di Dio.

Questa forma di amore, molto impegnativa da realizzare, consiste soprattutto nel pregare per coloro che ci perseguitano oltre che nel non rendere male per male. Non solamente c’è da compiere uno sforzo interiore nel perdono, occorre anche non pensar male di loro. È la tattica Divina per vincere e annichilire il Male.

Dobbiamo lasciare al Signore il compito di proteggerci e farci giustizia come vuole Lui. Gli diciamo con fiducia: «Gesù, pensaci Tu».

Il comando di amare i nemici è una follia per i non credenti, anche per quanti praticano altre religioni o dicono di credere in Dio, in una divinità astratta. Da questo insegnamento del Signore Gesù si comprende la bontà del Dio dei cristiani, il Dio autentico che perdona e non infonde mai odio né spirito di vendetta.

La vendetta è l’arma micidiale usata da Satana.

Gesù pone un vincolo nelle relazioni umane, avvisa che ci si può considerare figli del vero Dio solamente in una condizione di amore e di perdono verso quelli che si considerano nostri nemici. Un perdono essenzialmente interiore, non necessariamente si deve esprimere con parole o cercando i nemici imprevedibili.

Il perdono dobbiamo donarlo sempre, non c’è alcuna limitazione, solo bisogna valutare se manifestarlo alla persona che ha agito con cattiveria oppure evitare per non renderla ancora più malvagia. Bisogna valutare caso per caso, e rimane preferibile chiedere consiglio al Padre spirituale.

Il perdono sincero nel proprio cuore è già sufficiente, privo di rancore, altrimenti più che perdono è l’attesa paziente della giustizia.

Non sono le parole a certificare il sincero perdono che si concede ai nemici, certo le parole fanno parte del dialogo, ma rimane il cuore la vera espressione del perdono. Interiormente non dobbiamo più avvertire l’inimicizia o un’animosità ancora resistente o l’avversione verso altri che si manifesta nell’indifferenza e nell’ostacolare gli altri in molti modi.

Arrivare al perdono sincero è una Grazia che solo il Dio cristiano concede e questo è l’attestato di maggiore credibilità. Nessuno è in grado di perdonare i suoi nemici senza l’intervento della Grazia di Gesù Cristo, Figlio di Dio.

«Ma Io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei Cieli».

Umanamente e razionalmente nessuno riesce a dimenticare tutto il male sofferto e le

«agonie» dolorose trascorse a causa dei persecutori e delle diffamazioni. Però, non si tratta solamente di dimenticare, questo risulta pressoché improbabile, c’è un modo diverso e santo.

Se rimane impossibile dimenticare le ingiustizie e le cattiverie che abbiamo subito, la soluzione la troviamo nella nostra Fede. Crescere nella Fede comporta anche coprire con il manto della carità le persone a noi avverse, ed è lo Spirito Santo a trasfigurarci interiormente per non nutrire rancore né alcun residuo di sofferenza in noi.

La carità tutto copre, come scriveva San Paolo.

Diventa possibile amare i propri nemici quando si diventa migliori per la Fede, più spirituali e capaci di sopportare con amore e pazienza.

È certamente impegnativa questa svolta, molti la mettono in pratica nelle sofferenze, altri quando scoprono l’inutilità di una vita da copertina e comprendono che deve essere assolutamente un altro e superiore il vero senso della vita, ed è il Vangelo che permette di raggiungere la vera felicità che appaga e non svuota.

«Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano».

È possibile arrivare a questa condizione spirituale, tutto è possibile di quanto ci chiede Gesù perché Lui è Dio, la Verità, l’Amore che ama.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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