Far conoscere Gesù a tutti – 25 Giugno 2023

Domenica 25 giugno 2023

XII Domenica del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 10,2633)

Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: «Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio predicatelo sui tetti. E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo. Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri! Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’Io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei Cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’Io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei Cieli». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

«Predicatelo sui tetti». Il comando di Gesù esprime la determinazione di annunciare a tutti e ovunque, il suo Vangelo, le parole di salvezza.

Il termine predicazione lo utilizza rivolgendosi agli Apostoli, ai futuri Sacerdoti e Vescovi, anche tutti i cristiani in virtù del loro Battesimo hanno la responsabilità di annunciare il Vangelo. Non si tratta di una autorizzazione che bisogna ricevere da qualcuno, il cristiano è titolato ad annunciare Gesù Cristo per la sua Fede.

Questo non avviene in molti cristiani per la poca conoscenza che hanno di Gesù, per loro è sufficiente considerarsi credenti e recitare delle preghiere. Il vero seguace è solo chi imita come può le opere del Signore, vive i suoi insegnamenti e ne diventa discepolo.

«Predicatelo sui tetti». Gesù indica di predicare il Vangelo autentico rivelato da Lui, ma oggi il suo Vangelo in ampie zone del Cristianesimo è sminuzzato, travisato, aggiornato da teologi modernisti, da quanti hanno il potere e indicano ai parroci direttive opposte alla Volontà di Dio.

Vediamo la differenza tra il cattolico modernista e il cattolico fervente.

Il modernista con le sue scelte eretiche ha perduto la Grazia di Dio e questa è Verità di Fede. Si è distaccato da Dio e procede in maniera autonoma e arrogante, scegliendo quanto è comodo, rifiutando ciò che non lo soddisfa. Vive di opinioni e nella sua mente è presente una profonda confusione, non condivide l’insegnamento della Chiesa ed è fedele solo alle sue eresie.

Un Pastore modernista inventa una nuova dottrina fatta di aperture e tesi sbagliate, di novità scandalose… I buoni cattolici comprendono che quel Pastore ha rinunciato alla sana dottrina della Sacra Tradizione della Chiesa, e non segue più Gesù Cristo. Questo Ministro sacro non potrà aiutare nessuno a salvarsi l’anima e il cattolico deve stare attento a non seguire consigli diversi dal vero Magistero!

Come si deve reagire? Ognuno è libero di scegliere chi vuole seguire, quale Fede accogliere, dove andare e se salvarsi o meno in eterno.

Questa però è una strada falsa, una scelta di vita devastante anche se appare come la più esaltante per la soddisfazione di ogni capriccio, quella gratificante perché non ci sono regole né morale. È la strada scelta dai corrotti, dai disonesti, dagli impostori, da quanti non rispondono più a Dio e alla loro coscienza.

Riguardo la scelta morale del cattolico fervente, troviamo in esso la conoscenza del cammino da intraprendere, forse non ne sarà ancora un profondo conoscitore, di sicuro vuole crescere nella Fede in Gesù.

È presente nel suo cuore la ricerca della Verità e non vuole sprecare la sua vita, si impegna per seguire il Vangelo con ripetuti sforzi, anche con le immancabili cadute e le pronte rialzate. Prega e ama sinceramente Gesù e la Madonna.

Nel mondo i diavoli sono scatenati e quanti vivono senza Grazia rimangono colpiti dal Male. Si pensa alla presenza di Satana solo quando si scopre la sua attività nella propria vita con gli attacchi distruttivi e con le violenti tentazioni, o con disgrazie che colpiscono i familiari. Solo allora si cerca l’esorcista o il Sacerdote per le preghiere di liberazione.

Il nucleo centrale del Vangelo di oggi è l’invito di Gesù a non aver paura degli attacchi dei cattivi: «Non abbiate timore». La coerenza del cristiano non teme il giudizio degli altri, che poi sono persone prive di virtù e bugiarde, non hanno nulla da insegnare.

Noi abbiamo scoperto il tesoro che rende grandemente ricchi ed è la Grazia di Gesù, è l’Amore Divino che ci dona quanto il mondo non immagina neanche. Nelle malattie e nelle sofferenze noi riusciamo a sopportare con amore e sappiamo che Dio Creatore interviene sempre in nostro aiuto. Non siamo mai soli.

Nella prima lettura della Messa, il Profeta Geremia temeva i complotti dei suoi stessi amici e non si abbatteva, pregava con la certezza che Dio avrebbe provveduto: «Il Signore è al mio fianco come un prode valoroso, per questo i miei persecutori vacilleranno e non potranno prevalere; arrossiranno perché non avranno successo, sarà una vergogna eterna e incancellabile» (Ger 20,11).

Non dobbiamo avere mai paura degli uomini. Con il coraggio della Fede dobbiamo affrontare ogni situazione senza indietreggiare. Non aver paura degli uomini è semplice, essi sono uguali a noi e Gesù ci dice che avverrà uno stravolgimento tra le cose nascoste e quanto sarà svelato, di ciò che adesso è segreto e veritiero.

Il cambiamento delle menzogne in verità avverrà perché lo stabilisce Gesù Cristo, tutto è sottoposto al cambiamento. Non c’è d’aver paura degli uomini anche quelli più cattivi, solo adesso mostrano prepotenza per il potere che esercitano, verrà il tempo dell’intervento di Dio e farà trionfare la giustizia.

La Parola di Dio non deve restare nelle tenebre come sta accadendo in questi tempi, Essa ha attraversato le notti della storia ed è giunta nella notte di chi la legge, ed è Parola che deve brillare senza luci artificiali, deve essere una luce che rincuora e dona la pace. È la Luce di Gesù.

Se abbiamo incontrato Gesù dobbiamo comunicarlo a tutti.

Ognuno di noi deve essere una luce che brilla in un mondo di tenebre, la luce è la testimonianza che Gesù è vivo ed è sempre vicino a noi.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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