Il superfluo appesantisce il cuore e diventa indurito – 30 Luglio 2023
Domenica 30 luglio 2023
XVII Domenica del Tempo Ordinario
+ VANGELO (Mt 13,44–52)
Vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Regno dei Cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il Regno dei Cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra. Ancora, il Regno dei Cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli Angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed Egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del Regno dei Cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche». Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Tre volte nel Vangelo di questa domenica si parla del Regno dei Cieli. Gesù aveva già annunciato fin dall’apparire sulla scena pubblica la necessità di questa conversione ad un nuovo modo di vivere: «Convertitevi, perché il Regno dei Cieli è vicino!» (Mt 3,2).
Nelle sinagoghe ebraiche, generalmente sale quadrate, ogni sabato gli ebrei si riunivano per leggere la Sacra Scrittura e pregare. Quando uno dell’assemblea chiedeva di poter parlare, gli era concesso dal capo della sinagoga.
Gesù si avvaleva di questa possibilità per annunciare «la buona Novella del Regno», per esortare tutti alla conversione proprio in vista del Regno dei Cieli, che Egli diceva, «è vicino». Sul significato temporale di vicino molti cristiani oggi trovano un po’ di confusione e non inquadrano chiaramente le parole del Signore. Più avanti in questo testo troviamo la spiegazione.
A quel tempo chi udiva nella sinagoga l’annuncio di Gesù, Lo considerava anche come il Messia venuto a portare la liberazione del popolo di Israele che gemeva sotto il dominio dei romani. Ma Gesù parlava di un Regno dei Cieli, di un Regno di Dio.
Che cosa vale di più nella vita? La vera saggezza è quando si riconosce il Regno dei Cieli, e ciò che conta nella persona è la saggezza, essa diventa presente dando grande importanza all’annuncio di Gesù. Nell’uomo c’è il desiderio di trovare qualcosa che soddisfi tutte le sue esigenze e cerca secondo il suo lavoro. I tre delle tre parabole cercano perché vogliono elevare la loro vita.
L’uomo trova il tesoro nel campo ed è un colpo di fortuna; la stessa cosa si può dire del mercante che trova nel campo che ha comprato le perle preziose, è l’incontro improvviso con l’oggetto tanto desiderato; o il pescatore che va in mare e non ha alcuna certezza di ritornare con la barca piena di pesci. La fortuna del pescatore sono tutti i pesci pescati ma poi deve fare una selezione e buttare in mare i pesci non buoni. Non tutto ciò che si trova o si conosce è buono.
La piena diversità si trova in questa ultima espressione. Gesù non intende un Regno terreno, non è quel regno di Davide in cui se ne faceva parte anche senza convertirsi. La condizione per entrare nel Regno di Gesù è la vera conversione della vita.
Convertirsi vuol dire cambiare modo di pensare e mettere al centro Gesù e i suoi insegnamenti.
In Matteo 4,9 troviamo la spiegazione del Regno dei Cieli e la leggiamo: «Seguitemi, vi farò pescatori di uomini».
Quando Gesù chiamò Simon Pietro e Andrea a seguirLo, e disse che li avrebbe fatti «pescatori di uomini», essi non compresero tutta la portata di quella vocazione. Gesù li avrebbe associati a sé in un’azione di proselitismo come era stata quella di Profeti come Giovanni Battista, ma non potevano immaginare a quali compiti Gesù li chiamava.
La «buona Novella» consisteva in questo «lieto annuncio» portato da Gesù e che Lui presentava come insegnamento, abbastanza diverso da quello che era stato fino allora l’insegnamento degli scribi.
Oggi nel Vangelo Gesù presenta due aspetti diversi del Regno dei Cieli: è la Grazia di Dio nell’uomo, che è come dire, il suo Spirito, la certezza che Egli chiama a partecipare alla sua stessa vita, quindi alla vita eterna.
Questo è il «lieto annuncio» dato da Gesù: credere a Lui, significa essere già entrati nel Regno dei Cieli, potersi considerare cittadini di questo Regno che è il Regno di Dio. Credere in Lui deve comunque comportare l’obbedienza ai suoi insegnamenti.
Questa novità, questa esperienza spirituale, è un tesoro talmente grande che basta da solo a soddisfare il desiderio di ricchezza o, se vogliamo, a colmare ogni povertà, sul piano spirituale. Allora, tutto ciò che prima era ritenuto come valore, rispetto al tesoro portato da Gesù Cristo, conta ben poco.
Anche a quel tempo chi comprava un campo diveniva proprietario di tutto ciò che quel campo conteneva: ecco perché Gesù dice che uno compra addirittura tutto il campo nel quale trova un tesoro perché esso vale più di tutto quanto possiede.
Lo scriba del Vangelo di oggi divenuto discepolo del Regno dei Cieli viene paragonato a un padrone di casa che possiede un tesoro di cose nuove ed antiche. È la sua Fede nuova in Gesù e la conoscenza delle antiche Scritture.
Questo scriba è un uomo risorto alla Grazia di Dio per avere accolto Gesù nella sua vita ed avere abbandonato la sua mentalità.
Poi Gesù spiega che come alla fine del mondo gli Angeli separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti, lo stesso deve fare il cristiano con tutto quello che possiede in più, che non è necessario.
Il superfluo appesantisce il cuore e questa condizione lascia il cuore indurito.
Per spiegare i primi tre esempi del significato del Regno dei Cieli, Gesù indica nella separazione dei cattivi dai buoni, la separazione di ciò che è veramente importante nella nostra vita da quanto invece è non indispensabile, il soprappiù, i capricci della vita.
Gesù ci invita a focalizzare il vero tesoro che arricchisce l’anima, la propria vita ed è la sua Grazia! Questa Divina presenza nel cristiano trasfigura giorno dopo giorno, lo illumina e gli facilita la comprensione della realtà come essa è, e delle scelte migliori da compiere.
Questo spiega che tutto quello che circonda la nostra vita deve essere valutato con lo sguardo di Dio, perché chi lascia i suoi idoli o cose materiali non importanti ma a cui ha legato il cuore, trova un tesoro nascosto meraviglioso che è l’abbondanza della Grazia di Dio, trova le perle preziose che rendono gioiosa l’anima e la glorificano nella beatitudine eterna.
Facciamo come i veri pescatori che mettono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi.
Gesù ripete ancora: «Avete compreso tutte queste cose?».
1 Ave Maria per Padre Giulio
«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».
3 Ave Maria…
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