Archivio Mensile: Settembre 2023

La Santa Chiesa, come Gesù, vivrà l’agonia dell’abbandono dei suoi Pastori – 30 Settembre 2023 0

La Santa Chiesa, come Gesù, vivrà l’agonia dell’abbandono dei suoi Pastori – 30 Settembre 2023


Sabato 30 settembre 2023

XXV Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 9,43-45)

Il Figlio dell’Uomo sta per essere consegnato. Avevano timore di interrogarLo su questo argomento.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’Uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini». Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Gli annunci dati da Gesù agli Apostoli sulla sua Passione non erano compresi e suscitavano uno stupore profondo. Non era comprensibile la necessità di morire crocifisso, tantomeno la consegna nelle mani dei suoi nemici. Gesù aveva dato incalcolabili prove con i miracoli straordinari della sua divinità.

Restare insieme a Gesù per gli Apostoli era un’esperienza unica, come una visione beatifica e non c’era spazio per la sofferenza.

Gesù parlava di necessità della sua crocifissione e questo strideva con i miracoli compiuti, per gli Apostoli Lui non poteva vivere le stesse sofferenze degli uomini. Da un lato rimaneva indubbio il suo dominio sulla natura, sui diavoli, sulla malattia, dall’altro si prospettava una sconfitta causata dagli uomini, e in mezzo si ponevano i dubbi degli Apostoli sorpresi.

«Essi però non capivano queste parole».

Nessuno al mondo avrebbe compreso la necessità della sua sofferenza considerando che era il Figlio di Dio, la divinità era ritenuta piena di gloria e rimaneva impossibile l’apparente sconfitta. Invece Gesù scelse la dolorosa Passione per riparare il peccato infinito di Adamo ed Eva e riportare l’amicizia tra Dio e l’uomo, ma precisava che essendo il Figlio di Dio sarebbe risuscitato. Solo Dio è in grado di compiere questo.

EGLI IN PIÙ OCCASIONI AVEVA RISUSCITATO I MORTI, LAZZARO DOPO QUATTRO GIORNI DAL SUO DECESSO.

Anche la Santa Chiesa ad imitazione del suo Fondatore vivrà l’agonia dell’abbandono dei suoi Pastori, la flagellazione con tante eresie e l’apparente distruzione della sua santità per colpa di una larga parte della gerarchia divenuta apostata, traditrice e venduta al demonio. Come Gesù operò la Risurrezione del suo Corpo essendo Egli Dio, lo stesso avverrà alla sua Santa Chiesa.

Addirittura sarà considerata distrutta e non si chiamerà più cattolica per la mescolanza con le altre religioni umane e non ispirate da Dio, e dopo qualche anno sempre il meraviglioso Gesù mostrerà la straordinaria vittoria della sua Santa Chiesa e tutti i suoi nemici periranno nelle sofferenze più orrende.

CARISSIMI, SVEGLIAMOCI DALLA TIEPIDEZZA E INIZIAMO A PREGARE CON AMORE OGNI GIORNO, CON GRANDE FEDE E PER MOLTO TEMPO. SMETTIAMOLA CON QUESTA VITA DISSIPATA E TIEPIDA, RIFLETTIAMO CHE SENZA UNA FEDE FORTE NON SI RICEVERÀ AIUTO DA GESÙ NON APPENA INIZIERANNO I TEMPI DELLA TRIBOLAZIONE.

Non è più tempo di trastullarsi, lo vedete da quanto è avvenuto in questi anni, ed è solo una briciola della montagna di avvenimenti che si dovranno verificare! Avvicinatevi di più a Gesù e adorateLo davanti al Tabernacolo, andate ogni giorno nelle Chiese e rimanete con Gesù per un po’, anche mezz’ora o di più. L’Eucaristia è Gesù in forma sacramentale, è Gesù Vivo e Vero.

È il dono più grande offertoci da Gesù, perché Lui vuole ricolmarci di Grazie e glielo dobbiamo dire di presenza in Chiesa, oltre a tutte le preghiere recitate ovunque. Avvicinatevi a Gesù Eucaristia con un impegno giornaliero stabilito, è la visita da fare al vostro Creatore e Benefattore. Senza questa vicinanza all’Eucaristia, non aspettatevi miracoli o altri aiuti.

Con lo Spirito Santo si capisce il senso della sofferenza e si accetta per riparare i peccati e per chiedere la conversione dei peccatori.

Per gli uomini di oggi non si tratta di non comprendere il significato delle parole ma dell’essenza degli insegnamenti. Le parole sono chiare, ciò che blocca è la comprensione del contenuto, della vera missione del Signore.

Se non si comprende la scelta di Gesù della Passione e della Croce, la conoscenza delle parole serve a poco.

Se lavoriamo sinceramente nella Vigna di Dio, il suo Spirito nutre l’anima e sostiene il nostro corpo, rilascia quella energia necessaria che ci permette di completare ogni missione intrapresa. Chiedete nella preghiera anche questo aiuto, soprattutto liberate il cuore da ciò che lo «invade» per lasciare agire in voi lo Spirito di Dio.

La Madonna è la Sposa Divina dello Spirito Santo, è l’Avvocata del genere umano e difenderà la Chiesa da quanti ne sono diventati nemici.

Oggi è sabato, nel giorno dedicato alla Vergine Maria vi spiego sinteticamente il suo ruolo di Mediatrice di tutte le Grazie. La Madonna ha cooperato in modo molto singolare all’opera della Redenzione di suo Figlio durante tutta la sua vita.

In primo luogo il libero consenso con cui rispose all’annuncio dell’Angelo era necessario perché si compisse l’Incarnazione.

La sua Maternità Divina La unì intimamente al mistero della Redenzione fino alla sua consumazione sotto la Croce, dove Ella fu intimamente associata, in modo particolare e unico, al dolore e alla morte di suo Figlio.

Ai piedi della Croce, nella persona di San Giovanni, accolse tutti noi come figli suoi. Per questo «la funzione materna di Maria Santissima verso gli uomini in nessun modo oscura o diminuisce questa unica mediazione di Cristo, ma ne mostra l’efficacia», come viene affermato nella “Lumen gentium 60”.

È la Mediatrice davanti al Mediatore, che è suo Figlio!

«Per divina disposizione», insegna Papa Leone XIII, «nulla ci può essere comunicato dell’immenso tesoro della Grazia di Cristo se non per mezzo di Maria. Di modo che, come nessuno può accostarsi al Padre Supremo, se non per mezzo del Figlio, così ordinariamente nessuno può accostarsi a Cristo, se non per mezzo della sua Madre».

Tutte le Grazie, grandi o piccole, le otteniamo attraverso la Madonna.

Noi cristiani ci rivolgiamo alla Madre del Cielo per ottenere Grazie di ogni tipo, tanto spirituali quanto materiali! Ella ascolta sempre, soprattutto quando viene recitato il Santo Rosario, quando La invochiamo ripetutamente Madre di Dio.

Noi sappiamo che è veramente anche Madre nostra, si prende sempre cura di noi e di ogni cosa che ci riguarda. È l’Onnipotente per Grazia. Chiediamo ogni giorno alla Madonna di rimanere saldamente legati al Figlio di Dio, Gesù Cristo, legati alla vera dottrina cattolica, legati alla Sacra Tradizione della Chiesa.

Neanche una parola dobbiamo modificare della Divina Rivelazione di Dio, noi vogliamo restare cristiani autentici, obbedienti e imitatori del Signore Gesù.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Ricordatevi spesso di San Michele Arcangelo e invocateLo. – 29 Settembre 2023 0

Ricordatevi spesso di San Michele Arcangelo e invocateLo. – 29 Settembre 2023

Venerdì 29 settembre 2023

XXV Settimana del Tempo Ordinario

Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele

+ VANGELO (Gv 1,47-51)

Vedrete il Cielo aperto e gli Angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’Uomo.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, Io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, Tu sei il Figlio di Dio, tu sei il Re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!». Poi gli disse: «In verità, in verità Io vi dico: vedrete il Cielo aperto e gli Angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’Uomo». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Più che scavare ancora in questo meraviglioso dialogo tra Gesù e il futuro Apostolo Bartolomeo, vado direttamente a presentare l’opera a nostro favore dei meravigliosi Arcangeli, delle Legione Angeliche che sono i nostri irriducibili protettori e potenti esecutori dei comandi di Dio.

San Michele sappiamo bene che è il terrore dei diavoli, esercita un ruolo straordinario nella lotta contro i diavoli, me ne accorgo ogni giorno quando Lo invoco nelle preghiere di liberazione su coloro che sono disturbati dai diavoli.

Le negatività che i diavoli trasmettono con estrema facilità a incalcolabili persone e che arrecano disturbi fisici, psichici, impedimenti e cattiverie dalle persone malvagie, sono da considerare meno avverse della possessione diabolica, eppure le stesse negatività hanno il potentissimo potere di influenzare tutte le persone colpite e di indirizzarle dove vogliono i diavoli.

Negli esorcismi e nelle preghiere i diavoli tremano quando si pronuncia il Nome di San Michele, provano un immenso fastidio rimanere schiacciati e sconfitti dall’Arcangelo e così sarà per l’eternità. Pochi però hanno scoperto nelle tentazioni la potenza di San Michele e non Lo invocano. Vi invito a invocare ogni giorno San Michele e le Legioni Angeliche per ricevere protezioni, per far svanire quelle malattie inviate dai demoni e magari volute con le maledizioni e le fatture chi non vi ama e vi invidia.

IN QUESTI TEMPI DI DOMINIO SATANICO, VE LO RIPETO CON TUTTO IL MIO AMORE: PREGATE OGNI GIORNO SAN MICHELE E LE LEGIONI ANGELICHE.

È necessario pregare con fiducia il Principe dell’Esercito Angelico, mettendovi sotto la sua protezione con la consacrazione a Lui. Mettete la vostra famiglia, i familiari, il lavoro, quanto è importante sotto la sua protezione e ogni giorno ripetetegli di aiutarvi, invocateLo e abbiate grande fiducia in Lui.

Purtroppo e con un atto contrario alla Chiesa e alle anime, da oltre cinquant’anni è stata eliminata la preghiera a San Michele che si recitava da tanto tempo al termine della Santa Messa. Non c’era un motivo liturgico o di tempo, la sua recita impiega su per giù un minuto.

È stata una scelta massonica dei Vescovi che hanno tradito Gesù e aumentano di continuo, ad ignorare il Principe degli Angeli, il potentissimo San Michele che fa tremare l’inferno e negli esorcismi tutti i diavoli scappano non appena si pronuncia il suo Nome! In qualsiasi momento i demoni scappano non appena si invoca San Michele, ricordatelo e pregate per non farvi vincere dal Male.

Dobbiamo riportare la preghiera a San Michele Arcangelo al termine della Messa, anche se in modo personale.

Sono stati premurosi nel cancellare dall’insegnamento teologico l’Angelologia, non se ne parla quasi mai nelle omelie e non si invitano i cattolici a credere nel proprio Angelo Custode. Solo i Sacerdoti innamorati di Gesù e docili strumenti nelle sue mani, spingono i credenti a rivolgersi agli Angeli, soprattutto a pregare il grandissimo San Michele Arcangelo.

Qui nella Casa di Preghiera, nella piazza principale dopo l’ingresso, tredici anni fa ho fatto costruire una bella struttura in pietra come un monumento ed è stata collocata la statua del nostro amatissimo San Michele. Accoglie tutte le persone e tiene lontane le potenze negative che vogliono sempre arrecare disturbi.

L’amore che dobbiamo avere per gli Arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele deve essere speciale, meritano da parte nostra un amore inferiore solo a quello verso la Madonna. San Michele è il Principe dell’Esercito Angelico e il primo servitore della Madre di Dio, è il potente Comandante che schiaccia con un solo atto dell’intelletto tutti i demoni e ci fa vincere contro il Male, anche se inizialmente il Male prevale dove non trova l’invocazione a San Michele.

Ricordatevi spesso di San Michele Arcangelo e invocateLo, soprattutto quando le tentazioni vi scuotono e barcollate! Chiamatelo quando siete confusi, subite attacchi dai cattivi, siete diffamati e perseguitati, ci sono problemi in famiglia, i figli non vivono bene, avete problemi che sembrano invincibili.

San Raffaele ci porta la medicina di Dio ed è sempre pronto ad accorrere quando qualche malattia ci colpisce. ChiamateLo quando state male.

San Gabriele ci annuncia le cose di Dio e ci permette di avvicinarci con maggiore fervore a Gesù e alla Madonna.

La difesa della Chiesa da parte degli Arcangeli è imponente ed anche se per qualche tempo Essa apparirà come disgregata, gli Arcangeli La proteggeranno.

Chiedete a San Michele Arcangelo la Luce per vedere anche nelle tenebre, il coraggio per difendere Gesù Cristo e la sua Santa Chiesa. Questa Chiesa è di Gesù nessuno potrà mai distruggerLa, neanche la grande aggregazione dei nemici di Dio.

Tra breve arriverà il grande Avvertimento preannunciato dalla Madonna a Garabandal nel 1965 e molti di quelli che oggi perseguitano la Chiesa tremeranno di spavento, saranno sconvolti per le colpe commesse e alcuni si pentiranno dei loro crimini contro Dio.

La confusione nella Chiesa è grande, noi siamo molto attenti nel difendere la vera Fede, seguiamo fedelmente il vero Magistero della Chiesa.

La Sacra Tradizione è attaccata da tutti i modernisti che non pregano e non credono più in Gesù Cristo, ignari che inevitabilmente verrà il tempo in cui si troveranno immersi nei mali più impensabili e terribili per l’uomo. Le loro scelte attuali saranno la loro condanna, mentre i veri credenti rimarranno preservati sotto il manto della Madonna, protetti nel Cuore Immacolato di Maria.

La Madonna salverà da ogni forma di Male i suoi figli devoti e noi ogni giorno ci rivolgiamo a Lei e la chiamiamo Mamma, rendendoLa contenta perché veramente è nostra Madre e vuole aiutarci in tutte le circostanze, vuole proteggerci dai Mali futuri e per questo dobbiamo sempre restare nel suo Cuore Immacolato che è il nostro Rifugio.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Nella giornata fermiamoci più volte e preghiamo Gesù e Maria – 28 Settembre 2023 0

Nella giornata fermiamoci più volte e preghiamo Gesù e Maria – 28 Settembre 2023


Giovedì 28 settembre 2023

XXV Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 9,7-9)

Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, il tetrarca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», altri: «È apparso Elia», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi Profeti». Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Gesù veniva cercato da molti per diversi motivi se non opposti in alcuni casi. Erode era interessato a vedere Gesù per una curiosità non religiosa, voleva vedere il Volto del Signore per trovare la tranquillità perduta dopo la decapitazione di Giovanni Battista.

«Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque Costui, del quale sento dire queste cose?».

Un uomo meschino era Erode, così impulsivo e insensato da promettere metà del suo regno solo per vedere ballare la figlia di Erodiade. Erode comandava e decideva compulsivamente la vita dei cittadini.

Non era sicuro di sé per la vita che gli sfuggiva e non possedendo morale viveva nella lussuria, schiavo dei sensi, e al tempo stesso tremava nel sapere che un Uomo compiva grandi miracoli. Lo percepiva come un pericolo per il suo regno, la sua sicurezza frutto di corruzione e di immoralità.

Molte persone che compaiono nel Vangelo mostrano interesse a vedere Gesù. I Magi si presentarono a Gerusalemme chiedendo: «Dov’è il Re dei giudei che è nato?». E palesarono subito il loro proposito: «Abbiamo visto sorgere la sua Stella e siamo venuti per adorarlo». Il loro scopo era ben diverso da quello di Erode.

Lo trovarono poi tra le braccia di Maria Santissima.

In un’altra circostanza furono alcuni pagani giunti a Gerusalemme che si avvicinarono a Filippo per dirgli: «Signore, vogliamo vedere Gesù».

E in circostanze ben diverse la Vergine Santa, accompagnata da alcuni parenti, partì da Nazaret per Cafarnao poiché desiderava vederLo. In casa dove predicava Gesù c’era una tal folla che dovettero avvisarLo: «Tua Madre e i tuoi fratelli sono qui fuori e desiderano vederti».

Non riusciamo a immaginare il desiderio e l’Amore che spinsero Maria Santissima a incontrarsi con il Figlio, deriso anche dai parenti!

Contemplare Gesù, conoscerLo, frequentarLo è anche il nostro più grande desiderio e la nostra maggiore speranza! Nulla può essere paragonato a questo dono. È il dono che moltissimi cristiani rifiutano perché non riescono a trovare ogni giorno del tempo da dedicare al loro Creatore e datore di ogni Bene.

E IL TEMPO FUGGE VIA, UN TEMPO SVANITO, PERDUTO INUTILMENTE.

Con superficialità si tralascia Colui che ha il pieno potere su tutto ed è l’Amore. Dove va l’uomo senza la guida e la protezione di Dio?

Si vive in un caos e regna l’improvvisazione dove tutto ingannevolmente appare organizzato. Senza la presenza dello Spirito di Gesù la vita è sempre disordinata, anche dove ci sono regole ferree, dove si pianifica tutto per non tralasciare tempo inutile.

Senza Dio tutto è sempre inutile.

Rifletto su questa società che mi appare pirandelliana, arrivata ad assumere una parte in questo teatro che è il mondo, dove molti uomini e donne vivono come estranei a loro stessi per la mancata conoscenza personale dovuta a un assillante invito, quasi magico, che colpisce l’intelletto ed inculca convinzioni sbagliate e pagane.

In Pirandello l’influenza delle vicende personali ha un enorme rilievo sull’opera letteraria.

In modo specifico IL DISAGIO, INTESO COME SQUILIBRIO, PRIVAZIONE, DIFFICOLTÀ A RITAGLIARSI UN RUOLO SOCIALE DEFINITO E APPAGANTE, fa sì che molti dei suoi personaggi, pur nelle differenze sociali, abbiano in comune il fatto di essere estranei, tormentati, costantemente ai margini, oscillanti tra rassegnazione e ribellione, ragione e follia.

Pirandello da ateo ha svelato l’inquietudine propria dell’uomo che invano cerca di ribellarsi agli schemi di una società stereotipata, priva di valori. Presenta un dissidio interiore creato dall’impossibilità di comunicare, e tutto questo nell’uomo produce personaggi e vicende avvolte dal caos.

Pirandello arrivò a queste conclusioni anche per avere vissuto un’esperienza toccante come la follia della moglie, ma la sua intuizione degli uomini che scavano in loro stessi e si raccontano in modo oggettivo, come se si osservassero dall’esterno, per l’uomo di oggi è difficile da compiere.

Anche se il mondo è un grande teatro, l’uomo che non prega bene rimane un personaggio senza Dio senza valori morali.

LA VITA DELL’UOMO CHE NON PREGA E VIVE SENZA DIO È UNA FINZIONE, egli non si conosce interiormente né cerca di osservarsi dall’esterno, non cerca di capire il vero senso della vita e vive senza avere focalizzato qual è il suo ruolo in questo mondo.

Molti in questa società rappresentano bene i tanti personaggi di Pirandello e rimangono perennemente alla ricerca della propria identità, del ruolo sociale, come i «Sei personaggi in cerca d’autore».

Dio ha su ogni uomo e ogni donna un disegno meraviglioso e spirituale, ad ognuno ha dato qualità e talenti, ma sono in pochi a conoscere e a vivere fino in fondo il disegno migliore per la loro vita.

Ognuno può svolgere un lavoro piuttosto che un altro, ha una missione, ciò che conta è come vive, quale risposta dà a Dio che lo ha creato.

Le dissipazioni fanno dimenticare l’esistenza di Gesù e la vita diventa triste, vuota e senza la sana preoccupazione per il futuro. Che avverrà?

Pochissimi cristiani trovano il tempo per andare davanti al Tabernacolo, possibilmente ogni giorno, per ringraziare Gesù Eucaristia.

Se avessero bisogno di un miracolo urgente, forse correrebbero in Chiesa, ma Gesù si deve cercare ogni giorno, Lui infatti ci ama sempre.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Nella sofferenza si deve pregare con maggiore Fede, senza abbattersi – 27 Settembre 2023 0

Nella sofferenza si deve pregare con maggiore Fede, senza abbattersi – 27 Settembre 2023

Mercoledì 27 settembre 2023

XXV Settimana del Tempo Ordinario

  • VANGELO (Lc 9,1-6)

Li mandò ad annunciare il Regno di Dio e a guarire gli infermi.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demoni e di guarire le malattie. E li mandò ad annunciare il Regno di Dio e a guarire gli infermi. Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro». Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Ogni giorno nel mondo avvengono moltissime guarigioni anche da malattie strane, quelle che la scienza non riesce a spiegare. Non può affermare nulla perché il fenomeno è misterioso nell’agire di Dio ma l’effetto si constata con la guarigione e il nuovo accertamento stabilisce solo la scomparsa della malattia.

Dove è finita la malattia incurabile? Scompare per Volontà di Dio. Non c’è più nell’ammalato perché Gesù Onnipotente ha il dominio sulla malattia e il suo comando ha la forza di dissolvere nel nulla tutto ciò che è materiale, potrebbe avvenire anche ad una montagna.

La comprensione soprannaturale del cristiano considera che la sua sofferenza serve ad espiare i suoi peccati e a ripartire mettendo al centro Gesù Cristo con una rinnovata Fede ed è possibile ottenere le Grazie. Non arriva da Dio la malattia, ma ogni sofferenza accettata con amore e pazienza, diventa utile per rientrare in sé e scoprire il vero senso della vita.

Il Vangelo ci parla degli ammalati, persone costrette a porsi numerose domande sulla vita trascorsa senza alcuna certezza del futuro, mentre il presente lo guardano con sospetto e inquietudine. Cosa avverrà? Guarirò? La cura medica è giusta?

Gesù non vuole la malattia in noi, Lui invece è il Guaritore. La preghiera è il mezzo per ottenere il suo aiuto e vincere ogni Male.

Le anime sante che hanno lasciato questa vita, sono premiate da Dio ed entrano in Paradiso subito o dopo una purificazione. Per chi crede, il Paradiso è la vera realizzazione, la conquista del successo e si ottiene non con il denaro o con le amicizie, ma con i Sacramenti, la bontà, una vita cristiana virtuosa, l’amore, la verità, l’onestà e la generosità.

Se i parenti delle persone che erano ammalate e poi defunte, capissero la gioia e la «giovinezza» che possiedono le anime che vivono in Cielo nella gloria di Dio, forse troverebbero la pace ed aspetterebbero con gioia il tempo in cui le rivedranno in Cielo.

Tra le opere di misericordia corporale, la Chiesa ha insegnato fin dall’inizio quella di visitare e far compagnia agli ammalati, alleviandone il dolore per quanto è possibile e aiutandoli a santificare il loro stato. Gesù insegna che visitare un malato è visitare Lui, servire chi soffre è servire lo stesso Cristo nelle membra dolenti del suo Corpo mistico.

La quinta delle sette opere di misericordia corporale afferma di «visitare gli ammalati», non è un invito di compassione, è una presenza gioiosa e operativa, in molti casi determinante per la guarigione dell’ammalato.

La sola visita rallegra l’ammalato, egli si risolleva dalla tristezza, sa di non essere solo nella battaglia contro il Male e, soprattutto, riceve dai cristiani sante rassicurazioni che pregheranno per lui/lei.

Aiutare gli ammalati con la preghiera è il compito principale dei familiari, con la loro Fede arrecano un Bene inestimabile a quanti soffrono.

Gli ammalati senza Gesù favoriscono il loro peggioramento, si rendono la vita un inferno, la tristezza li avvolge e il buio fa loro compagnia.

Talvolta le guarigioni avvengono con le benedizioni dei Sacerdoti, guarigioni dovute all’intervento di Gesù o alla fuga precipitosa dei diavoli presenti nell’ammalato e che causavano quel male.

Nella guarigione della donna curva che da diciotto anni il diavolo teneva inferma, Gesù poteva con il solo atto dell’intelletto far tremare i diavoli presenti nella donna e guarirla, ma Egli volle far conoscere il suo intervento miracoloso, facendo ascoltare le parole drammatiche per l’inferno e che liberavano gli arti o altre parti del corpo dalla presenza avvelenata dei diavoli.

In questo miracolo troviamo contemporaneamente l’esorcismo di liberazione e la guarigione fisica della donna curva.

Pregare insieme a chi soffre ed è innocente del suo Male, è una supplica potente e molto gradita a Gesù. La sofferenza non deve sciuparsi senza indirizzarla verso il fine soprannaturale, si deve offrire al Cuore di Gesù fin dal mattino e durante la giornata.

Chi ha Fede e soffre in qualche modo, deve offrire e unire le sue sofferenze a quelle di Gesù e di Maria, deve fare tutto unito alla Divina Volontà del Signore. Si possono associare anche a quelle di tutti gli ammalati del mondo che credono in Dio, per partecipare all’offerta di riparazione dei peccati del mondo, molto gradita a Dio.

Nella sofferenza si deve pregare con maggiore Fede, senza abbattersi per nessun motivo.

Credete fermissimamente in Gesù e invocatelo con amore, umiltà e perseveranza, Egli ascolta sempre e vuole aiutare tutti, ma allontanatevi dal Male!

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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L’Amore di Dio vince sempre, prima o poi! – 26 Settembre 2023 0

L’Amore di Dio vince sempre, prima o poi! – 26 Settembre 2023

Martedì 26 settembre 2023

XXV Settimana del Tempo Ordinario

VANGELO (Lc 8,19-21)

Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, andarono da Gesù la Madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. Gli fecero sapere: «Tua Madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti». Ma Egli rispose loro: «Mia Madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Non solo in questo episodio, ma sempre Gesù pone l’amore spirituale al di sopra dell’amore familiare.

L’amore cristiano trascende ogni altra forma di affetto, di interessi e di ideali. In nessun modo è possibile amare sinceramente tutti i conoscenti e le persone irritanti se non si possiede come un abito, l’Amore di Gesù Cristo.

L’essenza del cammino di Fede è un amore sincero e totale al Signore, senza amore e l’obbedienza alla sua Parola, tutto è inutile.

Lo diceva Gesù quando «passava per città e villaggi, insegnando, mentre camminava verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: “Signore, sono pochi quelli che si salvano?”. Rispose: “Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore, aprici. Ma egli vi risponderà: Non vi conosco, non so di dove siete”» (Lc 13,22-25).

La grande illusione che si instaura in molti cattolici è la convinzione della salvezza eterna anche senza meriti. È d’altronde il nucleo della dottrina protestante che sta lentamente sostituendo quella cattolica all’interno della Chiesa, rendendola una falsa Chiesa. Mentre la vera Chiesa di Gesù rimane sempre Santa ed è in Cielo.

Preciso, comunque, che la parola Chiesa (dal greco ecclesia «assemblea») indica l’assemblea dei fedeli, la comunità dei credenti in Cristo, che si definirono per la prima volta «cristiani» ad Antiochia, poco dopo la conversione di San Paolo.

La grande confusione tra i cattolici sta frazionando la Chiesa in tantissimi gruppi, è una lacerazione che fa sanguinare il Cuore di Gesù, oltre che sbrindellare il Corpo mistico. Sono numerose le teorie distanti dal Catechismo della Chiesa, diverse sono subdole e opposte al Vangelo storico. La gravità si accentua quando dicono eresie o falsità nelle omelie.

Molte omelie sono intrise di protestantesimo, come se parlassero pastori evangelici nelle Chiese cattoliche. Negli altri casi, non amano parlare della Fede cattolica.

I veri protestanti fanno parte della chiesa evangelica ma è più corretto chiamarla comunità evangelica, come precisò l’allora Cardinale Ratzinger. Chiesa evangelica è un termine generico utilizzato dalle chiese protestanti perché l’eretico Lutero con la sua protesta suscitò il protestantesimo.

Si fanno chiamare evangelici in quanto riconoscono esclusivamente l’autorità della Bibbia, e in particolare dei libri del Nuovo Testamento, espresso dal principio «Sola Scriptura». Gli evangelici non nascono prima del protestantesimo, è l’esatto contrario, prima è venuto il protestantesimo e come conseguenza delle eresie di Lutero, si considerano evangelici. Sono decine di migliaia le comunità evangeliche nel mondo e ognuna è indipendente.

Il tale che chiese a Gesù quanti si salvano, non ricevette una risposta esauriente perché sono gli uomini a decidere il loro futuro, non Dio.

Gesù parlò della porta stretta per entrare nel suo Regno e non è così facile passarla come lasciano credere i modernisti senza più Fede in Gesù Figlio di Dio. Ad essi nel Giudizio Gesù dirà: «NON VI CONOSCO, NON SO DI DOVE SIETE».

Conosciamo anche i versetti successivi, con le lamentele o suppliche di quanti non potranno entrare in Paradiso e il giusto Giudice che dirà: «VI DICO CHE NON SO DI DOVE SIETE. ALLONTANATEVI DA ME VOI TUTTI OPERATORI D’INIQUITÀ! LÀ CI SARÀ PIANTO E STRIDORE DI DENTI» (Lc 13,27-28).

Non è l’apparenza di oggi a ingannare Gesù o a far ottenere il premio eterno agli impostori.

Quanto sta accadendo nella Chiesa non deve abbatterci né sorprenderci, la Madonna a Fatima nel 1917 disse che tutto questo sarebbe avvenuto e noi restiamo forti e saldi sia rivolgendoci alla Vergine Santa che ci protegge ogni qualvolta La chiamiamo, sia rimanendo ancorati al vero Magistero della Sacra Tradizione.

Gesù considera come madre e fratelli tutti quelli che compiono la Volontà del Padre, ma è impegnativo arrivare a desiderare di obbedire a Dio piuttosto che ai disordinati impulsi interiori, ai pensieri che scaturiscono dalle tre concupiscenze, pensieri sempre inclini verso i piaceri impuri e i vizi, le cose materiali e alla ricerca di dissipazioni che svuotano l’anima e fanno dominare lo sconforto, la tristezza, un forte senso di insoddisfazione. Questo è il fallimento della persona.

Il richiamo di Gesù all’amore è da considerare come la base su cui costruire una personalità corretta, saggia e gradita a Dio.

Gesù è l’Amore incarnato, il Dio invisibile a tutti si è mostrato agli uomini privi di amore, e ci insegna che solo in Lui troviamo i veri insegnamenti per riuscire a domare la natura umana irrequieta che vuole sempre correre dietro ad ogni forma di appagamento volgare e non solo.

Forse è l’amore il mistero più profondo della vita umana.

Molte forme di amore si ritrovano nella persona, c’è principalmente l’amore verso se stesso ed è giustificabile se rimane misurato e utile per l’autostima. Se non viene corretto e guidato si può trasformare in amore disordinato e possessivo non quantificabile, di sicuro è nocivo e sconclusionato.

La gradualità varia dai pensieri e da quale spirito è guidata una persona, ed essa contribuisce notevolmente a far esplodere un amore incontrollato nelle forme più gravi e dannose anche per gli altri. Molto spesso ciò che molti considerano amore in realtà non è vero amore, comunque non è l’amore del Vangelo che il cristiano deve praticare.

L’amore che perfeziona la natura umana deve avere le caratteristiche che riscontriamo nel Vangelo: bontà, sincerità, verità, comprensione, pazienza, generosità, rispetto, pace, perdono, lealtà e gioia.

Meditate la Vita di Gesù e scoprirete il vero significato dell’amore. Egli ha predicato con infinito slancio e si è lasciato crocifiggere dopo una inaudita Passione per riconciliare ognuno di noi con il Padre, per redimere l’umanità e ha vinto la morte, la malattia e il diavolo.

L’Amore di Dio ha vinto anche l’odio umano e la cattiveria dei diavoli. Gesù vince sempre, prima o poi!

Senza amore il cristiano non riesce a vincere il suo orgoglio e l’egoismo. È amore autentico quando si ama ogni prossimo senza interessi.

È una lotta contro l’ipocrisia che spesso si traveste di amore, ma amore non è.

Nessuno pensi di non poter uscire dalla condizione spirituale negativa in cui si trova, il cammino diventa molto facile insieme alla Madonna e per questo è determinante recitare più Corone al giorno del Santo Rosario.

Lo Spirito della Vergine Maria deve trovare accoglienza nella persona per poter agire e avviene con la recita di questa potentissima preghiera.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Nel mondo tante maschere, indossate dalle persone false – 25 Settembre 2023 0

Nel mondo tante maschere, indossate dalle persone false – 25 Settembre 2023

Lunedì 25 settembre 2023

XXV Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 8,16-18)

La lampada si pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce. Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce. Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Da un lato queste parole di Gesù arrecano molta consolazione a quanti hanno subito ingiustizie e sono stati ingannati dai malvagi o diffamati dagli ipocriti molto esperti nell’arte della simulazione, quelli che posseggono una potente capacità di occultare le loro opere disoneste.

Nel mondo è diffusa l’ipocrisia come la vera pandemia, è una epidemia veloce che si localizza nella mente di quanti non pregano, non hanno la forza spirituale di resistere al virus e ne rimangono inevitabilmente contagiati. In moltissimi casi è un danno forse irrimediabile.

Gesù afferma che «non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce».

Molte delle opere corrotte che compiono i disonesti vengono e verranno alla luce per la debolezza dell’ipocrisia. L’ipocrisia è una maschera che può scivolare quando meno se lo aspetta chi la indossa. La falsità degli invidiosi e cattivi si scopre sempre, occorre saper aspettare.

L’umanità è piena di maschere che vengono indossate dalle persone false, vengono indossate secondo la convenienza e la circostanza. C’è una rapidità fulminea nel far susseguire le maschere secondo chi è l’interlocutore e come si vuole apparire, un’attività teatrale che dal palcoscenico si è trasferita un po’ ovunque.

Il mondo oggi è il vero teatro delle maschere, molti sono diventati «Uno, nessuno e centomila», incapaci anche di capire che hanno perduto la vera identità. Non sono più quelli di un tempo, quando erano ragazzi e sbagliavano pure ma per inesperienza e molto spesso senza cattiveria.

Oggi rispetto al passato c’è molta cattiveria e immoralità soprattutto nei giovani, si conosce anche la causa e sono i mass media. Molti corruttori famosi sono i veri istigatori, dominano le menti dei giovani e li indirizzano esclusivamente verso il Male, il satanismo e violenti atti di autolesionismo.

Nell’opera teatrale di Pirandello, il protagonista di questa vicenda si rende conto che le persone attorno a lui hanno un’immagine della sua persona completamente diversa. Ha una crisi di identità che alla fine lo porterà alla follia, però proprio in questo stato si sentirà libero da ogni regola, non dovrà più fingere e ha percezioni nuove del mondo, lo vedrà da un’altra prospettiva, addirittura più reale.

Non a causa della follia il protagonista esce dalla prigione in cui la vita rinchiude, anche cambiando il nome in realtà non si cambia nulla.

Pirandello scriveva con una vera pietà per la sofferenza umana, non era però la pietà cristiana perché la sua era sterile, non aveva una soluzione, ne rifiutava anche il tentativo in quanto riteneva inutile ogni consolazione in questa o nell’altra vita.

Per lui l’unica soluzione è vivere attimo per attimo, rinascendo continuamente in modo diverso, con una nuova maschera.

È la vita di quanti oggi vivono senza identità, nell’inganno consapevole di uno spreco di Bene che si perde di continuo, delle buone occasioni che non si colgono. Per molti la vita è una continua evoluzione, vorrebbero anche poter cambiare nome secondo le circostanze che si presentano e le opportunità. Per questo Satana ha ispirato ai suoi seguaci la teoria gender.

Non sono persone normali quanti propagano l’inesistenza di differenza tra i sessi biologici, arrivano addirittura a propagandare ovunque e soprattutto nelle scuole elementari, la possibilità di variare il proprio sesso a piacimento. E ci sono genitori contenti di questa teoria gender irragionevole…

La vita deve sempre migliorare, quindi può cambiare non per diventare ciò che piace in modo squilibrato all’uomo ma secondo la Volontà di Dio.

RISULTANO INFRUTTUOSE E MOLTO SPESSO DEVASTANTI LE OPERAZIONI DELLA CHIRURGIA ESTETICA CHE NON MODIFICANO LO SPIRITO DELLA PERSONA NÉ LA SUA IDENTITÀ. POTRÀ PIACERSI O COMPIACERSI PER L’ASPETTO RIFATTO E L’AMMIRAZIONE DA PARTE DEI CONOSCENTI O DEL PUBBLICO, IN REALTÀ LA NUOVA MASCHERA COPRE SEMPRE LA STESSA IPOCRISIA E CATTIVERIA DI PRIMA.

Nel mondo vivono tante persone che erano buone nell’animo e per la mancata conoscenza personale, unita all’incapacità di accettarsi, hanno scelto cambiamenti comportamentali che hanno introdotto in esse il Male, perdendo quel Bene che avevano.

Così si vedono tantissime schegge che si muovono come impazzite, alla ricerca del potere ritenuto indispensabile per avere successo e non rimanere nell’anonimato. Per questo potere e anche per ottenere consenso dagli altri, sono abili nel mostrare varie maschere, a dire parole diverse, a non dire, mentendo, la verità.

Non sanno perché sono non cristiani o hanno dimenticato come cristiani le parole di Gesù Cristo: «Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce».

Quando è notte e non c’è luce non si vede nulla, tutto rimane oscuro.

L’arrivo improvviso della luce fa conoscere anche i pensieri più inaccessibili e si svela la doppia o tripla identità di chi si maschera.

La Luce di Dio rimane nel cristiano che scopre chi è e decide di rimanere identico. Autentico. Per avere questa Luce che dirada le tenebre occorrono preghiere, rinunce, sincerità, rettitudine. Gesù dice che darà molto di più a quanti hanno la sua Luce e sono stati coerenti nel tenerla accesa «su un candelabro».

Chi entra nella nostra vita non deve incontrare una maschera ma la Luce di Dio, la verità umile e allo stesso tempo maestosa!

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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La Santa Chiesa è immacolata e indefettibile – 24 Settembre 2023 0

La Santa Chiesa è immacolata e indefettibile – 24 Settembre 2023

Domenica 24 settembre 2023

XXV Domenica del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mt 20,1-16)

Sei invidioso perché io sono buono?

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il Regno dei Cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”. Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e dai loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”. Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”. Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Tutti i cattolici sono sempre chiamati a diventare parte attiva della Chiesa, il Signore in molti modi invita ad incontrarLo, ma se i credenti si preoccupano di altro e non più di Lui, rimane difficile l’incontro. In realtà non si preoccupano più della loro vita morale, spirituale, della loro presenza nel mondo.

Dimenticarsi di Dio significa dimenticarsi di sé, di quanto è più importante nella vita.

Forse dopo avere dilapidato Grazie e aiuti di Gesù per vivere esclusivamente seguendo la mentalità del mondo, tanti cristiani riscoprono “per Grazia ricevuta” il senso della vita e si rendono conto che solo Dio merita l’adorazione, tutto il resto è fuffa.

Il cristiano deve valutare le cose materiali come beni da utilizzare senza adorarli, egli vive nel mondo senza diventare dipendente dagli eventi mondani, per avere il cuore libero da tutto quello che impedisce allo Spirito Santo di agire in noi.

È determinante adorare ogni giorno lo Spirito Santo anche con la recita di preghiere efficaci, e quando il cuore del cristiano è libero dall’adorazione di idoli terreni, Egli, il potente Consolatore, in modo ineffabile visita quel cristiano che si era distaccato dalle cose frivole e in lui/lei aumenta la sana e forte spiritualità, la sua Fede si irrobustisce.

L’invito di oggi che fa Gesù a tutti ci deve porre nella condizione di riflettere che cosa è per noi la Chiesa come istituzione di Dio. Non la Chiesa materiale che per molti ha pure perduto il carisma del luogo mistico dove si incontra Dio ed avviene il Sacrificio Eucaristico.

La Santa Chiesa sta vivendo una prova come mai prima era avvenuto in passato, in questo tempo il pericolo si è moltiplicato di parecchio. Oggi dal lato spirituale la Chiesa degli uomini è crollata per la loro indifferenza e indisciplina, ancora di più rispetto alla razzia e alla violenza anticlericale di Napoleone Bonaparte. Fu un uomo crudele ed esecutore di un mandato che voleva la distruzione della Santa Chiesa. Non ci riuscì.

Morì sconfitto e umiliato, esiliato nell’isola di Sant’Elena situata nell’Oceano Atlantico centro meridionale, a circa 1.900 km dalla costa dell’Angola. Il suo esilio in un’isola piccola con un pericolosissimo vulcano rappresenta la fine che fanno quegli uomini che cercano periodicamente di distruggere la Chiesa di Gesù. Per Grazia speciale Napoleone si convertì a Gesù nel silenzio che lo avvolgeva.

Questa generazione scoprirà che la Chiesa è divina ed Essa non potrà mai essere distrutta. Ci stanno provando in tutti i modi.

Tutto quello che troviamo nell’Apocalisse avverrà in questa generazione, come anche le profezie di Gesù riportate nel Vangelo.

Un po’ ovunque dove non c’è Dio e invece c’è la presenza dell’azione satanica, si sentono i ruggiti dei leoni che cercano chi divorare, l’ululato dei lupi che hanno sentito l’odore del sangue, lo squittio di molti topi… che cercano di abbandonare una Nave che sembra affondare, i belati di molte buone pecorelle spaventate, mentre chi riascolta anche la sola voce umana della ragione, capisce che Gesù non ci lascia soli, né ora né in futuro e nessuno potrà distruggere la Chiesa Cattolica.

La definizione di Chiesa indefettibile indica che non può sbagliare, che non può mancare al proprio fine. Intendo la Santa Chiesa che si trova in Cielo.

Nessuno è indefettibile, solo la Santa Chiesa di Cristo lo è. Nessun’altra religione…

La Santa Chiesa è immacolata e indefettibile, in questi duemila anni di storia abbiamo visto che dopo ogni campagna di persecuzioni e di attacchi contro Essa, la Chiesa ne esce sempre più forte e splendente di prima. L’attacco di questi tempi è principalmente interno e questa nostra Madre ha bisogno di molte preghiere.

Ognuno di noi è chiamato a fare la sua parte, non è più sostenibile l’indifferenza o un’osservazione distante come se non si appartenesse alla Chiesa di Gesù. Chiediamoci però cosa rappresenta per noi la Chiesa come istituzione divina, immacolata e indefettibile che non potrà mai venire meno!

Noi siamo stati chiamati nella vigna del Signore, a lavorare nella sua Chiesa, un impegno che si traduce principalmente nel preoccuparci di salvare la propria anima, poi di essere segno visibile e credibile per gli altri, dai familiari agli estranei che ci incontrano.

Ovunque dobbiamo manifestare la nostra Fede e nel segreto interiore dobbiamo pregare molto per la Chiesa, i Sacerdoti, i familiari, i conoscenti, i personaggi che «sfoggiano» il peccato attraverso i mezzi di comunicazione, i grandi peccatori diretti all’inferno se nessuno si preoccupa delle loro anime. Molti peccatori sono indirizzati verso la dannazione eterna se non interviene la Grazia di Dio.

Chi deve suscitare la Grazia di Dio per la conversione dei peccatori? Tutti noi. Ma perché? Per amore! Chi ha una grande Fede prega per tutti.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Il potente intercessore, San Pio da Pietrelcina – 23 Settembre 2023 0

Il potente intercessore, San Pio da Pietrelcina – 23 Settembre 2023

Sabato 23 settembre 2023

XXIV Settimana del Tempo Ordinario

San Pio da Pietrelcina

+ VANGELO (Lc 9,18-22)

Tu sei il Cristo di Dio. Il Figlio dell’Uomo deve soffrire molto.

+ Dal Vangelo secondo Luca

Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto». Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio». Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo -disse- deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Il Santo che festeggiamo oggi è particolarmente caro, non solamente per la sua vicinanza temporale, è la sua persona ad attrarre e a suscitare una spiritualità autentica. Padre Pio è stato terreno buono su cui Gesù ha seminato abbondantemente e da cui ha raccolto incalcolabili frutti.

Dopo San Giuseppe e San Francesco d’Assisi, il modello più eccelso di vita spirituale è stato Padre Pio. Egli ha risposto con tutto se stesso alla chiamata di Dio, una chiamata speciale per il bene dell’umanità. La sua vita è ricolma di tanti gesti eroici, l’opposto delle diffamazioni fin troppo cattive e volgari che ha ricevuto per oltre cinquant’anni, fatte circolare dai suoi acerrimi nemici senza Dio. Anche Cardinali, Vescovi, Sacerdoti e frati cappuccini diffamarono il grande Santo.

I diavoli sono in perenne agitazione ed attività quando un’anima santa si dona totalmente a Gesù e vive pienamente il Vangelo!

Quando i diavoli non riescono ad agire direttamente, con facilità manovrano ed ispirano ogni forma di Male alle persone cattive e lontane da Gesù, purtroppo tra queste ci sono anche numerosi Pastori della Chiesa. È sempre successo e in questi ultimi decenni il grado di corruzione di quanti diffamano i buoni Sacerdoti è arrivato alla sommità.

I DIAVOLI SI SERVONO DELLE PERSONE CATTIVE PER OSTACOLARE I BUONI CHE PREGANO E VIVONO UNITI A DIO, SOPRATTUTTO DEDICANO LA LORO VITA ALLA CAUSA DEL VANGELO.

Tra queste persone ci sono quelle più esposte per il ruolo che rivestono, e proprio per l’apostolato cristiano che svolgevano e svolgono, queste persone vengono di continuo screditate, diffamate, disonorate, con modalità maliziose, diaboliche, da persone che certamente hanno disturbi psichiatrici.

SU PADRE PIO ARRIVARONO A PUBBLICARE NELLE PRIME PAGINE DEI QUOTIDIANI NAZIONALI ACCUSE ALLUCINANTI: CHE ERA UN DEMONIO, RUBAVA I SOLDI, SI METTEVA IL MERCURIO CROMO SULLE MANI, SI ERA PROCURATO LE STIMMATE, INCONTRAVA DONNE DI NASCOSTO E AVEVA LE AMANTI.

L’invidia e la diabolica cattiveria di personaggi iniqui, facevano diffondere queste menzogne un po’ ovunque. Non erano al corrente e non lo sono quanti oggi diffamano con estrema facilità, che tutto il Male compiuto ritorna sempre addosso a quanti lo hanno scagliato sui buoni.

Dio non permette ai diavoli di andare oltre il limite consentito, Dio è Padre e protegge tutti i credenti in Lui, quanti in qualche modo camminano nella via della salvezza eterna. E il loro cammino rende agitatissimi i diavoli ma Dio blocca i tentativi più malvagi dei diavoli.

Solo Dio sa cosa fare e come agire in ogni situazione, Lui è l’Onnipotente mentre i diavoli sono stati creati e hanno un potere molto limitato, tanto che fuggono a un comando di Dio.

I DIAVOLI NON DISTURBANO I PECCATORI INCORREGGIBILI, QUESTI SONO INDIRIZZATI VERSO L’INFERNO E VIVONO GIÀ QUI UNA FORMA DI DANNAZIONE, anzi, i diavoli sono soddisfatti dell’operato dei corrotti, di quanti esercitano il potere con inganno e usano la notorietà anche se di breve durata, per compiere opere scellerate e dannose per i cittadini. Sono contenti di quanti seminano corruzione e li proteggono!

Dio ama sempre, ama e vuole salvare tutti i peccatori, nella sua ineffabile Misericordia suscita nella storia anime buone e ricolme di Fede, per compiere con fedeltà la Volontà Divina e sono i Santi.

Perché i Santi si sacrificano per gli altri e rinunciano a tutti i piaceri del mondo? Per amore. Per la conversione dei peccatori, la salvezza delle anime, per ottenere Grazie che chiedono ammalati e chi soffre.

I Santi devono dare molto in cambio a Gesù: le continue preghiere, penitenze, sacrifici, rinunce, digiuni, persecuzioni e altro. Per amore! Nonostante tanti patimenti e umiliazioni.

L’odio dei diavoli contro Padre Pio è stato proporzionato alla sua altissima santità. L’ex Sant’Uffizio Lo condannò ben cinque volte costringendoLo a non celebrano né a confessare in pubblico per oltre dieci anni in cinque periodi diversi. Queste cinque condanne non gli vennero tolte mai. Fu canonizzato con le cinque condanne attive e una situazione simile non era mai avvenuta nella Chiesa.

Ogni volta che Padre Pio veniva condannato da Prelati turbati e altri in buonafede ma che non erano in grado di capire i disegni di Dio, dopo diversi anni gli si permetteva di riprendere l’attività ministeriale pubblica del suo sacerdozio. Lasciavano Padre Pio per anni isolato senza poter incontrare i fedeli e celebrava in una Cappella all’interno del convento.

Il monumentale Padre Pio è stato un Uomo buono, misericordioso ed esigente per la salvezza delle anime. È stato un Uomo integro come i grandi Santi, un dono del Signore all’umanità sbandata e che non prega più.

Tutti i Santi sono stati doni di Dio all’umanità sconvolta e ambigua, le loro virtù soppiantavano radicalmente il peccato e la cattiveria.

Il Vangelo ci insegna che dobbiamo diventare umili interiormente, solo così sapremo «servire» cioè aiutare tutti, mettendoci a disposizione di Gesù, senza strumentalizzare Gesù. Ognuno deve aiutare i più vicini e sono i familiari, poi tutti i conoscenti ma non come pretendono loro, incapaci di comprendere che sono senza la Luce di Dio.

Chi è vicino a Gesù desidera che lo siano anche gli altri, chiede nella preghiera la conversione dei peccatori.

La storia di Padre Pio è quella di un Santo immerso nel Vangelo, una storia da conoscere per comprendere la spiritualità, per capire che non si migliora senza una preghiera umile e costante, senza la pratica delle virtù.

Padre Pio era costantemente impegnato nella salvezza delle anime e nella diffusione della vera Fede cattolica della Chiesa.

Gesù e Maria ci danno molte Grazie e ci stringono ai Loro Cuori Sacratissimi, noi dobbiamo corrispondere con le buone opere e il Santo Rosario.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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I diavoli ingannano con estrema facilità – 22 Settembre 2023 0

I diavoli ingannano con estrema facilità – 22 Settembre 2023

Venerdì 22 settembre 2023

XXIV Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 8,1-3)

C’erano con lui i Dodici e alcune donne che li servivano con i loro beni.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del Regno di Dio. C’erano con Lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demoni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Leggiamo che alcune donne seguivano Gesù dopo essere state «guarite da spiriti cattivi e da infermità», anche tante altre avevano ricevuto Grazie straordinarie da Gesù. Lo sappiamo dalle rivelazioni alla Beata Caterina Emmerick, alla Venerabile Luisa Piccarreta, alla Serva di Dio Maria Valtorta e da altri mistici.

Queste rivelazioni ai grandi mistici sono importanti per la conferma che danno al Vangelo. Con le buone letture molti cattolici si mettono sinceramente alla sequela di Gesù e credono pienamente in Lui, riconoscendoLo come il vero Dio.

Le donne citate nel Vangelo hanno trovato in Gesù le risposte a tutte le problematiche della vita e gioivano per la scoperta del vero Tesoro, della Perla preziosa, come è avvenuto a molti uomini durante l’apostolato del Maestro. Lo seguivano docilmente e apprendevano ogni insegnamento con grande interesse.

Gesù ha sempre mostrato gratitudine per ogni piccola cosa compiuta nel suo Nome, tutti noi abbiamo le prove che nulla di quanto si compie per amore di Gesù rimane senza ricompensa perché Lui ci dona sempre cento volte tanto, di quanto facciamo per Lui. Nulla di quanto si dona per accrescere l’apostolato del Vangelo viene dimenticato dal Signore.

Gesù poteva con una facilità estrema far comparire dal nulla montagne di denaro e oro in quantità smisurata, il suo agire era però diverso, VOLEVA FAR ACQUISTARE MERITI AI PRIMI CRISTIANI CON LE LORO DONAZIONI«Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, li servivano con i loro beni».

È la spiegazione della difficoltà dei Santi come Padre Pio, Don Giovanni Bosco e Padre Massimiliano Kolbe nel realizzare le opere di Dio.

Furono incalcolabili le difficoltà che incontrò Padre Pio per raccogliere offerte e costruire il meraviglioso ospedale, e Natuzza Evolo si impegnò tanto per vedere realizzata la sontuosa Chiesa che oltre sessant’anni fa le fece vedere in una visione la Madonna.

Quando le opere sono di Dio, la Madonna è sempre presente per donare Grazie ai benefattori dopo averli ispirati a contribuire con le donazioni alla realizzazione dei suoi progetti, ma i diavoli si impegnano con tutte le forze per mettere ostacoli, essi frenano anche i benestanti nel fare donazioni, mettono incertezze e fanno rimandare di continuo le donazioni.

La storia della Chiesa insegna che le donazioni fatte per le opere di Gesù, permettono ai benefattori di ricevere Grazie per sé e i propri familiari, inoltre si riparano i propri peccati. L’ultimo è l’aspetto più importante.

Le anime più sensibili si lasciano ispirare da Gesù, altre necessitano della scossa che arriva dalla sofferenza o da altri problemi.

I diavoli vogliono attirare tutti nella bolgia infernale, effondono il loro spirito malefico dove trovano anche un piccolo spiraglio e i frutti velenosi indicano la riuscita dei loro sforzi. In questi tempi ingannano con estrema facilità persone di ogni condizione.

Il discernimento non si trova per caso, ed è difficile anche per grandi studiosi e conclamati professionisti percepire o intuire la presenza della verità o della falsità in una persona, in un gruppo di preghiera, ma anche nelle scelte della vita. Non è la cultura o la scienza a fornire conoscenze che superano i limiti umani, spesso neanche la competenza spirituale.

È pericoloso lasciarsi guidare dall’istinto nelle scelte o nel dare il proprio giudizio, non tutto ciò che piace è buono e autentico, non tutto ciò che si pensa viene da Dio. L’impulsività o la passionalità porta a credere o a non credere in qualcosa che umanamente richiede maggiore capacità spirituale.

Ci sono tante ragioni che spiegano l’agire ingannevole di incalcolabili persone a servizio di Satana, impegnate nei mezzi di comunicazione e nell’uso altamente ingannevole. Occorre una grande prudenza per evitare di ascoltare parole ispirate da Satana in tante trasmissioni televisive e ripetute da personaggi seducenti ma vuoti, insensati e poco intelligenti. Intanto, molti ne diventano ammiratori e li imitano nel linguaggio volgare e nella vita insignificante.

I diavoli quando esercitano un potere sulle persone, agiscono con sottili e continue ispirazioni, fino a indurle a compiere azioni impulsive.

I diavoli hanno il potere di arrecare mali fisici e psichici, essi ottengono un grande potere in quanti si lasciano influenzare da pensieri strani.

Si scopre sempre più spesso la forte correlazione tra diavoli e malattie, questo fattore dovrebbe incutere accortezza in tutte le scelte.

Per vincere il Male è necessaria una preghiera umile, continua e fiduciosa, la Santa Messa e l’Adorazione Eucaristica, la Confessione periodica e una vita morigerata. Questa è la vita del cristiano. La Fede dei cristiani autentici atterrisce i diavoli e con la recita del Santo Rosario sono costretti a fuggire. Il cristiano mette paura ai diavoli quando prega bene e ogni giorno, osserva i Comandamenti e pratica le virtù. I diavoli fuggono non appena si recita una Ave Maria!

Nessuno deve abbattersi dinanzi alle sofferenze e alle malattie, anche quelle causate dai diavoli, ricordate sempre che nulla è impossibile a Gesù.

Tutto il Male compiuto da maghi, fattucchiere e odiatori, ricadrà su di loro, magari non subito ma inevitabilmente avverrà e li annienterà.

Le persone che odiano e maledicono poi patiscono tutto il Male augurato ai buoni, perché il Male ritorna, i diavoli si rivoltano contro.

Benedico ogni giorno tutti voi e vi ricordo sempre nelle mie preghiere. Pregate sempre per me.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Matteo lasciò il denaro per seguire il vero tesoro: Gesù – 21 Settembre 2023 0

Matteo lasciò il denaro per seguire il vero tesoro: Gesù – 21 Settembre 2023

Giovedì 21 settembre 2023

XXIV Settimana del Tempo Ordinario

San Matteo Apostolo

+ VANGELO (Mt 9,9-13)

Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Misericordia io voglio e non sacrifici.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e Lo seguì. Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro Maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La chiamata di Matteo è singolare, molto diversa dagli altri Apostoli e sicuramente molto più sofferta. Matteo era un pubblicano e nel mondo romano era un appaltatore delle imposte, che pagava allo Stato un canone come prodotto di una tassa che poi esigeva per proprio conto. Un esattore esoso, dedito al denaro e alla mondanità.

Da quanto afferma il Vangelo, Matteo lasciò il banco delle imposte quando fu chiamato da Gesù: «Seguimi», e seguì il Signore senza battere ciglio, convinto della migliore scelta che stava per compiere, non tentennò affatto nel lasciare sul tavolo tutto il denaro accumulato.

Fu quel comando di Gesù a scuoterlo o dobbiamo considerare qualche altra vicenda?

Rimane difficile accogliere la tesi dell’abbandono improvviso, impulsivo del denaro, del ruolo vampiresco di esattore, soprattutto del posto che occupava con il suo tavolo nella via pubblica e che costringeva i viaggiatori a pagare le tasse per passare.

Non è nella logica di Gesù chiamare qualcuno lontano da Lui senza prima una graduale preparazione. Pensiamo alla conversione di San Paolo sulla via di Damasco, lui che era un acerrimo nemico del Cristianesimo e voleva sterminare tutti i seguaci del Signore.

La vicenda di San Paolo appare come una conversione forzata, ma non è così, egli poteva dissentire e rifiutare di recarsi dove gli indicava Gesù, invece divenne docile perché era una persona intelligente e intuì che davvero era Figlio di Dio quel Gesù che perseguitava nei suoi seguaci.

Trovo almeno due differenze nelle conversioni di San Matteo e San Paolo: la prima scaturisce dall’intervento diretto di Gesù.

Egli intervenne in Matteo per la preghiera soffocata ed interiore dell’esattore, da lungo tempo avvertiva un profondo disagio interiore, non provava più alcuna allegria nonostante le ricchezze accumulate e di nascosto faceva arrivare elevate offerte a Gesù per i bisogni dei discepoli e dei poveri.

L’intervento di Gesù in Paolo non è stato affatto autoritario, erano state le lunghe preghiere della Madonna a suscitare il grande miracolo della conversione del più accanito persecutore dei cristiani. Gesù non violentò la libertà decisionale di Paolo, ma sorse in Paolo il dubbio sul suo operato fin lì ed entrò in crisi. Divenne mansueto e seguì le indicazioni che arrivavano da parte di Gesù.

Il Signore intervenne solo perché invocato dall’unica Creatura Immacolata e a sua Madre non poteva rifiutare e non rifiuta nulla. L’intervento della potente preghiera di intercessione della Madonna, ha perseguito la via migliore per mettere Paolo nella possibilità di scegliere tra la sua cocciutaggine e l’incontro con Gesù, considerato da lui un falso Profeta.

Gesù permise a Paolo di riflettere serenamente per tre giorni e capire se le sue opere violenti contro i cristiani erano Volontà del Dio degli ebrei oppure si trattava di una sua rabbiosa esaltazione, un accanimento causato dall’odio e dall’invidia.

La seconda differenza già accennata riguarda le due diverse disposizioni nel seguire Gesù.

Erano due peccatori ma Matteo aveva fatto un silenzioso e nascosto cammino solitario con la sua rinnovata coscienza. Più sentiva parlare gli altri di Gesù e dei suoi miracoli, più ardeva in lui il desiderio di avvicinarsi al Signore, ma non immaginava di diventare un Apostolo. Non poteva neanche sognare un premio simile.

Gesù invece conosceva il suo cuore e la sua disposizione interiore, per questo passando lo chiamò autorevolmente: «Seguimi».

Molti cristiani si trovano nelle condizioni di Matteo e non riescono a fare il passo decisivo per lasciare i vizi e obbedire ai Comandamenti.

Gesù nel Vangelo risponde anche ai farisei e dice che non è sufficiente offrire sacrifici animali a Dio, conta l’amore con cui si compie, la misericordia che bisogna usare con tutti, con i nemici e i conoscenti. Qui si riconosce l’uomo di Fede, se ama il prossimo come se stesso.

Un credente può esternare una grande Fede che in realtà vale nulla se non c’è amore interiore. Senza l’osservanza dei Comandamenti non può considerarsi un vero credente. Chi crede osserva la Parola di Dio e vuole guarire dalla malattia spirituale, si sforza di conoscersi per accettarsi e migliorare la sua spiritualità con l’aiuto della Madonna.

Gesù chiama anche i grandi peccatori alla conversione, non li costringe ma offre molte possibilità per riconoscere il Male nella loro vita e rifiutarlo. La conversione di Matteo ci dice che un peccatore come lui è riuscito a vincere il peccato e a seguire fedelmente Gesù Cristo, fino a diventare Apostolo e Santo.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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