Autore: gesuemaria

LO YOGA MI HA PORTATO ALL’INGRESSO DELL’INFERNO 1

LO YOGA MI HA PORTATO ALL’INGRESSO DELL’INFERNO

Scritto il 19 Maggio 2014.Quando avevo diciannove anni, mi interessavo molto dello yoga. Ho cominciato ad approfondire l’argomento con degli esercizi, che dovevano migliorare la condizione fisica del mio corpo, dopo elaboravo anche la mia psiche, tutto previsto e necessario per la piena comprensione dello yoga. Compravo libri, giornali, leggevo tantissimo; passo dopo passo miravo alla conquista della “vera felicità”, cioè, l’unione con l’universo. Mi esercitavo con molto zelo giorno dopo giorno, per parecchie ore. Dopo tre anni sapevo gestire la mia energia senza troppe difficoltà. L’ultima cosa rimasta era quella di saperla accumulare in un unico posto e aprirsi all’universo. Ero pronta.Finalmente una sera sono rimasta da sola, nessuno mi doveva dare fastidio. Desideravo tanto assaggiare questa immensa felicità. Senza troppe difficoltà sono riuscita ad accumulare tutta l’energia, il mio corpo era pesantissimo, senza sensi, come se fosse estraneo a me. Sentivo come me ne liberavo, come ne uscivo fuori, ero leggera, stavo bene, molto bene… Il mio scopo era quello di unirmi a qualche energia non definita, essa doveva farmi provare la promessa felicità… Ma invece, molto inaspettatamente e improvvisamente ho sentito come qualcosa che cominciava ad assorbirmi, a trascinarmi dentro. Era qualcosa di molto negativo, terribile, spaventoso, oscuro…non riuscivo a liberarmene anche se desideravo con tutta me stessa di tornare indietro, tornare nel mio corpo! Non so descrivere la paura, l’orrore e la disperazione che provavo – volevo tornare, tornare… ma questa cosa mi tirava dentro… mi assorbiva…mi prendeva… Ho pensato che probabilmente ero capitata all’inferno e mi sono subito rifugiata nel pensiero del buon Dio. Nello stesso momento tutto era sparito e io ero di nuovo tornata in me.Sono rimasta immobile per terra, nel panico fino alla mattina dopo. Facevo fatica a respirare, ero terrorizzata. Avevo visitato l’inferno o per lo meno ero capitata in un posto che gli assomigliava tanto, contrariamente a tutte le promesse scritte nei manuali dello yoga non avevo assaggiato la promessa e la tanto sospirata felicità. Quando mi esercitavo nello yoga la mia vita andava benissimo. Avevo addirittura certe capacità, ad esempio: sapevo come andavano a finire alcune situazioni nella vita dei miei amici, i risultati degli esami…. Mi divertiva questa cosa e mi dava un senso di superiorità rispetto agli altri, io sapevo tanto di più rispetto a loro. Non stavo li ad analizzare da dove mi venivano queste capacità, mi stavano comode e questo bastava. Invece è cambiato tutto dopo quella famosa notte. Avevo deciso di finire una volta per tutte con lo yoga e non avere più a che fare con quel mondo. La cosa che mi pesava di più era quella di non poterne parlare con nessuno, avevo paura di essere derisa o presa per una pazza.Non sono mai più tornata a praticare lo yoga, ma nella mia vita qualcosa era cambiato e succedevano delle cose strane. Sentivo come se qualcosa, che prima era dalla mia parte, ora cominciava a distruggermi. Sono cresciuta nella fede cattolica, pregavo ogni giorno e andavo a messa ogni domenica, anche se più per abitudine e tradizione che per un desiderio del cuore. Ma adesso l’andare in chiesa era qualcosa d’impossibile. Già durante la strada mi sentivo male, qualcosa mi consumava le forze. Non ero malata, ma mi girava la testa, non riuscivo a camminare, avevo le nausee.In chiesa rimanevo sempre vicino all’uscita, non riuscivo ad entrare dentro. Tante volte, visto il mio pallore e la mia debolezza, qualcuno mi portava la sedia. Io non capivo assolutamente che cosa mi stesse succedendo. Ho cominciato ad arrivare tardi per la messa così il tempo della sofferenza si accorciava. Mi sembrava che qualcosa mi stesse rubando l’energia, la vita stessa. Tutto questo andò avanti per tre anni. Ero sfinita. Avevo sempre paura di parlarne con qualcuno, anche se mi serviva davvero l’aiuto, era sempre più frequente il desiderio di farla finita con questa terribile sofferenza una volta per tutte. Desideravo la morte. Ma qualcuno mi voleva salvare… io già da bambina nutrivo un sentimento particolare per la Madonna, le portavo i fiori in chiesa, le parlavo. Tanti anni fa ad una persona molto cara avevo fatto la promessa di dire almeno un piccolo pezzo del rosario ogni giorno. Ho mantenuto la mia parola, anche se spesso e volentieri il “pezzo” consisteva nella recita di una sola Ave Maria. Ma proprio questa piccola preghiera nei tre anni d’inferno mi faceva continuamente tornare in mente lo stesso pensiero insistente: “Vai, vai a prendere Gesù Eucaristico, Lui ti darà la forza!”. Io non ci credevo, che cosa mai avrebbe potuto fare per me una piccola ostia.Figuriamoci! Avevo già preso la comunione in passato e non mi ricordavo niente di particolare. Ma questo pensiero insisteva e insisteva. Finché non ebbi più forza per andare avanti. Solo a vedere la chiesa stavo male, tremavo, ero terrorizzata; un piccolo pensiero della Madonna mi riempiva la testa di bestemmie, cosa che mi pesava tanto, poiché in qualche maniera le avevo sempre voluto bene. In tutto questo disagio sentivo sempre dentro di me l’incitamento di andare a prendere Gesù Eucaristico. Allora ho fatto questa promessa: “Va bene, Signore, io ti prometto che per un anno intero andrò ogni domenica a comunicarmi, però Tu, per favore, aiutami perché sto malissimo!”. Mi rendo conto che ho messo Dio di fronte ad un ultimatum. La mia parola l’ho mantenuta, anche se il costo era altissimo. Ogni volta la strada per andare in chiesa, per andare all’altare era un supplizio, parecchie volte mi è capitato di perdere i sensi. Dopo qualche tempo mi sono accorta che questa forza negativa era meno potente. Sentivo crescere dentro un qualcosa di nuovo, qualcosa di grande e positivo. Non capivo niente, ma intuivo che era questo l’unico modo di salvarmi.Un anno era passato, andavo in chiesa contenta di aver “terminato il compito”, a quel punto non ero più obbligata a comunicami e di conseguenza stare ancora male. Durante la comunione la gente si recava all’altare ed io stavo seduta al mio posto, immobile. Quando il sacerdote finiva la distribuzione del Santissimo io sentivo qualcosa di tanto strano nel cuore. Ero tristissima, come quando saluti la persona tanto amata che parte. Le lacrime mi scendevano sul viso, ho capito che mi mancava Gesù, lì mi sono resa conto che la piccola ostia è Dio in persona che veniva dentro di me. Ero triste di non averlo volontariamente accolto, fatto entrare. In quel momento ho percepito tante cose che prima non mi erano per niente chiare.
Oggi cerco sempre di essere in grazia di Dio, partecipare alla Eucaristia. Desidero che Gesù abiti nel mio cuore e che lo riempia d’amore. E anche se non mi risparmia con i problemi e con le croci non mi lascia mai sola. La mia battaglia con il male mi ha portato via tanti anni e non è terminata, però Dio mi protegge. Ciò che mi fa molta paura è vedere quante persone giocano con divinazione, magia e tanto altro… io so che cosa significa e che conseguenze se ne può avere. E anche per questo ho deciso di rilasciare questa testimonianza, vorrei davvero avvertire di stare alla larga da tutte queste cose! E poi, io devo proprio, un grande Grazie alla Madonna che mi ha salvato per quel piccolo “pezzo” di rosario, per quella misera “Ave Maria” che recitavo.

Venerdì 8 marzo 2013 3ª Settimana di Quaresima 0

Venerdì 8 marzo 2013 3ª Settimana di Quaresima

  • VANGELO (Mc 12,28-34)
    Il Signore nostro Dio è l’unico Signore: lo amerai.
  • Dal Vangelo secondo Marco
    In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i Comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo
    Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è
    questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi». Lo scriba
    gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo
    con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti
    gli olocausti e i sacrifici». Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal
    regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Oggi il Vangelo parla dell’Amore di Dio e dell’amore dell’uomo, due tipologie di amare il prossimo distanti
un infinito. Proprio oggi il mondo festeggia la donna, ed è per certi versi una rivendicazione ancora richiesta
dalle donne che subiscono maltrattamenti e mobbing. Perché dal punto di vista cristiano uomo e donna hanno
gli stessi diritti e doveri, non c’è in modo assoluto alcuna riduzione dell’importanza della donna, non solo come
moglie e madre, anche nello svolgimento di ruoli istituzionali difficili e delicati.
Nessuno può ignorare che la donna per secoli ha subito vessazioni inqualificabili, addirittura in Italia non poteva votare alle elezioni, il massone e presidente del Consiglio Francesco Crispi (1887-1896) sosteneva questa
tesi: “La donna è regina dei cuori finché resta estranea alle lotte politiche, ma se la spingerete nella politica
non sarà più il tesoro della famiglia, non potrà più provvedere alle necessità del marito e dei figli, né assisterli.
Se voi, o signori, fate entrare la donna nella politica, essa non sarà più l’angelo consolatore della famiglia”.
Disapprovo pienamente questa tesi, avrebbe dovuto vergognarsi quando affermò queste parole. La donna
non è assolutamente inferiore all’uomo, anche se ognuno ha proprie capacità, attitudini e ruoli, forse
l’intelligenza non è uguale? Capisco che leggendo qualche uomo borbotterà tra sé qualcosa, invece occorre affermare l’uguaglianza tra uomo e donna e la parità di opportunità uguale per tutti gli esseri umani.
È giusto affermare pubblicamente la parità tra uomo e donna per migliorare la condizione della donna sul
piano dei diritti costituzionali, del lavoro, di cittadinanza e di voto, ma anche riguardo la legislazione sociale e
civile. Non sto qui a citare le figure di donne che hanno svolto con competenza ed intelligenza ruoli istituzionali
nel mondo, ma c’è una Donna che le supera tutte ed la Donna vestita di sole.
Trascrivo per intero la citazione dell’Apocalisse: “Nel Cielo apparve poi un segno grandioso: una Donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle” (Ap 12,1). Ecco la
Donna, Madre di Dio e Regina del mondo.
Comprendo che sto indebolendo la struttura dominante di qualche uomo ancora distante dall’Amore di Gesù
e ha difficoltà ad accettare l’uguaglianza della donna, qualche uomo convinto del ruolo secondario della donna
e che afferma frasi come questa: “Il posto della donna è in cucina”.
È un difetto pensare questo, il peggiore difetto dell’uomo, è anche vero che negli uomini non ancora convertiti c’è una tendenza al maschilismo, addirittura è provata scientificamente da una recente ricerca
dell’Università Milano-Bicocca. Lo studio ha messo in luce che gli uomini tendono ad associare elementi positivi, come il successo e il prestigio, al solo ambito maschile, mentre le donne non hanno pregiudizi di genere.
L’uomo non deve avere pregiudizi sulla donna, Gesù ama allo stesso modo donna e uomo. Le violenze
sulle donne sono incivili!
Anche ieri è stata uccisa una donna dal marito, è un bollettino di guerra perché quasi ogni giorno si ascoltano
notizie di omicidi di donne e percosse di mogli da parte dei mariti. Picchiare la propria moglie è un comportamento selvaggio e vergognoso, chi offende già solamente con le parole la propria moglie, non conosce ancora il
Vangelo di Gesù. Anche se in qualche caso la moglie causa gravi incomprensioni, non si deve mai picchiare né
giudicare con disprezzo.
I mariti non cristiani agiscono come barbari contro le mogli e le picchiano, non conoscono Gesù, un
cristiano invece ama sempre.
Amare la moglie che sbaglia è impegnativo è vero, ma è impegnativo anche per la moglie amare il marito
quando è lui a sbagliare, allora la coppia deve fare un cammino spirituale insieme, per incontrare Gesù e praticare il Vangelo dell’Amore, il quale non contempla la violenza e la cattiveria, chiede di amare sempre, senza
limiti. In famiglia avvengono incomprensioni e spesso l’amore diminuisce quando cresce l’amor proprio e
l’ascolto delle tentazioni.
Quando una coppia litiga, lì si manifesta la mancanza dell’Amore di Gesù, c’è il trionfo dell’orgoglio.
È umano sbagliare, ma ad ogni errore bisogna porre rimedio subito con un gesto di bontà e proporsi di
non cadere nello stesso sbaglio.
Marito e moglie non devono presumere di essere infallibili e che l’errore sia sempre dell’altro coniuge, occorre anche l’umiltà per riconoscere che nessuno è perfetto e che bisogna perdonarsi a vicenda per vivere
l’Amore di Dio. Per molti non è sempre facile donare il perdono, non dimenticano presto qualche torto subito,
non coprono con il manto della carità (bontà) un comportamento sbagliato del coniuge e questo indica che non
si possiede ancora l’Amore di Dio.
Chi perdona presto e cerca i modi migliori per ravvivare l’amore nella coppia, mostra di avere una
volontà forte ed umile.
Avvengono situazioni spiacevoli nelle coppie che seguono la mentalità trasgressiva della società, voi che
amate Gesù invece dovete camminare insieme, è indispensabile conoscere meglio Gesù e rifornirsi del suo Amore. Chi partecipa all’Amore del Signore ha una visione della vita diversa, è buono, comprensivo, mite, onesto. Quando la famiglia prega insieme, si superano tutte le avversità, si vincono facilmente le incomprensioni e
si vive sempre nella gioia e con molta pace interiore.
Sono certo che qualche nostro caro parrocchiano uomo si starà chiedendo quando scriverò qualcosa di eccellente sull’uomo, ma non c’è bisogno di scriverlo, perché uomo e donna sono ugualmente grandi davanti a Gesù.
Ognuno ha i suoi modi, i suoi tempi di maturazione nella vita cristiana, la capacità di amare e di perdonare,
l’immensa dignità di seguaci di un Dio Amore. Bisogna rispettare tutti, nessuno deve considerarsi migliore ma
tutti siamo davvero grandi quando viviamo nell’Amore di Gesù e lo diffondiamo ovunque.
Non è facile amare sinceramente, è un cammino graduale che si nutre di Sacramenti, preghiera autentica,
rinnegamento e conoscenza personale. Chi si inoltra in questo cammino verso la perfezione, cresce sempre più
nella capacità di agire e di amare con grande bontà. Chi ha difficoltà e non riesce ad amare pienamente e non
perdona gli altri, non si abbatta mai e creda fermamente che Gesù può tutto. Quello che all’uomo è impossibile,
per Gesù è facilissimo.
Chieda al Signore con insistenza tutto quello che occorre nella vita spirituale e reciti ogni giorno la coroncina alla Divina Misericordia.
Non è possibile amare gli altri se prima non si ama Gesù con grande fervore. Ma se non si ama una persona
che si vede come si potrà amare Gesù che non si vede? È Gesù l’Essenza essenziale per amare gli altri, perdonare e fare sempre del bene.
“Vi do un Comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come Io vi ho amato, così amatevi anche
voi gli uni gli altri” (Gv 13,34).

CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Al lavoro, a scuola, a casa, in ciò che sono chiamato a fare, agirò senza lamentarmi della fatica, o
dell’incomprensione, o degli imprevisti, ma con serenità e gioia.

Pensiero
La Santa Messa è come una colonna salda che sostiene il mondo vacillante sotto il peso dei suoi delitti (San
Eucherio).

Mercoledì 3 aprile 2013 Ottava di Pasqua 0

Mercoledì 3 aprile 2013 Ottava di Pasqua

  • VANGELO (Lc 24,13-35)
    Riconobbero Gesù nello spezzare il pane.
  • Dal Vangelo secondo Luca
    Ed ecco, in quello stesso giorno, due erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano
    e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si
    fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme!
    Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda
    Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei
    sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste
    cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e,
    non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano
    che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui
    non l’hanno visto». Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i
    profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il
    giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò
    la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla
    loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi
    lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove
    trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è
    apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello
    spezzare il pane. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Prima di commentare la Parola di oggi, dedico alcune riflessioni alle preghiere di liberazione che ho inviato
questa mattina e che sono indispensabili nella lotta contro le influenze sataniche. Diversi mi hanno chiesto il significato dell’albero genealogico ed hanno cominciato a recitare le preghiere ritenute da tutti molto importanti.
Ve le ho inviato dopo avere terminato una meditazione sulla Madonna, credo che sia per tutti voi un dono del
Cuore Immacolato di Maria.
Ho riscontrato che le preghiere di liberazione sono state accolte con molta gioia e speranza da tutti. Leggiamo una sola testimonianza:
“Io non so se questo è un segno DIVINO, so soltanto che da 3 anni stiamo combattendo contro qualcosa di
diabolico, abbiamo dovuto pure abbandonare la nostra casa a causa di presenze, sono diventata anoressica e
depressa. Queste preghiere che mi ha mandato sono forse un segno? Prego e vado a Messa tutti i giorni fiduciosa che Gesù mi liberi e forse è un segnale che vuole darmi, attraverso queste preghiere che dirò tutti i giorni? La ringrazio di cuore. Cristina”.
Vi trascrivo la spiegazione della liberazione dell’albero genealogico da uno scritto di Padre Francesco Bamonte, esorcista nella diocesi di Roma ed impegnato a tempo pieno nella lotta contro i diavoli. Da questa spiegazione ognuno comprende che molti mali sono stati trasmessi dagli avi, da quanti avevano commesso peccati
gravi o praticavano la magia occulta. È un discorso molto delicato, per questo da più di due anni nel mio sito ho
inserito diverse preghiere sull’albero genealogico.
«L’eredità medianica: “Come c’è tra i fedeli una comunione alle cose sante, ai beni spirituali e una comunicazione del bene gli uni agli altri, allo stesso modo ci sarebbe una partecipazione, quasi una ripercussione,
dei danni spirituali degli uni agli altri, particolarmente di quelli a cui eravamo legati più strettamente nel nostro albero genealogico, come genitori, nonni, bisnonni, zii, ecc.
Per cui, anche se non siamo responsabili dei loro peccati, è bene chiedere perdono a Dio, oltre che dei nostri, anche dei loro peccati, e pregare perché essi e noi abbiamo “pace in Dio” e perché ogni influsso negativo
del passato che permane nel presente sia annullato, dal momento che i peccati del passato permangono come
tentazione nell’oggi. […]
Al termine di queste considerazioni possiamo tentare di dare una risposta alla domanda di come mai qualcuno possa trovarsi con qualche forma di facoltà medianiche innate: potrebbe essere la stessa cosa di una malattia genetica che uno si ritrova dalla nascita senza averla voluta, potrebbe averla ereditata inconsapevolmente da qualche membro della famiglia defunto, il quale ha esercitato volontariamente pratiche occulte o spiritismo.
La differenza sta nel fatto che diversamente dalle malattie genetiche ereditate, le facoltà medianiche ereditate (ma anche quelle indotte da familiari non defunti) possono essere rifiutate. In che modo? Innanzitutto
sforzandosi di non assecondarle, e poi con frequenti rinunce allo spirito di medianità”».
È una spiegazione semplice, vi invito ad una riflessione attenta perché è possibile liberarsi dai mali, si tratta
della salute spirituale e fisica,
I legami con i nonni o con i progenitori neanche conosciuti si possono trasmettere per procreazione,
questi legami in molti casi sono la causa di mali spirituali e di mali fisici che patisce una persona senza
capirne il motivo e come liberarsene. Conoscere questo aspetto difficilmente identificabile e pregare per
spezzare questo dannoso legame è di grande importanza.
Le preghiere che vi ho inviato vanno recitate spesso, chi vuole anche ogni giorno, sono preghiere che indeboliscono satana. Sappiamo quanto è smisurato l’odio che satana porta a tutte le persone, in modo particolare a
quanti lavorano per distruggerlo, insegnando i mezzi per vincere le sue trappole. Lo sfogo di satana principalmente si scatena contro gli Apostoli di Maria che insegnano la sana dottrina e indirizzano le anime verso la liberazione dalle influenze sataniche.
Anche nei miei confronti è abbastanza scatenato da decenni, posso dire che in tutta la mia vita ho sempre
avuto alle costole i perfidi diavoli per cercare di fermarmi in ogni modo. E se non possono fare molto perché
impediti dalla potentissima protezione della Madonna, trasmettono il loro malefico odio ai loro servi. I diavoli
non hanno amici, i loro servi si considerano loro amici ma camminano in una strada di perdizione.
Vi chiedo di continuo di pregare molto ogni giorno per me.
Le astuzie che utilizzano i diavoli sono innumerevoli, vogliono disturbare tutti, cercano di non fare pregare
le persone con mille espedienti e così accompagnarle piano piano e dolcemente all’inferno. Quanti non pregano
bene nella giornata e non curano la vita spirituale sono indirizzati alla perdizione eterna, a meno che le preghiere di altri non ottengano la conversione. Si tratta di un vero miracolo e tutto è possibile a Gesù. Però il peccatore non deve sfidare l’imprevedibile, non sa cosa potrà succedere quando arriverà la morte.
I peccatori ritornino pentiti a Gesù, la Misericordia Divina li attende per trasfigurarli in creature
nuove e buone.
Noi stiamo facendo un cammino di intensa spiritualità, mi accorgo che satana è furioso ma è pure incatenato
dalla Madonna, così si diverte arrecando disturbi anche alla newsletter. Ad una nostra parrocchiana è impossibile leggere la newsletter per questo motivo:
“Gentile Padre Giulio, le chiedo la cortesia di cambiare questo mio indirizzo dove mi viene inviata la
newsletter, in quanto da qualche tempo a questa parte non riesco più a leggerla, dopo averla aperta inizia a
tremare tutta la pagina e non é possibile leggere. Ci tengo a precisare che avviene solo con la sua mail, é incredibile, io non volevo crederci e ho aspettato qualche tempo, ma il disturbo non passa, forse a qualche diavoletto non sta bene che io mi nutra delle sue preziose parole. La prego di inviare la newsletter a (…). Grazie.
La Madonna ci tenga sempre stretti dentro il suo Cuore Immacolato. Cristiana Perioli”.
Passo sinteticamente a spiegare la Parola di oggi. “Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in
persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo”. Quando si parla di
Gesù e meglio ancora si prega, Egli si fa sempre presente. Gesù cammina insieme a chi Lo prega, non lascia
mai solo il credente che Lo cerca con sincerità. Spesso è il credente a non avere la capacità di riconoscere Gesù
a causa dello stordimento spirituale causato dai peccati e dalla vita confusa.
Poi i due discepoli di Emmaus confessano al misterioso viandante che nutrivano speranze sulla vera missione del Maestro ma alla fine finì ucciso. Ne parlano come se Gesù fosse morto definitivamente. “Noi speravamo
che Egli fosse Colui che avrebbe liberato Israele”.
A questo punto, dopo molto silenzio, interviene il Signore e li riprende: “Stolti e lenti di cuore a credere in
tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua
gloria?”. Gesù aveva lungamente parlato della sua Passione e della seguente Risurrezione, perché non ricordavano più le profezie? Si dimentica presto un insegnamento forte di Gesù, mentre quelli che dilettano sono ricordati bene.
I due discepoli dopo avere ascoltato la sapienza di Gesù, rimangono meravigliati, mai avevano sentito un
uomo parlare così, e qui risalta ancora una volta la dimenticanza dei lunghi insegnamenti di Gesù. Non riescono
a ricollegare il misterioso viandante pieno di sapienza con il Maestro Gesù. Fino a questo momento risultano
due persone diverse. Ma dove erano finiti gli insegnamenti di Gesù? Vedete come si dimenticano presto le
parole del Signore?
Rimasti affascinati Lo invitano a mangiare, e a tavola mentre spezza il pane Gesù si svela, da soli non furono
capaci di vedere il Cristo. Il motivo è dato dalla presunzione dei due discepoli anche se in buonafede. Erano sicuri delle loro teorie e oramai avevano dimenticato l’esperienza vissuta con Gesù perché non era Lui il Messia
atteso…
Si sbaglia sempre chi si crea teorie nelle cose spirituali fondate sull’istinto, per conoscere l’opera di
Dio è indispensabile il suo Spirito Santo.
“Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e Lo riconobbero”. Per conoscere la Persona di Gesù occorre aprire gli occhi della Fede, si
deve rinascere nuovamente nello Spirito, come disse Lui a Nicodemo, quindi è necessario entrare nel Cuore
della Madonna.
Per riconoscere Gesù, quindi le Verità insegnate da Lui e che oggi molti potenti e dotti cercano con falsa
scienza e vanagloria di spiegare con argomentazioni razionali, umani ed errati, occorre avere il suo Spirito e fare parte della schiera mariana della Donna vestita di Sole. Chi si consacra alla Madonna e si dona a Lei, viene
guidato nella preghiera e sale velocemente il colle della perfezione.
Con l’aiuto della Madonna diventa facile comprendere le opere di Gesù e compierle secondo la sua volontà.

CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Mi fermerò a pregare per una persona in particolare, quella con cui fatico ad andare d’accordo, o con cui ho
uno screzio aperto, o che preferisco non incontrare.

Pensiero
La carità perfetta consiste nel sopportare i difetti degli altri, non stupirsi delle loro debolezze, ma soprattutto
nel comprendere che questa regina delle virtù non deve assolutamente restar chiusa in fondo al cuore. (Santa
Teresa di Lisieux).

Giovedì 4 aprile 2013 Ottava di Pasqua 0

Giovedì 4 aprile 2013 Ottava di Pasqua

  • VANGELO (Lc 24,35-48)
    Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno.
  • Dal Vangelo secondo Luca
    In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano ciò che era accaduto lungo la via e
    come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli
    disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi:
    sono proprio Io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che Io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse:
    «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò
    davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che Io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per
    comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel
    suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Anche oggi il Vangelo cita i due discepoli di Emmaus, essi erano ancora entusiasmati ed infervorati dopo
l’incontro con Gesù, ma in realtà avrebbero dovuto rammaricarsi per la loro incredulità, causata da una eccessiva sicurezza personale. Erano troppo sicuri dei loro pensieri, innalzavano ogni loro pensiero quasi a idolo, nel
senso che lo ritenevano sacro. Questa presunzione nasce in coloro che coltivano l’orgoglio come qualcosa di
buono.
Rileggiamo ancora una volta il significato di orgoglio. Con orgoglio si intende il forte senso di autostima e
fiducia nelle proprie capacità, si è miseramente convinti di avere compreso tutto dalla vita e capaci di stabilire ogni verità. Inoltre, l’orgoglioso è assolutamente incapace di ricevere umiliazioni. Il sinonimo di orgoglio,
manifesta “un’alta opinione di sé”.
L’autostima è la considerazione che un individuo ha di se stesso, ed è normale possedere autostima sincera,
quindi veritiera. Cambia in molti il modo della valutazione. Chi ha una spiritualità elevata conosce se stesso e la
considerazione di sé rispecchia la verità. Quanti invece non posseggono una spiritualità elevata, si conoscono
poco e la valutazione che danno è imperfetta. Più spiritualmente si scende verso il basso e più la considerazione
personale è inventata, priva di equilibrio.
Nei due discepoli di Emmaus vediamo la mancanza della guida spirituale, non si confrontavano con nessuno
e davano alle proprie convinzioni un sigillo di verità infallibile. Bisogna sempre riguardarsi dalle persone che
agiscono per istinto e sono piene di orgoglio, fanno molto male a se stesse e a quanti le frequentano. Il male che
esse fanno lo considerano quasi un bene… e si ingannano di subire torti quando invece con le loro iniziative
avventate fanno stare male gli altri.
Ma tutti siamo in cammino e dobbiamo pregare per la conversione dei lontani, la salvezza eterna dei
peccatori.
Un altro passo che richiede una riflessione è quando Gesù mangia il pesce. Lo fa per mostrare agli impauriti
Apostoli che ha un Corpo vivo, che era risorto per davvero, ma ci chiediamo: dove è finito quel cibo? Non abbiamo mai letto di un’Anima del Purgatorio o di un Santo che mangia in una apparizione o qualcosa di simile,
la differenza è il Corpo glorioso del Signore, Egli appare risorto con quel Corpo che aveva fin dal concepimento, ma da risorto è spiritualizzato.
La materia non si può spiritualizzare, nessuno può riuscirci tranne Dio. La porzione di pesce arrostito
si spiritualizzò in Gesù.
Oggi devo pure dare spazio ad alcune delle tantissime testimonianze che mi arrivano. Le preghiere di liberazione che ho inviato sono potentissime ed è un dono della Madonna, perché questa Parrocchia virtuale è la sua,
consacrata a Lei e dipendente dalla sua volontà. Con la nostra newsletter oltre a conoscere come vuole Gesù il
suo Vangelo, noi siamo apostoli mariani, apparteniamo alla Madonna e vogliamo crescere in Grazia e santità di
vita sotto la sua perfetta guida.
Solo chi trova Maria scopre il vero Gesù. La Vergine Santa vuole trasformare ogni suo devoto in un
altro Gesù. Siete pronti?

“Carissimo Padre Giulio come comunica la signora anche a me la newsletter sul Vangelo da lei inviata
trema da un po’ di tempo e mi impedisce di leggerla, però ho trovato la soluzione: basta selezionare la
newsletter, si copia, si apre un foglio in word e si incolla, così l’impedimento è superato. Grazie di tutto Padre.
Ave Maria. Angelo”.
“La ringrazio Padre per la preghiera di liberazione che lei mi ha inviato. Sono sicura che è stata la Provvidenza a suggerire questa preghiera. Da tempo cercavo informazioni riguardanti le Messe di guarigione
dell’albero genealogico e inaspettatamente lei mi ha inviato questa preghiera di liberazione. Una delle mie difficoltà riguarda proprio l’incapacità di perdonare in generale, penso che derivi da ingiustizie che la mia famiglia ha subito da parenti ora defunti. Le sarò sempre riconoscente e pregherò per lei, caro Padre, che Dio la
benedica. In Fede. Cristina Battistella”.
«Caro Padre Giulio, grazie per questa preghiera, penso di averne bisogno anch’io. Sono sicura che nella
mia famiglia più di una persona ha fatto ricorso ai “maghi” per essere liberata dalle cosiddette fatture. Senza
sapere poi a cosa andavano incontro. Anche io ne sono vittima perchè ho ricevuto una fattura da ragazza. Per anni ho vagato alla ricerca della liberazione, ahimè facendo ricorso come loro ai maghi. Eravamo tutti
lontano dai Sacramenti e lontani dal Signore. Ma per Grazia ricevuta il Signore ha sentito il mio grido e mi ha
indirizzato verso di Lui. Ciò che resta? Il dolore per aver commesso chissà quanti peccati contro il Signore.
Desidero riparare in questa vita e se debbo anche nell’altra. Desidero liberarmi di ogni cosa che mi ha portato
verso quel male. Ancora grazie. Carmela».
«Caro Padre Giulio, mi permetta di comunicarle quanto diceva un Monsignore a proposito dell’infestazione
diabolica dovuta ai propri antenati. Sembra che il vero motivo della trasmissione di queste maledizioni risieda
nel fatto che coloro che hanno commercio col demonio ricevono molti vantaggi se gli “vendono” i propri discendenti, anche quelli non ancora nati e non ancora concepiti. Per cui una persona non può sapere se un suo
antenato, per esempio, nel 1750 ha venduto al demonio i suoi discendenti fino alla ventesima generazione. È
quindi giusto e auspicabile recitare queste preghiere di liberazione che Lei ci ha inviato. Da molti anni io recito, nei miei momenti bui, le preghiere che ho trovato alcuni anni fa sulla Sua rivista che in famiglia ricevevamo
in abbonamento, e posso testimoniare che appena pronuncio le prime parole, la morsa su di me si allenta e io
mi sento meglio. Per questo non finirò mai di ringraziarLa per aver pubblicato queste preghiere e per la Sua
opera di informazione su questi problemi. Caro Padre, lei è una luce in questo mondo corrotto. A volte penso a
quante persone soffrono immensamente per la presenza dei demoni, ma sono atee o convinte che il demonio
neppure esista. Prego per Lei Padre, perché il Signore Le dia la forza di continuare in questa sua opera che
salva la vita di tante persone. Ave Maria. Donatella Savasta Fiore».
«Buonasera Padre, da pochi mesi la seguo via internet e ricevo le sue email, stamattina ho ricevuto la sua
email con delle preghiere di liberazione. Grazie Padre che continua a scriverci, che il Signore La Benedica,
padre, e la Madonna custodisca questa Associazione Cattolica. Poi poco fa ho ricevuto un’altra email ed ho
letto la testimonianza di una ragazza di nome Cristina che è “affetta” da anoressia e depressione, vorrei dare
un incoraggiamento a questa ragazza, se è possibile Padre. Anch’io sono stata “affetta” da questa “malattia”
e sono stata prigioniera di questa malattia dall’età di 16 anni e così per 6 anni, è stata una vera sofferenza ed
ogni giorno mi portava alla morte ed ero consapevole di tutto, ma non riuscivo ad uscirne da sola, era più forte
di me. La mia famiglia nonostante cattolica, mi portò da un’amica di famiglia che era la psicoterapeuta, ma è
stato tutto inutile, la mia condizione peggiorava ogni giorno, ma devo dire che dentro di me, nel mio cuore,
c’era la grande volontà di guarire. Finché un giorno, a scuola, una ragazza iniziò a raccontare che era andata
con la sua famiglia a Lourdes e Medjugorje perché sua madre è stata molto malata ed è guarita!! Allora dopo
qualche mese, sinceramente all’insaputa di tutti, sono andata pure io a Lourdes e a Medjugorje, lì iniziai a
piangere come una fontanella, ho pregato in lacrime e mi sono affidata, sicura che Dio mi avrebbe guarita!
Tornata a Roma, e dopo un paio di mesi, questa malattia è sparita completamente, senza accorgermene quando
fosse sparita, ero finalmente tornata serena, dopo 6 anni di sofferenza. E da allora il mio cuore è in pace, amo
il prossimo, “i nemici”, i poveri e studio la sacra teologia. Vengo da una famiglia religiosa, soprattutto mia
nonna, da quando ero bambina nonna mi insegnò tante preghiere a memoria. Ma, spesso, basta un piccolissimo spazio che il diavolo si impossessi di noi. Anna».
“Grazie Padre, che il Signore la benedica e le dia sempre salute e serenità per l’amore che dona a tutti noi:
avevo bisogno proprio di tali preghiere, ho un momento difficile con i bambini e con me stessa. Cordiali saluti.
Valeria”.
“Carissimo Padre Giulio, Proprio questa sera,dopo una giornata di grande sofferenza per la malattia di
mia sorella Clementina, leggendo il commento del Vangelo di oggi sulla sofferenza, mi sono sentita tanto fragile e debole, ho pianto tanto e mi sono chiesta che la mia è ancora una fede tanto debole. La prego Padre Giulio
preghi tanto per me e per la mia famiglia, che il Signore mi aiuti ad affidarmi totalmente al suo amore. Le
chiedo di pregare tanto per la mia sorella Clementina, perchè la chemio l’ha buttata a terra e non ha risolto
nulla, che lo Spirito Santo ci guidi a trovare la vera strada per curarla. Grazie di tutto cuore e che Dio la benedica e la protegga sempre. Con affetto. Maria Teresa”.
“La ringrazio tantissimo, caro P. Giulio, per queste preghiere di guarigione e di liberazione tanto, tanto utili!!! Un forte abbraccio in Gesù. Francesco”.
“Caro Padre Giulio la ringrazio vivamente per questa bellissima preghiera di liberazione, ringrazio anche
la nostra Mamma celeste per averla ispirata. Sono circa due settimane che facevo il Rosario di liberazione per
il mio compagno (bloccato spiritualmente e accusa vari dolori fisici)e quando ho letto la sua bellissima preghiera, l’ho accolta con vera Gioia, è veramente un segno Divino. Credo che avevo proprio bisogno di un Pastore come lei, fortemente motivato verso le afflizioni del suo gregge. Ringrazio Gesù e Maria. Ora le vorrei
stampare ma ho le cartucce della stampante scariche, appena le prendo, voglio regalare questa bellissima preghiera anche ad altre persone che ne hanno molto bisogno. Grazie. Giuseppina Mele”.
“Caro Padre da quando lei mi manda i suoi messaggi io non gioco più alle macchinette dove ho buttato soldi facendomi debiti, prendendo in giro anche Sacerdoti, facendomi prestare soldi e inventato scuse stupide. Adesso non ci penso proprio più voglio diventare amico con lei, mi scriva tutti i giorni, la prego, ho visto che avete qualche libro me ne spedite qualcuno di Gesù e colgo l’occasione per augurarle buona pasqua. Aspetto
con ansia vostra lettera. Loreto”.
CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Mi fermerò a pregare per una persona in particolare, quella con cui fatico ad andare d’accordo, o con cui ho
uno screzio aperto, o che preferisco non incontrare.

Pensiero
La carità perfetta consiste nel sopportare i difetti degli altri, non stupirsi delle loro debolezze, ma soprattutto
nel comprendere che questa regina delle virtù non deve assolutamente restar chiusa in fondo al cuore. (Santa
Teresa di Lisieux)

Venerdì 5 aprile 2013 Ottava di Pasqua 0

Venerdì 5 aprile 2013 Ottava di Pasqua

  • VANGELO (Gv 21,1-14)
    Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce.
  • Dal Vangelo secondo Giovanni
    In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due
    discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i
    discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e
    non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a
    Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché
    era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci:
    non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con
    del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete
    non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?»,
    perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era
    la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Tra gli italiani cresce un senso di rifiuto verso la politica ed anche io provo amarezza nel vedere molte contraddizioni. Ho già scritto che bisognerebbe trovare una nuova e completa classe dirigente, ma con persone preparate e libere da qualsiasi condizionamento. Da ogni parte vedi che manca la volontà di aiutare gli italiani e le
aziende continuano a fallire, con altri suicidi indotti dal mancato incasso dei soldi dello Stato.
Si arriva alle comiche quando scopri che diversi paladini di qualcosa poi vengono scoperti come i maggiori
corrotti. Il 19 marzo si è dimesso il ministro francese del Bilancio Jérôme Cahuzac per evasione fiscale, è stato
dimostrato che aveva un conto bancario in Svizzera che solo negli ultimi venti anni gli ha fruttato di interessi
600mila euro. Questo ministro aveva il compito di controllare il fisco e salvare il bilancio dal baratro rimettendo i conti statali in ordine, ma proprio lui è caduto nell’illegalità.
Non solo, questo ministro ingannevolmente accusava i connazionali di portare denaro francese all’estero e si
ergeva a paladino della lotta all’evasione fiscale. Dalle parole mostrava di essere un modello di onestà e di intransigenza, poi invece la polizia ha scoperto l’enorme conto bancario all’estero e che il ministro era uno dei
più grandi evasori francesi. Come vedete non è tutto oro quel che luccica, è una lezione che deve far riflettere
quanti credono a tutto quello che ascoltano dalla televisione.
Ritornando all’Italia, lo stallo per un nuovo governo continua, io non sono preoccupato per me ma vedo la
gravissima crisi che strangola milioni di persone e allora ci chiediamo perché non si è ancora arrivati a creare
un qualsiasi governo per fare ripartire l’economia, per dare alle aziende tutti i soldi che avanzano, per sistemare
diverse leggi urgenti, tra cui il dimezzamento dello stipendio dei parlamentari, l’eliminazione del finanziamento
ai Partiti, l’eliminazione di tutte le Province, un limite agli stipendi dei dirigenti, la riforma elettorale.
La preoccupazione dei Sacerdoti che guidano le anime verso la santità, è operante anche riguardo la vita sociale dei cittadini, la loro serenità economica quando hanno quanto è sufficiente per condurre una vita dignitosa.
Se vengono a mancare i mezzi economici e i beni primari, c’è chi supera la difficoltà aumentando le preghiere
mentre la maggior parte sbaglia perché pensa di essere abbandonata da Dio.
Può mai il Padre dimenticarsi dei suoi figli, per la cui redenzione ha permesso la crocifissione del Figlio naturale?
Il Vangelo oggi ci presenta un altro episodio dopo la Risurrezione di Gesù, narra che gli Apostoli erano andati a pescare ma non avevano preso neanche un pesce. Ritornando verso la riva videro un Uomo che li aspettava ma non Lo riconobbero. Qui sorprende l’incapacità degli Apostoli di riconoscere il Signore dopo la sua Risurrezione. Come ho già spiegato il motivo era dato dall’aspetto glorioso che aveva assunto Gesù pur essendo
sempre lo stesso, il suo Volto era diventato di uno splendore non più umano.
Gli Apostoli questa volta ascoltarono prontamente l’invito di gettare le reti dalla parte destra, mentre la prima volta in un episodio simile c’era stata parecchia ritrosia, perché contavano sulle proprie capacità umane.
Quando l’uomo pensa di poter risolvere tutto da solo, esclude Gesù dalla sua vita e dai suoi onesti interessi. Invece Gesù vuole fare parte della vita di ciascuno, vuole intervenire ed aiutare quando viene invitato.
Se non si chiede a Gesù di operare, Egli rimane fuori ad aspettare che venga aperta la porta del cuore.
Se ci trova disponibili opera meraviglie e lascia sempre sorpresi quanti Lo adorano con sincerità. Quando si
trascura la preghiera o si prega male, si cade nella confusione e si ha difficoltà a riconoscere Gesù come nostro
Signore, quindi non si cerca più con fervore, non c’è più l’abbandono alla sua volontà. Da qui poi molti si domandano come mai non pregano più come prima…
Gesù è sempre presente nella vita di chi Lo riconosce in tutte le circostanze e Lo testimonia con amore e coraggio. Parlate a tutti di Gesù.
Pregate e chiedete la Provvidenza Divina, perché come gli Apostoli pescarono per Fede un numero elevato
di grossi pesci, così non manchi mai alle vostre famiglie ciò che vi necessita e a quelle famiglie povere che non
hanno nulla da mangiare.

CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Mi fermerò a pregare per una persona in particolare, quella con cui fatico ad andare d’accordo, o con cui ho
uno screzio aperto, o che preferisco non incontrare.

Pensiero
La carità perfetta consiste nel sopportare i difetti degli altri, non stupirsi delle loro debolezze, ma soprattutto
nel comprendere che questa regina delle virtù non deve assolutamente restar chiusa in fondo al cuore. (Santa
Teresa di Lisieux).

Sabato 6 aprile 2013 Ottava di Pasqua 0

Sabato 6 aprile 2013 Ottava di Pasqua

  • VANGELO (Mc 16,9-15)
    Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.
  • Dal Vangelo secondo Marco
    Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni. Questa andò ad annunciarlo a quanti erano stati con Lui ed erano in lutto e in pianto.
    Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero. Dopo questo, apparve sotto altro aspetto
    a due di loro, mentre erano in cammino verso la campagna. Anch’essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma
    non credettero neppure a loro. Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la
    loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Il Vangelo di oggi viene descritto ampiamente da Gesù a Maria Valtorta e l’ho inviato questa mattina perché
tratta anche del Vangelo di domani. Dopo l’invio ho ricevuto poche conferme che arrivano in automatico e sicuramente si è verificato un altro problema al sistema. Non vi rimando la bellissima spiegazione di Gesù e rivelata alla Valtorta, ma inserisco il link per il collegamento con il nostro sito:
http://www.gesuemaria.it/files/DIVINA%20%20MISERICORDIA.pdf
Ieri ho chiuso il commento con questa esortazione: “Pregate e chiedete la Provvidenza Divina, perché come
gli Apostoli pescarono per Fede un numero elevato di grossi pesci, così non manchi mai alle vostre famiglie ciò
che vi necessita e a quelle famiglie povere che non hanno nulla da mangiare”. Parole che manifestano il
dramma che stanno vivendo molte famiglie, ieri sera a Civitanova Marche si sono uccisi in tre, una coppia e il
fratello della donna.
Il marito era un esodato di 62 anni e la moglie una pensionata di 68, erano entrambi senza più un lavoro.
Quando il fratello ha trovato i loro corpi si è gettato in mare ed è morto. La coppia avrebbe lasciato sull’auto di
una vicina di casa un foglio con su scritto: “Scusaci per quello che abbiamo fatto”. Una coppia di sposi molto
dignitosa e perbene, due persone private di tutto anche della dignità di esseri umani. Questi sono gli effetti delle
leggi dell’ultimo anno.
E quante altre persone si trovano in situazioni simili e non sanno più dove sbattere la testa! Per questo ieri ho
lanciato la mia esortazione a pregare la Divina Provvidenza, quindi a pregare di più e a vivere il Vangelo con
maggiore fedeltà. Gesù non permette a quanti Lo pregano con amore di cadere nella disperazione. Ma necessita
una Fede speranzosa e confidente, non basta pregare, l’ho scritto molte volte.
Le sorti del popolo europeo sono tenute ultimamente da persone che non hanno pietà verso i meno abbienti,
l’unico interesse mostrato è stato quello di agevolare le banche. In Italia è stato deciso l’obbligo del conto bancario per i pensionati che percepiscono appena 500 euro al mese, quando quei pensionati non sono in grado di
capire certi ingranaggi bancari. Era così indispensabile obbligare anche i pensionati ad avere il conto bancario
per percepire la pensione? Questa si chiama vessazione, e quelli che oggi ridono domani piangeranno. Lo dice
Gesù Cristo a tutti loro!
Molti benestanti non pensano ad altro che a diventare ricchi, calpestando i diritti degli altri, poveri o impiegati, ignorando i loro bisogni primari. Non ci sembra di trovarci in una foresta tropicale dove l’unica cosa che
conta è il raggiungimento della ricchezza, calpestando numerosi cadaveri?
Chi salverà l’umanità tra qualche tempo ridotta ad inseguire la sopravvivenza?
Non sarà così per i cristiani, non dovrebbe essere questa la condizione di chi prega Gesù, lo leggiamo oggi
nel Vangelo che il Signore può tutto e quindi aiuterà sempre quanti Lo invocheranno con piena fiducia. Ma che
ne sarà di quelle persone buone e lontane dai Sacramenti? Noi non abbiamo preferenze, vogliamo aiutare tutti e
dobbiamo continuare a pregare per la conversione di tutti i peccatori.
Contrariamente a quanto avviene nel mondo, Gesù non ci tratta seguendo le convenienze umane ma secondo
i meriti, vuole salvare tutti ed aiuta indubitabilmente sempre quanti Lo cercano ed osservano la sua Parola. Nel
Vangelo constatiamo che Gesù non apparì prima agli Apostoli e poi agli altri, proprio perché il suo metodo si
fonda sulla nostra corrispondenza alla sua volontà. Dopo l’apparizione alla Madre, il Signore premiò il puro
amore di Maria Maddalena.
Ella era stata una pubblica peccatrice, questo ci indica pure che Gesù dimentica il peccato di chi si
pente e si converte. Lui guarda il presente, come è la persona dopo la conversione. Quando Gesù dona il
suo perdono svaniscono i peccati anche se per giustizia dovranno ripararsi.
Maria Maddalena aveva molto peccato, la prova arriva anche dai sette demoni che Gesù scacciò da lei, una
presenza resa accessibile proprio per la ripetizione dei peccati. Molti oggi sono convinti di non essere cattivi ma
essi però sono accecati, infatti non si rendono conto della gravità dell’adulterio, delle bestemmie, delle sedute spiritiche e della magia occulta. La quasi totalità delle persone possedute dai diavoli lo sono per la reiterazione di questi gravi peccati.
Ogni persona che ha commesso moltissimi peccati simili può sempre redimersi e ricominciare una
nuova vita santa.
Gesù ha dato l’incarico della sua Risurrezione a una ex pubblica peccatrice, Lui riabilita i peccatori, ma devono sinceramente pentirsi ed iniziare una vita improntata sul Vangelo e sulle virtù opposte ai vizi da essi
commessi molte volte.

CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Mi fermerò a pregare per una persona in particolare, quella con cui fatico ad andare d’accordo, o con cui ho
uno screzio aperto, o che preferisco non incontrare.

Pensiero
La carità perfetta consiste nel sopportare i difetti degli altri, non stupirsi delle loro debolezze, ma soprattutto
nel comprendere che questa regina delle virtù non deve assolutamente restar chiusa in fondo al cuore. (Santa
Teresa di Lisieux)

Domenica 7 aprile 2013 2ª DOMENICA DI PASQUA O DELLA DIVINA MISERICORDIA 0

Domenica 7 aprile 2013 2ª DOMENICA DI PASQUA O DELLA DIVINA MISERICORDIA

  • VANGELO (Gv 20,19-31)
    Otto giorni dopo venne Gesù.
  • Dal Vangelo secondo Giovanni
    La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i
    discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò
    loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come
    il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A
    coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
    Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non
    metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i
    discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e
    disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!».
    Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». Gesù,
    in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
    Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
In questo brano del Vangelo è evidenziato il mandato dato da Gesù agli Apostoli e non a tutti i discepoli di
perdonare i peccati. Neanche a Maria Vergine, alla Madre di Dio diede questo eccelso compito, perché prerogativa è dei Sacerdoti. Se il mandato non lo diede neanche alla Madre il motivo è dato proprio dall’ordinazione
sacerdotale. Così volle Dio, uomini e donne hanno gli stessi diritti e sono ugualmente figli del Padre, però ha
deciso che dovevano essere gli Apostoli e i loro successori ad espletare questa missione.
“Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non
perdonerete, non saranno perdonati”. Per la sua importanza questo mandato Gesù non lo diede neanche agli
uomini non ordinati Sacerdoti, e la Confessione ha qui la sua origine, dopo la sua Risurrezione e quando non
era più presente il traditore.
Il Sacramento della Confessione oggi è in profonda crisi per diverse ragioni, oltre per il secolarismo entrato
quasi completamente nella mentalità di molti Ministri, c’è stata anche una massiccia diffusione di scritti che la
deridevano e la minimizzavano. Tra le tante teorie false per demolire la Confessione una afferma che ci si può
confessare direttamente con Dio ed è questa la dottrina protestante penetrata abbondantemente nei cuori di migliaia di teologi.
Forse non vogliono confessare determinati peccati ed annullano la Confessione per sentirsi più tranquilli? Sta di fatto che migliaia di parroci non confessano più oppure dedicano qualche minuto quando
non ne possono fare a meno.
SE CAPISSERO CHE PER MEZZO DELLA CONFESSIONE I CREDENTI VENGONO SCIOLTI DALLE CATENE DEI PECCATI
E DAL LEGAME CON I DIAVOLI! SE CAPISSERO CHE ASSOLVERE I PENITENTI CHE CREDONO NELLA CONFESSIONE È IL
MEZZO PER RIPORTARLI IN GRAZIA DI DIO E RIDONARE AD ESSI QUANTO AVEVANO PERDUTO COMMETTENDO PECCATI! SE CAPISSERO COME DIMINUISCE LA POTENZA DEI DIAVOLI IN CHI SI CONFESSA E COME AUMENTA LA FORZA
SPIRITUALE PER COMBATTERE OGNI TIPO DI TENTAZIONE!
Il Sacerdote quando confessa compie un’opera grandiosa, ogni minuto che dedica a confessare i penitenti è
tutta Grazia che riceve lui stesso se ben disposto e svolge quel mandato con amore. Egli mentre confessa sta
pregando, perché aiutare con amore i credenti è un atto di carità/misericordia.
Non perde mai tempo il Sacerdote quando rimane due o tre ore ogni giorno a confessare, tutto il tempo che
dedica agli altri è preghiera per lui stesso, è tutta purificazione perché ridona ai penitenti la Grazia di Dio con
l’assoluzione. I Sacerdoti che amano le anime sono sempre disponibili a confessare.
La Confessione fatta direttamente a Dio è una menzogna, Gesù ha dato il potere ai suoi Vescovi trasmesso ai
Sacerdoti, non ci può essere vera Confessione senza lo strumento usato dal Signore per dire: “Io ti assolvo dai
tuoi peccati…”. È Gesù che agisce nella Confessione, Lui ascolta tutto e dona tanta Grazia per quanto pentimento interiore porta con sé il penitente.
Chi si confessa bene dopo una adeguata preparazione, trova nella Confessione un Sacramento più potente
dell’esorcismo, ecco il vero motivo che ha spinto i diavoli a comandare ai suoi servi di distruggere la Confessione! Non potete immaginare il terrore che ne hanno i diavoli, già quando un credente decide di andare a trovare il confessore per confessarsi, i diavoli tremano e perdono potere, influenza, comando su quella persona.
Oggi nella festa della Divina Misericordia, Gesù ha legato un suo volere davvero grandioso, ha detto a Santa
Faustina Kowalska che quanti si confessano in questa domenica ricevono il perdono delle pene oltre che delle
colpe. Un miracolo di Misericordia che scende dal Cielo. Leggiamo le sue parole: “Desidero che la prima domenica dopo Pasqua sia la Festa della mia Misericordia. Figlia mia, parla a tutto il mondo della mia incommensurabile Misericordia! L’Anima che in quel giorno si sarà confessata e comunicata, otterrà piena remissione di colpe e castighi. Desidero che questa Festa si celebri solennemente in tutta la Chiesa”.
Ci sono voluti quasi settant’anni per accogliere questa festa e solo con Papa Giovanni Paolo II è stato possibile dedicare una specifica domenica alla Divina Misericordia. Però bisogna leggere attentamente il messaggio
di Gesù per capire che Lui vorrebbe essere esclusivamente Misericordia anche con i grandi peccatori, purtroppo
molti devono incontrare anche la sua Giustizia per l’ostinazione nei peccati.
È falso affermare che Gesù è solo Misericordia, sarebbe bello ma non sarebbe più Dio. La perfezione
di Dio richiede anche la Giustizia.
Lo diceva Gesù a Santa Faustina: “Quanto più grande è la miseria degli uomini, tanto maggior diritto hanno alla mia Misericordia, perché desidero salvarli tutti. Scrivi che prima di venire come Giudice, spalancherò
tutta la grande porta della mia Misericordia. Chi non vuol passare da questa porta, dovrà passare per quella
della mia Giustizia. La sorgente della mia Misericordia è stata aperta dal colpo di lancia sulla Croce, per tutte
le anime. Non ne ho esclusa nessuna. L’umanità non troverà né tranquillità né pace finché non si rivolgerà alla
mia Misericordia. Dì all’umanità sofferente che si rifugi nel mio Cuore Misericordioso, ed Io la ricolmerò di
pace”.
Finisce sotto la Giustizia di Dio il peccatore che non vuole alcuna relazione con il Divino, Gesù bussa milioni di volte ai cuori dei lontani e dei peccatori, se non rispondono e continuano a vivere nella corruzione, sono
essi a richiamare la Giustizia per giudicarli. Gesù ha dato incalcolabili prove che è suo desiderio salvare anche i
più grandi peccatori, per questo sono avvenute migliaia di apparizione della Profetessa per antonomasia. La
Madonna è venuta ad invitare tutti a tornare a Dio, chi non L’ha ascoltata è responsabile delle sue colpe.
Nessuno potrà mai dire di non aver saputo nulla della necessità di pentirsi dei peccati, confessarsi ed
iniziare il cammino di conversione.
Oggi il Vangelo ci presenta pure l’incredibile diffidenza di Tommaso nel credere alla Risurrezione di Gesù.
Innanzitutto rilevo che Gesù appare una prima volta proprio durante l’assenza di Tommaso e questo ci indica
che il Signore conosce tutti i nostri pensieri, le inclinazioni e il grado di amore che abbiamo per Lui. Come abbiamo visto Lui apparve prima a Maria Maddalena e non agli Apostoli, proprio per l’amore puro che la grande
convertita nutriva per il Signore.
Tutti comprendiamo che non è stato un caso l’assenza di Tommaso, chissà quante volte aveva dubitato sulla
possibilità della Risurrezione e il suo cuore si era allontanato da Dio. Anche se non era un rinnegamento, di sicuro il suo dubbio lo paralizzava spiritualmente. Lo stesso avviene ai credenti che dubitano di qualcosa rivelata
da Gesù o la minimizzano, in questo modo si distaccano dalla comunione con lo Spirito Santo.
Quando Tommaso rientrò non volle credere alla testimonianza dei dieci Apostoli, con ostinazione ripeteva
che Gesù non poteva essere risorto, doveva prima averne conferma diretta. Questa ostinazione è simile a quella
dei credenti che continuano a peccare e a non riconoscere più Gesù, a non credere implicitamente nella sua Risurrezione, che Lui è vivo e vero. La frequenza della Messa in questo stato spirituale è sterile, non si acquisisce
alcuna Grazia per il blocco posto dal credente.
I peccati ripetuti senza più rifletterci in verità testimoniano che Gesù è rimasto morto e non è vivo,
non è il Risorto. Non Lo incontrano.
Nella seguente apparizione Gesù appare alla presenza di Tommaso e lo richiama ad un atteggiamento di Fede, lo stesso richiamo il credente distratto lo può ricevere se frequenta periodicamente il Padre spirituale o chiede consigli nella Confessione. Bisogna fare spesso la verifica della propria vita spirituale e non fidarsi delle
proprie convinzioni. Bisogna andare ogni giorno davanti l’Eucaristia per adorare Gesù e chiedergli di donarci il
suo Spirito per ricominciare un cammino fervoroso.
Per mostrare a Gesù il nostro amore, si deve fare ogni giorno l’apostolato della parola, invitando quanti hanno conosciuto il Signore a ritornare e ad iniziare un nuovo cammino di conversione per dare alla loro vita un
senso di appartenenza a Gesù. Per aiutare gli altri dobbiamo essere formati bene nella vita spirituale, noi lo
stiamo facendo con la newsletter e con gli incontri che sicuramente organizzeremo.
Chi si confessa oggi ottiene il perdono delle colpe e delle pene. Un grande atto di Misericordia Divina.

CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.

Lunedì 8 aprile 2013 Tempo di Pasqua ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE 0

Lunedì 8 aprile 2013 Tempo di Pasqua ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE

  • VANGELO (Lc 1,26-38)
    Ecco concepirai un Figlio e Lo darai alla luce.
  • Dal Vangelo secondo Luca
    In quel tempo, l’Angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una Vergine, promessa Sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La Vergine si chiamava Maria. Entrando da Lei, disse: «Rallégrati, piena di Grazia: il Signore è con Te». A queste parole Ella fu molto turbata e
    si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’Angelo Le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato Grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un Figlio, Lo darai alla luce e Lo chiamerai Gesù. Sarà grande e
    verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre
    sulla casa di Giacobbe e il suo Regno non avrà fine». Allora Maria disse all’Angelo: «Come avverrà questo,
    poiché non conosco uomo?». Le rispose l’Angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di Te e la potenza
    dell’Altissimo Ti coprirà con la sua ombra. Perciò Colui che nascerà sarà Santo e sarà chiamato Figlio di Dio.
    Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per
    lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la Serva del Signore: avvenga
    per me secondo la tua Parola». E l’Angelo si allontanò da Lei. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
La solennità dell’Annunciazione è stata spostata ad oggi perché il 25 marzo iniziava la Settimana Santa. La
pagina che abbiamo sotto gli occhi è talmente intensa e significativa che si è quasi costretti a scegliere alcune
tematiche più importanti ma senza trascurare le altre magari nelle prossime newsletter. La nostra Fede esulta
come esultò la Vergine Maria dopo avere ascoltato il messaggio di Dio portato dall’Arcangelo Gabriele.
Nel suo pieno atto di abbandono si coglie la sua intera donazione alla volontà di Dio. Si sottomette totalmente privandosi di tutto.
Certo, è irraggiungibile una risposta operativa come quella della Vergine, anche se Dio L’aveva preservata
dal peccato originale e prescelta per diventare il Paradiso terrestre ed accogliere il Figlio eterno, Ella si trovava
a vivere in mezzo a paesani diffamatori e curiosi. Non fu facile la sua vita, non fu lasciata mai tranquilla dai paesani e da alcuni parenti, erano sempre lì a rimproverarla per non aver fatto studiare il piccolo Gesù come gli
altri.
Anche qui la Vergine seguiva la volontà del Padre e non era una sua scelta, ma cosa potevano capire
quelli duri di cuore?
Quando le persone spirituali fanno una scelta di vita forte o vanno controcorrente, i più vicini, parenti e amici, sono lì pronti a condannare e a lamentarsi. Se invece la scelta ricade su qualcosa di mondano e di peccaminoso, sono tutti contenti. Quindi, a seguire i consigli di persone senza Dio e immerse nella mondanità si corre il
rischio di perdere la vita eterna.
Bisogna saper dire no con coraggio, e precisare che la vostra Fede è contraria a scelte mondane o immorali.
Dopo il “Sì” all’Arcangelo, la vita della Fanciulla di Nazareth fu un continuo susseguirsi di prove e di accuse, ma erano senza motivo, si trattava di una istigazione dei diavoli a quelle persone che dovevano far perdere
la pace a Lei. Purtroppo per essi, la Giovane Maria era la Madre della Pace, era impossibile perdere anche per
un solo istante la gioia quasi infinita e la piena comunione con la Santissima Trinità.
Anche voi vi trovate spesso a dover tribolare con persone che vi disturbano senza motivo, vi accusano in
modo subdolo, vi diffamano in famiglia o al lavoro, ma anche in parrocchia, vi guardano con sospetto perché
qualcuno si diverte alle vostre spalle. Mi riferisco a voi ma sapete bene che il primo sono io a subire incalcolabili attacchi giornalieri da non credenti, modernisti, gente che pratica l’occultismo e per non mancare nulla anche da pseudo cattolici.
È il nostro “Sì” convinto e pieno a Gesù a rendere gli insensibili così rabbiosi, non ne hanno alcune ragione
ma non riescono a fermare la loro irritazione nel sapere che preghiamo e che siamo devoti della Madonna. Lo
stesso avviene al nemico, satana si imbestialisce quando vede la presenza della Madre di Dio in un’anima e non
può fare nulla. Non può portare quell’anima con sé all’inferno, non può neanche confonderla con pensieri strani.
Vedete come la nostra consacrazione al Cuore Immacolato di Maria ci rende forti nelle tentazioni e
terrorizza i diavoli?
Nel Vangelo di oggi troviamo all’inizio dell’Annunciazione il grande gaudio presente in San Gabriele: “Rallégrati, piena di Grazia: il Signore è con Te”. Non esiste in tutta la Bibbia un annuncio così entusiasmato, per
trovare qualcosa di simile dobbiamo andare a leggere il profeta Sofonia: “Prorompi in grida di gioia, figlia di
Sion! Rallegrati, gioisci con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme! Il Signore ha annientato i tuoi nemici, tu non
temerai più annuncio di sventura” (Sof 3,14s).
Questa giovane figlia di Sion rappresenta simbolicamente l’intero Israele, allo stesso modo la Vergine Maria
viene chiamata ad impersonare tutta la nuova comunità messianica, il nuovo Israele scelto per rinnovare l’alleanza con Dio.
La Vergine Maria nell’Annunciazione rappresenta l’umanità fino alla fine del mondo, Ella risponde per sé
ma viene chiamata a partecipare alla Redenzione come collaboratrice, una vera Corredentrice, per avere condiviso tutto con il Figlio Gesù, quasi anche la morte, perché i suoi dolori di Madre sono stati inauditi.
San Gabriele si presenta come il mediatore tra Dio e gli uomini, nell’Annunciazione espone le esigenze di
Dio e fa la proposta alla Fanciulla Maria. L’Incarnazione di Dio non era un dono riservata a Lei, ma che attraverso Lei avrebbe giovato all’umanità passata, presente e futura fino alla fine del mondo. Nell’Antico Testamento il popolo rispondeva alle richieste di Dio, adesso è una Vergine a rispondere per tutto il popolo.
Dio incarnandosi crea una Nuova Alleanza con un nuovo popolo ed è la Madonna a dire “Sì” a nome di tutti. Ma non tutti accetteranno l’Alleanza stabilita da Dio e faranno altre scelte, molti addirittura nei secoli si scaglieranno contro la Vergine e la Chiesa Sposa di Cristo.
Noi facciamo parte di questa Nuova Alleanza e conosciamo cosa ci chiede Gesù nel Vangelo, questo nuovo
annuncio dobbiamo portarlo agli altri e mostrare con le nostre opere che abbiamo incontrato Dio nella nostra
vita. Non solo dobbiamo dire il nostro continuo “Sì” a quanto ci chiede Gesù, siamo chiamati come suoi seguaci ad annunciare con la gioia di San Gabriele e la disponibilità della Madonna, che il Signore è vivo e vuole
donare a tutti molte Grazie.

CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Mi fermerò a pregare per una persona in particolare, quella con cui fatico ad andare d’accordo, o con cui ho
uno screzio aperto, o che preferisco non incontrare.

Pensiero
La carità perfetta consiste nel sopportare i difetti degli altri, non stupirsi delle loro debolezze, ma soprattutto
nel comprendere che questa regina delle virtù non deve assolutamente restar chiusa in fondo al cuore. (Santa
Teresa di Lisieux).

Mercoledì 10 aprile 2013 Tempo di Pasqua 0

Mercoledì 10 aprile 2013 Tempo di Pasqua

  • VANGELO (Gv 3,16-21)
    Dio ha mandato il Figlio nel mondo, perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
  • Dal Vangelo secondo Giovanni
    In quel tempo, Gesù disse a Nicodemo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché
    chiunque crede in Lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di Lui. Chi crede in Lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il
    giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le
    loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere
    non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere
    sono state fatte in Dio». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
La Verità che Gesù rivela a Nicodemo è la presenza della Luce Divina nel mondo, non portata dal Messia in
quanto Uomo ma da Dio stesso incarnato in un Uomo. Concetti che Nicodemo stentava a capire per la sua diversa formazione religiosa, ma rimane sicuro che il Maestro non è una Persona comune. Si interroga sul significato di Luce che è venuta nel mondo senza essere vista dagli uomini.
Infatti, non tutti si accorgono della Luce di Dio che avvolge tutto perché Dio è in ogni luogo, sono i peccatori a non decifrare la presenza di Dio, le ispirazioni che Lui invia a tutti loro fino a quando essi sono in una condizione non irreversibile. Quando invece scendono in basso fino a respingere volontariamente Dio, diventa forse irreversibile la loro condizione. Eppure Gesù è venuto perché “chiunque crede in Lui non vada perduto”.
Gesù vuole far giungere la sua Luce soprattutto dove ci sono tenebre spirituali e l’oscuramento intellettuale.
Se ci chiediamo quanti sono a seguire la Luce di Dio, la risposta è imprevedibile e scoraggiante. Da come
vive questa società sembra quasi completamente senza la Luce di Dio, lo vediamo dai comportamenti stravaganti e spesso immorali di moltissimi personaggi della musica, del cinema, dello sport, della politica. Essi dicono con le loro opere che non riescono a seguire la Luce di Dio perché non interessati ed anche perché non la
possono vedere.
La Luce di Dio è spirituale e illumina l’intelletto, riscalda i cuori, santifica l’anima.
C’è un abisso tra il cristiano che possiede questa Luce dal cristiano che invece rimane sempre ai margini del
cammino di conversione. Senza un vivo desiderio di piacere a Gesù e di compiere opere buone, la conversione
non è mai attuata, infatti non basta la sola presenza fisica o la ripetizione di preghiere. È il cuore che deve cambiare per amare Dio sopra ogni cosa e cominciare a vivere le virtù cristiane.
Gesù è Amore e vuole donare a tutti questo Amore che cambia la persona, chi non si decide di lasciarsi avvolgere dall’intervento Divino, rimane sempre solo e si abbatte facilmente. È la Luce di Dio a rischiarare la
confusione che spesso colpisce la persona e non sa da che parte andare, non riesce a scegliere secondo la volontà di Dio. Non può una persona che non vive in amicizia con Gesù avere il suo Spirito.
Vediamo che il 99% della società vive in modo confuso e compiendo scelte sbagliate perché non ha la Luce
di Dio. Anche grandi personaggi della cultura prendono iniziative che poi si rivelano inesatte con conseguenze
pesanti sulla loro credibilità e spirito di intuizione. Non intendo gli affari commerciali che riescono a molti imprenditori perché lì è sufficiente una certa abilità personale, intendo altre scelte non ponderabili perché imprevedibili.
Per considerare le scelte di persone più avventate, ho letto che molti personaggi della musica mondiale e dello sport hanno fatto forti investimenti assurdi, anche un ragazzino avrebbe capito fin dall’inizio l’assurdità delle
scelte, ma la cosa che sorprende è che molti altri del loro ambiente all’inizio applaudivano queste iniziative.
Sono messi proprio male.
Non occorre una grande intelligenza per presentire qualcosa, anche perché con la sola intelligenza non
puoi capire in anticipo cosa ti succederà compiendo determinate scelte di vita, per non sbagliare è indispensabile la Luce di Dio.
Il mondo oggi ha rifiutato questa Luce e cammina nelle tenebre, la cosa che allarma è sicuramente il futuro
che non potrà migliorare nonostante l’ottimismo e la speranza che mi accompagnano sempre. Potranno i pecca-
tori da soli ritornare a Dio, abbandonando le loro gravi immoralità per iniziare un cammino di penitenza? No,
solo la Grazia di Dio può suscitare vere conversioni. Le preghiere dei buoni potranno convertire molti peccatori, a condizione che ci sia una benché minima apertura a Dio.
Se il mondo non riesce a vedere la Luce di Dio, noi siamo chiamati a mostrarla con le nostre buone opere, la bontà e la sincerità.

CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Mi fermerò a pregare per una persona in particolare, quella con cui fatico ad andare d’accordo, o con cui ho
uno screzio aperto, o che preferisco non incontrare.

Pensiero
La carità perfetta consiste nel sopportare i difetti degli altri, non stupirsi delle loro debolezze, ma soprattutto
nel comprendere che questa regina delle virtù non deve assolutamente restar chiusa in fondo al cuore. (Santa
Teresa di Lisieux).

Martedì 9 aprile 2013 Tempo di Pasqua 0

Martedì 9 aprile 2013 Tempo di Pasqua

  • VANGELO (Gv 3,7-15)
    Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’Uomo.
  • Dal Vangelo secondo Giovanni
    In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento
    soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».
    Gli replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro di Israele e non conosci queste cose? In verità, in verità Io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo
    veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come
    crederete se vi parlerò di cose del Cielo? Nessuno è mai salito al Cielo, se non Colui che è disceso dal Cielo, il
    Figlio dell’Uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio
    dell’Uomo, perché chiunque crede in Lui abbia la vita eterna». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Il colloquio indimenticabile tra Gesù e Nicodemo ci permette di comprendere meglio il significato della vera
conversione: si deve rinascere di nuovo. Quando Nicodemo ascolta queste parole rimane confuso, non immagina la corretta spiegazione di quelle parole. D’altronde, un uomo erudito come Nicodemo conosceva bene le
Scritture, non capisce però il significato di “dovete nascere dall’alto”.
La stima e la venerazione di Nicodemo verso Gesù erano note, Lo va a trovare di notte per non farsi scoprire
e perché desiderava ardentemente incontrare l’Uomo che parlava senza un errore ed operava facendo solo del
bene. Quando Lo incontra Lo chiama “Maestro”, non nel senso utilizzato dagli ebrei, davvero Lo considerava
ben superiore a tutti loro. Gli chiede notizie sulla sua missione perché non nutriva alcun dubbio di trovarsi dinanzi al Messia atteso.
Quando Nicodemo sente di dover rinascere dall’alto gli viene un forte sussulto, rimane agitato dinanzi
alla gravità della rivelazione.
Ogni volta che un cristiano ascolta un insegnamento che non rientra nello schema incorporato, si agita e cerca di non seguire il consiglio. Questo avviene anche ai cristiani ancora tiepidi ed insicuri nel cammino di Fede,
mentre quelli che hanno deciso di seguire Gesù secondo la sua Parola si rallegrano quando ricevono nuovi consigli. Non tutti i nuovi consigli sono buoni, bisogna seguire quelli che rispecchiano il Vangelo storico.
È questa la condizione posta dal Signore per dare seguito alla conversione: rinascere dall’alto, rinascere di
nuovo nello Spirito di Dio e dare una svolta alle esigenze della vita. Non tutto ciò che piace è buono, non tutto
ciò che si pensa viene da Dio, non tutto ciò che si segue aiuta il cammino spirituale.
È indispensabile dare una svolta alla vita tiepida e indifferente per ricominciare un nuovo cammino animati
dallo Spirito Santo, non è mai una vera conversione quando si continuano a compiere le stesse cose di prima.
Chi si converte cambia vita e scelte, chi segue Gesù non può rimanere legato ai vizi. Questo rinascere dall’alto
indica sostanzialmente una trasformazione interiore, ed è opera della Grazia senza dubbio, ma senza la partecipazione del cristiano la Grazia svanisce.
Uno dei modi per collaborare e rendere efficace la Grazia di Dio è la mortificazione
dell’immaginazione.
Solo questo lavoro interiore porta alla purificazione delle nostre facoltà interiori, necessaria perché la vita di
Gesù si sviluppi in noi con pienezza. L’immaginazione è utile perché l’anima ne ha bisogno, ma deve essere
guidata dalla retta ragione, senza sconfinare nell’immaginario e senza allontanare dalle cose divine. Se non è
guidata correttamente, l’immaginazione conduce lontano dal Vangelo ed avvicina sempre più alle cose vane,
fantastiche e proibite.
Chi controlla l’immaginazione allontana con facilità i pensieri inutili, purifica l’anima e la dispone a
vivere meglio la presenza di Gesù.

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MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Mi fermerò a pregare per una persona in particolare, quella con cui fatico ad andare d’accordo, o con cui ho
uno screzio aperto, o che preferisco non incontrare.

Pensiero
La carità perfetta consiste nel sopportare i difetti degli altri, non stupirsi delle loro debolezze, ma soprattutto
nel comprendere che questa regina delle virtù non deve assolutamente restar chiusa in fondo al cuore. (Santa
Teresa di Lisieux).