Categoria: ANNO 2014

Mercoledì 1 gennaio 2014 MARIA, MADRE DI DIO 0

Mercoledì 1 gennaio 2014 MARIA, MADRE DI DIO

  • VANGELO (Lc 2,16-21)
    I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il Bambino. Dopo otto giorni gli fu messo nome Gesù.
  • Dal Vangelo secondo Luca
    In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il Bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del Bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano
    si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel
    suo Cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto,
    com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo
    nome Gesù, come era stato chiamato dall’Angelo prima che fosse concepito nel grembo. Parola del Signore
    Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
    Uno degli aspetti che mi piace di questa solennità è la sua collocazione nel calendario liturgico. Nel 1° giorno del nuovo anno troviamo la Madre di Dio ad indicarci il cammino, a guidarci durante tutto l’anno. I credenti
    trovano in questo giorno la risposta al cammino spirituale che non si può non compiere senza la Madonna.
    Dio da molti secoli ha voluto che si esaltasse la Vergine Maria con questo titolo, fin dal lontano 11 ottobre
    431, quando, durante il Concilio di Efeso, venne definita la Verità di Fede della “Divina Maternità di Maria”;
    così nel 1931, ricorrendo il XV Centenario del Concilio, Papa Pio XI ne istituì la festa liturgica.
    La Chiesa ha recepito la volontà di Dio indicando non solo nell’Immacolata la Guida per giungere a Gesù, ha
    anche posto al 1° dell’anno la solennità più prestigiosa. Una Creatura che diventa Madre di Dio è clamoroso,
    non diventa madre di una delle tante divinità pagane degli antichi romani o dei greci, la Fanciulla di Nazareth è
    stata innalzata ad un privilegio che anche i cristiani più deboli faticano a credere: Madre di Dio.
    Una Creatura elevata ad una dignità così insuperabile, inaccessibile, ineguagliabile, doveva avere privilegi rarissimi!
    In questi duemila anni, di conseguenza, la Madre di Dio ha dimostrato la sua Onnipotenza per Grazia, intervenendo su mandato di Dio nella nostra storia unicamente per condurre noi a Dio. Con la sua piena partecipazione alla Vita del Figlio Divino è diventata Corredentrice del genere umano e Mediatrice per distribuire le
    Grazie ai richiedenti, in quanto la sua volontà è annullata totalmente nella volontà della Santissima Trinità.
    Non posso non ricordare tutti i denigratori che hanno offeso gravemente la Vergine Maria, non solo con le
    bestemmie, i più pericolosi sono stati in passato i cristiani stessi e continuano ancora oggi l’offensiva. Molti seguaci di Cristo minimizzano il ruolo unico che la stessa Chiesa indica da millenni alla Madonna. Tra tutti i detrattori pieni di orgoglio e vuoti di spiritualità, non è mai stata provata valida una sola tesi contro la Madonna.
    Perchè in passato c’è stata e continua ad esserci anche oggi una forte avversione verso la Madonna da parte
    dei cattolici? Possiamo capire il rifiuto dei protestanti, ma come si spiega la strana avversione di molti cattolici,
    tra cui teologi e insegnanti di religione? All’inizio della sua ribellione, Lutero con il suo Protestantesimo rimase
    devoto della Madonna, furono i suoi seguaci evangelici a rifiutare la devozione alla Madre di Dio.
    La spiegazione del rifiuto della devozione alla Madonna si trova nella vita dissipata e corrotta delle
    persone che La lottano, è evidente che la presenza di negatività e di ispirazioni diaboliche infondono tanta avversità contro la loro irriducibile nemica.
    Maria è la Donna piena di Grazia e di virtù, concepita senza peccato, Madre di Dio e Madre nostra, Assunta
    in Cielo in Corpo e Anima. La Sacra Scrittura ci parla di Lei come della più eccelsa di tutte le creature, la Benedetta, la più lodata fra le donne, Colei che tutte le generazioni chiameranno Beata. La Chiesa ci insegna che
    Maria occupa, dopo Cristo, il posto più alto e insieme il più vicino a noi, a motivo della sua Maternità Divina.
    Ella fu per Grazia di Dio esaltata, dopo il Figlio, sopra tutti gli Angeli e gli uomini.
    Sicuramente sono miliardi i devoti che in questi duemila anni hanno chiesto il suo aiuto e la sua protezione,
    incalcolabili sono i miracoli ottenuti tramite la Madre di Dio, perchè così ha voluto Gesù, che tutto ricevessimo
    da Lei, Madre della Grazia e Mediatrice di tutte le Grazie.
    Non c’è limite nell’amare la Madonna, è assolutamente indispensabile seguire Lei per incontrare Gesù, è Lei
    la Maestra del cammino di perfezione. Amate senza limiti la Madre, Ella non attende altro che il vostro sì e la
    vostra apertura a Lei per compiere in ognuno di voi meraviglie di Grazie.
    In questo 1° giorno del nuovo anno meditiamo diversi messaggi dati da Lei a Medjugorje, si avverte la premura e l’amore della Madre!
    “Cari figli, io sono vostra Madre; vi invito ad avvicinarvi a Dio tramite la preghiera, perché solo Lui è la
    vostra pace e il vostro Salvatore. Perciò, figlioli, non cercate la consolazione materiale, ma cercate Dio. Io
    prego per voi ed intercedo presso Dio per ognuno di voi. Io chiedo la vostra preghiera, affinché mi accettiate e
    accettate anche i miei messaggi come i primi giorni delle apparizioni; e solamente quando aprite i cuori e
    pregate succederanno miracoli. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!”. (25 settembre 1993)
    “Cari figli! Oggi vi invito alla preghiera. Io sono con voi e vi amo tutti. Io sono vostra Madre e desidero che
    i vostri cuori siano simili al mio Cuore. Figlioli, senza la preghiera non potete vivere né dire che siete miei.
    La preghiera è gioia. La preghiera è ciò che il cuore umano desidera. Perciò avvicinatevi, figlioli, al mio Cuore Immacolato e scoprirete Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”. (25 novembre 1994)
    “Cari figli! Oggi vi invito ad offrire le vostre croci e le vostre sofferenze per le mie intenzioni. Figlioli, io
    sono vostra Madre e desidero aiutarvi chiedendo per voi la Grazia presso Dio. Figlioli, offrite le vostre sofferenze come dono a Dio perché, diventino un bellissimo fiore di gioia. Perciò, figlioli, pregate per poter capire
    che la sofferenza può diventare gioia e la croce la via della gioia. Grazie per avere risposto alla mia chiamata!”. (25 settembre 1996)
    “Cari figli! Oggi sono con voi in modo speciale tenendo Gesù Bambino in braccio, e vi invito, figlioli, ad aprirvi al Suo invito. Lui vi invita alla gioia. Figlioli, vivete gioiosamente i messaggi del Vangelo, che ripeto dal
    tempo in cui sono con voi. Figlioli, io sono vostra Madre e desidero svelarvi il Dio dell’amore e il Dio della
    pace. Non desidero che la vostra vita sia nella tristezza ma che sia realizzata nella gioia secondo il Vangelo
    per l’eternità. Solo così la vostra vita avrà senso. Grazie per avere risposto alla mia chiamata!”. (25 dicembre
    1996)
    “Cari figli! Io desidero che voi affidiate a me i vostri cuori, così che Io possa condurvi nella strada che
    porta alla luce e alla vita eterna. Non voglio che i vostri cuori errino nelle tenebre di oggi. Io vi aiuterò. Io sarò con voi in questa strada in cui si scopre l’amore e la misericordia di Dio. Come Madre, vi chiedo di permettermi di farlo. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”. (18 marzo 1999)
    “Cari figli! Oggi, come mai prima d’ora, il mio Cuore chiede il vostro aiuto. Io, vostra Madre, prego voi,
    miei figli, di aiutarmi a realizzare quello per cui il Padre mi ha mandata qui. Mi ha mandata in mezzo a voi
    perché il suo amore è immenso. In questo anno grande e santo nel quale siete entrati, pregate in modo particolare per coloro che non hanno ancora sentito l’amore di Dio. Pregate e aspettate”. (2 gennaio 2000)
    “Cari figli, come Madre gioisco con voi, perchè come Madre vi invito. Vi porto mio Figlio. Mio Figlio, vostro Dio. Purificate i vostri cuori, chinate la testa davanti al vostro unico Dio. Permettete che il mio Cuore materno esulti di gioia. Grazie”. (2 luglio 2005)
    “Cari figli, Io come Madre vengo a voi e vi mostro quanto vi ama Dio, vostro Padre. Voi, figli miei, dove
    siete? Cosa è al primo posto nel vostro cuore? Cosa vi ostacola nel mettere mio Figlio al primo posto? Permettete, figli miei, che la benedizione di Dio scenda su di voi. Che la pace di Dio vi penetri. La pace che dà mio
    Figlio, solo Lui”. (2 settembre 2005)
    “Cari figli, oggi, con Gesù fra le braccia, in modo particolare vi invito alla conversione. Figli, durante tutto
    questo tempo che Dio mi ha permesso di essere con voi, incessantemente vi ho invitato alla conversione. Molti
    dei vostri cuori sono rimasti chiusi. Figlioli, Gesù è pace, amore, gioia e per questo decidetevi adesso per Gesù. Incominciate a pregare. PregateLo per il dono della conversione. Figlioli solo con Gesù potete avere la pace, la gioia e il cuore pieno d’amore. Figlioli Io vi amo. Io sono vostra Madre e vi do la mia benedizione materna”. (25 dicembre 2005)
    “Cari figli, vengo a voi perché desidero col mio esempio mostrarvi l’importanza della preghiera per coloro
    che non hanno conosciuto l’amore di Dio. Voi chiedetevi: mi seguite? Figli miei, perché non riconoscete i segni
    del tempo? Perché non parlate di essi? Venite con me, come Madre vi chiamo. Grazie per aver risposto alla
    mia chiamata”. (2 aprile 2006)
    “Cari figli, Dio vi ha creato con la libera volontà perché conosciate e scegliete la Vita o la Morte. Io come
    Madre, con amore materno, desidero aiutarvi nella conoscenza e nella scelta della vita. Figli miei, non ingannatevi con la pace falsa e la gioia falsa. Permettete figlioli miei, che Io vi mostri la vera via, la via che conduce alla vita: a mio Figlio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”. (2 luglio 2006)
    “Cari figli, oggi è un grande giorno di gioia e di pace. Rallegratevi con Me. Figlioli, in modo particolare vi
    invito alla santità nelle vostre famiglie. Desidero, figlioli, che ogni vostra famiglia sia santa e che la gioia divina e la pace che Dio oggi vi manda regnino e dimorino nelle vostre famiglie. Figlioli, aprite i vostri cuori oggi, in questo giorno di Grazia. Decidetevi per Dio e metteteLo al primo posto nella vostra famiglia. Io sono vostra Madre. Vi amo e vi dono la mia benedizione materna”. (25 dicembre 2006)
    “Cari figli! Già da lungo tempo vi do il mio Cuore materno e vi porgo mio Figlio. Voi mi rifiutate. Permettete che il peccato vi avvolga sempre di più. Permettete che vi conquisti e vi tolga la capacità di discernimento.
    Poveri figli miei, guardatevi intorno e osservate i segni del tempo. Pensate di poter vivere senza la benedizione
    di Dio? Non permettete che la tenebra vi avvolga. Anelate dal profondo del cuore a mio Figlio. Il Suo Nome
    dissipa la tenebra più fitta. Io sarò con voi, voi solo chiamatemi: “Eccoci Madre, guidaci!”. Vi ringrazio! (La
    Madonna era molto triste. Ha dato solo il messaggio e ci ha benedetti)”. (2 maggio 2009)
    “Cari figli, in questo tempo di preparazione e di gioiosa attesa, io come Madre desidero indicarvi ciò che è
    più importante: la vostra anima. Può nascere in essa mio Figlio? È purificata con l’amore dalla menzogna,
    dalla superbia, dall’odio e dalla malvagità? La vostra anima ama al di sopra di tutto Dio come Padre e il fra-
    tello in Cristo? Io vi indico la strada che innalzerà la vostra anima all’unione completa con mio Figlio. Desidero che mio Figlio nasca in voi. Che gioia per me, la Madre. Vi ringrazio”. (2 dicembre 2009)
    1 Ave Maria per Padre Giulio
    CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
    MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
    Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
    Proposito
    Vincerò le mie vergogne e pregherò più spesso con i miei familiari.
    Pensiero
    Un solo atto di amore di Dio fatto in tempo di aridità, vale più che cento fatti in tenerezza e consolazione.
    (Padre Pio)
    Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine
    di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal mio sito:
    http://www.gesuemaria.it/efficace-preghiera.html
    “Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già
    siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle
    stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se
    partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in
    comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente”.
Giovedì 2 gennaio 2014 Tempo di Natale 0

Giovedì 2 gennaio 2014 Tempo di Natale

  • VANGELO (Gv 1,19-28)
    Dopo di me verrà uno che è prima di me.
  • Dal Vangelo secondo Giovanni
    Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero:
    «Chi sei, dunque? Sei tu Elìa?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora:
    «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa». Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu
    battezzi, se non sei il Cristo, né Elìa, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a
    voi sta uno che voi non conoscete, Colui che viene dopo di me: a Lui io non sono degno di slegare il laccio del
    sandalo». Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando. Parola del Signore
    Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
    Suscitava molta sorpresa la figura e l’opera di Giovanni Battista, dava fastidio all’assetto appiattito organizzato dai capi dei sacerdoti e dei leviti. Quando iniziò la sua predicazione ci fu un notevole clamore nella zona,
    le domande che si ponevano era tante e nessuno riusciva ad individuare la verità. Il popolo attendeva il Messia e
    ogni nuovo profeta che predicava o che pregava pubblicamente scatenava ipotesi e supposizioni.
    La caratteristica che impressionava tutti era la penitenza praticata da Giovanni Battista, non si era visto nella
    regione un profeta con questa rigorosa disciplina. La maggior parte ipotizzava per il Messia atteso ma preoccupava la sua rigidità mentre l’Atteso avrebbe dovuto portare la pace e l’amore.
    Lo interrogano subito: “Tu, chi sei?”. Era la domanda che nascondeva la curiosità e il timore di conoscere la
    verità, l’audacia li spinse ad ascoltare la sua testimonianza. Rimasero sorpresi sia per la risposta pienamente
    sincera sia per lo svelamento della sua vera identità.
    Non era il Messia ma “Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come
    disse il Profeta Isaia”.
    Era un Precursore e questo confondeva ancora di più i curiosi farisei, era venuto per preparare la via al Messia. Il suo ruolo era di annunciare l’arrivo dell’Atteso delle genti, già in questo mostrava una profonda umiltà,
    svelava il suo ruolo di inferiore e subordinato.
    Giovanni Battista era stato santificato nel grembo della madre, quindi prima ancora di nascere, dalle parole
    pronunciate dalla Vergine Maria la quale trasmetteva l’onnipotenza contenuta nel suo grembo. Ma lo stato di
    santificato prima ancora di nascere non era di per sè il completamento della vita spirituale, questa spettava a lui
    coltivarla per diventare il Precursore del Messia.
    In Giovanni Battista riscontriamo una autenticità maestosa, non si lasciò deviare dalla mentalità del tempo
    nè prese decisioni secondo il proprio punto di vista. La rinuncia alle proprie opinioni in materia di Fede o nelle
    scelte fondamentali, è una prova di maturità spirituale. Dio ripone grande fiducia in queste persone credibili e
    sincere, sempre pronte ad affermare la verità e ancora più veloci a rifiutare l’opinione umana piena di miseria e
    imprecisione.
    Giovanni Battista ha realizzato in pieno la volontà di Dio, senza mettere se stesso davanti alla verità, senza
    esaltare il suo prestigioso ruolo. Egli si mise a servizio della Verità, lo fece con massima docilità e rinnegamento, fino a raggiungere una santità elevatissima. Noi non potremo avanzare nel cammino di perfezione se non
    metteremo prima da parte l’orgoglio. È uno sforzo notevole vincere questo vizio, ma l’esercizio giornaliero ci
    farà ottenere grandi vittorie.
    Questo grande Profeta ci indica la vera via della nostra realizzazione: sta nel compiere la volontà di
    Dio e nella rinuncia.
    1 Ave Maria per Padre Giulio
    CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
    MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
    Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
    Proposito
    Vincerò le mie vergogne e pregherò più spesso con i miei familiari.
    Pensiero
    Un solo atto di amore di Dio fatto in tempo di aridità, vale più che cento fatti in tenerezza e consolazione.
    (Padre Pio)
    Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine
    di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal mio sito:
    http://www.gesuemaria.it/efficace-preghiera.html
    “Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già
    siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle
    stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se
    partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in
    comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente”.
Venerdì 3 gennaio 2014 Tempo di Natale SANTISSIMO NOME DI GESÙ 0

Venerdì 3 gennaio 2014 Tempo di Natale SANTISSIMO NOME DI GESÙ

  • VANGELO (Gv 1,29-34)
    Ecco l’Agnello di Dio
  • Dal Vangelo secondo Giovanni
    In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’Agnello di Dio, Colui che toglie il
    peccato del mondo! Egli è Colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un Uomo che è avanti a me, perché era
    prima di me”. Io non Lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché Egli fosse manifestato a Israele». Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di Lui. Io non Lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse:
    “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è Lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e
    ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio». Parola del Signore
    Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
    Questo 1° capitolo del Vangelo di San Giovanni, dopo il Prologo, evidenzia le fasi dell’agire di Giovanni
    Battista, impegnato nel dare testimonianza di se stesso, in modo da sciogliere ogni dubbio sulla sua reale identità di servitore del Messia. Oltre a spiegare che il suo compito era quello di preparare la Via, indicava Gesù come l’Agnello di Dio, Lo presentava come il Messia atteso ed agiva con assoluta convinzione.
    La presenza di Giovanni Battista è un concentrato di verità e di umiltà, gli uomini però non amano la
    verità e rifiutano l’umiltà.
    Una delle conseguenze dei peccati è la perdita della vergogna, la persona non ha più un limite nell’agire arrogante, perde le redini dell’istinto e segue l’euforia del momento. I ripetuti peccati si oppongono alla verità, nascondono la bellezza della vita onesta per privilegiare le passioni disordinate. Il mondo di oggi è bersaglio di
    incalcolabili tentazioni che satana riesce a far giungere attraverso i mass-media e solo i cristiani coerenti riescono a mantenersi integri.
    Gli uomini scelgono di continuo modelli da imitare e per questo si creano molti idoli, non se ne può fare a
    meno quando Dio non occupa il centro della vita. Questi modelli sono osservati molto spesso attraverso la televisione e altri mezzi di comunicazione, sono amati, si cercano notizie per conoscere come vivono, cosa fanno,
    come parlano, il profumo che utilizzano, cosa mangiano e cosa pensano del sesso e della vita in generale. Diventano idoli da imitare.
    Invece, quanti sono i cristiani che meditano la vita di Giovanni Battista o di qualche altro Santo per
    diventare migliori? Pochi!
    Ecco la crisi epocale della Chiesa e lo smarrimento dei cristiani, essi non hanno punti di riferimento perchè
    troppo impegnati nelle occupazioni mondane e assorbiti dai social network che frullano la loro testa. Avviene di
    continuo una manipolazione utilizzando mezzi che sembrano utili per conoscere e allargare il giro delle proprie
    conoscenze, quando invece si rimane dominati da una esigenza impulsiva e non spirituale che cresce sempre più.
    I veri prigionieri oggi sono coloro assoggettati a modelli di comportamento depravato. Moltissimi giovani di
    oggi seguono regole di comportamento diverse da quelle che i genitori si aspettano, forse qui c’è una mancanza
    di educazione religiosa oppure non c’è più un controllo sereno delle loro scelte.
    I giovani non hanno limiti nella scelta dei modelli da imitare che non sono sempre positivi, oggi forse
    positivo lo è uno su diecimila.
    La discussione non si pone sull’esistenza di modelli di comportamento, esistono da sempre e oggi i più deboli li ricercano ansiosamente, dobbiamo invece capire se risultano importanti. Senza volerlo si può diventare un
    modello di comportamento positivo o negativo, dipende dallo stile di vita, dal ruolo che si occupa nella società
    o nell’ambiente di lavoro. Da qui nasce una responsabilità notevole davanti a Dio, perchè gli altri seguono nel
    bene o nel male gli stessi comportamenti.
    Noi abbiamo un modello straordinario ed è Gesù, già solo nell’invocare il suo Nome avvertiamo un senso di
    gioia e di pace. Un amico lo chiamiamo per nome, Gesù è molto di più, è Dio, il Signore, la Grazia incarnata.
    Come si può non invocare ogni giorno Colui che ci dona la vita e ci permette di restare in questo mondo? Il Padre ha stabilito il Nome Gesù per suo Figlio e lo ha comunicato tramite l’Angelo alla Madonna.
    Quando si pronuncia il Nome Gesù i diavoli tremano e l’anima migliora, un senso di pace avvolge la persona
    turbata e abbattuta. Nello stesso Nome di Gesù è legata ogni benedizione per chi Lo pronuncia e Lo adora. Con
    quanto rispetto e, insieme, con quanta fiducia dobbiamo ripeterlo di continuo!
    Chi invoca con amore il Nome di Gesù sa che si salverà, perchè chi crede in questo Nome arriva ad essere
    figlio di Dio. “In verità, in verità vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio Nome, Egli ve la darà”.
    Nel Nome di Gesù si perdonano i peccati e le anime vengono purificate e santificate. Annunciare questo
    Nome è l’essenza di ogni apostolato, poichè il Signore è il fine della storia umana, il punto focale dei desideri
    della storia e della civiltà, il centro del genere umano, la gioia di ogni cuore, la pienezza delle loro ispirazioni.
    In Gesù gli uomini trovano quello di cui più hanno bisogno e quello di cui sono assetati: salvezza, pace, gioia, perdono dei peccati, libertà, comprensione, amicizia. Gesù prova grande compassione di quelli che Lo invocano e concede sempre Grazie. “Gesù, Maestro, abbi pietà di noi”. Così gridavano i lebbrosi e il Signore li guarì da ogni malattia, li rese puri e felici.
    Invocando il Santissimo Nome di Gesù spariranno molti ostacoli e guariremo da molte malattie dell’anima che ora ci affliggono.
    1 Ave Maria per Padre Giulio
    CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
    MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
    Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
    Proposito
    Vincerò le mie vergogne e pregherò più spesso con i miei familiari.
    Pensiero
    Un solo atto di amore di Dio fatto in tempo di aridità, vale più che cento fatti in tenerezza e consolazione.
    (Padre Pio)
    Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine
    di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal mio sito:
    http://www.gesuemaria.it/efficace-preghiera.html
    “Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già
    siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle
    stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se
    partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in
    comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente”.
Sabato 4 gennaio 2014 Tempo di Natale 0

Sabato 4 gennaio 2014 Tempo di Natale

  • VANGELO (Gv 1,35-42)
    Abbiamo trovato il Messia.
  • Dal Vangelo secondo Giovanni
    In quel tempo, Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse:
    «Ecco l’Agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò
    e, osservando che essi Lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì -che, tradotto, significa Maestro-, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove Egli dimorava e quel giorno rimasero con Lui; erano circa le quattro del pomeriggio. Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e Lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello
    Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» -che si traduce Cristo- e lo condusse da Gesù. Fissando lo
    sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» che significa Pietro.
    Parola del Signore
    Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
    Nel Vangelo di ieri Giovanni Battista ha dato testimonianza a Gesù indicandolo come l’Agnello di Dio, mentre Lo vedeva avvicinarsi verso lui. Non ci fu un dialogo tra loro due, niente domande da parte del Precursore
    già sufficientemente informato dallo Spirito Santo sulla vera identità di Gesù. La testimonianza di Giovanni
    Battista era precisa, affermava con assoluta certezza quanto aveva conosciuto.
    «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di Lui. Io non Lo conoscevo, ma proprio Colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e
    rimanere lo Spirito, è Lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio
    di Dio».
    La grande attendibilità di Giovanni Battista era sufficiente per convincere tutti i presenti, rimanevano nel
    dubbio solo i farisei e quanti non volevano perdere certi privilegi nel Tempio. La testimonianza resa da lui era
    fortissima, rivelava prima ancora dell’inizio della vita pubblica di Gesù la sua divinità, lo gridava senza temere
    nessuno: “… questi è il Figlio di Dio”.
    Oggi all’interno del Cristianesimo si fa fatica a testimoniare Gesù, molti credenti hanno vergogna di parlarne
    al lavoro per non patire ritorsioni, ma così si accontentano gli uomini e si tradisce il Signore! Di chi avremo paura se restiamo nel Cuore di Gesù?
    Il Vangelo oggi presenta i versetti seguenti, racconta che successivamente Giovanni Battista si trovava con
    due discepoli proprio mentre passava Gesù, il quale proseguì il suo cammino senza fermarsi, mentre tra i mondani ci si ferma e si fanno quattro chiacchiere. I due cugini però non erano mondani, tutte le loro mosse erano
    prestabilite dalla sapienza di Dio, così doveva svolgersi la missione di entrambi.
    Gesù passava e Giovanni Battista non Lo chiamò per presentargli i suoi discepoli, disse loro solo questo: “Ecco l’Agnello di Dio!”.
    Perchè non si parlavano pubblicamente? La gente non doveva capire che i due si conoscevano, quasi che esistesse un accordo già prestabilito, tutto doveva apparire reale e che la loro conoscenza era spontanea, guidata da
    una missione unica, irripetibile.
    Furono sufficienti poche parole a Giovanni Battista per indirizzare i suoi discepoli dietro a Gesù. Notiamo il
    grande distacco da se stesso, la sua intenzione era solo quella di scomparire per rendere visibile a tutti la presenza del Signore.
    Tutto in Giovanni Battista era di una spiritualità elevatissima, gioiva mentre indicava ai suoi discepoli di seguire Gesù, perchè il suo compito era quello di preparare la Via, indicare la strada migliore. Ogni cristiano deve
    saper indicare la strada migliore ai peccatori smarriti nella selva del mondo, sono però pochi quelli che se ne
    preoccupano.
    È il compito di ogni Sacerdote fare esattamente le stesse cose compiute da Giovanni Battista.
    Si formano i discepoli per farli andare dietro a Gesù, si mette al centro il Signore in ogni circostanza per poi
    mettersi sempre più in un angolo e lasciare agire Dio. Non deve mai restare al centro il Sacerdote, altrimenti
    non permetterà mai a Gesù di agire nella comunità, si lascerà Dio ai margini e quindi si frappongono sempre ostacoli all’azione dello Spirito Santo.
    I due discepoli lasciarono Giovanni Battista e seguirono Gesù, Egli li vide e domandò: “Che cosa cercate?”.
    Non domandò chi cercavano ma cosa. Si può cercare una persona per entrare in amicizia o per giocare, Gesù
    invece chiese cosa chiedevano. Il Signore sposta il dialogo da Lui alle cose divine, anche se l’Autore era sempre
    Lui, voleva subito fare elevare ai due la mente verso le cose di Dio.
    Andrea e Giovanni erano buoni e semplici, furono i primi a trovare Gesù, sono sempre i più buoni a
    dimorare nel Cuore del Signore.
    Non dimentichiamo la pratica dei Primi 5 Sabati del mese dedicati alla Madonna.
    http://www.gesuemaria.it/files/PRIMI%205%20SABATI%20DEL%20MESE.pdf
    1 Ave Maria per Padre Giulio
    CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
    MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
    Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
    Proposito
    Vincerò le mie vergogne e pregherò più spesso con i miei familiari.
    Pensiero
    Un solo atto di amore di Dio fatto in tempo di aridità, vale più che cento fatti in tenerezza e consolazione.
    (Padre Pio)
    Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine
    di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal mio sito:
    http://www.gesuemaria.it/efficace-preghiera.html
    “Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già
    siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle
    stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se
    partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in
    comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente”.
Domenica 5 gennaio 2014 II DOMENICA DOPO NATALE 0

Domenica 5 gennaio 2014 II DOMENICA DOPO NATALE

  • VANGELO (Gv 1,1-18)
    Il Verbo si fece Carne.
  • Dal Vangelo secondo Giovanni
    In principio era il Verbo,
    e il Verbo era presso Dio
    e il Verbo era Dio.
    Egli era, in principio, presso Dio:
    tutto è stato fatto per mezzo di lui
    e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
    In lui era la vita
    e la vita era la luce degli uomini;
    la luce splende nelle tenebre
    e le tenebre non l’hanno accolta.
    Venne un uomo mandato da Dio:
    il suo nome era Giovanni.
    Egli venne come testimone
    per dare testimonianza alla luce,
    perché tutti credessero per mezzo di lui.
    Non era lui la luce,
    ma doveva dare testimonianza alla luce.
    Veniva nel mondo la luce vera,
    quella che illumina ogni uomo.
    Era nel mondo
    e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
    eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
    Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto.
    A quanti però lo hanno accolto
    ha dato potere di diventare figli di Dio:
    a quelli che credono nel suo nome,
    i quali, non da sangue
    né da volere di carne
    né da volere di uomo,
    ma da Dio sono stati generati.
    E il Verbo si fece Carne
    e venne ad abitare in mezzo a noi;
    e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
    gloria come del Figlio unigenito
    che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.
    Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
    «Era di Lui che io dissi:
    Colui che viene dopo di me è avanti a me,
    perché era prima di me».
    Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto:
    Grazia su Grazia.
    Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
    la Grazia e la Verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
    Dio, nessuno Lo ha mai visto:
    il Figlio unigenito, che è Dio
    ed è nel seno del Padre,
    è Lui che lo ha rivelato. Parola del Signore
    Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
    Il Prologo è già stato presentato in queste due settimane liturgiche, vi rimando alla rilettura della newsletter
    di martedì 31 dicembre per focalizzare alcuni dati. Merita un commento analitico per il contenuto pieno di
    spunti, ogni frase apre ampie dissertazioni. Non c’è il tempo per analizzarlo tutto, mi ritrovo a scrivere ogni
    giorno il commento in un tempo relativamente breve e non in una settimana se invece mi occupassi solamente
    del Vangelo della domenica.
    Rileggendolo ancora una volta, dopo l’approfondimento biblico e lo studio minuzioso del testo, come avviene quando si studia la Parola di Dio, trovo ancora spunti di meditazione molto interessanti che cercherò di condividere con tutti voi. La Sacra Scrittura è una miniera interminabile di preziosi doni e di una sapienza eterna.
    Questa prima frase che meditiamo ci rivela chiaramente che senza Gesù la vita degli uomini è un fallimento
    completo, nonostante le maschere, il successo effimero, il benessere, l’ostentazione vanitosa e superficiale. Vivono così quanti non seguono Gesù, è vero che non tutti mostrano queste caratteristiche per lo stato sociale in
    cui vivono, almeno una la portano di sicuro: la maschera.
    Io non condanno neanche questi ma prego per tutti loro, non hanno compreso nulla della vita per la
    loro cecità. Si salveranno?
    Leggiamo la prima frase che desidero commentare: “In Lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la
    luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno accolta”. San Giovanni riesce in poche parole a dimostrare
    la connessione tra la vera Vita e la Luce che illumina le coscienze e il mondo, non ci può essere Luce Divina
    negli uomini se prima non incontrano l’Autore della Vita. Prima bisogna accogliere chi ci dona la vita, non c’è
    vera vita senza Colui che dona gioia, amore e pace ad ogni vita umana.
    La Luce che illumina la persona e la divinizza scaturisce dall’incontro con la Vita che è Gesù Cristo,
    senza Lui non può esistere questa Luce e la persona vive nelle tenebre. Ogni persona che non ha in sè la
    Luce di Gesù vive nella cecità intellettuale completa e compie scelte imprudenti, qualche volta azzeccate per
    l’esperienza acquisita, ma non per avere “visto” con gli occhi della Fede.
    Moltissime persone vivono senza la Luce di Gesù che illumina la vita e riscalda i cuori, tra queste ci sono
    anche persone buone, oneste, mansuete. Dio aiuta i buoni anche se non hanno incontrato Gesù, rimangono però
    sempre assoggettate ad ogni tentazione e difficilmente ne riescono vincitori, i loro guai scaturiscono dalle scelte
    sbagliate e da stili di vita frivoli.
    Anche molti credenti compiono di continuo scelte sbagliate perchè si fidano della pochissima Luce che si intravede appena, essi hanno la convinzione che ogni loro pensiero è perfetto, esatto, veritiero. Questa poca Luce
    presente non li illumina ma li acceca ancora di più per orgoglio, essi non vogliono cambiare comportamenti e
    vanno a Messa, ma conservano sempre la vecchia mentalità.
    Il Prologo afferma che “la Luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno accolta”. Gesù vorrebbe illuminare anche i cuori ricolmi di peccati ma non può, non hanno il desiderio nè la capacità di abbandonare la
    corruzione e di rinascere a vita nuova. Le tenebre non possono accogliere la Luce, solo con l’aiuto di molte preghiere è possibile suscitare desideri di conversione e risuscitare quanti dimorano nelle tenebre del mondo.
    L’altra frase che meditiamo dal Prologo, indica che Gesù è la Grazia: “Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo
    ricevuto Grazia su Grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la Grazia e la Verità vennero per mezzo
    di Gesù Cristo”. Oltre la testimonianza della divinità di Gesù, era un modo per informare gli ebrei che essi non
    avevano ricevuto tutto da Mosè, a lui Dio rivelò solo la Legge, ma non è stato Mosè a scrivere la Legge. “… fu
    data per mezzo di Mosè”.
    Mentre Gesù Cristo dona la Grazia da sé, perchè Lui è la fonte della Grazia e della Verità.
    Il Prologo aggiunge: “Dio, nessuno Lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è Lui che Lo ha rivelato”.
    1 Ave Maria per Padre Giulio
    CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
    MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
    Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
    Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine
    di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal mio sito: http://www.gesuemaria.it/efficace-preghiera.html
    “Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già
    siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle
    stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se
    partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in
    comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente”
Lunedì 6 gennaio 2014 EPIFANIA DEL SIGNORE 0

Lunedì 6 gennaio 2014 EPIFANIA DEL SIGNORE

  • VANGELO (Mt 2,1-12)
    Siamo venuti dall’oriente per adorare il re.
  • Dal Vangelo secondo Matteo
    Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è Colui che è nato, il Re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei
    sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero:
    «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei
    davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo,
    Israele”». Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul Bambino e, quando
    l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo». Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il Bambino.
    Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il Bambino con Maria sua Madre, si prostrarono e Lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese. Parola del Signore
    Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
    Epifania significa manifestazione, quella che meditiamo oggi è la prima manifestazione di Dio ai pagani in
    un piccolo Corpo, furono i tre Magi a ricevere il grande dono di vedere il Messia promesso. Molto spesso con
    leggerezza si parla dei Magi senza attribuire ad essi meriti enormi, vengono presentati e considerati come grandi scienziati che osservarono una stella e si misero in cammino per capire il suo segnale. Tutto qui, ma è davvero riduttivo.
    Nei Magi sono rappresentati i popoli di ogni lingua e Nazione che, chiamati da Dio, si mettono in
    cammino per adorare Gesù.
    I sacrifici compiuti da loro tre furono innumerevoli, è stato un cammino faticoso e pericoloso, si spostarono
    dal lontano Oriente per andare a vedere il Messia. Quindi, essi sapevano che la stella li avrebbe portati davanti
    al Re, non tanto per la conoscenza sapienziale delle Scritture, furono avvisati misteriosamente e compresero che
    era una ispirazione divina.
    I Magi si misero in cammino perchè decisi ad adorare il Messia, avevano una volontà determinata e il grande
    desiderio di incontrare il Bambino. A moltissimi cristiani di oggi manca il desiderio di incontrare Gesù e la loro
    volontà è orientata verso altre scelte non spirituali. Le scelte si assumono responsabilmente e ognuno ne trae le
    conseguenze.
    La decisione di mettersi in cammino, nonostante le intemperie e le gelate invernali, mostrano nei Magi
    una fermezza esemplare!
    Non andavano a riscuotere doni materiali, al contrario portavano doni al Bambino, però furono loro a ricevere grandi Grazie spirituali. I Magi mostrarono una grande Fede per avere seguito la stella già dal suo sorgere,
    finchè si fermò sopra il luogo dove si trovava il Bambino. Al vedere la stalla essi provarono una grande gioia.
    Fermiamoci a riflettere su questo punto molto importante.
    I Magi non si meravigliarono di essere stati condotti a un borgo sperduto, o che la stella si sia fermata sopra
    una casa piccola e modesta. Invece si riempirono di gioia perchè davvero avevano incontrato Dio. Forse i
    cristiani più cercatori di segni avrebbero elevato lamentele o avrebbero cercato un’altra stella da seguire. Immagino la scena con tre cristiani di oggi che bramano vedere segni, davanti alla grotta povera e fredda di Betlemme che accusano la stella di avere sbagliato luogo.
    Il grosso guaio dei cristiani che cercano i segni che piacciono a loro, è di lamentarsi con Dio quando Lui si
    presenta secondo la sua volontà e non secondo i loro desideri. Sappiamo che per molti cristiani non sono mai
    sufficienti i segni che Dio manifesta.
    Ognuno si chieda cosa avrebbe fatto davanti alla povera grotta di Betlemme dopo un lungo viaggio e dopo
    l’aspettativa di vedere grandi cose. Riflettete su questo punto perchè è importante. C’è da capire cosa vogliamo
    noi o pretendiamo noi, rispetto a quello che Dio ci vuol donare o che in realtà ci spetta. Se vogliamo fare un
    cammino autentico e secondo il Vangelo storico, non possiamo mai lamentarci se ci ritroviamo davanti alla povera grotta invece che nella reggia di Erode.
    I Magi hanno dato un esempio enorme di spirito di sacrificio e di grande desiderio di adorare il Bambino Gesù.
    È riduttivo pensare ai Magi solo per i doni portati a Gesù o per il viaggio. Essi hanno affrontato sacrifici
    immani per arrivare davanti al Bambino e inginocchiarsi in atto di piena adorazione. Non interessava dove si
    trovava il Bambino, essi cercavano il Bambino, Lui solo era il centro del loro interesse.
    Provarono una grande gioia davanti alla grotta e non rimasero delusi perchè cercavano Gesù, essi si riempirono di gioia quando Lo videro. Quindi, ogni via che porta a Gesù è sempre piena di gioia, non può esserci spazio per la delusione, altrimenti si tratta di un cammino umano, senza la Grazia di Dio.
    Davanti alla povera grotta i Magi hanno gioito senza avere visto il Bambino, questo aspetto li rende ancora
    più importanti, poi si inginocchiarono davanti a Lui, senza chiedersi il perchè della nascita nella povertà o in
    quella grotta o in inverno o vicino agli animali. Credettero e basta, senza porsi continue domande e senza
    cercare di investigare nelle cose di Dio. La loro Fede era grande.
    Dio era nascosto in un Bambino apparentemente innocuo, i Magi Lo adorarono con pieno trasporto e si resero suoi servi, senza porsi domande sul significato della manifestazione di Dio. Era il Messia e loro credevano
    senza nutrire un minimo dubbio.
    Oggi nel Tabernacolo Dio è nascosto ma ci è sempre vicino, si presenta a noi sotto l’insignificante presenza
    di un pezzo di pane e non ci rivela la sua gloria, perchè non si impone irresistibilmente, aspetta la nostra risposta che è autentica se piena di semplicità e di verità.
    I Magi donarono a Gesù i doni più preziosi dell’Oriente, aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro,
    incenso e mirra. Chiediamoci cosa doniamo noi a Gesù quando andiamo davanti al Tabernacolo e partecipiamo
    alla Messa! Siamo proprio sicuri di aprire il cuore e di donargli quanto abbiamo di più amorevole?
    L’oro è simbolo di regalità, l’incenso è il profumo bruciato ogni sera sull’altare e simboleggiava la speranza
    del Messia. La mirra indica che Dio incarnato prenderà su di sè le nostre miserie, si farà carico dei nostri dolori.
    La mirra è il sacrificio che non deve mai mancare nella vita cristiana. La mortificazione non è pessimismo, non
    è grettezza d’animo, al contrario essa è in stretta relazione con l’allegria, con la carità, col rendere la vita gradevole agli altri.
    Riporto uno scritto di San Escrivà: “La mortificazione non consisterà ordinariamente in grandi rinunce, sarà composta di piccole vittorie ripetute: sorridere a chi ci importuna, negare al corpo capricciosi desideri superflui, abituarsi ad ascoltare gli altri, far fruttare il tempo che Dio ci mette a disposizione e tante altre piccole
    cose apparentemente senza senso, mentre sono consistenti vittorie spirituali”.
    1 Ave Maria per Padre Giulio
    CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
    MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
    Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
    Proposito
    Perchè la mia preghiera non sia un alibi alla mia mancata conversione, cercherò d’imitare quei Santi di cui
    chiedo spesso l’intercessione.
    Pensiero
    Come il fuoco prova la purezza dell’oro, così la tentazione prova la virtù dell’uomo. Spesso ignoriamo noi
    stessi fino a che punto siamo capaci di resistere: la tentazione ce lo rivela (Tommaso da Kempis)
    Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine
    di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal mio sito:
    http://www.gesuemaria.it/efficace-preghiera.html
    “Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già
    siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle
    stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se
    partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in
    comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente”.
Martedì 7 gennaio 2014 Feria propria 0

Martedì 7 gennaio 2014 Feria propria

  • VANGELO (Mt 4,12-17.23-25)
    Il Regno dei Cieli è vicino.
  • Dal Vangelo secondo Matteo
    In quel tempo, quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e
    andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che
    era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
    «Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,
    sulla via del mare, oltre il Giordano,
    Galilea delle genti!
    Il popolo che abitava nelle tenebre
    vide una grande luce,
    per quelli che abitavano in regione e ombra di morte
    una luce è sorta».
    Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il Regno dei Cieli è vicino». Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il Vangelo del Regno e guarendo ogni
    sorta di malattie e di infermità nel popolo. La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i
    malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed Egli li guarì. Grandi folle
    cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.
    Parola del Signore
    Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
    Ieri sera dopo l’invio della newsletter ho riflettuto nuovamente sui Magi, singolari personaggi scelti da Dio
    per spiegare la Nuova Alleanza stabilita con un nuovo popolo, quello cristiano. Il Figlio di Dio che viveva in
    Gesù istituì da subito questo nuovo patto nel suo Sangue, che avrebbe versato successivamente sul Calvario. La
    Nuova Alleanza non era più rivolta a un solo popolo, quello degli ebrei, doveva coinvolgere l’umanità.
    Subito dopo la nascita, in quel Bambino apparentemente inerme Dio chiama gente dai giudei e dalle Nazioni
    pagane, perchè si fondesse in unità non secondo la carne, ma nello Spirito e costituisse il nuovo Popolo di Dio.
    Davanti al Bambino che riposa nella grotta sono chiamati i pastori che rappresentavano gli ebrei e i Magi che
    rappresentavano i pagani e tutti i popoli esistenti. Gesù unisce tutti i popoli nella povera grotta, intendendo che
    il cammino per arrivare a Lui richiede il rinnegamento e l’abbandono di tutte le cose inutili.
    Chiediamoci il motivo della chiamata dei Magi che arrivarono da lontano. Dio poteva chiamarli da una regione vicina invece nel loro lungo viaggio ci indica che il cammino di Fede è lungo, dura tutta la vita, non ci si
    può rilassare per non perdere quanto guadagnato. I Magi ci indicano che se il viaggio è lungo e faticoso, si può
    trovare Gesù, occorre la buona volontà e il desiderio operativo di incontrarlo.
    I Magi partirono da lontano e incontrarono Gesù, altri pur avendo maggiori agevolazioni non incontrano mai il Signore.
    Colpisce leggere, inoltre, che i Magi si inginocchiarono davanti al Bambino in adorazione, erano colmi di
    gratitudine per il dono della chiamata e non sapevano come mostrare la loro profonda gratitudine. Oggi si è diffusa la moda di non inginocchiarsi più in Chiesa, solo quelli che amano sinceramente Gesù e Lo considerano
    Dio si inginocchiano davanti al Tabernacolo e durante la consacrazione della Santa Messa.
    L’Epifania è il ricordo della manifestazione di Gesù, è la festa di coloro che sono già arrivati alla Fede e di
    coloro che si trovano sulla strada per arrivarci. Molti sono in cammino e spesso si fermano, solo la loro determinazione li porterà davanti a Gesù. Occorre inevitabilmente l’aiuto della Madonna, senza la sua guida il cammino si interromperà.
    È nostro dovere adoperarci in tutti i modi perchè i nostri amici, familiari e colleghi si avvicinino a Gesù: a
    qualcuno procureremo un libro di buona dottrina, ad altri rivolgeremo un invito vibrante perchè si decidano a
    mettersi in cammino, ad altri ancora parleremo della necessità della formazione spirituale.
    Oggi il Vangelo cita il fiume Giordano, fa da confine fra la Giordania e Israele. Il fiume viene citato per indicare che grandi folle seguivano Gesù dopo i grandi miracoli compiuti in Galilea. Il fiume Giordano mi fa ricordare con gioia l’iscrizione alla newsletter, avvenuta in questi giorni, di due nuovi parrocchiani di questa Parrocchia virtuale, che abitano in Giordania, a Irbid e Madaba, molto vicini ai luoghi frequentati dal Signore. Loro due fanno parte del 6% di cristiani presenti in Giordania, mentre sono pochissimi i cattolici, una presenza
    minima ma in una regione araba. Invito loro a pregare molto per la conversione a Gesù di tutta la Giordania.
    Ricordo che sono iscritti anche parrocchiani che vivono in Israele. Aumentano le iscrizioni alla newsletter di
    moltissime Nazioni del mondo, anche dal Viet Nam, è Antonio un seminarista a cui auguro una vita consacrata
    pienamente donata a Gesù e alla Madonna. In Occidente il nome lo scriviamo unito, Vietnam, mentre la forma
    costitutiva prevede la separazione.
    Leggiamo adesso la testimonianza di una nostra parrocchiana, mi ha autorizzato a pubblicarla, ad essa segue
    la mia risposta. Questi scritti ci fanno comprendere che c’è la mentalità umana da superare, lasciando vivere in
    noi lo Spirito di Gesù. La vita soprannaturale ci porta ad agire e a vedere la realtà con amore e misericordia.
    «Carissimo Padre Giulio, davvero grazie per il Suo apostolato. Lei mi ha dato e mi dà davvero una forza
    straordinaria. Aspetto sempre con immenso piacere di leggere la meditazione del giorno. Consideri che ho iniziato da meno di un anno il mio cammino spirituale, dopo aver saputo della malattia di mio padre che in pochi
    mesi lo ho poi condotto alla morte. Immagini che a marzo dello scorso anno, quando appunto venni a sapere
    della malattia, dissi a mio marito che “se mio padre dovesse morire, non parlatemi mai più della Chiesa”. Fortunatamente, è accaduto l’opposto e grazie a Lei. Pian piano mi sono avvicinata sempre di più ai Sacramenti
    (credo che non mi confessassi da circa 20/25 anni!) e credo di vedere in me un cambiamento positivo. Certo è
    che, come Lei spesso afferma, è una lotta continua contro il maligno. Cerco di coinvolgere in questa mia esperienza anche mio marito che ora infatti mi accompagna a volte alla Messa e con il quale condivido la gioia della mia piccola “trasformazione” parlando della Fede e del Signore. Ora Le chiedo: i familiari di mio marito
    (soprattutto una nipote di 23 anni) ci accusano -più o meno indirettamente- di incoerenza assumendo di non
    credere a miracolose conversioni e criticando in modo ironico anche mio marito per frequentare la Messa. Un
    giorno ho risposto a questa nipote -per averlo letto- che anche qualche Santo era prima un peccatore e che se
    io non avessi avuto la Fede non avrei superato la malattia e la morte di mio padre; lei mi ha risposto “Io credo
    alla scienza”. Ora Le chiedo: come comportarsi di fronte a tali discorsi? Mio marito mi dice di vivere privatamente la nostra esperienza perchè mettendosi a discutere di queste cose, rischiamo di dover compromettere i
    rapporti di parentela. So che Lei mi dirà forse di pregare per loro ma, mi creda, risulta difficile farlo soprattutto se Le dico che queste persone danno una grossa importanza al denaro… e spesso mi chiedo se sia il caso di
    frequentarle, questa nipote in particolare. Aspetto un Suo consiglio; se ritiene, può anche pubblicare questa
    mia, magari sarà d’aiuto ad altri fedeli. Grazie infinite… sempre avanti… Emanuela».
    «Ave Maria! Carissima Emanuela, il tuo scritto mi lascia contento, soprattutto la fase del superamento della
    prova dolorosa come è la morte di un padre. Gesù non porta mai dolori o sofferenze, Lui ci dona solo pace e
    gioia, la morte è un passaggio per tutti. È stata una Grazia particolare della Madonna ad averti rivitalizzata,
    devi ringraziarla ogni giorno con il Rosario. La preghiera personale è indispensabile per non smarrirsi, è bene
    fare un cammino di preghiera insieme a tuo marito. Tua nipote al momento non comprende le cose di Dio ed è
    inutile insistere, la cosa migliore è tacere quando la incontri. Amala perchè non è nella Luce, prega per lei, ne
    ha bisogno. Se vuoi aiutarla devi pregare per la sua conversione. Questo è il momento del silenzio con tua nipote, la Fede non si obbliga ma si dona con amore. Devi testimoniare la tua Fede mostrando un grande amore
    per lei. Gesù vuole salvare anche tua nipote, senza obbligarla a credere, dovrà svilupparsi in lei il desiderio di
    Dio e devi avere pazienza. Gesù ti ha aspettato circa 25 anni per ascoltare la tua Confessione, adesso tocca a
    te avere pazienza con tua nipote. Comprendo bene il tuo desiderio sincero di condividere la tua Fede, ma tua
    nipote adesso non accetta e una forzatura è sempre un danno, mai la soluzione. Verrà il tempo in cui dialogherete di Gesù, prima però deve vedere che la rispetti e le vuoi bene nonostante la sua incredulità. Cari saluti e la
    mia benedizione, Padre Giulio Maria».
    1 Ave Maria per Padre Giulio
    CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
    MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
    Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
    Proposito
    Perchè la mia preghiera non sia un alibi alla mia mancata conversione, cercherò d’imitare quei Santi di cui
    chiedo spesso l’intercessione.
    Pensiero
    Come il fuoco prova la purezza dell’oro, così la tentazione prova la virtù dell’uomo. Spesso ignoriamo noi
    stessi fino a che punto siamo capaci di resistere: la tentazione ce lo rivela (Tommaso da Kempis)
    Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine
    di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal mio sito:
    http://www.gesuemaria.it/efficace-preghiera.html
    “Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già
    siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle
    stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se
    partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in
    comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente”
Mercoledì 8 gennaio 2014 Feria propria 0

Mercoledì 8 gennaio 2014 Feria propria

  • VANGELO (Mc 6,34-44)
    Moltiplicando i pani, Gesù si manifesta Profeta.
  • Dal Vangelo secondo Marco
    In quel tempo, sceso dalla barca, Gesù vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come
    pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i suoi discepoli dicendo: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congedali, in modo che, andando per le campagne e i villaggi dei dintorni, possano comprarsi da mangiare». Ma Egli rispose loro: «Voi stessi date loro da
    mangiare». Gli dissero: «Dobbiamo andare a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?». Ma
    Egli disse loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere». Si informarono e dissero: «Cinque, e due pesci». E ordinò loro di farli sedere tutti, a gruppi, sull’erba verde. E sedettero, a gruppi di cento e di cinquanta. Prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero a loro; e divise i due pesci fra tutti. Tutti mangiarono a sazietà, e dei pezzi di pane portarono via dodici ceste piene e quanto restava dei pesci. Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini. Parola del Signore
    Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
    Si è trattato di un miracolo imprevedibile e che ha impressionato profondamente migliaia di persone, poteva
    essere la svolta esistenziale per tutti mentre alla fine quelli che continuarono a credere in Gesù rimasero in pochi. Non fu sufficiente neanche questo miracolo della moltiplicazione di pani e pesci, questo significa che molti
    cercano Gesù per avere benefici e non perché è Dio e che dobbiamo ringraziarlo per tutti i doni ricevuti.
    Quando si chiedono Grazie e non si ottiene nulla, c’è un esame da fare, si deve capire se cerchiamo Gesù
    perché è Dio oppure solamente per ottenere qualcosa. È un aspetto essenziale del cammino spirituale, altrimenti
    si può correre il rischio di pregare e di andare a Messa inutilmente. Non c’è efficacia quando si cercano i doni
    di Gesù e si rimane indifferenti a Gesù che è l’Autore dei doni.
    Mi riferisco all’indifferenza verso la sua Persona, non contrarietà ma una conoscenza debole e senza autentico interesse. Si partecipa a riunioni, si fanno preghiere, ci sono quelli che tengono conferenze, senza provare
    amore verso Gesù, altrimenti metterebbero in pratica gli insegnamenti del Vangelo storico. Per moltissimi cattolici Gesù è un’immagine astratta, si parla di Lui e si recitano preghiere senza avere come riferimento la sua
    Persona.
    È drammatico questo aspetto, soprattutto quando sono i Consacrati a sprofondare nell’insensibilità
    spirituale e diventano indifferenti.
    Essi portano anche i credenti lontani da Gesù, non solo si crea una confusione che danneggia i buoni credenti
    desiderosi di seguire la sana dottrina, il danno che si arreca all’immagine della Chiesa e principalmente al Vangelo è immenso. In questo stato spirituale si recitano preghiere vuote, senza amore, senza la volontà del rinnegamento per diventare autenticamente spirituali.
    Mi chiedo e invito tutti alla riflessione: i Consacrati che vivono disordinatamente e in preda a passioni sessuali che non controllano né vincono, che tipo di servizio spirituale svolgono a favore di Gesù e della Chiesa?
    Si possono considerare obiettivi nelle scelte pastorali? Che consigli danno ai credenti in materia di morale sessuale? Quale teologia seguono se hanno smarrito la Fede?
    Oltre lo scandalo che si moltiplica negli ambienti ecclesiali -che i buoni cattolici immaginano puri e spirituali-, tra i cattolici aumenta lo stupore e si convincono che una vita immorale conduce ad ogni possibile scelta opposta al Vangelo. Quanti commettono scandali perdono la capacità di scegliere la giustizia e la verità perché
    non hanno più il desiderio di servire Gesù e la Chiesa.
    Provo profonda amarezza e prego ogni giorno per i Consacrati confusi e immersi nella mondanità, invito voi
    a pregare per la conversione di quanti hanno smarrito Gesù e distruggono la Fede nei credenti a causa degli
    scandali.
    Quanti sbagliano si costruiscono da soli la loro condanna, noi preghiamo per loro e disapproviamo la
    loro condotta.
    C’è un’affermazione che Gesù dice nel Vangelo e che lascia sospesa la risposta, almeno in coloro che non
    guadagnano meriti davanti a Lui a causa della vita dissipata: “Voi stessi date loro da mangiare”. Non è stata
    una provocazione di Gesù agli Apostoli, fece comprendere che tutto è possibile per chi ha Fede e che nel suo
    Nome erano chiamati a sfamare i popoli, donando verità, amore, perdono.
    È possibile dare cibo spirituale agli affamati di verità e di giustizia, quando si è fatta una buona scorta, senza
    una grande spiritualità si potrà dare sempre poco o addirittura nulla. I poveri di spiritualità hanno fame ma non
    trovano molto cibo, finiscono per deperire fino ad arrivare allo sfinimento, alla perdita della Fede.
    Per questa ragione Gesù dice ai suoi sinceri seguaci: “Voi stessi date loro da mangiare”.
    1 Ave Maria per Padre Giulio
    CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
    MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
    Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
    Proposito
    Perchè la mia preghiera non sia un alibi alla mia mancata conversione, cercherò d’imitare quei Santi di cui
    chiedo spesso l’intercessione.
    Pensiero
    Come il fuoco prova la purezza dell’oro, così la tentazione prova la virtù dell’uomo. Spesso ignoriamo noi
    stessi fino a che punto siamo capaci di resistere: la tentazione ce lo rivela (Tommaso da Kempis)
    Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine
    di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal mio sito:
    http://www.gesuemaria.it/efficace-preghiera.html
    “Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già
    siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle
    stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se
    partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in
    comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente”.
Giovedì 9 gennaio 2014 Feria propria 0

Giovedì 9 gennaio 2014 Feria propria

  • VANGELO (Mc 6,45-52)
    Videro Gesù camminare sul mare.
  • Dal Vangelo secondo Marco
    Dopo che i cinquemila uomini furono saziati, Gesù subito costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a
    precederlo sull’altra riva, a Betsàida, finché non avesse congedato la folla. Quando li ebbe congedati, andò sul
    monte a pregare. Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed Egli, da solo, a terra. Vedendoli però affaticati
    nel remare, perché avevano il vento contrario, sul finire della notte Egli andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli. Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: «È un fantasma!», e si misero a gridare, perché tutti Lo avevano visto e ne erano rimasti sconvolti. Ma Egli subito parlò loro e disse: «Coraggio,
    sono Io, non abbiate paura!». E salì sulla barca con loro e il vento cessò. E dentro di sé erano fortemente meravigliati, perché non avevano compreso il fatto dei pani: il loro cuore era indurito. Parola del Signore
    Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
    Il Vangelo evidenzia che Gesù saziò i cinquemila uomini, ma erano presenti anche moltissime donne e i
    bambini, un numero rilevante di bocche affamate per il lungo tempo trascorso ad ascoltare e a seguire il Signore. Tutti i presenti furono saziati, era quello un pane materiale ma Gesù non selezionò i più fervorosi o quanti
    Lo seguivano per convinzione e non tanto per ottenere Grazie. Fece mangiare indistintamente tutti per il solo
    fatto che erano andati ad ascoltarlo.
    La bontà di Gesù emerge in ogni passo del Vangelo, Lui ci chiede di cercarlo per amore, perchè Lui è buono,
    le Grazie si devono chiedere avendo questa profonda convinzione. Bisogna chiedere sempre aiuto a Gesù, non
    stanchiamoci mai, sicuramente è diverso chiedere aiuto senza conoscerlo bene dall’amarlo più di ogni cosa perchè si conosce a fondo la sua infinita bontà.
    Ieri ho indicato di chiedere le Grazie amando più di tutto Gesù, non si devono cercare solamente le
    Grazie senza amarlo!
    Gesù dona di più dove trova una grande Fede in Lui, infatti dove c’è Fede si ama Dio e si osserva la sua
    Legge. Questo spiegava alle folle che Lo seguivano, indicava di mettere al centro della vita Dio, e questo fa
    scaturire incalcolabili benedizioni. Molti cristiani affermano che nella loro vita Dio è al centro di tutto, ed è sicuramente una testimonianza coraggiosa, non sempre però c’è una conoscenza adeguata della vita spirituale,
    quindi sono parole più di desiderio.
    Il Vangelo ci mostra che Gesù è sempre vicino a quanti Lo cercano con sincerità, si fa trovare quando è invocato, soccorre e rasserena quanti vivono nella preoccupazione. Solo la sua conoscenza fa aumentare la Fede
    in Lui, senza questa conoscenza si rimane confusi nelle cose spirituali. Si scambiano facilmente lucciole per
    lanterne, si parla e si scrive di Dio senza riuscire a distinguere il giorno dalla notte.
    Inoltre, la poca frequenza di Gesù davanti al Tabernacolo fa emergere questo: un grande amor proprio e la mancanza di saggezza.
    Gli Apostoli da tempo seguivano Gesù ed avevano assistito al grande miracolo della moltiplicazione dei pani
    e dei pesci, ma subito dopo dubitarono di Gesù che camminava sul mare e gridarono. Gesù era andato in loro
    soccorso ma essi non avevano alcun discernimento perchè non erano ancora veramente convertiti, e la vera
    conversione sta nel profondo rinnegamento di sè.
    “Vedendoli affaticati nel remare, perché avevano il vento contrario, sul finire della notte Egli andò verso di
    loro camminando sul mare”. Gli Apostoli Lo videro ed erano sconvolti, questo indica che non erano ancora entrati nella fase spirituale mistica, possiamo dire che erano ancora molto umani. “Il loro cuore era indurito”, avevano assistito ad un grande miracolo senza assimilare una verità: Gesù era Dio Onnipotente.
    Gesù si rese presente quando essi si trovavano in difficoltà, Lui interviene quando i suoi seguaci si trovano in pericolo.
    Leggiamo alcune testimonianze:
    “Salve! Il libro del Santo Rosario è magnifico!!!!!! È proprio quello che mi mancava: un libro con spiegazioni semplici, dato che sono ortodossa e mi sento più cattolica! Fino a Pasqua 2013 non sapevo niente di Santo Rosario! Sono giovane ed a gennaio avrò 23 anni, nessuno mi ha insegnato niente, quello che riguarda catechismo e preghiere. Mia mamma che ha vissuto nel regime sovietico ove era proibito credere e pregare, mi ha
    insegnato solo Padre Nostro in lingua russa, quindi non sa molto e non è molto credente. Dopo che ho visitato
    Medjugorie a Pasqua 2013, ho cominciato interessarmi di Rosario e di preghiere. Da quella visita sono un po’
    cambiata. E ho cominciato a curiosarmi in internet tutto quello che riguarda Rosario. E ho trovato per caso il
    vostro sito e mi sono iscritta al suo Newsletter. Grazie di cuore Padre Giulio per catechismo quotidiano! Pregate per la conversione della mia anima, di mia mamma Lilia e di mia zia Ala. Ed io prego e pregherò per Lei.
    Pace e bene! Florea Alessia”.
    “Carissimo Padre Giulio Maria, anch’io la ringrazio immensamente perché ogni giorno con le sue catechesi
    mi aiuta a vedere ciò che io non riesco a vedere di me stessa, e credo che questo accada a ognuno di noi. Oggi
    in particolare ha instillato il rendimento di grazie che ho sentito come una benedizione. Grazie. Grazie anche
    per la preghiera efficace. L’avevo già stampata dal sito il giorno che mi sono iscritta, ma non l’ho mai recitata.
    Oggi credo che sia la preghiera che il Signore ha voluto inviarci per elargirci le Sue Grazie perché ce l’ha inviata dopo l’Adorazione Eucaristica. Grazie. Dio La benedica. Un affettuoso saluto, Isabella Quartu”.
    “Ave Maria! Reverendo Padre Giulio Maria, le invio i miei più sinceri e affettuosi auguri per la Festa degli
    Ognissanti! Volevo farla sorridere e condividere con lei un fatto accaduto ieri sera. Ieri sera alle sette mio marito e mio figlio di otto anni stanno per lasciare lo studio del dentista quando la dottoressa chiede a mio figlio
    se andrà a festeggiare Halloween. Mio figlio pronto risponde senza esitazione: “No: io sono cattolico come la
    mia famiglia!”, lasciando senza parole la dottoressa e la sua impiegata. Lode a Dio per questo piccolo fatto e
    grazie alla Madonna alla quale ogni sera mio figlio si consacra e chiede di essere sotto il suo prezioso Manto.
    Grazie anche a lei Padre Giulio. Pace e bene da Francesca Fellet”.
    “Gentile Padre la volevo ringraziare per tutti i saggi commenti, io ignorante con i suoi commenti riesco a
    capire molto. Che il Signore la illumini sempre. Grazie di essere entrata in contatto con questa newsletter che
    Dio illumini sempre il suo cammino e perdoni una peccatrice come me. Dio sia per me pieno di Misericordia, pensaci tu Signore mi affido a Te. Donatella”.
    “Gentile Padre Giulio Maria, grazie delle lettere che Gesù le permette di inviare ad ogni persona che per
    caso o per i suoi progetti divini, sembrano indicare a ciascuno di noi il cammino da seguire senza guardare
    indietro. Quindici minuti con Gesù sono arrivati per donarmi luce e sollievo al mio spirito e nella mia solitudine ci sono sempre Maria e Gesù. Dio la Benedica prego per lei. Julieth”.
    «Grazie, Padre Giulio, della sua testimonianza. Confermo l’importanza della gratuità nel distribuire certi
    libri, rivelazioni e messaggi divini. Preghi perché anche noi si possa riuscire ad essere fedeli a questo convincimento, nonostante le difficoltà. Le rivelazioni della Mistica tedesca Justine Klotz non vengono più stampate,
    ma fotocopiate, per mancanza di fondi. Lavoriamo con Internet, ma un libro é insostituibile. Questo è l’atto
    d’amore rivelato da Gesù a Justine Klotz, nata nel 1888 e morta nel 1984. “Gesù, Maria, Vi amo! Salvate le anime dei sacerdoti, salvate anime, Ve lo chiediamo supplichevoli, e concedeteci di poter ripetere quest’atto
    d’amore mille volte ad ogni respiro, ad ogni palpito”. Angelo».
    “Caro Padre Giulio, voglio ringraziarla infinitamente x la spiegazione del Vangelo. Per me è un grande aiuto spirituale. Quando lo leggo mi rasserena l’anima e mi dà molta calma interiore. Ma purtroppo sono stata
    una grande peccatrice e ora ho dei periodi in cui mi allontano totalmente dalla Chiesa a dal Vangelo, rimanendo con un vuoto enorme dentro. Mi capita di non aver più voglia di rivolgermi a Dio e alla Madonna e di
    stufarmi e nonostante faccio lo sforzo di pregare, non provo niente e mi sembra tutto inutile. Prego chiedendo
    che mi venga data la forza di continuare a pregare, ma mi sento inerte. Il mio pensiero è rivolto a Gesù, ma il
    mio cuore no. Non so cosa mi succede, ma tutto questo mi fa stare tremendamente male. Le chiedo di aiutarmi
    e consigliare cosa posso fare. Grazie infinite x tutto quello che fa. Margherita”.
    «Grazie Padre Giulio, iniziare la giornata dopo aver letto il Vangelo e le Sue parole di commento è impagabile ed irrinunciabile per essere sempre il più possibile sereni e certi di appartenere ad un gruppo “buono”.
    Lorenza Gisotti Bellini».
    “Caro Padre Giulio mi chiamo Nunziata e Le sono grata della sua newsletter che mi aiuta a capire meglio il
    Vangelo e a fare una introspezione personale. Non è facile e mi rivolgo ai sacerdoti della parrocchia così anche loro mi aiutano a ricevere Gesù nel mio cuore. Ogni giorno La leggo con gioia e ringrazio la Mamma Celeste di questo dono. Ne approfitto per farLe gli auguri per un Natale nella gioia del Signore Gesù. Con affetto.
    Nunziata da Grosseto”.
    “Caro Padre Giulio, la ringrazio per la Novena di Natale. Le volevo dire che ho ottenuto la Grazia che
    chiedevo ancor prima di finire la novena. Mio marito oggi ha deciso di confessarsi e per me è stato il più bel
    regalo di Natale, e me lo ha fatto proprio Gesù. Colgo l’occasione per augurarle Buon Natale, e che Dio la
    benedica per tutto ciò che fa per me e la mia famiglia. Milena”.
    “Carissimo Padre Giulio, con grande affetto la ringrazio di cuore per lo splendido insegnamento che con
    tanto amore ci invia quotidianamente, e che è per me più importante di ogni cosa al mondo, perchè con il suo
    speciale aiuto molti di noi riescono a camminare sul retto cammino nonostante i continui attacchi del nemico
    soprattutto nella casa del Padre. Lei è per me davvero prezioso più dell’oro. Pertanto nuovamente la ringrazio
    e le porgo i più sinceri Auguri di Buon Natale e Buon Anno! Prego indegnamente ogni giorno per lei, affinchè
    il Signore la custodisca sempre in grazia Sua; con affetto Ida Guida”.
    “Caro Padre Giulio, nella felicità del momento mi ero dimenticato di avvertirla che le preghiere sono arrivate e tra poco diventerò Padre. Sono consapevole che questo bambino è un dono di Dio, io e mia moglie ci
    impegneremo a guidarlo verso Gesù e Maria, al resto ci penseranno loro! Un abbraccio, Andrea”.
    “Non ci sono parole per esprimere tutto quello che hanno operato i suoi commenti nella mia anima, il conforto nei momenti più bui ma pian pianino con l’aiuto del Signore sto riemergendo. Spero che la mia sofferenza
    unita a quella di Gesù, benefici anche Lei e tutti i suoi collaboratori. Grazie. Sempre avanti non molli mai, un
    abbraccio. Salvina”.
    1 Ave Maria per Padre Giulio
    CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
    MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
    Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
    Proposito
    Perchè la mia preghiera non sia un alibi alla mia mancata conversione, cercherò d’imitare quei Santi di cui
    chiedo spesso l’intercessione.
    Pensiero
    Come il fuoco prova la purezza dell’oro, così la tentazione prova la virtù dell’uomo. Spesso ignoriamo noi
    stessi fino a che punto siamo capaci di resistere: la tentazione ce lo rivela (Tommaso da Kempis)
    Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine
    di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal mio sito:
    http://www.gesuemaria.it/efficace-preghiera.html
    “Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già
    siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle
    stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se
    partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in
    comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente”.
Venerdì 10 gennaio 2014 Feria propria 0

Venerdì 10 gennaio 2014 Feria propria

  • VANGELO (Lc 4,14-22)
    Oggi si è adempiuta questa Scrittura
  • Dal Vangelo secondo Luca
    In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione.
    Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò
    il passo dove era scritto:
    «Lo Spirito del Signore è sopra di me;
    per questo mi ha consacrato con l’unzione
    e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
    a proclamare ai prigionieri la liberazione
    e ai ciechi la vista;
    a rimettere in libertà gli oppressi
    e proclamare l’anno di Grazia del Signore».
    Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di
    Lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Tutti gli davano
    testimonianza ed erano meravigliati delle parole di Grazia che uscivano dalla sua bocca. Parola del Signore
    Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
    Il brano evangelico su cui stiamo meditando assume una speciale importanza in quanto è proposto come
    l’inizio ufficiale della missione di Gesù. San Luca non nasconde la solennità del momento. Fino a poco prima
    della lettura del rotolo, i paesani avevano sentito molte voci sulla potenza di Gesù, San Luca infatti evidenzia:
    “Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti ne facevano grandi lodi” (4,15-16).
    L’inizio del capitolo 4 presenta le tre tentazioni nel deserto e la vittoria di Gesù sui diavoli, la loro fuga e la
    precisazione che viene fatta per indicare che essi non dimenticano di disturbare i buoni: “… il diavolo si allontanò da Lui per ritornare al tempo fissato” (4,13).
    Trovandosi in Galilea, Gesù si diresse verso il paese che Lo vide crescere, Nazareth, ed entrò nella sinagoga
    perchè era sabato, era lì come uno della comunità, infatti tutti Lo conoscevano e Lo guardavano con sospetto e
    stupore. Ma uno stupore di incanto per le voci che avevano sentito sul suo conto, non sapevano cosa pensare e
    la perplessità era profonda. Mancavano di discernimento, un elemento che si evidenzia da solo, perchè i paesani
    erano incerti su tutto.
    Come non comprendere i nazaretani? Proprio questa mattina ho visto un video per qualche minuto, una intervista ad un Sacerdote francescano, docente universitario di una famosa facoltà di Teologia di Roma, ha affermato con certezza che Dio è stato inventato e che Gesù era in realtà la divinità Horus. Per questo Sacerdote
    gli ebrei costruirono Dio tramite un sincretismo degli antichi dei sumeri, avvalendosi di ricerche epigrafiche,
    archeologiche e filologiche.
    Il parallelismo che inventano tra Gesù e Horus è frutto di una giustificazione personale che porta all’irrazionalità. Se Dio non esiste e Gesù era un altro, quindi non hanno alcun obbligo di seguire il Vangelo, perchè esso
    non presenta una storia autentica. Questa teoria si disintegra da sola all’interno del Cristianesimo, nessun credente potrà mai appoggiare queste eresie. Intanto il professore continua ad insegnare ai giovani futuri Sacerdoti.
    Se anche Sacerdoti e Prelati mettono in dubbio oggi la divinità di Gesù, come non comprendere i nazaretani di duemila anni fa?
    Già all’ingresso di Gesù nella sinagoga tutti Lo guardavano e si scambiavano sguardi indagativi, volevano da
    subito una risposta su quanto si diceva in Galilea sul giovane che avevano visto crescere a Nazareth. Nella sinagoga Gesù “si alzò a leggere”, gli venne consegnato il rotolo del profeta Isaia. “Apertolo”, lesse il brano che
    gli interessava. “Poi arrotolò il volume, lo consegnò all’inserviente e sedette”.
    Tutti guardavano Gesù per ascoltare una sua parola, gli occhi erano fissi sopra di Lui, spasimavano per capire il motivo della missione che aveva intrapresa. Non a caso il rotolo era proprio quello che presentava la missione del Messia atteso, l’inizio del testo già indicava il programma: “Lo Spirito del Signore è sopra di me, per
    questo mi ha consacrato con l’unzione”.
    Gesù dunque si autopresenta come ripieno di Spirito, “consacrato con l’unzione”, “mandato per annunziare
    ai poveri un lieto messaggio”: è il Messia sacerdote, profeta e re. Su questo Volto di Cristo gli occhi della Fede
    e dell’amore dei cristiani devono stare fissi. Perdere di vista questo Volto significa smarrirsi e non comprendere
    più dove si trova la Verità biblica.
    Quando Gesù disse che quella parola si realizzava in Lui, “Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete
    ascoltato”, i presenti erano meravigliati per questa affermazione e passarono presto dallo stupore all’inquietudine, fu un vero shock l’ascolto di questa frase. Essi non reagirono al carattere eccezionale delle opere compiute
    da Gesù, erano indignati e mostravano molta sorpresa per il fatto che la sapienza sia stata donata proprio al giovane che conoscevano, che le opere di potenza siano compiute da Lui.
    La correlazione tra i miracoli che erano stati compiuti nella regione e questo Uomo che conoscevano
    bene, non poteva esistere!
    Essi ricordavano il lavoro di Gesù e i suoi parenti, erano convinti dell’incompatibilità tra Lui e il Messia. L’identità del compaesano era quella, non riuscivano a vedere altro, quindi bloccavano qualsiasi iniziativa di Dio.
    La stessa invidia e l’incapacità di non capire gli interventi di Dio, avvengono anche oggi tra i cristiani, sono
    presi di mira le autentiche apparizioni mariane come Fatima e Medjugorje, o Santi come Padre Pio e Natuzza
    Evolo.
    I nazaretani evitavano di porsi domande concrete per non accettare i miracoli di Gesù, creavano pretesti per
    non interrogarsi sulla verità dell’identità del loro conoscente divenuto famoso. È miserabile l’uomo quando non
    vuole accettare la verità e crea appigli per mostrare ciò che non esiste.
    La buonafede dei nazaretani non è ammissibile, c’è solo un grande orgoglio per non ammettere la verità, ma
    si comprende l’incapacità di arrivare alla verità per proprie responsabilità. Questa incapacità è però frutto di una
    vita disordinata, perchè oggi si può avere un dubbio sull’autenticità di una apparizione ma non sulla divinità di
    Gesù Cristo.
    Chiediamo nella preghiera la Grazia di vivere sempre nella verità e di evitare qualsiasi atteggiamento
    non spirituale.
    1 Ave Maria per Padre Giulio
    CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
    MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
    Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
    Proposito
    Perchè la mia preghiera non sia un alibi alla mia mancata conversione, cercherò d’imitare quei Santi di cui
    chiedo spesso l’intercessione.
    Pensiero
    Come il fuoco prova la purezza dell’oro, così la tentazione prova la virtù dell’uomo. Spesso ignoriamo noi
    stessi fino a che punto siamo capaci di resistere: la tentazione ce lo rivela (Tommaso da Kempis)
    Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine
    di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal mio sito:
    http://www.gesuemaria.it/efficace-preghiera.html
    “Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già
    siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle
    stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se
    partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in
    comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente”.