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Giovedì 2 agosto 2018 XVII Settimana del Tempo Ordinario Santa Maria degli Angeli alla Porziuncola Perdono d’Assisi 0

Giovedì 2 agosto 2018 XVII Settimana del Tempo Ordinario Santa Maria degli Angeli alla Porziuncola Perdono d’Assisi

  • VANGELO (Lc 1,26-33)
    Hai trovato Grazia presso Dio.
  • Dal Vangelo secondo Luca
    In quel tempo, l’Angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata
    Nazaret, a una Vergine, Sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La Vergine
    si chiamava Maria. Entrando da Lei, disse: «Ti saluto, o piena di Grazia, il Signore è con
    Te». A queste parole Ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto.
    L’Angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato Grazia presso Dio. Ecco concepirai
    un figlio, Lo darai alla luce e Lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo;
    il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe
    e il suo Regno non avrà fine». Parola del Signore
    Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
    Questa di oggi è una solennità vissuta con particolare intensità nel mondo francescano ma
    non è una festa francescana. È una ricorrenza meravigliosa rivolta all’umanità, riguarda tutti,
    soprattutto i peccatori ostinati e quanti, pur pregando, non riescono a rimanere sempre fedeli al
    Vangelo.
    Gesù anche in questa circostanza non si è dimenticato dei peccatori, di tutti i lontani da Lui,
    dei cristiani che trovano molta difficoltà nell’osservare i Comandamenti. Il Signore mostra il
    suo Volto mite e amabile, dice a tutti di non temerlo ma di amarlo, perché Egli è buono.
    Dice a tutti di cercarlo come se fosse il più importante tesoro, una perla unica e speciale.
    D’altronde, cosa non si fa per ottenere quello che piace? Il punto iniziale è questo: Gesù fa
    parte dei nostri pensieri? È presente nella giornata che trascorriamo tra impegni e
    preoccupazioni? È davvero il Signore della nostra vita e la Persona più prestigiosa?
    Dio ha creato l’uomo e la donna e non vuole perderli eternamente, non vuole lasciarli in balia
    del male e della corruzione dilagante, così ha concesso a San Francesco d’Assisi una
    indulgenza che dimostra il suo infinito Amore anche per i più ribelli peccatori.
    Per tutti c’è speranza, questo è il messaggio del «Perdono d’Assisi».
    Innanzitutto, vediamo cos’è l’indulgenza.
    «I peccati non solo distruggono o feriscono la comunione con Dio, ma compromettono anche
    l’equilibrio interiore della persona e il suo ordinato rapporto con le creature. Per un
    risanamento totale, non occorrono solo il pentimento e la remissione delle colpe, ma anche una
    riparazione del disordine provocato, che di solito continua a sussistere.
    In questo impegno di purificazione il penitente non è isolato. Si trova inserito in un mistero
    di solidarietà, per cui la santità di Cristo e dei Santi giova anche a lui. Dio gli comunica le
    Grazie da altri meritate con l’immenso valore della loro esistenza, per rendere più rapida ed
    efficace la sua riparazione.
    Nella Chiesa progressivamente è cresciuta la consapevolezza che il potere di legare e
    sciogliere, ricevuto dal Signore, include la facoltà di liberare i penitenti anche dei residui
    lasciati dai peccati già perdonati, applicando loro i meriti di Cristo e dei Santi, in modo da
    ottenere la Grazia di una fervente carità.
    I Pastori concedono tale beneficio a chi ha le dovute disposizioni interiori e compie alcuni
    atti prescritti. Questo loro intervento nel cammino penitenziale è la concessione
    dell’indulgenza» (Catechismo degli adulti, 710).
    La storia del «Perdono d’Assisi» è commovente e la sintetizzo.
    Nella piccola Chiesa che si trova all’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli in
    Assisi, Frate Francesco in una notte del luglio 1216, mentre se ne stava in ginocchio innanzi al
    piccolo altare della Porziuncola, immerso in preghiera, vide all’improvviso uno sfolgorante
    chiarore rischiarare le pareti dell’umile Chiesa.
    Gli apparvero Gesù e Maria Santissima seduti in trono, circondati da uno stuolo di Angeli. Il
    Signore conosceva già i pensieri di Frate Francesco ma lo stesso chiese al suo Servo quale
    Grazia desiderasse per il bene degli uomini. Il Santo manifestò il suo grande interesse per la
    salvezza eterna di tutti i peccatori e fece una richiesta davvero insolita.
    «Poiché è un misero peccatore che Ti parla, o Dio misericordioso, egli Ti domanda pietà
    per i suoi fratelli peccatori; e tutti coloro i quali, pentiti, varcheranno le soglie di questo
    luogo, abbiano da Te o Signore, che vedi i loro tormenti, il perdono delle colpe commesse».
    Chiedeva una speciale indulgenza per tutti i peccatori che si fossero recati in quella Chiesa,
    chiedeva un perdono straordinario.
    «Quello che tu chiedi, o Frate Francesco, è grande -gli disse il Signore-, ma di maggiori
    cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu
    domandi al mio Vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza».
    Si trattava dell’indulgenza del Perdono. Una richiesta audace di Frate Francesco e una
    risposta misericordiosa di Gesù buono.
    Dalle parole di Frate Francesco si comprende che pregava giorno e notte per la conversione
    dei peccatori e questa sete di salvare le anime è un dono dello Spirito Santo. Come lo hanno
    ricevuto altri Santi, uno dei più grandi che conosciamo bene è stato Padre Pio.
    Gesù chiese a Frate Francesco la Grazia speciale che desiderava, ma conosceva il cuore del
    Poverello e accolse la potentissima richiesta per l’intercessione della Madonna, con la
    condizione di rivolgersi al Papa Onorio III come Vicario di Cristo in terra, per richiedere
    l’istituzione di tale indulgenza.
    Anche se diversi cardinali trovarono eccessiva la richiesta di Frate Francesco, il vero uomo
    di Dio Papa Onorio III si commosse e per obbedire a Gesù e per la salvezza delle anime,
    concesse l’indulgenza perché essa liberasse «dalla colpa e dalla pena in cielo e in terra, dal
    giorno del Battesimo al giorno e all’ora dell’entrata in questa Chiesa».
    Nelle parole di Gesù troviamo il suo infinito Amore per ognuno di noi, per tutti i peccatori,
    perché ricordiamolo: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati» (Mt 9,12).
    Con la concessione di questa meravigliosa indulgenza, il Signore dice a tutti i peccatori di
    non temerlo, di recarsi ad Assisi in qualsiasi periodo dell’anno oppure da mezzogiorno dell’1
    agosto fino alla mezzanotte del 2 agosto in una Chiesa e, pentiti, chiedere perdono nella
    Confessione, compiendo alcuni atti.
    Secondo il Manuale delle indulgenze della Chiesa, per ottenere l’indulgenza plenaria un
    fedele, completamente distaccato dal peccato anche veniale, deve:
  • confessarsi, per ottenere il perdono dei peccati;
  • fare la Comunione eucaristica, per essere spiritualmente unito a Cristo;
  • pregare secondo le intenzioni del Papa, per rafforzare il legame con la Chiesa, recitando un
    Padre nostro, Ave Maria e Gloria al Padre;
  • recitare il Credo e il Padre nostro;
  • visitare una Chiesa o oratorio francescano o, in alternativa, una qualsiasi Chiesa
    parrocchiale.
    La Confessione e la Comunione possono essere fatte anche alcuni giorni prima o dopo le
    date previste (nell’arco di una settimana). La visita e la preghiera vanno fatte lo stesso giorno, il
    2 agosto. L’indulgenza plenaria può essere richiesta, una volta al giorno, per sé o per i defunti.
    Oggi è la più grande occasione per preoccuparsi della propria anima, liberarla dalle cose che
    opprimono e iniziare un vero cammino spirituale!
    1 Ave Maria per Padre Giulio
    P.S.= Vi invito a recitare questa breve preghiera per una mia intenzione.
    “O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la
    missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti,
    perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino
    da ogni male e li respingano nell’abisso. Amen”.
    Atto di consacrazione personale
    e di riparazione al Cuore di Gesù
    O Cuore dell’amatissimo mio Gesù, Cuore adorabile e degno di tutto il mio amore, io, acceso
    dal desiderio di riparare ed espiare le offese sì numerose e tanto gravi a Te fatte, ed anche per
    non macchiarmi io stesso, per quanto mi è possibile, della colpa di ingratitudine, Ti offro il mio
    cuore con tutti i suoi affetti, anzi Ti do e consacro tutto me stesso.
    O Gesù, amore dell’anima mia, spontaneamente io offro al Tuo Cuore tutto il valore
    soddisfattorio che potranno avere le preghiere, gli atti di penitenza, di umiltà, di obbedienza e di
    ogni altra virtù che farò durante tutta la vita, sino all’ultimo respiro: accettali per quanto sia
    poco e assai misero quello che io Ti offro.
    Per la Santa Chiesa e per i Sacerdoti
    O Gesù mio, ti prego per la Chiesa intera: concedile l’amore e la luce del tuo Spirito, rendi
    efficaci le parole dei Sacerdoti, affinché spezzino anche i cuori più induriti e li facciano
    ritornare a Te, o Signore.
    Signore, dacci Sacerdoti Santi, e Tu stesso conservali nella serenità.
    Fa che la potenza della tua Misericordia li accompagni dovunque e li custodisca contro le
    insidie che il demonio non cessa di tendere all’anima di ogni Sacerdote. La potenza della tua
    Misericordia, o Signore, distrugga tutto ciò che potrebbe offuscare la santità del Sacerdote,
    perché Tu sei Onnipotente.
    Ti chiedo, Gesù, di benedire con una luce speciale i Sacerdoti dai quali mi confesserò nella
    mia vita. Amen.
    Consacrazione dell’Italia
    O Maria, Madre di Dio e Madre nostra, tu hai sempre guardato all’Italia con quello stesso
    occhio di predilezione con cui l’ha guardata il tuo figlio Gesù.
    Tu hai voluto questa terra disseminata dei tuoi Santuari.
    Te la consegniamo, questa nostra Patria: sia sempre tua e del tuo Figlio; custodiscila.
    Sia pura la Fede, siano buoni i costumi, siano ordinate le famiglie, sia cristiana la scuola; e
    regni la giusta pace tra tutti.
    Che questa Italia continui a svolgere e compia sempre meglio la sua missione: di essere
    centro vivo ed operante di civiltà cristiana.
    Sostieni l’apostolato per Gesù e Maria. Aiuta con donazioni la diffusione del Vangelo, la
    Parola di Vita che salva le anime e guarisce le malattie. Il nostro apostolato è vastissimo e non
    abbiamo fini di lucro, abbiamo bisogno di offerte per sostenere tutte le spese. Aiutaci a
    continuarlo secondo il Cuore di Gesù. Il nostro forte impegno vuole far conoscere Gesù
    ovunque e diffondere la vera devozione alla Madonna. Vogliamo diffondere e difendere la sana
    dottrina della Chiesa. Il vostro contributo economico è un segno di stima e di amore,
    manifestazione di vicinanza e di Fede. Diventa anche tu difensore dell’unica Chiesa fondata da
    Gesù. “Dai loro frutti li riconoscerete” (Mt 7,16).
Mercoledì 1 agosto 2018 XVII Settimana del Tempo Ordinario Sant’Alfonso Maria de’ Liguori 0

Mercoledì 1 agosto 2018 XVII Settimana del Tempo Ordinario Sant’Alfonso Maria de’ Liguori

  • VANGELO (Mt 13,44-46)
    Vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
  • Dal Vangelo secondo Matteo
    In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Regno dei Cieli è simile a un tesoro nascosto
    nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e
    compra quel campo. Il Regno dei Cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle
    preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra». Parola del
    Signore
    Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
    Il Vangelo di oggi si applica perfettamente a questa figura ascetica che tanto bene ha fatto e
    continua a compiere con i suoi meravigliosi scritti. Oltre i libri devozionali che diffuse ovunque
    anche con l’aiuto dei missionari Redentoristi, scrisse importanti opere di scienze morali che
    ogni Sacerdote dovrebbe conoscere approfonditamente.
    Questo grande missionario prima di abbracciare la vita ecclesiastica, fu un avvocato del foro
    di Napoli, toccato dalla Grazia lasciò la toga per dedicarsi totalmente a Dio. La vocazione è un
    valore immenso, una manifestazione molto particolare dell’Amore di Dio.
    L’avvocato Alfonso quando trovò il tesoro più importante mai conosciuto e che lo rendeva
    ancora più buono e sereno, non ebbe dubbi nel lasciare tutto quello che possedeva per avere il
    vero tesoro che arricchisce l’anima, trasforma la vita e non trascura le necessità materiali.
    Ognuno di noi è chiamato a cercare il tesoro che si trova nel campo del mondo, lì dove vive o
    lavora per possederlo ma deve prima lasciare i suoi averi, che sono essenzialmente i suoi
    pensieri umani, che indichiamo con l’orgoglio o l’inclinazione al male.
    È impossibile ottenere il tesoro che vuole donare Gesù, rimanendo con la vecchia
    mentalità che spesso si oppone al Vangelo.
    Oggi Gesù ci presenta due parabole e rivela il valore supremo del Regno di Dio e quale
    debba essere l’atteggiamento di ogni uomo per raggiungerlo. Il «tesoro» e la «perla» sono state
    le immagini tradizionalmente usate per esprimere la grandezza della vocazione personale, che è
    la via per stare vicino a Cristo in questa vita e poi, per sempre, in Cielo.
    Il «tesoro» rappresenta l’abbondanza dei doni che si ricevono con la vocazione: Grazie per
    superare gli ostacoli, per accrescere la fedeltà giorno dopo giorno, per l’apostolato.
    La «perla» sta a indicare la bellezza stupefacente della chiamata: non solamente è di altissimo
    valore, ma è anche l’ideale più bello e perfetto che sia dato all’uomo di realizzare.
    Nella seconda parabola è adombrata una novità rispetto a quella del tesoro: il ritrovamento
    della perla richiede una ricerca precisa, il tesoro compare all’improvviso. Così può accadere
    con Gesù e la sua chiamata: molti possono aver trovato la vocazione quasi senza averla cercata,
    come un tesoro che improvvisamente li abbaglia.
    In altri Dio ha messo nel cuore un’intima inquietudine che li spinge a cercare perle più
    preziose, a dare tutto quel che possiedono quando le trovano. Dio ha messo nella loro anima
    un’insoddisfazione che le cose non riescono ad appagare, e che li spinge a continuare a cercare.
    «Che mi manca ancora?», avranno chiesto a Gesù nell’intimità della loro anima.
    In ogni caso, l’incontro improvviso o la lunga ricerca, ci si trova di fronte a una realtà
    di grandissimo valore, un onore immenso.
    Chi ha scoperto la propria vocazione ha sempre dovuto impegnarsi per seguirla, poiché il
    Signore chiama, invita, ma non obbliga.
    Gesù lascia liberi dopo avere illuminato la persona che chiama alla vita sacerdotale o
    religiosa, ma in moltissimi casi le sue ispirazioni non riescono a toccare l’intelletto dei chiamati
    per la loro incapacità di accogliere l’azione dello Spirito Santo. La vita dissipata o i continui
    comportamenti non spirituali, impediscono di «avvertire» l’attrazione dolce e soave di Dio.
    Questo atteggiamento di libertà che permette Gesù, spiega la carenza di vocazioni negli
    ultimi anni, anche un crescendo allontanamento dalla Chiesa.
    Chi scopre la vocazione «va, vende tutti i suoi averi» per accogliere la chiamata di Dio. La
    crisi presente nella Chiesa evidenzia che sono numerosi quelli che si sono pentiti del tesoro
    trovato e cercano di riottenere i loro averi. Non si spiega altrimenti il distacco spirituale da
    Gesù e dal Magistero della Chiesa.
    Condizione indispensabile per ottenere il tesoro, la perla, è il distacco, la generosità.
    1 Ave Maria per Padre Giulio
    P.S.= Vi invito a recitare questa breve preghiera per una mia intenzione.
    “O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la
    missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti,
    perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino
    da ogni male e li respingano nell’abisso. Amen”.
    Atto di consacrazione personale
    e di riparazione al Cuore di Gesù
    O Cuore dell’amatissimo mio Gesù, Cuore adorabile e degno di tutto il mio amore, io, acceso
    dal desiderio di riparare ed espiare le offese sì numerose e tanto gravi a Te fatte, ed anche per
    non macchiarmi io stesso, per quanto mi è possibile, della colpa di ingratitudine, Ti offro il mio
    cuore con tutti i suoi affetti, anzi Ti do e consacro tutto me stesso.
    O Gesù, amore dell’anima mia, spontaneamente io offro al Tuo Cuore tutto il valore
    soddisfattorio che potranno avere le preghiere, gli atti di penitenza, di umiltà, di obbedienza e di
    ogni altra virtù che farò durante tutta la vita, sino all’ultimo respiro: accettali per quanto sia
    poco e assai misero quello che io Ti offro.
    Per la Santa Chiesa e per i Sacerdoti
    O Gesù mio, ti prego per la Chiesa intera: concedile l’amore e la luce del tuo Spirito, rendi
    efficaci le parole dei Sacerdoti, affinché spezzino anche i cuori più induriti e li facciano
    ritornare a Te, o Signore.
    Signore, dacci Sacerdoti Santi, e Tu stesso conservali nella serenità.
    Fa che la potenza della tua Misericordia li accompagni dovunque e li custodisca contro le
    insidie che il demonio non cessa di tendere all’anima di ogni Sacerdote. La potenza della tua
    Misericordia, o Signore, distrugga tutto ciò che potrebbe offuscare la santità del Sacerdote,
    perché Tu sei Onnipotente.
    Ti chiedo, Gesù, di benedire con una luce speciale i Sacerdoti dai quali mi confesserò nella
    mia vita. Amen.
    Consacrazione dell’Italia
    O Maria, Madre di Dio e Madre nostra, tu hai sempre guardato all’Italia con quello stesso
    occhio di predilezione con cui l’ha guardata il tuo figlio Gesù.
    Tu hai voluto questa terra disseminata dei tuoi Santuari.
    Te la consegniamo, questa nostra Patria: sia sempre tua e del tuo Figlio; custodiscila.
    Sia pura la Fede, siano buoni i costumi, siano ordinate le famiglie, sia cristiana la scuola; e
    regni la giusta pace tra tutti.
    Che questa Italia continui a svolgere e compia sempre meglio la sua missione: di essere
    centro vivo ed operante di civiltà cristiana.
    Sostieni l’apostolato per Gesù e Maria. Aiuta con donazioni la diffusione del Vangelo, la
    Parola di Vita che salva le anime e guarisce le malattie. Il nostro apostolato è vastissimo e non
    abbiamo fini di lucro, abbiamo bisogno di offerte per sostenere tutte le spese. Aiutaci a
    continuarlo secondo il Cuore di Gesù. Il nostro forte impegno vuole far conoscere Gesù
    ovunque e diffondere la vera devozione alla Madonna. Vogliamo diffondere e difendere la sana
    dottrina della Chiesa. Il vostro contributo economico è un segno di stima e di amore,
    manifestazione di vicinanza e di Fede. Diventa anche tu difensore dell’unica Chiesa fondata da
    Gesù. “Dai loro frutti li riconoscerete” (Mt 7,16).
Venerdì 3 agosto 2018 XVII Settimana del Tempo Ordinario 0

Venerdì 3 agosto 2018 XVII Settimana del Tempo Ordinario

  • VANGELO (Mt 13,54-58)
    Non è costui il figlio del falegname? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?
  • Dal Vangelo secondo Matteo
    In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente
    rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è Costui il
    Figlio del falegname? E sua Madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe,
    Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte
    queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un Profeta non è
    disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece
    molti prodigi. Parola del Signore
    Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
    Avvenire è il quotidiano della CEI o dei vescovi come viene detto da molti, ieri ha
    pubblicato in prima pagina il titolo: «Gli italiani sono razzisti». Chiamarla gaffe è riduttivo,
    indicarla come espressione di un’ideologia marxista è più convincente, e la convinzione di chi
    fa funzionare il cervello è che numerosi cattolici che scrivono non sono affidabili, prendono
    posizioni politiche falsando la verità.
    È falso accusare gli italiani di razzismo, anche se i potenti che «guidano» determinati politici
    italiani e altri che finanziano le famose Ong per portare in Italia gli immigrati, hanno fatto di
    tutto per suscitare in tutti gli italiani una reazione quantomeno di santo sdegno.
    Ma gli italiani sono brava gente e la prova arriva da un eroico spirito di sopportazione. Fino a
    quando durerà?
    Nei giorni scorsi è stato creato un caso nazionale dopo che ad essere colpita da un uovo è
    stata Daisy Osakue, giovane atleta di origine nigeriana. Quanti hanno parlato di razzismo erano
    e sono in malafede, è gente che appare in televisione e scrive non per amore verso i neri, si
    considerano radical chic un tanto al chilo e non possono non cadere nelle ipocrisie ridicole.
    I tre ragazzi protagonisti del lancio di uova hanno detto al magistrato che si trattava di una
    goliardata, per divertirsi, hanno ammesso che le uova le lanciavano anche agli italiani, quindi a
    persone bianche, inoltre uno dei tre ragazzi è figlio di un consigliere del PD. Subito è calato il
    silenzio, non si trattava più di razzismo…
    Anche se nel passato del padre di Daisy ci sono arresti e una condanna, rimane il gesto
    incivile di ragazzi senza educazione. Ciò che i giornalisti schierati con il Male hanno taciuto, è
    che l’uovo lo hanno preso anche italiani di carnagione bianca, non solo la ragazza nera.
    La ragazza nera colpita da un uovo è stato il pretesto per rinfocolare la diffamazione del
    razzismo da parte di politici venduti al miglior offerente… di altri che si contraddicono non
    appena aprono bocca o scrivono qualche articolo.
    C’è Saviano che con un suo libro ebbe molto successo e proprio questo libro ha deviato
    centinaia di migliaia di giovani della Campania, per il racconto che di fatto esalta la camorra e
    che senza volerlo viene pubblicizzata come l’unica possibilità per fare soldi e diventare un
    uomo importante…
    Saviano è uno scrittore non un giornalista, nel 2017 è stato condannato dalla Corte di
    Cassazione per aver copiato tre articoli inseriti poi nel suo bestseller «Gomorra». Tre pezzi,
    comparsi prima su Cronache di Napoli e Cronache di Caserta, e poi inseriti nel libro pubblicato
    da Arnoldo Mondadori.
    La Cassazione ha confermato l’accusa di plagio al terzo grado di giudizio, sentenza definitiva
    e quindi inappellabile. Curioso poi che Saviano abbia copiato proprio i giornali da lui
    stesso tanto odiati e spesso attaccati.
    Ma si sa, «omnia munda mundis» (tutto è puro per i puri), scriveva San Paolo nell’Epistola a
    Tito, frase che poi Manzoni farà pronunciare a Fra Cristoforo per condannare il moralismo e
    rilevare che la purezza dell’animo umano dipende esclusivamente dall’integrità della sua
    coscienza.
    In Italia, è accertato, non c’è razzismo, c’è una grande rabbia verso quei politici legati al
    pericolosissimo Bilderberg, politici che continuano a seguire direttive per eliminare la sovranità
    all’Italia e che a partire dagli anni 90’ hanno anche dato ad alcune Nazioni straniere un potere
    maggiore e così indebolire e superare nell’economia l’allora corazzata Italia. Un paradosso ma
    è la storia.
    C’è una maledetta storia che vede molti italiani influenti agire contro la nostra amata Patria,
    persone senza anima e posseduti da pensieri che non scaturiscono da buoni sentimenti. Hanno
    ideato l’invasione dell’Italia da parte dei musulmani e i cattolici rimangono esterrefatti perché
    sono implicati anche prelati della gerarchia della Chiesa.
    Di chi ci si può fidare oggi?
    Dove è finito l’orgoglio nazionale, la gioia di essere italiani e per i cattolici l’amore a
    Gesù Cristo?
    C’è un’amara presa d’atto di una consapevolezza smarrita (o forse mai acquisita) della nostra
    identità nazionale. Gli italiani hanno finito per dimenticare le proprie virtù, in una deriva
    all’insegna del «cupio dissolvi», indotta anche dalla scelta dei mezzi di comunicazione per gli
    aspetti negativi delle realtà, con i«falsi racconti» che vogliono ripiegarsi soltanto sul falso
    razzismo.
    Non hanno alcun amore verso gli africani anche se si strappano le vesti e rilasciano interviste
    fintamente caritatevoli, ma essi sono ossessionati dalla potenza dei diavoli. Obbediscono ai
    diavoli!
    Un cristiano sincero non desidera il pericolosissimo attraversamento del Mediterraneo sui
    barconi di gente come noi, con il solo colore della pelle diversa, non pretende con affermazioni
    contraddittorie l’accoglienza generalizzata per poi chiuderli nei Cara anche per anni.
    Questo è il vero razzismo di chi segue società segrete contrarie al Cristianesimo e pretende
    l’ingresso in Italia di milioni di immigrati.
    Non fidatevi di chi non parla adeguatamente di Cristo e sostiene l’immigrazione per la
    distruzione della Chiesa Cattolica. I più grandi traditori non sono forse stati degli insospettabili,
    come Giuda? Ripariamo i loro crimini con tanti atti di amore al Signore, pratichiamo oggi il 1°
    Venerdì del mese, offriamo al Cuore di Gesù la Santa Comunione e la Confessione.
    È fin troppo evidente che chi adora veramente Gesù Cristo non è favorevole
    all’invasione musulmana dell’Europa con il finto pretesto dell’accoglienza, anche se il
    cristiano apre le porte ai veri profughi, il 5%, e desidera fortemente lo sviluppo delle
    Nazioni africane povere.
    «Gli italiani sono razzisti», no, non è vero, gli italiani sono buoni ma stanchi della povertà
    indotta da politici senza scrupoli che hanno utilizzato 5 miliardi di euro l’anno per favorire
    l’accoglienza di immigrati senza offrire un lavoro, senza preoccuparsi di loro quando arrivano
    in Italia né del loro futuro.
    Questi cattolici che scrivono falsità sono senza Fede, il loro Dio non è più Gesù Cristo, come
    anche quella rivista che piaceva molto fino a trent’anni fa e che entrava in milioni di
    case, «Famiglia cristiana», oggi è diventata altro e un titolo di un quotidiano l’ha indicata
    come «Famiglia musulmana». Amen!
    1 Ave Maria per Padre Giulio
    P.S.= Vi invito a recitare questa breve preghiera per una mia intenzione.
    “O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la
    missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti,
    perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino
    da ogni male e li respingano nell’abisso. Amen”.
    Atto di consacrazione personale
    e di riparazione al Cuore di Gesù
    O Cuore dell’amatissimo mio Gesù, Cuore adorabile e degno di tutto il mio amore, io, acceso
    dal desiderio di riparare ed espiare le offese sì numerose e tanto gravi a Te fatte, ed anche per
    non macchiarmi io stesso, per quanto mi è possibile, della colpa di ingratitudine, Ti offro il mio
    cuore con tutti i suoi affetti, anzi Ti do e consacro tutto me stesso.
    O Gesù, amore dell’anima mia, spontaneamente io offro al Tuo Cuore tutto il valore
    soddisfattorio che potranno avere le preghiere, gli atti di penitenza, di umiltà, di obbedienza e di
    ogni altra virtù che farò durante tutta la vita, sino all’ultimo respiro: accettali per quanto sia
    poco e assai misero quello che io Ti offro.
    Per la Santa Chiesa e per i Sacerdoti
    O Gesù mio, ti prego per la Chiesa intera: concedile l’amore e la luce del tuo Spirito, rendi
    efficaci le parole dei Sacerdoti, affinché spezzino anche i cuori più induriti e li facciano
    ritornare a Te, o Signore.
    Signore, dacci Sacerdoti Santi, e Tu stesso conservali nella serenità.
    Fa che la potenza della tua Misericordia li accompagni dovunque e li custodisca contro le
    insidie che il demonio non cessa di tendere all’anima di ogni Sacerdote. La potenza della tua
    Misericordia, o Signore, distrugga tutto ciò che potrebbe offuscare la santità del Sacerdote,
    perché Tu sei Onnipotente.
    Ti chiedo, Gesù, di benedire con una luce speciale i Sacerdoti dai quali mi confesserò nella
    mia vita. Amen.
    Consacrazione dell’Italia
    O Maria, Madre di Dio e Madre nostra, tu hai sempre guardato all’Italia con quello stesso
    occhio di predilezione con cui l’ha guardata il tuo figlio Gesù.
    Tu hai voluto questa terra disseminata dei tuoi Santuari.
    Te la consegniamo, questa nostra Patria: sia sempre tua e del tuo Figlio; custodiscila.
    Sia pura la Fede, siano buoni i costumi, siano ordinate le famiglie, sia cristiana la scuola; e
    regni la giusta pace tra tutti.
    Che questa Italia continui a svolgere e compia sempre meglio la sua missione: di essere
    centro vivo ed operante di civiltà cristiana.
    Sostieni l’apostolato per Gesù e Maria. Aiuta con donazioni la diffusione del Vangelo, la
    Parola di Vita che salva le anime e guarisce le malattie. Il nostro apostolato è vastissimo e non
    abbiamo fini di lucro, abbiamo bisogno di offerte per sostenere tutte le spese. Aiutaci a
    continuarlo secondo il Cuore di Gesù. Il nostro forte impegno vuole far conoscere Gesù
    ovunque e diffondere la vera devozione alla Madonna. Vogliamo diffondere e difendere la sana
    dottrina della Chiesa. Il vostro contributo economico è un segno di stima e di amore,
    manifestazione di vicinanza e di Fede. Diventa anche tu difensore dell’unica Chiesa fondata da
    Gesù. “Dai loro frutti li riconoscerete” (Mt 7,16).
Sabato 4 agosto 2018 XVII Settimana del Tempo Ordinari San Giovanni Maria Vianney 0

Sabato 4 agosto 2018 XVII Settimana del Tempo Ordinari San Giovanni Maria Vianney

  • VANGELO (Mt 14,1-12)
    Erode mandò a decapitare Giovanni e i suoi discepoli andarono a informare Gesù.
  • Dal Vangelo secondo Matteo
    In quel tempo al tetrarca Erode giunse notizia della fama di Gesù. Egli disse ai suoi
    cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista. È risorto dai morti e per questo ha il potere di fare
    prodigi!». Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in
    prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo. Giovanni infatti gli diceva: «Non ti
    è lecito tenerla con te!». Erode, benché volesse farlo morire, ebbe paura della folla perché lo
    considerava un Profeta. Quando fu il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in
    pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle quello che avesse
    chiesto. Ella, istigata da sua madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il
    Battista». Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento e dei commensali ordinò che le venisse
    data e mandò a decapitare Giovanni nella prigione. La sua testa venne portata su un vassoio, fu
    data alla fanciulla e lei la portò a sua madre. I suoi discepoli si presentarono a prendere il
    cadavere, lo seppellirono e andarono a informare Gesù. Parola del Signore
    Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
    La figura del Santo Curato d’Ars è incantevole, la sua storia mostra come la mano di Dio
    accompagna i cristiani docili lì dove vuole farli realizzare. Mai il giovane Giovanni Vianney
    avrebbe immaginato di diventare Sacerdote, innanzitutto per la mancanza di studi, era
    analfabeta fino quasi alla maggiore età.
    Furono diverse circostanze che il Signore sa far coincidere perfettamente ad infondergli
    inizialmente il desiderio del sacerdozio, poi l’incontro con un parroco santo che si prese cura di
    lui e lo fece studiare, riuscendo il giovane Giovanni ad imparare l’indispensabile.
    Per arrivare al sacerdozio occorreva molta più preparazione, studi impegnativi che il giovane
    non riusciva a completare e quando il parroco lo segnalò al Vescovo, questi rispose che non si
    poteva ordinare Sacerdote un uomo incolto. Occorrevano maggiori studi e Giovanni si impegnò
    molto, avrà fatto sudare anche il suo Angelo Custode…
    Dopo anni di ripetuti tentativi, quando non appariva possibile l’ordinazione sacerdotale del
    buon Giovanni, nel parroco sconsolato era vivo il forte incoraggiamento e l’aiuto nelle
    spiegazioni teologiche ma non riusciva a risolvere nulla.
    Nel momento opportuno lo Spirito Santo illuminò il parroco di recarsi dal Vescovo per
    perorare nuovamente la causa di Giovanni, per dirgli una cosa che il Prelato doveva discernere
    bene prima di ripetere il suo no al sacerdozio.
    Il parroco gli disse con trepidazione e intensa speranza: «Giovanni Vianney non sarà un
    grande predicatore ma di sicuro un santo Sacerdote. Recita il Santo Rosario con un amore
    quasi angelico. Farà molto bene alle anime».
    A queste parole il Vescovo rimase pensieroso e lo Spirito di Dio lo illuminò, gli fece capire
    la Volontà Divina e si rese conto che se lo inviava nel paesino più piccolo e sperduto tra i monti
    della diocesi non avrebbe causato alcun problema e avrebbe portato sicuramente frutti spirituali.
    Il Vescovo si convinse e ordinò Sacerdote Giovanni Vianney, destinandolo in un paesino di
    trecento abitanti, davvero isolato, quasi irraggiungibile e senza parroco da diversi decenni.
    Subito dopo il nuovo Curato d’Ars prese possesso della fatiscente Chiesa e prima la pulì, poi
    dopo la celebrazione della Santa Messa, si pose dinanzi al Tabernacolo a ringraziare Gesù
    Cristo. L’Eucaristia divenne il centro della sua vita.
    Nessuno dei paesani andava in Chiesa, nessuno quindi partecipava alla Santa Messa.
    Cosa fece il nuovo Curato d’Ars per cercare di riportare i parrocchiani in Chiesa?
    Forse organizzò feste e festini?
    Oppure offriva l’aperitivo al termine della Santa Messa come fa qualche parroco italiano, che
    ha l’intento di farsi acclamare dai fedeli benestanti della sua parrocchia?
    O modificò il Vangelo introducendo dottrine favorevoli all’uomo e contrarie alla morale,
    come numerosi sacerdoti usano fare?
    Il parroco Giovanni Vianney iniziò una vita penitenziale eroica, pregava di continuo e
    rimaneva per lunghe ore dinanzi all’Eucaristia.
    Visse come meglio poteva il suo sacerdozio, si donò interamente alla sua missione
    sacerdotale e i frutti furono incommensurabili.
    Egli pregava già con la sua vita donata interamente a Gesù, oltre a voler dare massima gloria
    a Dio, la sua grande preoccupazione era quella di salvare i peccatori. Per la conversione di essi
    compiva sacrifici indicibili, dormiva poco e non pensava minimamente a nessun divertimento.
    D’altronde, chi accoglie la chiamata al sacerdozio, non sa che questa missione è
    esclusiva e deve dedicarsi anima e corpo al compito unico e sacro di compiere interamente
    la Volontà di Dio? Non deve forse abbandonare ogni forma di diletto umano per pensare
    esclusivamente alle cose di Dio?
    L’incolto Curato Giovanni Vianney divenne una persona speciale per gli abitanti di Ars,
    cresciuti senza cultura religiosa, tutti i paesani cominciarono a frequentare la Santa Messa
    domenicale e presto si diffuse la voce in tutta la Francia, ed andavano ogni anno milioni di
    francesi a confessarsi con l’uomo Santo e a partecipare alla Santa Messa.
    Il Santo Curato d’Ars ricevette carismi particolari, paragonabili a quelli di Padre Pio. La
    Chiesa ha riconosciuto la vita eroica del più mite parroco della storia e lo ha eletto Patrono di
    tutti i parroci del mondo.
    Questo ci insegna che Gesù cerca il nostro amore, ci vuole santi interiormente, vuole vivere e
    crescere in noi per noi diventare come Lui.
    1 Ave Maria per Padre Giulio
    P.S.= Vi invito a recitare questa breve preghiera per una mia intenzione.
    “O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la
    missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti,
    perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino
    da ogni male e li respingano nell’abisso. Amen”.
    Atto di consacrazione personale
    e di riparazione al Cuore di Gesù
    O Cuore dell’amatissimo mio Gesù, Cuore adorabile e degno di tutto il mio amore, io, acceso
    dal desiderio di riparare ed espiare le offese sì numerose e tanto gravi a Te fatte, ed anche per
    non macchiarmi io stesso, per quanto mi è possibile, della colpa di ingratitudine, Ti offro il mio
    cuore con tutti i suoi affetti, anzi Ti do e consacro tutto me stesso.
    O Gesù, amore dell’anima mia, spontaneamente io offro al Tuo Cuore tutto il valore
    soddisfattorio che potranno avere le preghiere, gli atti di penitenza, di umiltà, di obbedienza e di
    ogni altra virtù che farò durante tutta la vita, sino all’ultimo respiro: accettali per quanto sia
    poco e assai misero quello che io Ti offro.
    Per la Santa Chiesa e per i Sacerdoti
    O Gesù mio, ti prego per la Chiesa intera: concedile l’amore e la luce del tuo Spirito, rendi
    efficaci le parole dei Sacerdoti, affinché spezzino anche i cuori più induriti e li facciano
    ritornare a Te, o Signore.
    Signore, dacci Sacerdoti Santi, e Tu stesso conservali nella serenità.
    Fa che la potenza della tua Misericordia li accompagni dovunque e li custodisca contro le
    insidie che il demonio non cessa di tendere all’anima di ogni Sacerdote. La potenza della tua
    Misericordia, o Signore, distrugga tutto ciò che potrebbe offuscare la santità del Sacerdote,
    perché Tu sei Onnipotente.
    Ti chiedo, Gesù, di benedire con una luce speciale i Sacerdoti dai quali mi confesserò nella
    mia vita. Amen.
    Consacrazione dell’Italia
    O Maria, Madre di Dio e Madre nostra, tu hai sempre guardato all’Italia con quello stesso
    occhio di predilezione con cui l’ha guardata il tuo figlio Gesù.
    Tu hai voluto questa terra disseminata dei tuoi Santuari.
    Te la consegniamo, questa nostra Patria: sia sempre tua e del tuo Figlio; custodiscila.
    Sia pura la Fede, siano buoni i costumi, siano ordinate le famiglie, sia cristiana la scuola; e
    regni la giusta pace tra tutti.
    Che questa Italia continui a svolgere e compia sempre meglio la sua missione: di essere
    centro vivo ed operante di civiltà cristiana.
    Sostieni l’apostolato per Gesù e Maria. Aiuta con donazioni la diffusione del Vangelo, la
    Parola di Vita che salva le anime e guarisce le malattie. Il nostro apostolato è vastissimo e non
    abbiamo fini di lucro, abbiamo bisogno di offerte per sostenere tutte le spese. Aiutaci a
    continuarlo secondo il Cuore di Gesù. Il nostro forte impegno vuole far conoscere Gesù
    ovunque e diffondere la vera devozione alla Madonna. Vogliamo diffondere e difendere la sana
    dottrina della Chiesa. Il vostro contributo economico è un segno di stima e di amore,
    manifestazione di vicinanza e di Fede. Diventa anche tu difensore dell’unica Chiesa fondata da
    Gesù. “Dai loro frutti li riconoscerete” (Mt 7,16)
Domenica 5 agosto 2018 XVIII Domenica del Tempo Ordinario 0

Domenica 5 agosto 2018 XVIII Domenica del Tempo Ordinario

  • VANGELO (Gv 6,24-35)
    Chi viene a Me non avrà fame e chi crede in Me non avrà sete, mai!
  • Dal Vangelo secondo Giovanni
    In quel tempo, quando la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì
    sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Trovatolo di là dal mare, gli
    dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?». Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico, voi mi
    cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati.
    Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell’Uomo
    vi darà. Perché su di Lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». Gli dissero allora: «Che cosa
    dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?». Gesù rispose: «Questa è l’opera di Dio: credere
    in Colui che Egli ha mandato». Allora gli dissero: «Quale segno dunque Tu fai perché vediamo
    e possiamo crederti? Quale opera compi? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto,
    come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo». Rispose loro Gesù: «In verità, in
    verità vi dico: non Mosè vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo, quello
    vero; il pane di Dio è Colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». Allora gli dissero:
    «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose: «Io sono il Pane della vita; chi viene a Me
    non avrà più fame e chi crede in Me non avrà più sete. Parola del Signore.
    Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
    È un discorso durissimo tenuto da Gesù nella sinagoga amica, il capo era Giairo a cui il Signore
    aveva risuscitato la figlia. Senza i suoi velenosi nemici Gesù spiega il vero significato del Pane
    della vita. Il giorno dopo il primo miracolo della moltiplicazione dei cinque pani e dei due pesci
    la folla, entusiasta, cerca ancora Gesù.
    Quando si rendono conto che non sono più lì né Lui né i suoi discepoli, salgono sulle barche e
    si dirigono alla volta di Cafarnao. Lì nella sinagoga avrà luogo la rivelazione della Sacra
    Eucaristia. Il passo del Vangelo è quindi importante ma anche rivelatore della difficoltà che si
    può incontrare nell’incontro autentico con il Signore.
    Molti cattolici della domenica partecipano alla Santa Messa senza alcun amore verso Gesù,
    senza rivolgere alcuna parola d’amore all’Eucaristia che è Gesù presente in forma sacramentale
    in Corpo, Sangue Anima e Divinità. Molti cattolici sono abitudinari e non riescono mai a
    chiedersi perché vanno in Chiesa la domenica, non c’è in loro attrazione verso la Persona di Gesù.
    Qual è allora la ragione della partecipazione alla Messa festiva?
    Il Signore conosce perfettamente i cuori di tutti, vede distintamente l’invisibile e decifra quanto
    amore abbiamo nel cuore quando si va in Chiesa per la Messa. È umano, comunque, ritrovarsi
    una mattina di domenica senza alcun desiderio di andare a Messa per varie ragioni, soprattutto
    per le dissipazioni dei giorni precedenti.
    Il motivo più incisivo è la mancanza di conoscenza di Gesù Cristo.
    Non avendo vera Fede in Lui, al primo sentore di noia e l’applicazione della mente su altri
    interessi festaioli e gaudenti che offre la mondanità, ci vuole poco per arrivare a questa drastica
    scelta: «Oggi non mi và di andare a Messa».
    Senza riflettere sulle conseguenze, sul peccato mortale che si compie e, soprattutto, il rifiuto
    di incontrare Gesù che attende tutti in Chiesa.
    Poi, nel bisogno, con quale coraggio si cercherà Gesù e quasi ci si lamenterà per la
    mancata ricezione di miracoli o Grazie particolari?
    Il Vangelo di oggi ci conduce alla riflessione dell’importanza della Fede in Gesù Cristo, è un
    discorso rivelatore della qualità del nostro amore.
    Innanzitutto dobbiamo chiederci se amiamo veramente Gesù, se Lo conosciamo per amarlo
    adeguatamente. Non sono domande inessenziali!
    Cominciamo dalla Santa Messa domenicale: con quale spirito andiamo?
    Perché partecipiamo alla Santa Messa festiva?
    Avvertiamo intimamente che Gesù ci aspetta in Chiesa e che è una grande gioia presentarci
    prima davanti al Tabernacolo per ringraziarlo e adorarlo?
    Che nella Santa Messa Lui rinnova il Sacrificio incruento del Calvario per amore di ognuno di
    noi presenti in Chiesa e vuole donarci molte Grazie?
    Che bisogna prepararsi spiritualmente già a casa o durante il viaggio, mettendo da parte
    preoccupazioni e osservando un raccoglimento che permetterà di ricevere maggiori Grazie
    durante la Santa Messa?
    È vero che quando tutto procede bene si affievolisce in molti la lampada della Fede e a stento
    riescono a recitare alcune preghiere. Non pensano più a Gesù e trascurano la vita spirituale. Noi
    siamo tra questi? Dobbiamo capire con piena sincerità in che modo stiamo seguendo il Signore
    Gesù.
    Se non c’è fervore la domenica mattina e la pigrizia vuole imporsi inducendo a non andare a
    Messa o i diavoli infondono noia e uno strano senso di stanchezza… cosa si fa? Si lasciano
    crescere queste indisposizioni oppure ci si ferma in preghiera per porsi domande fondamentali?
    Nella riflessione serena e in un luogo silenzioso ci si chiede perché è venuto fuori il pensiero
    di non andare a Messa. O non si ama Gesù o c’è un rimasuglio di interesse verso Lui, ma altre
    attrazioni festaiole programmate proprio per la domenica, assorbono fin dal mattina la mente e
    ogni azione. Magari la festa o l’uscita con gli amici sarà la domenica sera, lo stesso la persona
    debole e priva di amore verso Gesù sarà assorbita da quell’unico interesse.
    Quando non c’è il fervore per la Messa festiva occorre suscitarlo, con atti di amore verso
    il Signore, con domande che riguardano la nostra condizione di persone in balia di ogni
    pericolo, con pensieri mirati per suscitare la Fede, entusiasmo, zelo, sollecitudine e un forte
    interessamento per le cose di Dio.
    Oggi Gesù ci dice che senza Lui siamo sempre pieni di fame per le cose sbagliate del mondo,
    abbiamo sete di soddisfare ogni istinto animalesco e ci smarriamo nella confusione del mondo,
    si perde l’identità spirituale e il controllo della vita. Tutto l’andazzo immorale della società viene
    giustificato e diventa accettabile ciò che rimane sempre contro Dio.
    Dobbiamo chiederci se vogliamo avere sempre fame e sete del peccato oppure se vogliamo
    saziarci con il Pane della vita, l’Eucaristia.
    La rivelazione della Madonna a Catalina Rivas sulla Santa Messa è troppo toccante e lascia
    meravigliati. Questa mistica è stata approvata dal suo Vescovo e sono numerosi gli insegnamenti
    trasmessi anche da Gesù a lei per la santificazione dell’umanità. Vi esorto a meditare attentamente
    la rivelazione sulla Santa Messa. Cambierà la vostra vita!
    http://www.fedeecultura.it/file/SMessa_CRivas.pdf
    In una apparizione di Gesù a questa mistica, che ha ricevuto rivelazioni molto importanti sulla
    vera vita spirituale, insegnamenti del Signore sul cammino autentico da seguire per vincere i vizi
    e progredire nelle virtù; alla domanda appunto della mistica:
    «“Signore quanto rimani davvero, dopo la Comunione?”. Suppongo che il Signore abbia riso
    della mia ingenuità, perché disse:
    “Tutto il tempo che tu vorrai tenermi con te. Se mi parli durante tutto il giorno, dedicandomi
    qualche parola durante le tue faccende, Io ti ascolterò. Io sono sempre con voi, siete voi che vi
    allontanate da Me.
    Uscite dalla Messa, e per quel giorno è quanto basta; avete osservato il giorno del Signore, e
    tutto finisce lì, e non pensate che Mi piacerebbe condividere la vostra vita familiare con voi
    almeno in quel giorno.
    Voi nelle vostre case avete un luogo per tutto, e una stanza per ogni attività: una camera per
    dormire, un’altra per cucinare, una per mangiare, ecc. Qual è il luogo che hanno destinato a
    Me?
    Deve essere un luogo nel quale non soltanto tenete una immagine permanentemente
    impolverata, ma un luogo nel quale almeno per cinque minuti al giorno la famiglia si riunisce a
    ringraziare per la giornata, per il dono della vita, a pregare per le necessità quotidiane, chiedere
    benedizioni, protezione, salute… Tutti hanno un posto nelle vostre case, tranne Io.
    Gli uomini programmano la loro giornata, la settimana, il semestre, le vacanze ecc. Sanno in
    quale giorno riposeranno, in che giorno andranno al cinema o ad una festa, a visitare la nonna
    o i nipoti, i figli, gli amici, quando andranno a divertirsi.
    Ma quante famiglie dicono almeno una volta al mese: ‘Questo è il giorno in cui dobbiamo
    andare a visitare Gesù nel Tabernacolo’, e tutta la famiglia viene a fare conversazione con Me,
    a sedersi di fronte a Me e a parlarmi, a raccontarmi ciò che è accaduto negli ultimi giorni,
    raccontarmi i problemi, le difficoltà che hanno, chiedermi ciò di cui hanno necessità… Farmi
    partecipe delle loro faccende! Quante volte?
    Io so tutto, leggo nel più profondo dei vostri cuori e delle vostre menti, però Mi piace che siate
    voi a raccontarmi le vostre cose, che me ne facciate partecipe come uno della famiglia, come con
    l’amico più intimo. Quante Grazie perde l’uomo perché non Mi dà un posto nella sua vita…».
    1 Ave Maria per Padre Giulio
    P.S.= Vi invito a recitare questa breve preghiera per una mia intenzione.
    “O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione
    di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo
    cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e
    li respingano nell’abisso. Amen”.
    Atto di consacrazione personale
    e di riparazione al Cuore di Gesù
    O Cuore dell’amatissimo mio Gesù, Cuore adorabile e degno di tutto il mio amore, io, acceso
    dal desiderio di riparare ed espiare le offese sì numerose e tanto gravi a Te fatte, ed anche per
    non macchiarmi io stesso, per quanto mi è possibile, della colpa di ingratitudine, Ti offro il mio
    cuore con tutti i suoi affetti, anzi Ti do e consacro tutto me stesso.
    O Gesù, amore dell’anima mia, spontaneamente io offro al Tuo Cuore tutto il valore
    soddisfattorio che potranno avere le preghiere, gli atti di penitenza, di umiltà, di obbedienza e di
    ogni altra virtù che farò durante tutta la vita, sino all’ultimo respiro: accettali per quanto sia
    poco e assai misero quello che io Ti offro.
    Per la Santa Chiesa e per i Sacerdoti
    O Gesù mio, ti prego per la Chiesa intera: concedile l’amore e la luce del tuo Spirito, rendi
    efficaci le parole dei Sacerdoti, affinché spezzino anche i cuori più induriti e li facciano ritornare
    a Te, o Signore.
    Signore, dacci Sacerdoti Santi, e Tu stesso conservali nella serenità.
    Fa che la potenza della tua Misericordia li accompagni dovunque e li custodisca contro le
    insidie che il demonio non cessa di tendere all’anima di ogni Sacerdote. La potenza della tua
    Misericordia, o Signore, distrugga tutto ciò che potrebbe offuscare la santità del Sacerdote, perché
    Tu sei Onnipotente.
    Ti chiedo, Gesù, di benedire con una luce speciale i Sacerdoti dai quali mi confesserò nella
    mia vita. Amen.
    Consacrazione dell’Italia
    O Maria, Madre di Dio e Madre nostra, tu hai sempre guardato all’Italia con quello stesso
    occhio di predilezione con cui l’ha guardata il tuo figlio Gesù.
    Tu hai voluto questa terra disseminata dei tuoi Santuari.
    Te la consegniamo, questa nostra Patria: sia sempre tua e del tuo Figlio; custodiscila.
    Sia pura la Fede, siano buoni i costumi, siano ordinate le famiglie, sia cristiana la scuola; e
    regni la giusta pace tra tutti.
    Che questa Italia continui a svolgere e compia sempre meglio la sua missione: di essere centro
    vivo ed operante di civiltà cristiana.
    Salve Regina…
    Sostieni l’apostolato per Gesù e Maria. Aiuta con donazioni la diffusione del Vangelo, la
    Parola di Vita che salva le anime e guarisce le malattie. Il nostro apostolato è vastissimo e non
    abbiamo fini di lucro, abbiamo bisogno di offerte per sostenere tutte le spese. Aiutaci a
    continuarlo secondo il Cuore di Gesù. Il nostro forte impegno vuole far conoscere Gesù ovunque
    e diffondere la vera devozione alla Madonna. Vogliamo diffondere e difendere la sana dottrina
    della Chiesa. Il vostro contributo economico è un segno di stima e di amore, manifestazione di
    vicinanza e di Fede. Diventa anche tu difensore dell’unica Chiesa fondata da Gesù. “Dai loro
    frutti li riconoscerete” (Mt 7,16).
Lunedì 6 agosto 2018 XVIII Settimana del Tempo Ordinario Trasfigurazione del Signore 0

Lunedì 6 agosto 2018 XVIII Settimana del Tempo Ordinario Trasfigurazione del Signore

  • VANGELO (Mc 9,2-10)
    Questi è il Figlio mio, l’amato.
  • Dal Vangelo secondo Marco
    In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte,
    in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti,
    bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia
    con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello
    per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per Te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva
    infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e
    dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente,
    guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro. Mentre scendevano
    dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il
    Figlio dell’Uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa
    volesse dire risorgere dai morti. Parola del Signore
    Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
    La prima domanda che fa riflettere i buoni lettori del Vangelo, riguarda la scelta di Gesù di
    portare solo tre Apostoli con sé e non tutti. Di conseguenza ci si chiede anche come mai proprio
    Pietro, Giacomo e Giovanni e non altri tre. Sulle scelte di Gesù il cristiano non può alzare alcun
    dubbio né immaginare di poter fare meglio.
    La Fede ci dice che tutto l’operato del Signore è assolutamente perfetto e sbagliano
    gravemente quanti manipolano anche alcune parole della Parola di Dio, dandole concretamente
    un significato diverso, opposto.
    Gesù porta sul Tabor Pietro, Giacomo e Giovanni perché si fida di loro, non solo per averli
    scelti per primi all’inizio della sua missione. Erano sempre rimasti fedeli, amavano il Signore
    con piena sincerità e non facevano nulla di nascosto né tacevano le loro miserie. Erano
    trasparenti con Gesù ed Egli che conosce i cuori di tutti, vedeva in loro tre onestà e verità.
    Averli portati sul Tabor è stato sicuramente un premio, erano i più fidati e proprio per questo
    erano chiamati a parlarne al tempo opportuno, infatti Gesù «ordinò loro di non raccontare ad
    alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’Uomo fosse risorto dai morti».
    Non è stata, comunque, solamente la fiducia che Gesù riponeva in loro tre, la ragione per cui
    li ha scelti e li ha fatti assistere ad una visione soprannaturale ed impensabile per tutti gli ebrei,
    a cominciare dagli stessi Apostoli.
    Bisogna considerare anche la credibilità di Pietro, Giacomo e Giovanni, essi risultavano
    pienamente credibili e sinceri agli altri nove Apostoli. Non dicevano bugie né avevano doppi
    pensieri, all’esterno evidenziavano solo la loro autenticità.
    Loro tre hanno visto Gesù trasfigurato con le vesti splendenti, bianchissime, ed Elia con
    Mosè che conversavano con il Signore.
    Un evento che solo Dio poteva realizzare. Perché proprio Elia e Mosè morti molti secoli
    prima conversavano con Gesù? Essi per gli ebrei rappresentavano la Legge e i Profeti e Dio fa
    conoscere ai tre sbalorditi Apostoli la continuità di Gesù Cristo con la Legge (Mosè) ed i
    Profeti (Elia).
    Gesù mostra nella visione la sua Onnipotenza, per questo porta con sé i tre Apostoli più
    fidati.Quando un cristiano è credibile per la vita onesta e virtuosa che conduce, tutto
    quello che dice riceve dagli altri un imprimatur spontaneo. Però quelli che ascoltano
    devono conoscere la sana dottrina, non è sufficiente leggere libri spirituali, al primo posto
    mettiamo il Catechismo.
    La nostra riflessione deve esserci ed essere matura, capace di valutare le posizioni dottrinali
    delle persone che conosciamo, come il parroco e il vescovo, per salvaguardare la nostra Fede. A
    cosa serve una intima amicizia con qualsiasi sacerdote o vescovo se egli non osserva
    fedelmente la Parola di Dio e annuncia una sua verità?
    La debolezza umana unita alla mancata conoscenza dell’autentica e sana dottrina della Santa
    Chiesa può indurre a seguire un predicatore o una guida spirituale che umanamente suscita
    simpatia per gli atteggiamenti briosi, ma negli insegnamenti poi insinua l’errore e conduce chi
    ascolta in una via larga e sbagliata.
    È anche vero che spesso non è il parroco ad indurre nell’errore e sono altri a crederlo. È
    malafede, invidia o l’incapacità di accettarsi?
    Si trovano cristiani deboli, colpiti dalla demoralizzazione o dall’insoddisfazione per la vita
    insignificante che si conduce, pronti a crearsi fantasie e a percepire una realtà che non c’è. Essi
    sono indotti dalle problematiche personali a credere quello che li mette illusoriamente in una
    forma di pace.
    Gesù ama e desidera la loro guarigione, ma devono pregare! Il Signore si mostra come il
    Salvatore, pronto a guarire e a liberare dalle possessioni.
    Ci sono parroci che si sfiancano nelle parrocchie dove operano ma non vengono compresi
    che sono esseri umani e non Angeli, pur avendo una dignità sacerdotale che rimane superiore
    alla dignità degli Angeli. I buoni parroci si trasfigurano soprattutto per la pazienza che
    mostrano verso le persone insoddisfatte dalla vita e che diventano ossessive, intente a voler
    distruggere la serenità del parroco.
    I Sacerdoti e i Prelati sono chiamati alla trasfigurazione interiore, in questo traguardo
    si evidenzia la realizzazione della loro vocazione.
    Preghiamo ogni giorno per tutti i Sacerdoti e i Vescovi che rimangono in trincea e lottano per
    aiutare i peccatori e i cattolici smarriti, con la preghiera continua, la pazienza, l’amore intenso
    per la salvezza delle anime.
    È una continua e grande lotta spirituale contro i diavoli e quanti sono intenti ad ostacolare la
    missione dei Sacerdoti rimasti fedeli alla sana dottrina.
    Abbiamo compreso che Pietro, Giacomo e Giovanni sono stati premiati per la loro onestà
    mentale, hanno meritato di assistere ad una visione anticipatrice della Risurrezione dai morti di
    Gesù. Loro tre furono scelti dal Signore anche per rimanere accanto a Lui nel momento più
    tremendo della sua vita al Getsemani.
    Gesù dona grandi Grazie a quanti sono sinceri con Lui e corrispondono alla sua Volontà.
    Non sono le parole a renderci migliori, è l’obbedienza alla Verità, fino a diventare noi stessi
    emanazione di Essa, plasmati dallo Spirito Santo per mostrare in ogni circostanza che abbiamo
    incontrato davvero il Signore e l’anima Lo ha contemplato in tutto il suo splendore.
    1 Ave Maria per Padre Giulio
    P.S.= Vi invito a recitare questa breve preghiera per una mia intenzione.
    “O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la
    missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti,
    perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino
    da ogni male e li respingano nell’abisso. Amen”.
    Atto di consacrazione personale
    e di riparazione al Cuore di Gesù
    O Cuore dell’amatissimo mio Gesù, Cuore adorabile e degno di tutto il mio amore, io, acceso
    dal desiderio di riparare ed espiare le offese sì numerose e tanto gravi a Te fatte, ed anche per
    non macchiarmi io stesso, per quanto mi è possibile, della colpa di ingratitudine, Ti offro il mio
    cuore con tutti i suoi affetti, anzi Ti do e consacro tutto me stesso.
    O Gesù, amore dell’anima mia, spontaneamente io offro al Tuo Cuore tutto il valore
    soddisfattorio che potranno avere le preghiere, gli atti di penitenza, di umiltà, di obbedienza e di
    ogni altra virtù che farò durante tutta la vita, sino all’ultimo respiro: accettali per quanto sia
    poco e assai misero quello che io Ti offro.
    Per la Santa Chiesa e per i Sacerdoti
    O Gesù mio, ti prego per la Chiesa intera: concedile l’amore e la luce del tuo Spirito, rendi
    efficaci le parole dei Sacerdoti, affinché spezzino anche i cuori più induriti e li facciano
    ritornare a Te, o Signore.
    Signore, dacci Sacerdoti Santi, e Tu stesso conservali nella serenità.
    Fa che la potenza della tua Misericordia li accompagni dovunque e li custodisca contro le
    insidie che il demonio non cessa di tendere all’anima di ogni Sacerdote. La potenza della tua
    Misericordia, o Signore, distrugga tutto ciò che potrebbe offuscare la santità del Sacerdote,
    perché Tu sei Onnipotente.
    Ti chiedo, Gesù, di benedire con una luce speciale i Sacerdoti dai quali mi confesserò nella
    mia vita. Amen.
    Consacrazione dell’Italia
    O Maria, Madre di Dio e Madre nostra, tu hai sempre guardato all’Italia con quello stesso
    occhio di predilezione con cui l’ha guardata il tuo figlio Gesù.
    Tu hai voluto questa terra disseminata dei tuoi Santuari.
    Te la consegniamo, questa nostra Patria: sia sempre tua e del tuo Figlio; custodiscila.
    Sia pura la Fede, siano buoni i costumi, siano ordinate le famiglie, sia cristiana la scuola; e
    regni la giusta pace tra tutti.
    Che questa Italia continui a svolgere e compia sempre meglio la sua missione: di essere
    centro vivo ed operante di civiltà cristiana.
    Sostieni l’apostolato per Gesù e Maria. Aiuta con donazioni la diffusione del Vangelo, la
    Parola di Vita che salva le anime e guarisce le malattie. Il nostro apostolato è vastissimo e non
    abbiamo fini di lucro, abbiamo bisogno di offerte per sostenere tutte le spese. Aiutaci a
    continuarlo secondo il Cuore di Gesù. Il nostro forte impegno vuole far conoscere Gesù
    ovunque e diffondere la vera devozione alla Madonna. Vogliamo diffondere e difendere la sana
    dottrina della Chiesa. Il vostro contributo economico è un segno di stima e di amore,
    manifestazione di vicinanza e di Fede. Diventa anche tu difensore dell’unica Chiesa fondata da
    Gesù. “Dai loro frutti li riconoscerete” (Mt 7,16).
Martedì 7 agosto 2018 XVIII Settimana del Tempo Ordinario 0

Martedì 7 agosto 2018 XVIII Settimana del Tempo Ordinario

  • VANGELO (Mt 14,22-36)
    Comandami di venire verso di te sulle acque.
  • Dal Vangelo secondo Matteo
    Dopo che la folla ebbe mangiato, subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a
    precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul
    monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, Egli se ne stava lassù, da solo. La barca intanto
    distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul
    finire della notte Egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul
    mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma
    subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono Io, non abbiate paura!». Pietro allora gli
    rispose: «Signore, se sei Tu, comandami di venire verso di Te sulle acque». Ed Egli disse:
    «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma,
    vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore,
    salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca Fede, perché hai
    dubitato?». Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono
    davanti a Lui, dicendo: «Davvero Tu sei Figlio di Dio!». Compiuta la traversata, approdarono a
    Gennèsaret. E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli
    portarono tutti i malati e lo pregavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello. E
    quanti lo toccarono furono guariti. Parola del Signore
    Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
    È tempo di concentrarci con maggiore interesse sulla Persona di Gesù Cristo come mai
    abbiamo fatto in passato. Diventano sempre più pressanti e intense le strategie per far
    dimenticare il Signore proposto dal Vangelo e sostituirlo con un nuovo Gesù, diverso da quello
    storico e con cui condivide solamente il nome.
    Sono numerosi le prove del progetto in atto da diversi decenni di annullare l’adorazione di
    Gesù, di non credere con assoluta certezza alla sua Parola e di non fare quello che insegna nel
    Vangelo. In moltissime omelie quasi sempre il tema è quello sociale, si fa politica anche senza
    parlare di politici, infine si accenna al Vangelo con spiegazioni moderniste, appunto,
    rivoluzionarie.
    Conosciamo la piena autenticità della mistica boliviana Catalina Rivas, non solo per
    l’approvazione del suo Vescovo (altri tempi…), anche e soprattutto per i contenuti
    perfettamente in sintonia con l’insegnamento della Santa Chiesa.
    A Catalina vennero dette alcune parole da Gesù che manifestano con sgomento quello che si
    viveva già ventidue anni fa in Vaticano.
    Questa è una rivelazione del 14 gennaio 1996:
    «Mi si stringe il Cuore perché il Mio Vicario (Papa Giovanni Paolo II) è circondato e
    assediato da nemici che, come fiere fameliche, desidererebbero spezzare il suo cuore, formato
    secondo il Mio… In questo Cuore vorrebbero conficcare ancora una volta la lancia che Mi
    aprì il costato, per assicurarsi che Io, nella Mia Chiesa, sia morto per sempre».
    La strategia utilizzata dai nemici di Papa Wojtyla era la diffamazione, in tutti i modi lo
    ostacolavano e tentavano di eliminarlo.
    Il 25 gennaio 1996 Gesù disse a Catalina Rivas:
    «Non accettate mai una sola parola contro questo Papa (Giovanni Paolo II), neanche se
    provenisse dai suoi amati, perché Io lo amo con un particolarissimo amore. Egli è la Vittima
    pura per la pace del mondo. Mediatore universale, assieme a Me, fra Dio e gli uomini».
    Noi cattolici stiamo vivendo quanto le Scritture hanno profetizzato, osserviamo sbigottiti con
    quanta facilità si agisce ingannevolmente in certe parrocchie, devastandole nel loro essere Casa
    di Dio e vengono trasformate con pretesti sociali e caritatevoli… in locande, ristoranti, luoghi
    di divertimento e di balli.
    Si è diffuso un pensiero protestante nella Chiesa, raccolto solo da quanti hanno perduto il
    senso della Fede, quelli che hanno scelto di seguire le scelte personali, abbandonando quanto la
    Santa Chiesa ha insegnato in questi millenni. Senza lo Spirito Santo è impossibile rimanere
    fedeli a Gesù Cristo, gli errori di valutazione sono continui e ci si smarrisce facilmente.
    Ecco perché noi dobbiamo conoscere sempre più la Persona di Gesù, vicino a Lui è difficile
    sbagliare, rimaniamo sicuri del suo aiuto nei momenti di debolezza e di paura. «Signore, se sei
    Tu, comandami di venire verso di Te sulle acque». Noi non avremo bisogno di accertarci della
    vicinanza del Signore, Lui ha promesso che non ci lascia mai soli se Lo invochiamo.
    Lui è sempre attento a noi e alle nostre cose. Non è un fantasma, come viene considerato
    oggi dai cristiani senza fervore. È Dio vivo e vero.
    «Coraggio, sono Io, non abbiate paura!».
    Quando nella vita le onde anomale si fanno troppo alte e il vento delle negatività è forte, se
    rimaniamo insieme a Gesù è facile «camminare sulle acque». È sempre un errore avere troppa
    sicurezza, come fece Pietro che si fidava fin troppo di sé, ma poi diminuendo la Fede in Gesù
    che lo aveva invitato a camminare sulle acque, stava sprofondando.
    Non hanno importanza l’ambiente, le difficoltà che sono presenti nella nostra vita, se
    con Fede e fiducia ci volgiamo verso Gesù che ci aspetta sempre. Il nostro Gesù è vivo e
    Onnipotente, non è quello morto che insegnano gli apostati, i senza Fede.
    È Dio che ci mantiene a galla e ci dà efficacia in mezzo a «cose apparentemente
    impossibili», in un ambiente che spesso è contrario all’ideale cristiano. È Lui che ci permette di
    camminare sulle acque e la condizione è sempre la stessa: guardare a Cristo e non fermarsi
    troppo a considerare ostacoli e tentazioni.
    Se mediante la preghiera e i Sacramenti rimaniamo uniti a Gesù, resteremo saldi nel nostro
    cammino. Distogliere lo sguardo da Gesù è andare a fondo, diventare incapaci di fare un solo
    passo, anche in terra ferma.
    1 Ave Maria per Padre Giulio
    P.S.= Vi invito a recitare questa breve preghiera per una mia intenzione.
    “O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la
    missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti,
    perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino
    da ogni male e li respingano nell’abisso. Amen”.
    Novena alla Beata Vergine Maria
    Assunta in Cielo
    (Questa preghiera ci avvicina alla Madonna perché l’accompagniamo nella sua gloriosa
    Assunzione in Cielo. Festeggiamo il suo trionfo e le dodici invocazioni sono un omaggio a
    Colei che viene coronata in Cielo di dodici stelle).
    Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
    1) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale fosti invitata dal tuo Signore al Cielo.
    2) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale fosti Assunta dagli Angeli Santi in Cielo.
    3) Sia benedetta, o Maria, l’ora in cui tutta la corte celeste ti venne incontro.
    4) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale fosti ricevuta con tanto onore in Cielo.
    5) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale sedesti alla destra del tuo Figlio in Cielo.
    6) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale fosti coronata con tanta gloria in Cielo.
    7) Sia benedetta, o Maria, l’ora in cui ti fu dato il titolo di Figlia, Madre e Sposa del Re del
    Cielo.
    8) Sia benedetta, Maria, l’ora nella quale fosti riconosciuta Regina suprema di tutto il Cielo.
    9) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale tutti gli Spiriti e Beati del Cielo ti acclamarono.
    10) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale fosti costituita Avvocata nostra in Cielo.
    11) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale cominciasti a intercedere per noi in Cielo.
    12) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale ti degnerai di ricevere noi tutti in Cielo.
    (chiedere una Grazia alla Madre di Dio)
    3 Ave Maria…
    Preghiamo
    O Dio, che volgendo lo sguardo all’umiltà della Vergine Maria l’hai innalzata alla sublime
    dignità di Madre del tuo unico Figlio fatto Uomo e oggi l’hai coronata di gloria incomparabile,
    fa che, inseriti nel mistero di salvezza, anche noi possiamo per sua intercessione giungere fino a
    te nella gloria del Cielo. Per Cristo nostro Signore. Amen.
    Atto di consacrazione personale
    e di riparazione al Cuore di Gesù
    O Cuore dell’amatissimo mio Gesù, Cuore adorabile e degno di tutto il mio amore, io, acceso
    dal desiderio di riparare ed espiare le offese sì numerose e tanto gravi a Te fatte, ed anche per
    non macchiarmi io stesso, per quanto mi è possibile, della colpa di ingratitudine, Ti offro il mio
    cuore con tutti i suoi affetti, anzi Ti do e consacro tutto me stesso.
    O Gesù, amore dell’anima mia, spontaneamente io offro al Tuo Cuore tutto il valore
    soddisfattorio che potranno avere le preghiere, gli atti di penitenza, di umiltà, di obbedienza e di
    ogni altra virtù che farò durante tutta la vita, sino all’ultimo respiro: accettali per quanto sia
    poco e assai misero quello che io Ti offro.
    Per la Santa Chiesa e per i Sacerdoti
    O Gesù mio, ti prego per la Chiesa intera: concedile l’amore e la luce del tuo Spirito, rendi
    efficaci le parole dei Sacerdoti, affinché spezzino anche i cuori più induriti e li facciano
    ritornare a Te, o Signore.
    Signore, dacci Sacerdoti Santi, e Tu stesso conservali nella serenità.
    Fa che la potenza della tua Misericordia li accompagni dovunque e li custodisca contro le
    insidie che il demonio non cessa di tendere all’anima di ogni Sacerdote. La potenza della tua
    Misericordia, o Signore, distrugga tutto ciò che potrebbe offuscare la santità del Sacerdote,
    perché Tu sei Onnipotente.
    Ti chiedo, Gesù, di benedire con una luce speciale i Sacerdoti dai quali mi confesserò nella
    mia vita. Amen.
    Consacrazione dell’Italia
    O Maria, Madre di Dio e Madre nostra, tu hai sempre guardato all’Italia con quello stesso
    occhio di predilezione con cui l’ha guardata il tuo figlio Gesù.
    Tu hai voluto questa terra disseminata dei tuoi Santuari.
    Te la consegniamo, questa nostra Patria: sia sempre tua e del tuo Figlio; custodiscila.
    Sia pura la Fede, siano buoni i costumi, siano ordinate le famiglie, sia cristiana la scuola; e
    regni la giusta pace tra tutti.
    Che questa Italia continui a svolgere e compia sempre meglio la sua missione: di essere
    centro vivo ed operante di civiltà cristiana.
    Sostieni l’apostolato per Gesù e Maria. Aiuta con donazioni la diffusione del Vangelo, la
    Parola di Vita che salva le anime e guarisce le malattie. Il nostro apostolato è vastissimo e non
    abbiamo fini di lucro, abbiamo bisogno di offerte per sostenere tutte le spese. Aiutaci a
    continuarlo secondo il Cuore di Gesù. Il nostro forte impegno vuole far conoscere Gesù
    ovunque e diffondere la vera devozione alla Madonna. Vogliamo diffondere e difendere la sana
    dottrina della Chiesa. Il vostro contributo economico è un segno di stima e di amore,
    manifestazione di vicinanza e di Fede. Diventa anche tu difensore dell’unica Chiesa fondata da
    Gesù. “Dai loro frutti li riconoscerete” (Mt 7,16).
Mercoledì 8 agosto 2018 XVIII Settimana del Tempo Ordinario 0

Mercoledì 8 agosto 2018 XVIII Settimana del Tempo Ordinario

  • VANGELO (Mt 15,21-28)
    Donna, grande è la tua Fede!
  • Dal Vangelo secondo Matteo
    In quel tempo, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananea,
    che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia
    figlia è molto tormentata da un demonio». Ma Egli non le rivolse neppure una parola. Allora i
    suoi discepoli gli si avvicinarono e Lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro
    gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa
    d’Israele». Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a Lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed
    Egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore, –
    disse la donna- eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro
    padroni». Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua Fede! Avvenga per te come desideri».
    E da quell’istante sua figlia fu guarita. Parola del Signore
    Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
    Una lettura veloce o non profonda ci mostra Gesù poco attento alle richieste di una donna
    pagana, una cananea che si trova in Fenicia e si rivolge a Colui indicato dai suoi conoscenti
    come il Profeta atteso. Sono sufficienti queste informazioni per suscitare nella donna una Fede
    che non è indotta dalla necessità, ma dall’amore.
    Gesù segue l’itinerario di evangelizzazione nei territori delle città di Tiro e Sidone, città
    pagane e molto lontane dalla fede ebraica.
    Sappiamo che i cananei, discendenti di Canaan, figlio di Cam, erano stati riprovati da Dio per
    la loro nefanda idolatria e per la loro corruzione morale, che al tempo di Giosuè era giunta
    ormai al colmo. Questo spiega la resistenza di Gesù alla richiesta che fa la donna. I cananei,
    come i pagani in genere, erano chiamati“cani” per le ragioni già dette.
    La risposta che Gesù dà alla donna cananea che chiede la liberazione della figlia posseduta
    dai diavoli, è più di una liquidazione fatta addirittura con riluttanza, un atteggiamento che si
    addice poco al Signore. Se Egli percorre le terre dell’antica Fenicia per convertire tutti, qual è la
    ragione della sua risposta così reticente?
    Il Vangelo narra che la donna Lo implora di esorcizzare la figlia indemoniata, «si mise a
    gridare: “Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un
    demonio”. Ma Egli non le rivolse neppure una parola».
    Ogni minima azione e reazione di Gesù è perfetta, quindi, dobbiamo trovare nella donna la
    ragione della risposta ricevuta, perché il Signore si trovava in quella regione per evangelizzare,
    portava il messaggio nuovo per farlo conoscere a tutti. E a chi chiedeva di intervenire
    esaudendola per far tacere la donna, all’inizio risponde: «Non sono stato mandato se non alle
    pecore perdute della casa d’Israele».
    I primi a stupirsi del silenzio di Gesù, della sua impassibilità, sono i discepoli che -si noti
    bene- non tanto per compassione verso la cananea, ma per liberare Gesù dalla importuna
    resistenza di lei, nell’implorarlo gli chiedono: «Esaudiscila».
    Mai era accaduta, né accadrà, una cosa simile, nella vita pubblica di Gesù.
    E Gesù vuol dare ragione ai discepoli del suo atteggiamento verso di lei: questa donna non
    appartiene al popolo di Israele e vuol beneficiare di un dono riservato solo alle «pecore
    perdute» del suo popolo.
    La donna quando sente le parole di Gesù non si arrende. Questa sua Fede è molto forte, non
    si abbatte nonostante il rifiuto di Gesù.
    L’atteggiamento del Signore in realtà intende suscitare una Fede sicura e sincera in Lui,
    perché vede quanto è grande la sua sofferenza. La donna deve mostrare che la sua sofferenza ha
    una vera Fede nella Persona di Gesù Cristo.
    Non è la sola sofferenza a farci meritare i miracoli, essa deve essere preceduta e
    accompagnata dalla preghiera e dai Sacramenti.
    La cananea è convinta che solo Gesù ha la potenza di liberare sua figlia. La sua richiesta è
    piena di speranza, non solo grida la sua tragedia di madre che vede la figlia indemoniata, il suo
    grido è quello della piena fiducia in Gesù.
    Costringe il Signore finalmente a fermarsi e a rivolgerle la parola, Lui si ferma per la
    conversione della donna, ella dimostra di non essere più una pagana, ha scoperto la perla
    preziosa. «Signore, aiutami!». Gesù non è ancora soddisfatto della sua richiesta, la cananea non
    meritava nulla davanti a Dio.
    «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini».
    «È vero, Signore, -disse la donna- eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla
    tavola dei loro padroni».
    Gesù che vede i pensieri di ognuno non aspettava che queste parole per esaudire la preghiera
    di quella donna. Lo sguardo dolcissimo di Gesù si posa su di lei e incontra lo sguardo
    implorante non tanto di una madre in pena per la figlia, ma di una madre che adora Dio e
    supplica aiuto per la figlia indemoniata.
    «Gesù le replicò: “Donna, grande è la tua Fede! Avvenga per te come desideri”. E da
    quell’istante sua figlia fu guarita».
    La Fede della donna toccò il Cuore di Gesù, non la condizione della figlia posseduta dai
    diavoli. L’umiltà della donna è commovente.
    Ella meritò per la Fede e non per la sofferenza.
    Così è per ognuno di noi: noi meritiamo anche i miracoli impossibili se abbiamo sincera
    Fede nel vero Dio che si è manifestato in Gesù di Nazaret e i soli autentici seguaci sono i
    cristiani! È un Dio che ama tutti e vuole la salvezza di tutti, ma dona le Grazie a chi ha Fede in
    Lui e le merita.
    1 Ave Maria per Padre Giulio
    P.S.= Vi invito a recitare questa breve preghiera per una mia intenzione.
    “O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la
    missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti,
    perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino
    da ogni male e li respingano nell’abisso. Amen”.
    Novena alla Beata Vergine Maria
    Assunta in Cielo
    (Questa preghiera ci avvicina alla Madonna perché l’accompagniamo nella sua gloriosa
    Assunzione in Cielo. Festeggiamo il suo trionfo e le dodici invocazioni sono un omaggio a
    Colei che viene coronata in Cielo di dodici stelle).
    Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
    1) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale fosti invitata dal tuo Signore al Cielo.
    2) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale fosti Assunta dagli Angeli Santi in Cielo.
    3) Sia benedetta, o Maria, l’ora in cui tutta la corte celeste ti venne incontro.
    4) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale fosti ricevuta con tanto onore in Cielo.
    5) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale sedesti alla destra del tuo Figlio in Cielo.
    6) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale fosti coronata con tanta gloria in Cielo.
    7) Sia benedetta, o Maria, l’ora in cui ti fu dato il titolo di Figlia, Madre e Sposa del Re del
    Cielo.
    8) Sia benedetta, Maria, l’ora nella quale fosti riconosciuta Regina suprema di tutto il Cielo.
    9) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale tutti gli Spiriti e Beati del Cielo ti acclamarono.
    10) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale fosti costituita Avvocata nostra in Cielo.
    11) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale cominciasti a intercedere per noi in Cielo.
    12) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale ti degnerai di ricevere noi tutti in Cielo.
    (chiedere una Grazia alla Madre di Dio)
    3 Ave Maria…
    Preghiamo
    O Dio, che volgendo lo sguardo all’umiltà della Vergine Maria l’hai innalzata alla sublime
    dignità di Madre del tuo unico Figlio fatto Uomo e oggi l’hai coronata di gloria incomparabile,
    fa che, inseriti nel mistero di salvezza, anche noi possiamo per sua intercessione giungere fino a
    te nella gloria del Cielo. Per Cristo nostro Signore. Amen.
    Atto di consacrazione personale
    e di riparazione al Cuore di Gesù
    O Cuore dell’amatissimo mio Gesù, Cuore adorabile e degno di tutto il mio amore, io, acceso
    dal desiderio di riparare ed espiare le offese sì numerose e tanto gravi a Te fatte, ed anche per
    non macchiarmi io stesso, per quanto mi è possibile, della colpa di ingratitudine, Ti offro il mio
    cuore con tutti i suoi affetti, anzi Ti do e consacro tutto me stesso.
    O Gesù, amore dell’anima mia, spontaneamente io offro al Tuo Cuore tutto il valore
    soddisfattorio che potranno avere le preghiere, gli atti di penitenza, di umiltà, di obbedienza e di
    ogni altra virtù che farò durante tutta la vita, sino all’ultimo respiro: accettali per quanto sia
    poco e assai misero quello che io Ti offro.
    Per la Santa Chiesa e per i Sacerdoti
    O Gesù mio, ti prego per la Chiesa intera: concedile l’amore e la luce del tuo Spirito, rendi
    efficaci le parole dei Sacerdoti, affinché spezzino anche i cuori più induriti e li facciano
    ritornare a Te, o Signore.
    Signore, dacci Sacerdoti Santi, e Tu stesso conservali nella serenità.
    Fa che la potenza della tua Misericordia li accompagni dovunque e li custodisca contro le
    insidie che il demonio non cessa di tendere all’anima di ogni Sacerdote. La potenza della tua
    Misericordia, o Signore, distrugga tutto ciò che potrebbe offuscare la santità del Sacerdote,
    perché Tu sei Onnipotente.
    Ti chiedo, Gesù, di benedire con una luce speciale i Sacerdoti dai quali mi confesserò nella
    mia vita. Amen.
    Consacrazione dell’Italia
    O Maria, Madre di Dio e Madre nostra, tu hai sempre guardato all’Italia con quello stesso
    occhio di predilezione con cui l’ha guardata il tuo figlio Gesù.
    Tu hai voluto questa terra disseminata dei tuoi Santuari.
    Te la consegniamo, questa nostra Patria: sia sempre tua e del tuo Figlio; custodiscila.
    Sia pura la Fede, siano buoni i costumi, siano ordinate le famiglie, sia cristiana la scuola; e
    regni la giusta pace tra tutti.
    Che questa Italia continui a svolgere e compia sempre meglio la sua missione: di essere
    centro vivo ed operante di civiltà cristiana.
    Sostieni l’apostolato per Gesù e Maria. Aiuta con donazioni la diffusione del Vangelo, la
    Parola di Vita che salva le anime e guarisce le malattie. Il nostro apostolato è vastissimo e non
    abbiamo fini di lucro, abbiamo bisogno di offerte per sostenere tutte le spese. Aiutaci a
    continuarlo secondo il Cuore di Gesù. Il nostro forte impegno vuole far conoscere Gesù
    ovunque e diffondere la vera devozione alla Madonna. Vogliamo diffondere e difendere la sana
    dottrina della Chiesa. Il vostro contributo economico è un segno di stima e di amore,
    manifestazione di vicinanza e di Fede. Diventa anche tu difensore dell’unica Chiesa fondata da
    Gesù. “Dai loro frutti li riconoscerete” (Mt 7,16).
Giovedì 9 agosto 2018 XVIII Settimana del Tempo Ordinario 0

Giovedì 9 agosto 2018 XVIII Settimana del Tempo Ordinario

  • VANGELO (Mt 25,1-13)
    Ecco lo sposo! Andategli incontro!
  • Dal Vangelo secondo Matteo
    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il Regno dei Cieli sarà simile a
    dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano
    stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge
    invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava,
    si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo!
    Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le
    stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”.
    Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai
    venditori e compratevene”. Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le
    vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono
    anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In
    verità io vi dico: non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né
    l’ora». Parola del Signore
    Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
    Per comprendere questa parabola bisogna conoscere le usanze ebraiche riguardo alle nozze.
    Il contratto matrimoniale veniva stipulato un anno prima del matrimonio effettivo e quando gli
    sposi venivano a stare insieme, celebravano le nozze.
    Allora lo sposo, con un piccolo corteo di amici si recava alla casa della sposa che lo
    attendeva insieme ad alcune amiche sue, vergini anch’esse. Gesù ne indica dieci. Poi, i due
    cortei si recavano nella sala del banchetto dove si celebrava una grande festa. Entrati lo sposo
    con i suoi amici e la sposa con le sue amiche, la sala veniva chiusa e non era più possibile ad
    alcuno di entrarvi.
    Gesù qui immagina che, in casa della sposa, l’attesa dello sposo sia eccessivamente lunga,
    così che l’olio delle lampade si sia consumato quasi del tutto. Le vergini sagge che avevano
    previsto quel ritardo avevano portato olio di scorta, le stolte no.
    Quando viene lo sposo le cinque vergini stolte sono fuori della casa della sposa. E si suppone
    che, proprio mentre esse sono assenti, i due cortei, dello sposo e della sposa, si uniscano e che
    insieme tutti entrino nella sala del banchetto «e la porta fu chiusa», dice Gesù.
    Quello che ci stupisce e che ci fa molto pensare è che l’atteggiamento dello sposo, che è
    figura di Gesù, sia irremovibile nei confronti delle vergini stolte, al punto che egli dichiara di
    non conoscerle.
    Sono proprio quelle parole: «In verità io vi dico: non vi conosco», che ci fanno tremare.
    L’olio delle lampade è la Grazia di Dio nelle anime.
    Trascurare di mettersi in Grazia di Dio è pericoloso: il Signore può richiederci in ogni
    momento conto della nostra vita e quando Egli dice: «Il Regno dei Cieli è simile a dieci
    vergini…», vuol dire ancora una volta che nel Regno dei Cieli le cose vanno così.
    Le trascuratezze, le negligenze, la superficialità nel pensare e nell’agire, che Gesù
    definisce stoltezza, possono essere fatali.
    Soffermiamoci sul «non vi conosco», di Gesù per capire che le esclude per sempre dalla sua
    presenza, dalla salvezza!
    In un altro brano del Vangelo, Gesù è ancora più determinato nella parabola di quanti sono
    adesso convinti di compiere opere nel suo Nome, mentre Lui non li conosce, sa molto bene che
    quelle opere non vengono compiute con amore e per amore suo!
    «Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel Regno dei Cieli, ma colui che fa la
    Volontà del Padre mio che è nei Cieli.
    Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo Nome
    e cacciato demoni nel tuo Nome e compiuto molti miracoli nel tuo Nome? Io però dichiarerò
    loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da Me, voi operatori di iniquità» (Mt 7,21-23).
    Il grave problema che colpisce molti cristiani è la mancata conoscenza personale.
    Non vengono aiutati dalla società sbandata né dai mass-media programmati per distruggere i
    valori morali. Poi ci sono moltissimi personaggi pubblici completamente assoggettati al
    soddisfacimento di ogni capriccio, pieni di vizi, esempi disgraziati per questa generazione che
    considera lecita ogni immoralità.
    Ho molta comprensione verso i più deboli che non riescono a superare le tentazioni che i
    diavoli inviano di continuo. Non hanno la capacità di frenare il ripetersi di pensieri ossessivi
    che spingono a compiere scelte sbagliate, a commettere peccati che deformano sempre più
    l’immagine e la somiglianza con Dio.
    Prego per tutti voi, prego per i più deboli, gli ammalati e anche per quelli intrappolati nella
    falsa convinzione di fare tutto bene, senza conoscersi.
    1 Ave Maria per Padre Giulio
    P.S.= Vi invito a recitare questa breve preghiera per una mia intenzione.
    “O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la
    missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti,
    perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino
    da ogni male e li respingano nell’abisso. Amen”.
    Novena alla Beata Vergine Maria
    Assunta in Cielo
    (Questa preghiera ci avvicina alla Madonna perché l’accompagniamo nella sua gloriosa
    Assunzione in Cielo. Festeggiamo il suo trionfo e le dodici invocazioni sono un omaggio a
    Colei che viene coronata in Cielo di dodici stelle).
    Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
    1) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale fosti invitata dal tuo Signore al Cielo.
    2) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale fosti Assunta dagli Angeli Santi in Cielo.
    3) Sia benedetta, o Maria, l’ora in cui tutta la corte celeste ti venne incontro.
    4) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale fosti ricevuta con tanto onore in Cielo.
    5) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale sedesti alla destra del tuo Figlio in Cielo.
    6) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale fosti coronata con tanta gloria in Cielo.
    7) Sia benedetta, o Maria, l’ora in cui ti fu dato il titolo di Figlia, Madre e Sposa del Re del
    Cielo.
    8) Sia benedetta, Maria, l’ora nella quale fosti riconosciuta Regina suprema di tutto il Cielo.
    9) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale tutti gli Spiriti e Beati del Cielo ti acclamarono.
    10) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale fosti costituita Avvocata nostra in Cielo.
    11) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale cominciasti a intercedere per noi in Cielo.
    12) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale ti degnerai di ricevere noi tutti in Cielo.
    (chiedere una Grazia alla Madre di Dio)
    3 Ave Maria…
    Preghiamo
    O Dio, che volgendo lo sguardo all’umiltà della Vergine Maria l’hai innalzata alla sublime
    dignità di Madre del tuo unico Figlio fatto Uomo e oggi l’hai coronata di gloria incomparabile,
    fa che, inseriti nel mistero di salvezza, anche noi possiamo per sua intercessione giungere fino a
    te nella gloria del Cielo. Per Cristo nostro Signore. Amen.
    Atto di consacrazione personale
    e di riparazione al Cuore di Gesù
    O Cuore dell’amatissimo mio Gesù, Cuore adorabile e degno di tutto il mio amore, io, acceso
    dal desiderio di riparare ed espiare le offese sì numerose e tanto gravi a Te fatte, ed anche per
    non macchiarmi io stesso, per quanto mi è possibile, della colpa di ingratitudine, Ti offro il mio
    cuore con tutti i suoi affetti, anzi Ti do e consacro tutto me stesso.
    O Gesù, amore dell’anima mia, spontaneamente io offro al Tuo Cuore tutto il valore
    soddisfattorio che potranno avere le preghiere, gli atti di penitenza, di umiltà, di obbedienza e di
    ogni altra virtù che farò durante tutta la vita, sino all’ultimo respiro: accettali per quanto sia
    poco e assai misero quello che io Ti offro.
    Per la Santa Chiesa e per i Sacerdoti
    O Gesù mio, ti prego per la Chiesa intera: concedile l’amore e la luce del tuo Spirito, rendi
    efficaci le parole dei Sacerdoti, affinché spezzino anche i cuori più induriti e li facciano
    ritornare a Te, o Signore.
    Signore, dacci Sacerdoti Santi, e Tu stesso conservali nella serenità.
    Fa che la potenza della tua Misericordia li accompagni dovunque e li custodisca contro le
    insidie che il demonio non cessa di tendere all’anima di ogni Sacerdote. La potenza della tua
    Misericordia, o Signore, distrugga tutto ciò che potrebbe offuscare la santità del Sacerdote,
    perché Tu sei Onnipotente.
    Ti chiedo, Gesù, di benedire con una luce speciale i Sacerdoti dai quali mi confesserò nella
    mia vita. Amen.
    Consacrazione dell’Italia
    O Maria, Madre di Dio e Madre nostra, tu hai sempre guardato all’Italia con quello stesso
    occhio di predilezione con cui l’ha guardata il tuo figlio Gesù.
    Tu hai voluto questa terra disseminata dei tuoi Santuari.
    Te la consegniamo, questa nostra Patria: sia sempre tua e del tuo Figlio; custodiscila.
    Sia pura la Fede, siano buoni i costumi, siano ordinate le famiglie, sia cristiana la scuola; e
    regni la giusta pace tra tutti.
    Che questa Italia continui a svolgere e compia sempre meglio la sua missione: di essere
    centro vivo ed operante di civiltà cristiana.
    Sostieni l’apostolato per Gesù e Maria. Aiuta con donazioni la diffusione del Vangelo, la
    Parola di Vita che salva le anime e guarisce le malattie. Il nostro apostolato è vastissimo e non
    abbiamo fini di lucro, abbiamo bisogno di offerte per sostenere tutte le spese. Aiutaci a
    continuarlo secondo il Cuore di Gesù. Il nostro forte impegno vuole far conoscere Gesù
    ovunque e diffondere la vera devozione alla Madonna. Vogliamo diffondere e difendere la sana
    dottrina della Chiesa. Il vostro contributo economico è un segno di stima e di amore,
    manifestazione di vicinanza e di Fede. Diventa anche tu difensore dell’unica Chiesa fondata da
    Gesù. “Dai loro frutti li riconoscerete” (Mt 7,16).
Venerdì 10 agosto 2018 XVIII Settimana del Tempo Ordinario San Lorenzo 0

Venerdì 10 agosto 2018 XVIII Settimana del Tempo Ordinario San Lorenzo

  • VANGELO (Gv 12,24-26)
    Se il chicco di grano muore, produce molto frutto.
  • Dal Vangelo secondo Giovanni
    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità, in verità Io vi dico: se il chicco di
    grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama
    la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita
    eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono Io, là sarà anche il mio servitore. Se uno
    serve Me, il Padre lo onorerà». Parola del Signore
    Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
    È un martire che in questi millenni ha fatto parlare molto di sé, venne ucciso il 10 agosto 258
    a Roma e da allora il suo culto è cresciuto, fino a dedicargli una notte in cui si ammirano le
    stelle cadenti. È certamente un affascinante legame indissolubile al fenomeno delle stelle
    cadenti, diverse sono le interpretazioni di questo binomio che nasce per motivi ovviamente
    estranei alle sue vicende agiografiche, ma si azzarda lo stesso un interessante legame.
    Gli studiosi cristiani hanno visto nelle stelle cadenti che si vedono in agosto, la
    rappresentazione delle lacrime versate dal Santo durante il suo supplizio, lacrime che
    vagherebbero eternamente nei cieli, e scenderebbero sulla terra solo in questo giorno.
    È una narrazione che accolgono per Fede i cristiani convinti che tutto è possibile a Dio.
    D’altronde, cadono proprio nel giorno di San Lorenzo!
    Ancora una narrazione afferma che le stelle cadenti ricordano i carboni ardenti su cui il
    Santo fu martirizzato (su una graticola, il suo emblema).
    Una cosa sola è divenuta sicura: la notte di San Lorenzo induce molti cristiani a pregarlo
    osservando le stelle cadenti, come se fosse lui ad inviare segni della sua intercessione. C’è
    molta speranza nei cristiani che osservano le stelle ed esprimono al Santo una o più richieste di
    aiuti.
    In questo senso la notte di San Lorenzo ha creato una buona atmosfera spirituale, c’è la
    convinzione che si possano avverare i desideri di quanti ricorrono all’intercessione del Santo. È
    più forte la richiesta di aiuti quando si ricordano i dolori sofferti da San Lorenzo, accettati per
    rimanere fedele a Gesù Cristo.
    Sono intuizioni piacevoli per ricordare cosa avvenne al giovane Lorenzo, ma la sua storia è
    poco conosciuta. Si ricordano di più le stelle cadenti nella notte di San Lorenzo che la Fede
    intrepida di un vero seguace di Cristo, che è bene conoscere.
    San Lorenzo è famoso per la sua morte al tempo in cui era arcidiacono di Papa Sisto II, cioè
    il primo dei sette diaconi allora al servizio della Chiesa romana. Assisteva il Papa nella
    celebrazione dei riti, distribuiva l’Eucaristia e amministrava le offerte fatte alla Chiesa.
    La sua morte avvenuta su una graticola avvenne nella persecuzione contro i cristiani voluta
    dall’imperatore Valeriano nel 257. L’impero romano era in crisi, minacciato dalla pressione dei
    popoli germanici e dall’aggressività persiana. La follia dall’imperatore Valeriano dinanzi alle
    cocenti sconfitte subite, si rivolse contro i cristiani e fece riprendere la persecuzione
    anticristiana.
    È bene conoscere quanto avvenne al giovane Lorenzo per capire come funzionano le
    persecuzioni contro la Santa Chiesa e i suoi devoti.
    All’inizio la persecuzione non fu accanita, erano vietate le adunanze di cristiani,
    bloccavano gli accessi alle catacombe, esigevano rispetto per i riti pagani. Non
    obbligavano a rinnegare pubblicamente la Fede cristiana.
    Un anno dopo, nel 258, come tutti gli anticlericali anche Valeriano cambiò idea e ordinò
    la morte di tutti i Vescovi e i Sacerdoti.
    Il vescovo Cipriano di Cartagine prima venne esiliato e poi decapitato. Ebbero la stessa sorte
    altri Vescovi e lo stesso Papa Sisto II, ai primi di agosto del 258. Lorenzo non venne ucciso
    subito, il prefetto imperiale lo chiamò per farsi consegnare «i tesori della Chiesa». Questo
    prefetto era convinto delle ricchezze della Chiesa e le pretendeva da Lorenzo che effettivamente
    era l’amministratore.
    Lorenzo prima distribuì le offerte ai poveri, poi si presentò davanti al prefetto e gli mostrò
    moltissimi ammalati, storpi ed emarginati che gli facevano compagnia. Rivolto al prefetto gli
    disse: «Ecco, i tesori della Chiesa sono questi».
    Questa fu la ragione della sua morte atroce: fu bruciato sopra una graticola.
    Diversi Santi di quel periodo e dei secoli successivi hanno descritto come autentico il
    supplizio che toccò a San Lorenzo.
    C’è un’affermazione curiosa che prendo dal Martirologio Romano: «Tre giorni dopo vinse le
    fiamme per la Fede in Cristo e in onore del suo trionfo migrarono in Cielo anche gli strumenti
    del martirio».
    San Lorenzo è il Patrono dei diaconi, dei cuochi e dei pompieri. Egli ci mostra che come il
    grano produce molto frutto, così l’uomo che muore al suo orgoglio si riempie dello Spirito
    Santo e diventa una nuova persona, molto gradita a Dio.
    Amare la propria vita con orgoglio e superbia, per soddisfare i propri capricci, non
    permette di seguire Gesù e si rimane soli.
    «Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà
    per la vita eterna».
    1 Ave Maria per Padre Giulio
    P.S.= Vi invito a recitare questa breve preghiera per una mia intenzione.
    “O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la
    missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti,
    perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino
    da ogni male e li respingano nell’abisso. Amen”.
    Novena alla Beata Vergine Maria
    Assunta in Cielo
    (Questa preghiera ci avvicina alla Madonna perché l’accompagniamo nella sua gloriosa
    Assunzione in Cielo. Festeggiamo il suo trionfo e le dodici invocazioni sono un omaggio a
    Colei che viene coronata in Cielo di dodici stelle).
    Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
    1) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale fosti invitata dal tuo Signore al Cielo.
    2) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale fosti Assunta dagli Angeli Santi in Cielo.
    3) Sia benedetta, o Maria, l’ora in cui tutta la corte celeste ti venne incontro.
    4) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale fosti ricevuta con tanto onore in Cielo.
    5) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale sedesti alla destra del tuo Figlio in Cielo.
    6) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale fosti coronata con tanta gloria in Cielo.
    7) Sia benedetta, o Maria, l’ora in cui ti fu dato il titolo di Figlia, Madre e Sposa del Re del
    Cielo.
    8) Sia benedetta, Maria, l’ora nella quale fosti riconosciuta Regina suprema di tutto il Cielo.
    9) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale tutti gli Spiriti e Beati del Cielo ti acclamarono.
    10) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale fosti costituita Avvocata nostra in Cielo.
    11) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale cominciasti a intercedere per noi in Cielo.
    12) Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale ti degnerai di ricevere noi tutti in Cielo.
    (chiedere una Grazia alla Madre di Dio)
    3 Ave Maria…
    Preghiamo
    O Dio, che volgendo lo sguardo all’umiltà della Vergine Maria l’hai innalzata alla sublime
    dignità di Madre del tuo unico Figlio fatto Uomo e oggi l’hai coronata di gloria incomparabile,
    fa che, inseriti nel mistero di salvezza, anche noi possiamo per sua intercessione giungere fino a
    te nella gloria del Cielo. Per Cristo nostro Signore. Amen.
    Atto di consacrazione personale
    e di riparazione al Cuore di Gesù
    O Cuore dell’amatissimo mio Gesù, Cuore adorabile e degno di tutto il mio amore, io, acceso
    dal desiderio di riparare ed espiare le offese sì numerose e tanto gravi a Te fatte, ed anche per
    non macchiarmi io stesso, per quanto mi è possibile, della colpa di ingratitudine, Ti offro il mio
    cuore con tutti i suoi affetti, anzi Ti do e consacro tutto me stesso.
    O Gesù, amore dell’anima mia, spontaneamente io offro al Tuo Cuore tutto il valore
    soddisfattorio che potranno avere le preghiere, gli atti di penitenza, di umiltà, di obbedienza e di
    ogni altra virtù che farò durante tutta la vita, sino all’ultimo respiro: accettali per quanto sia
    poco e assai misero quello che io Ti offro.
    Per la Santa Chiesa e per i Sacerdoti
    O Gesù mio, ti prego per la Chiesa intera: concedile l’amore e la luce del tuo Spirito, rendi
    efficaci le parole dei Sacerdoti, affinché spezzino anche i cuori più induriti e li facciano
    ritornare a Te, o Signore.
    Signore, dacci Sacerdoti Santi, e Tu stesso conservali nella serenità.
    Fa che la potenza della tua Misericordia li accompagni dovunque e li custodisca contro le
    insidie che il demonio non cessa di tendere all’anima di ogni Sacerdote. La potenza della tua
    Misericordia, o Signore, distrugga tutto ciò che potrebbe offuscare la santità del Sacerdote,
    perché Tu sei Onnipotente.
    Ti chiedo, Gesù, di benedire con una luce speciale i Sacerdoti dai quali mi confesserò nella
    mia vita. Amen.
    Consacrazione dell’Italia
    O Maria, Madre di Dio e Madre nostra, tu hai sempre guardato all’Italia con quello stesso
    occhio di predilezione con cui l’ha guardata il tuo figlio Gesù.
    Tu hai voluto questa terra disseminata dei tuoi Santuari.
    Te la consegniamo, questa nostra Patria: sia sempre tua e del tuo Figlio; custodiscila.
    Sia pura la Fede, siano buoni i costumi, siano ordinate le famiglie, sia cristiana la scuola; e
    regni la giusta pace tra tutti.
    Che questa Italia continui a svolgere e compia sempre meglio la sua missione: di essere
    centro vivo ed operante di civiltà cristiana.
    Sostieni l’apostolato per Gesù e Maria. Aiuta con donazioni la diffusione del Vangelo, la
    Parola di Vita che salva le anime e guarisce le malattie. Il nostro apostolato è vastissimo e non
    abbiamo fini di lucro, abbiamo bisogno di offerte per sostenere tutte le spese. Aiutaci a
    continuarlo secondo il Cuore di Gesù. Il nostro forte impegno vuole far conoscere Gesù
    ovunque e diffondere la vera devozione alla Madonna. Vogliamo diffondere e difendere la sana
    dottrina della Chiesa. Il vostro contributo economico è un segno di stima e di amore,
    manifestazione di vicinanza e di Fede. Diventa anche tu difensore dell’unica Chiesa fondata da
    Gesù. “Dai loro frutti li riconoscerete” (Mt 7,16).