Categoria: ESORCISTI – ESORCISMI

Autoaccusa di Giuda Iscariota 0

Autoaccusa di Giuda Iscariota

Scritto il 29 Maggio 2009. ESORCISMO DEL 16/3/1982Esorcista – Di’ la verità e solo la verità in nome di Dio.Giuda – Io ero superbo; il peccato della superbia mi guastava la mente e il cuore. Quando sono andato da Lui (si riferisce a Gesù) per chiedergli di accettarmi tra i suoi, non è stato per umiltà e per spirito di servizio, ma per salire, per arrivare in alto. Era solo questo il mio intento.Io mi sono fatto consacrare apostolo con questa superbia nel cuore e, superbo com’ero, non ho voluto pentirmi dei miei peccati. Poi è venuta la disperazione, perché io sapevo di aver tradito il Sangue innocente. Ma la disperazione non è stato il mio peccato più grave, perché Lui avrebbe avuto pietà di me anche vedendomi così disperato.Lui avrebbe voluto aiutarmi, ma per me era troppo tardi, troppo tardi, troppo tardi (lo grida con infinita tristezza). Magari io non fossi mai nato … mai nato!Chiunque trova il coraggio dell’umiltà e va da Lui con il cuore pentito e si getta nella polvere, viene perdonato. Ma io non ho voluto perché ero troppo superbo, perché i demòni e l’inferno ormai mi possedevano. Io non potevo più (lo urla con voce disperata), non potevo più, non potevo … non volevo più!Io accuso me stesso. E voi non dite, quasi a mia giustificazione, che ero disperato. È stata la mia smisurata superbia a impedirmi di chiedergli perdono. È la superbia il peccato più grande! Un uomo può cadere nella disperazione con molte attenuanti, perché qualcun’altro lo ha spinto in quel baratro, ma la superbia no, è solo opera dell’uomo che ne è vittima.L’uomo superbo che osa mettersi al di sopra dell’Altissimo e di ogni altra persona, che confida solo in se stesso, che non ha compassione di nessuno, che giudica con durezza gli altri e li condanna senza nemmeno ascoltare le loro ragioni, è in gravissimo pericolo, perché è già in preda a un sentimento che gli acceca lo spirito. Io l’ho sperimentato su me stesso.Io ero superbo, disprezzavo l’umiltà, non ho voluto essere umile (lo dice con voce debole). Non ho voluto, non ho voluto, non ho voluto! È questo che mi ha portato all’impiccagione.L’INFERNO È IL PEGGIORE DEI MALIEsorcista – In nome di …Giuda – Io vorrei (sospira affannosamente), io vorrei anche per mille e mille anni sopportare le sofferenze più lancinanti, i dolori più tremendi, le agonie della morte, le pene più strazianti … pur di uscire dall’inferno, pur di avere anche solo l’ultimo posto in Paradiso. Sopporterei con gioia migliaia, milioni di anni di sofferenze, le più dolorose, pur di uscire da qui. Ma per me non c’è più speranza: io sono immerso in una grande tenebra, negli spasimi più atroci.E il mio dolore è di molto accresciuto per il fatto che io ero apostolo. La consacrazione e la dignità sacerdotale di cui ero insignito sono ancora in me e lo saranno per sempre ed è per questa consacrazione che io brucio e soffro più degli altri che non sono consacrati.Sono costretto a dirvi: avvertite i Vescovi e i Sacerdoti, avvertiteli e dite loro che la consacrazione che hanno ricevuto, se in Cielo sarà per loro un titolo di maggior onore, qui all’inferno diventerà un motivo in più di dolore. Per noi consacrati i peccati pesano molto di più che per gli altri uomini. Questo vale oltre che per i Vescovi e i Sacerdoti anche per i Religiosi e le Religiose. Fatelo sapere nei monasteri (lo dice con voce angosciata). Anche l’ultimo dei consacrati, quello che si trova nel posto di minor importanza, davanti all’Altissimo ha, per i suoi peccati, una responsabilità molto più grande degli altri uomini.NOTA – Oggi si tende a riscattare Giuda e a minimizzare la sua colpa: ben pochi si dicono certi della sua condanna eterna; quasi tutti sostengono non si possa affermare con sicurezza che Giuda sia all’inferno. Come è possibile sostenere questo se si pensa a quanto Gesù ha detto di lui: “Sarebbe meglio per quell’uomo se non fosse mai nato” (Mc 14,21)? Starebbero ancora in piedi queste parole se, per vie diritte o storte, alla fine Giuda finisse in Paradiso?ESORCISMO DELL’1/11/1983L’ASPETTO PIU TRAGICO: LA CONDANNA NON FINIRA’Esorcista – In nome della SS.ma Trinità e dell’Immacolata, parla e dì la verità.Demonio – Mi ripugna parlare, ma non posso non farlo. Nessun orecchio ha mai udito e nessun occhio ha mai visto una cosa così terrificante e spaventosa come le tenebre dell’inferno in cui siamo immersi: qui tutto è odio, dolore, terrore e disperazione. Se voi vedeste per un attimo la nostra condanna, stareste in ginocchio giorno e notte e vi diventerebbe piacevole ogni penitenza e leggera ogni pena.E se vedeste anche solo le sofferenze di chi si trova in Purgatorio, non cessereste di pregare per chiedere all’Altissimo: “Per i meriti infiniti del Santissimo e Preziosissimo Sangue, perdona i nostri peccati e libera le povere anime che soffrono per la loro purificazione”. E continuereste senza stancarvi in questa preghiera.Ma noi distogliamo la vostra mente e tutto facciamo perché pensiate il meno possibile al Purgatorio e all’inferno e perché anche quando ci pensate non riusciate a immaginarne la gravità. Basta, non voglio parlare, non voglio parlare!Esorcista – Continua nel nome di…Demonio – Molti sono finiti all’inferno, soprattutto in questi ultimi tempi, molti che si sarebbero salvati se fossero stati rettamente guidati dai loro pastori: Vescovi e Preti. Questa è una spaventosa tragedia che non può essere riparata. Molti nel clero sono ciechi, ma ora, accecati dalla loro superbia, non lo vedono; quando se ne accorgeranno sarà troppo tardi, perché molti di loro andranno perduti.Avverti i Vescovi, avverti i Sacerdoti, avverti la gente. Qui tutto è spaventoso: le tenebre, l’odio, il dolore, la disperazione; spaventoso è il fuoco che ci circonda e ci penetra: chi è finito qui non ne può più uscire. Ma spaventosa è anche la vostra superbia che vi impedisce di pensare a tutto questo!Uomini, Sacerdoti, Vescovi, Religiosi, guardatevi dentro e tornate indietro. Noi vi invidiamo perché voi potete ancora ravvedervi, mentre a noi non è più possibile. Camminate sulla via della Croce. Non guardate né a destra, né a sinistra, né avanti, né indietro, ma guardate solamente in alto. Obbedite ai comandi dell’Altissimo voi che potete. Noi che dovremo espiare per tutta l’eternità la nostra ribellione sappiamo quanto costa contrariare il suo volere (urla disperatamente).NOTA – Questa testimonianza “diabolica” che ci parla della rovina eterna di Religiosi, Sacerdoti, Vescovi e Cardinali è confermata da Lucia di Fatima che, vedendo non poche di queste persone all’inferno, ne rimase così scossa che per lungo tempo non riuscì più a mangiare.Anche altri mistici del secolo scorso hanno avuto dal Cielo la stessa conferma.

Preghiere di Liberazione da Satana e gli spiriti maligni 0

Preghiere di Liberazione da Satana e gli spiriti maligni

Scritto il 24 Giugno 2009.

Queste Preghiere Valgono Esclusivamente per “l’Auto Liberazione”. Anche se il Fine è Lodevole, NESSUNO può attaccare Direttamente Satana per Liberare altre Persone. Qualora un Familiare, un Conoscente o tu Stesso/a, Avverti Difficoltà a Recitarle, Rivolgiti all’Esorcista della Tua Diocesi di Appartenenza. Ricordati Sempre che il Punto di Partenza, è una Buona e Sincera CONFESSIONE!

Questa sequenza di preghiere ripetuta più volte nello stesso ordine in cui sono state poste, spezza molti legami con Satana.

Salmo Iniziale:

Ecco la Croce del Signore: Fuggite potenze nemiche! Vinse il Leone della tribù di Giuda, il discendente di Davide, Gesù Cristo. Alleluia!

a Gesù Salvatore:

O Gesù Salvatore, Signore mio e Dio mio, mio Dio e mio tutto, che con il sacrificio della Croce ci hai redenti e hai sconfitto il potere di satana, ti prego di liberarmi da ogni presenza malefica e da ogni influenza del maligno.

Te lo chiedo nel tuo Santo Nome, te lo chiedo per le tue Sante Piaghe, te lo chiedo per la tua Croce, te lo chiedo per l’intercessione di Maria, Immacolata e Addolorata. Il sangue e l’acqua che scaturirono dal tuo costato scendano su di me per purificarmi, liberarmi e guarirmi. Amen!

a Maria Santissima:

O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, noi chiediamo umilmente di mandarci le legioni celesti, perché al tuo comando inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia e li respingano nell’abisso dell’inferno. Amen!

a San Michele Arcangelo:

San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia; contro le malvagità e le insidie del diavolo sii nostro aiuto.

Ti preghiamo supplici: che il Signore lo comandi! E tu, principe delle milizie celesti, con la potenza che ti viene da Dio, ricaccia nell’inferno satana e gli altri spiriti maligni che si aggirano per il mondo a perdizione delle anime. Amen!

Preghiera di Liberazione:

O Signore tu sei grande, tu sei Dio, tu sei Padre, noi ti preghiamo per l’intercessione e con l’aiuto degli arcangeli Michele, Gabriele, Raffaele, affinchè i nostri fratelli e sorelle siano liberati dal maligno che li ha resi schiavi.

O Santi tutti venite in nostro aiuto: Dall’angoscia, dalla tristezza, dalle ossessioni. Noi ti preghiamo. Liberaci o Signore!

Dall’odio, dalla fornicazione, dall’invidia. Noi ti preghiamo. Liberaci o Signore! Dai pensieri di gelosia, di rabbia, di morte. Noi ti preghiamo. Liberaci o Signore! Da ogni pensiero di suicidio e aborto. Noi ti preghiamo. Liberaci o Signore!

Da ogni forma di sessualità cattiva. Noi ti preghiamo. Liberaci o Signore! Dalla divisione di famiglia, da ogni amicizia cattiva. Noi ti preghiamo. Liberaci o Signore! Da ogni forma di malefizio, di fattura, di stregoneria e da qualsiasi male occulto. Noi ti preghiamo. Liberaci o Signore! O Signore che hai detto:”Vi lascio la pace, vi do la mia pace”, per l’intercessione della Vergine Maria, concedici di essere liberati da ogni maledizione e di godere sempre della tua pace. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Dal Libro di Don Gabriele Amort “Un Esorcista Racconta”, Edizioni Dehoniane Roma.

Preghiera Contro il Maleficio:

[Dal Rituale Greco]

Signore Dio nostro, o Sovrano dei secoli, onnipotente e onnipossente, tu che hai fatto tutto e che tutto trasformi con la tua sola volontà; tu che a Babilonia hai trasformato in rugiada la fiamma della fornace sette volte più ardente e che hai protetto e salvato i tuoi santi tre fanciulli; tu che sei dottore e medico delle nostre anime; tu che sei la salvezza di coloro che a te si rivolgono.

Ti chiediamo e ti invochiamo: Vanifica, scaccia e metti in fuga ogni potenza diabolica, ogni presenza e macchinazione satanica, ogni influenza maligna e ogni maleficio o malocchio di persone malefiche e malvagie operati sul tuo servo….(nome).

Fà che in cambio dell’invidia e del maleficio ne consegua abbondanza di beni, forza, successo e carità; tu, Signore che ami gli uomini, stendi le tue mani possenti e le tue braccia altissime e potenti e vieni a soccorrere e visita questa immagine tua, mandando su di essa l’angelo della pace, forte e protettore dell’anima e del corpo, che terrà lontano e scaccerà qualunque forza malvagia, ogni veneficio e malia di persone corruttrici e invidiose; così che sotto di te il tuo supplice protetto con gratitudine ti canti: “Il Signore è il mio soccorritore e non avrò timore di ciò che potrà farmi l’uomo”.

“Non avrò timore del male perchè tu sei con me, tu sei il mio Dio, la mia forza, il mio Signore potente, Signore della pace, padre dei secoli futuri”. Sì, Signore Dio nostro, abbi compassione della tua immagine e salva il tuo servo….(nome) da ogni danno o minaccia proveniente da maleficio, e proteggilo ponendolo al di sopra di ogni male; per l’intercessione della più che benedetta, gloriosa Signora, la Madre di Dio e sempre vergine Maria, dei risplendenti arcangeli e di tutti i tuoi santi. Amen.

Dal Libro di Don Gabriele Amort “Un Esorcista Racconta”, Edizioni Dehoniane Roma.

Preghiera Contro Ogni Male:

Spirito del Signore, Spirito di Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, SS. Trinità, Vergine Immacolata, angeli, arcangeli e santi del paradiso, scendete su di me: Fondimi, Signore, plasmami, riempimi di te, usami. Caccia via da me le forze del male, annientale, distruggile, perchè io possa stare bene e operare il bene.

Caccia via da me i malefici, le stregonerie, la magia nera, le messe nere, le fatture, le legature, le maledizioni, il malocchio; l’infestazione diabolica, la possessione diabolica, l’ossessione diabolica; tutto ciò che è male, peccato, invidia, gelosia, perfidia; la malattia fisica, psichica, spirituale, diabolica.

Brucia tutti questi mali nell’inferno, perché non abbiano mai più a toccare me e nessun’altra creatura al mondo.

Ordino e comando: con la forza di Dio onnipotente, nel nome di Gesù Cristo Salvatore, per intercessione della Vergine Immacolata: A tutti gli spiriti immondi, a tutte le presenze che mi molestano, di lasciarmi immediatamente, di lasciarmi definitivamente, e di andare nell’inferno eterno, incatenati da S. Michele arcangelo, da S. Gabriele, da S. Raffaele, dai nostri angeli custodi, schiacciati sotto il calcagno della Vergine Santissima. Amen.

Dal Libro di Don Gabriele Amort “Un Esorcista Racconta”, Edizioni Dehoniane Roma.

Preghiera di Liberazione dell’Albero Genealogico:

O Dio Padre di Misericordia, per intercessione dell’Immacolato Cuore di Maria Santissima ti preghiamo di liberarci da tutti i mali causati dai nostri antenati che partecipavano all’occultismo, allo spiritismo, alla stregoneria, alle sette sataniche.

Tronca il potere del maligno che per colpa loro, ancora pesa sulle nostre generazioni. Spezza la catena di maledizioni, malefici, opere sataniche che gravano sulla nostra famiglia.

Liberaci da patti satanici, dai legami fisici e mentali con i seguaci di satana e il peccato. Tienici sempre lontano da ogni attività e persone con cui satana può continuare ad avere dominio su di noi e sui nostri figli. Prendi sotto il tuo potere qualsiasi area che sia stata consegnata a satana dai nostri antenati.

Allontana per sempre lo spirito cattivo, ripara ogni suo danno, salvaci da ogni sua nuova insidia. Te lo chiediamo o Dio, nel nome e per i dolori, il sangue, ei meriti delle Santissime Piaghe di Nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio, che morendo sulla Croce ha vinto Satana e le sue opere per sempre. Amen!

Preghiera per Benedire i Luoghi di Vita e di Lavoro:

Visita o Padre la nostra casa (ufficio, negozio…) e tieni lontano le insidie del nemico; vengano i Santi Angeli a custodirci nella pace e la tua benedizione rimanga sempre con noi. Per Cristo, Nostro Signore. Amen! Signore Gesù Cristo, che hai comandato ai tuoi apostoli di invocare la pace su quanti abitavano le case in cui fossero entrati, santifica, ti preghiamo, questa casa per mezzo della nostra fiduciosa preghiera.

Effondi sopra di essa le tue benedizioni e l’abbondanza della pace. Giunga in essa la salvezza, come giunse alla casa di Zaccheo, quando tu vi sei entrato. Incarica i tuoi Santi Angeli di custodirla e di cacciare via da essa ogni potere del maligno. Concedi a tutti coloro che vi abitano di piacere a Te per le loro opere virtuose, così da meritare, quando sarà il tempo, di venire accolti nella tua dimora celeste. Te lo chiediamo per Cristo, Nostro Signore. Amen!

Dal Libro di Don Gabriele Amort “Un Esorcista Racconta”, Edizioni Dehoniane Roma.

Solo 5 minuti al giorno!

Spesi per recitare la Coroncina della Divina Misericordia:

Libera da Satana, dai peccati, protegge voi stessi e la vostra vita ed è fonte di tante Grazie Divine.

I sintomi delle presenze malefiche – 2° (affari, affetti, salute) 0

I sintomi delle presenze malefiche – 2° (affari, affetti, salute)

Scritto il 24 Giugno 2009.

di Don Raul Salvucci

4. Salute
Gli effetti negativi sulla salute sono abituali quando interviene il maleficio. Si articolano con modalità diverse, anche se non sempre sono tutti presenti e non lo sono con la stessa intensità. Queste cose, come si è detto, variano da soggetto a soggetto a seconda della costituzione fisica della persona, scaricando la maggiore negatività sui punti più deboli.
Ricordo di un venditore ambulante che sentiva dolori lancinanti sulle piante dei piedi, ogni volta che li poggiava a terra per stare diritto. Dato che il tipo di lavoro gli richiedeva appunto di rimanere in piedi per vendere i prodotti, questo disturbo gli impediva di svolgere il suo lavoro: aveva perciò girato mezza Italia, passando da uno specialista all’altro, senza alcun esito. A Torino un noto professionista, dopo averlo esaminato a lungo, gli aveva detto: «Per questo male dobbiamo coniare un termine medico nuovo».
Vediamo alcuni aspetti particolari:
– dolori fortissimi; in varie parti del corpo, specialmente quelle più delicate e sensibili, che a volte si spostano da una parte all’altra del corpo: dal fegato allo stomaco, alle gambe, alla cervice, alla spina dorsale, agli intestini, agli organi di riproduzione, colpendo a volte anche la regolarità dei cicli femminili, in qualche caso fino al blocco totale;
– disturbi inspiegabili; i medici, anche a livello di specialisti, non riescono a individuare di che cosa si tratta. Vengono effettuate tutte le analisi, anche le più sofisticate, ma non risulta niente. Questo naturalmente è l’aspetto principale che induce a pensare a qualcosa di preternaturale;
– le medicine non conseguono alcun effetto si prova a cambiarle, ma senza alcun risultato. Simpatica l’espressione di una signora che mi disse: «Le medicine che prendo è come se le buttassi dentro lo sciacquaio della cucina»;
– a volte le analisi sono visibilmente sballate con esiti e percentuali inammissibili. Ripetendole poi ritornano sui valori normali;
– le influenze negative possono agire sulla mente dei medici, distorcendo e in qualche caso facendo sbagliare la diagnosi con conseguenze disastrose sia per le false cure che per le medicine sbagliate. Chi va soggetto a questi disturbi è bene che prima di affidarsi al medico, invochi il Signore perché abbia ad illuminarlo con la sua luce, perché possa vedere giusto;
– la catena dei mali: spesso capita di dover passare da un ospedale all’altro; non si finisce di curare un male che subito se ne scopre un altro; fatto un intervento chirurgico se ne rende indispensabile un altro successivo. Le analisi e i ricoveri non finiscono più.

5. Affetti
La vicenda storica di satana si riassume in due tempi successivi:
– il primo è quello della beatitudine immensa che godeva nel cielo, partecipando festosamente, insieme a tutti gli angeli, alla visione e alla partecipazione dell’amore eterno di Dio;
– il secondo è quello in cui vive attualmente dopo che, per la sua ribellione, fu espulso dal cielo. Quanto era sconfinata la sua beatitudine, tanto è sconfinata la sua disperazione.
Odio, negatività, amarezza sono ormai le molle che generano ogni sua attività.
L’uomo invece, rinato alla vita divina per mezzo di Gesù Cristo sta fin da questa terra potenzialmente assaporando ciò che satana ha perduto della sua realtà primitiva nel cielo. Due espressioni prese dalla 1 lettera di Giovanni ce lo mostrano:
«Guardate quale grande amore ci ha dato il Padre, per essere chiamati figli di Dio e lo siamo realmente» (1 Gv 3, 1 ).
«L’amore è da Dio, chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore» (1 Gv 4, 7-8).
Dunque Dio è per natura e per essenza amore, e quindi l’uomo redento, nella misura in cui entra in contatto con lui, si arricchisce del suo amore e vive nel suo amore.
Da qui lo scontro cosmico: satana che ormai personifica l’odio, si scarica contro l’uomo per distruggere ogni traccia di quell’amore che lui ha perduto per sempre.
Che intendiamo dire quando parliamo di «affetti?» L’insieme delle varie rifrangenze dell’amore di cui può godere un uomo: rapporto tra marito e moglie, genitori e figli, fratelli e sorelle, ragazzo e ragazza che stanno insieme, ramificazioni di parentele: nonni, suoceri, generi, zii… e inoltre amicizie, convivenze, colleghi di lavoro e di svago, paesani, connazionali.
Tutte queste realtà sono raggi riflessi che Dio ha seminato nelle sue creature ed è contro esse che satana si scatena, perché ogni affetto diventi odio, veleno, divisione, lotta.
Scrive don Gabriele Amorth:
«Il maligno può dare dei nervosismi insopprimibili specie verso le persone da cui si è più amati. Così rompe matrimoni, tronca fidanzamenti; suscita litigi con urla e strepiti in famiglie in cui in realtà tutti si vogliono bene; e sempre per motivi futili. Tronca amicizie; da alla persona colpita l’impressione di non essere gradita in nessun ambiente, di essere scansata, di doversi isolare da tutti. Incomprensione, non amore, vuoto affettivo totale, impossibilità a sposarsi» (G. Amorth, Un esorcista racconta, cit., p. 70).
Ciò che è più caro nella vita, ciò che è più sacro sul piano affettivo per la propria esistenza, diventa l’obiettivo principale contro cui satana si scatena per poterlo distruggere.

DOMANDA
È da tempo che sto lottando contro un pesante maleficio. Sono una ragazza e, tra tanto male, ho avuto la fortuna di incontrare un bravo ragazzo. Lui mi adora e anche io lo amo, ma quando ci troviamo insieme sento una incredibile freddezza nei suoi confronti e, in alcuni momenti, sento stanchezza o addirittura ripugnanza a stargli vicino. Quello che è più incredibile, che in ufficio sto vicino a un uomo sposato che ha parecchi anni più di me. Nei momenti in cui trattiamo insieme per ragioni di lavoro, questo rapporto mi dà un grande senso di pace e di distensione. Non c’è assolutamente niente tra me e lui, ma quando stiamo così, io sogno dì poter trasportare questi sentimenti così piacevoli al momento in cui starò col mio ragazzo. Invece poi, appena mi incontro con lui, sparisce tutto, diventa solo peso e noia stargli vicino.
Come si spiega tutto questo e inoltre mi si pongono tanti problemi: glielo debbo dire chiaramente, lo debbo lasciare, cosa debbo fare?
R. – È quanto ho esposto sopra. Colpisce su quanto c’è di più sacro e di più caro. In questo caso c’è una tattica ancora più cattiva, diabolica. Tenta di rovinare il tuo giusto amore e nel frattempo cerca di portare il tuo collega a un amore sbagliato, per distruggere lui e la sua famiglia.
E’ un torrente limaccioso di odio che distrugge ramificandosi nelle più impensabili situazioni.
Cosa fare col tuo ragazzo?
Bisogna lottare con tutte le forze e senza paura nel senso giusto. Se è nel disegno del Signore che il vostro amore sia santificato nella formazione di una famiglia, vi dovete impegnare in un serio cammino di fede fino a che questo si realizzi. Ogni qualvolta satana scatena una guerra di questo genere, bisogna combattere.

6. Affari
Il problema economico è fondamentale nella realtà della vita umana. È vero che oggi nella concezione materialistica della vita si punta tanto sul possedere, dando al problema dei beni materiali un’importanza eccessiva, ma è anche vero che la mancanza del necessario per vivere crea situazioni angosciose e a volte tragiche, specialmente quando si deve provvedere ai figli.
Molto saggia è la riflessione che si legge nella Bibbia, nel libro sapienziale dei Proverbi.
«Non darmi ne povertà ne ricchezza;
ma fammi avere il cibo necessario,
perché, una volta sazio, io non ti rinneghi
e dica: “Chi è il Signore?”,
oppure, ridotto all’indigenza, non rubi
e profani il nome del mio Dio» (Prv 30, 8-9).
In presenza dell’azione devastante di una fattura, si va sempre alla ricerca di chi può essere stato a farla fare e perché. Nella ricerca del perché qualcuno sia stato spinto a pagare dei milioni agli operatori dell’occulto, per rovinare una persona o una famiglia, le motivazioni si riducono sostanzialmente a due: o per vicende di amore o per contrasti sugli affari. Dopo aver trattato degli «affetti» parliamo perciò degli «affari», facendo alcune precisazioni.
– L’attacco contro gli affari può avvenire anche a livelli molto alti, sul piano di svariati miliardi. Contese per lottizzazioni, concorrenza su grossi giri commerciali, efficienza di impianti di produzione industriali. Sembrerà strano, eppure, con molta riservatezza, si sa di industriali che pagano sensitivi perché facciano giri di controllo nelle loro fabbriche dislocate in varie parti della penisola, per accertarsi della presenza di eventuali potenzialità negative. Per colpire così in alto, naturalmente, non basta un solo mago, ma si muovono potenti «cupole» degli operatori dell’occulto che ricevono compensi elevatissimi e riescono a provocare ingenti crolli economici. Scrive la prof. Cecilia Gatto Trocchi: «In moltissime piccole e medie aziende è presente un consulente specifico in magia che opera nell’ombra, sotto l’etichetta di “consulente” («L’Europeo», 13-19 marzo 1991, 47)».
Il ritornello «È roba da medioevo» è il «Valzer per la povera gente» come cantava Odoardo Spadaro. Perché i pesci grossi: politici, industriali, managers, divinità del cinema e dello spettacolo, a questa gente ci ricorrono. E come!
– A livello molto più modesto, ma frequentissimo, si commissionano malefici per la distruzione economica di piccole attività commerciali, di laboratori artigianali, di negozi. A motivo di lotte nella divisione di beni familiari, di soci che si separano da attività condotte insieme, per l’invidia tra famiglie quando magari una emerge sull’altra, per la villa lussuosa, per la rivalità nel lusso del vestire delle signore e cose simili. Qui i prezzi sono più modesti: un milione o poco più.
– L’effetto distruttivo avviene lentamente per lo scatenarsi di un meccanismo perverso e inarrestabile che porta a inspiegabili fallimenti. Clienti che inaspettatamente non pagano, errori di contabilità stranissimi, fallimenti di cui a volte gli stessi tribunali non riescono a capire il congegno.

Riprendiamo ancora alcune parole di don Amorth:
«Negozi affollatissimi che, di colpo, vengono disertati e nessuno più ci mette piede; incapacità a trovare lavoro, spesso per motivi umanamente assurdi. Ho visto famiglie agiatissime cadere nella più nera miseria per motivi inspiegabili; professionisti avviati, di colpo si sono trovati sul lastrico. In una parola: inspiegabili passaggi dalla normalità economica alla miseria, da un lavoro intenso alla disoccupazione» (G. Amorth, Un esorcista racconta, cit., p. 70).

– Sui «negozi affollatissimi che di colpo vengono disertati» va data una spiegazione che si direbbe curiosa se non fosse tragica. Quello dei negozi, ristoranti, empori che di colpo perdono completamente i clienti è un fatto che avviene più frequentemente di quanto non si pensi. Ma è difficile poter difendere i titolari perché gli operatori del male fanno il paziente lavoro di sviare di volta in volta l’eventuale cliente e quindi ci si trova di fronte all’imponderabile. Normalmente, nella nostra azione liberatrice, si scopre chi è colpito e su questi si agisce con il nostro ministero, mentre in questi casi non è possibile prevedere quale sarà l’eventuale cliente che va difeso dallo sviamento che lo spinge a non entrare nel negozio;
– l’attività satanica, scatenata nel portare l’uomo verso lo sfacelo e la disperazione, trova una piacevolissima esca nel creare tragiche situazioni di difficoltà economica. Ho visto tanta gente piangere e spesso essere spinta al suicidio per non sapere più dove prendere i soldi per sopravvivere e tappare i buchi di pesanti scadenze. C’è stato perfino chi, per poter dare da mangiare qualcosa ai figli a mezzogiorno, è ricorso all’espediente di andare a comprare qualche cosa e ha finto, di fronte al negoziante, di aver dimenticato il portafoglio, chiedendo di pagare il giorno dopo. Si creano situazioni veramente tragiche.

7. Voglia di morire
Il caso più paradossale che ho incontrato nell’ambito delladepressione nerissima e totalizzante che satana riesce a inculcare nelle sue vittime, è quello di un giovane. Mi confessòche lui voleva assolutamente morire, ma ogni volta che tentava il suicidio, per un verso o per l’altro, non riusciva a portarlo a compimento. Era così forte questa spinta che, non riuscendo a realizzarla, era diventata come una psicosi cronica,che lo tormentava maledettamente. Mi disse: «Vedi, se unomi garantisse che tra due mesi io sicuramente ci riuscirò, giàmi tranquillizzerei e respirerei un po’».
Satana ormai vive di una totale disperazione senza prospettive e cerca di comunicarla e trasferirla sugli uomini con abilissime suggestioni: sembra che ormai tutto crolli, che tutto sia finito, che il resto della vita sarà peggiore del momento presente, che non ci si possa più fidare di nessuno, che la malattia lo porterà alla morte, che non troverà più un po’ di amore da nessuno. Il nero del nero, nel modo più nero possibile. Una siringa carica di droga inietta per qualche momento un paradiso artificiale, il demonio invece inietta in modo permanente un inferno artificiale. In questa situazione si accetta di essere un «vinto». Dio stesso, si pensa, non è più capace di liberazione, altrimenti lo farebbe: se non lo fa è chiaro che il male è più forte di lui. A questo punto il suicidio, o almeno il tentativo del suicidio, diventa lo sbocco naturale.


8. Rumori
Quando la presenza del male ha una certa consistenza, si avvertono normalmente anche dei rumori. Il rumore ha un senso preciso: testimonia e avverte che c’è in casa o in ufficio una presenza strana, che non si vede perché, essendo spirituale, l’occhio non la percepisce. E allora è il rumore che ti avverte: «Tu non mi vedi, ma io ci sono e sto qui per farti del male».
Vediamone alcuni aspetti.
– I rumori sono di forma svariatissima: scricchiolio di mobili, colpi ripetuti sistematicamente sugli sportelli dei mobili stessi, sulle sponde del letto, sul soffitto della camera. Passi strani come di qualcuno che cammina sul piano superiore, porte che si aprono e si richiudono da sole, sgabelli o altri oggetti che si muovono e cambiano posizione, vibrazioni delle ante, finestre, tapparelle ed altri.
– Quale importanza si deve dare a questi fenomeni? Di per sé sono la cosa più innocente e assolutamente innocua che gli spiriti del male possono fare. Non portano nessun effetto negativo, nè alcun male, anche se creano una fortissima suggestione. Se uno non li calcolasse, di per sé non porterebbero alcun danno. Ma quell’elemento incontrollabile che è la paura fa in modo che la persona si agiti, si spaventi, non dorma, perda la pace. E se uno dice: «Mamma mia che paura!» si accorge che crescono di intensità, perché la finalità che si vuole raggiungere è proprio quella. Bisognerebbe non prenderli in considerazione e cercare di convivere! come si convive con i rumori delle macchine che passano sotto casa.
– E chi non riesce a fare così? Bisogna invocare il nome di Gesù e anche quello di Maria, chiedere la protezione dei santi Angeli, aspergere di acqua santa i punti dove i rumori avvengono. Ma soprattutto avere la certezza che, man mano che si cammina nell’incontro col Signore con una vita di fede sempre crescente, questi rumori spariranno. Molti dei miei clienti hanno imparato a prenderli come termometro della loro vita spirituale. Mi dicono: «Dopo un po’ che avevamo ini-ziato a venire alle riunioni erano scomparsi. Ma ora cominciano a sentirsi di nuovo perché, presi dal lavoro, abbiamo ridotto il tempo alla preghiera; bisogna che ricominciamo a pregare di più». Chiarissimo!

9. Altre manifestazioni
1. Il telefono. Uno strumento nuovo che la prassi della vecchia magia non conosceva è il telefono. Il contatto fisico è determinante per rendere più forti e operanti i disturbi. Questo mezzo così usato nella nostra civiltà lo realizza con facilità. Lo stregone chiama la vittima per telefono, la persona risponde regolarmente «Pronto» ma dall’altra parte nessuno risponde. Il contatto con la persona che ha risposto è sufficiente per scaricargli addosso una ondata malefica. In genere non ci si rende minimamente conto di questo fatto e si richiude tranquillamente il telefono: «Ma, non risponde nessuno». Intanto però il contatto voluto è avvenuto.
2. Il freddo. Scrive padre Pio in una sua lettera del 28 giugno 1912 al direttore spirituale: «Alle cinque del mattino, allorché quel “cosaccio” (cioè il diavolo) andò via, un freddo si impossessò di tutta la mia persona da farmi tremare da capo a piedi». Normalmente noi immaginiamo che questi diavolacci escano dai forni ad altissima temperatura dell’inferno. Ci può perciò sembrare strano che la loro presenza generi sensazioni di freddo. Invece è così. I brividi di freddo e anche il sentire sistematicamente freddo (quello che a volte diciamo: «sono sempre tanto freddoloso»), spesso sono dei segni della loro presenza. Paolo in Col 1, 13 dice: «Il Signore ci ha liberati dal potere delle tenebre»: è probabile che gli spiriti del male, vivendo in un mondo di tenebre, dove non ci può essere che oscurità e freddo, lo comunichino poi agli altri.
3. Il soffio. Nei casi in cui la presenza di satana è forte si manifesta come un soffio di vento. La Bibbia usa spesso il termine aramaico Ruah che significa indistintamente «spirito» o anche «vento». Il motivo è che tutto ciò che è spirituale sfugge alla percezione dei sensi dell’uomo. Il vento è qualcosa di impercettibile, almeno secondo la concezione di quei tempi, per cui è l’elemento che può meglio significare la presenza di qualcosa di spirituale. Disse Gesù a Nicodemo: «Il vento sof-fia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito» (Gv 3, 8). La sera di Pasqua, Gesù volle far dono dello Spirito agli Apostoli, perciò: «Alitò su di loro e disse: ricevete lo Spirito Santo» (Gv 20, 22). Nel racconto della discesa dello Spirito Santo il giorno di Pentecoste si dice: «Veniva dal cielo un rombo, come di vento che si abbattè gagliardo e riempì tutta la casa dove si trovavano» (At 2, 2). Questi ed altri testi simili insinuano che le presenze spirituali si manifestano sotto forma di vento e questo vale anche per gli spiriti cattivi, perché sono anche loro entità spirituali.
4. Gli animali. È certo che i demoni possono prendere possesso degli animali nei modi più svariati e servirsene per poter infastidire e colpire gli uomini. Si sa che, per confezionare le fatture, molte volte ricorrono alle interiora degli animali, a volte seppelliscono animali interi nei pressi delle abitazioni. Una volta i dirigenti di una società di calcio mi volevano costringere ad andare ad esorcizzare gli angoli del campo, perché, secondo loro, i tifosi della squadra avversaria, per poter vincere la partita, avevano fatto seppellire da un mago quattro rospi, appunto agli angoli del campo. Anche gli animali domestici, come cani e gatti, possono a volte dare segni strani perché invasati dalle forze del male.
Ma facciamo il punto sui famigerati gatti neri che ci attraversano la strada. Si dice che quando Garibaldi fece lo sbarco dei Mille in Sicilia, uno dei suoi ufficiali, che era un gran mangiapreti, diede questo ordine ai suoi soldati: «Se vedete qualcosa di nero sparate, potrebbe essere un prete». Spero che leggendo queste righe qualcuno non concluda: «Se vedete un gatto nero sparate, potrebbe essere un diavolo». Il colore del pelo in queste cose non c’entra. Nel modo più assoluto!

Preghiere di Liberazione da Satana e gli spiriti maligni 0

Preghiere di Liberazione da Satana e gli spiriti maligni

Scritto il 24 Giugno 2009.

Queste Preghiere Valgono Esclusivamente per “l’Auto Liberazione”. Anche se il Fine è Lodevole, NESSUNO può attaccare Direttamente Satana per Liberare altre Persone. Qualora un Familiare, un Conoscente o tu Stesso/a, Avverti Difficoltà a Recitarle, Rivolgiti all’Esorcista della Tua Diocesi di Appartenenza. Ricordati Sempre che il Punto di Partenza, è una Buona e Sincera CONFESSIONE!

Questa sequenza di preghiere ripetuta più volte nello stesso ordine in cui sono state poste, spezza molti legami con Satana.

Salmo Iniziale:

Ecco la Croce del Signore: Fuggite potenze nemiche! Vinse il Leone della tribù di Giuda, il discendente di Davide, Gesù Cristo. Alleluia!

a Gesù Salvatore:

O Gesù Salvatore, Signore mio e Dio mio, mio Dio e mio tutto, che con il sacrificio della Croce ci hai redenti e hai sconfitto il potere di satana, ti prego di liberarmi da ogni presenza malefica e da ogni influenza del maligno.

Te lo chiedo nel tuo Santo Nome, te lo chiedo per le tue Sante Piaghe, te lo chiedo per la tua Croce, te lo chiedo per l’intercessione di Maria, Immacolata e Addolorata. Il sangue e l’acqua che scaturirono dal tuo costato scendano su di me per purificarmi, liberarmi e guarirmi. Amen!

a Maria Santissima:

O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, noi chiediamo umilmente di mandarci le legioni celesti, perché al tuo comando inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia e li respingano nell’abisso dell’inferno. Amen!

a San Michele Arcangelo:

San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia; contro le malvagità e le insidie del diavolo sii nostro aiuto.

Ti preghiamo supplici: che il Signore lo comandi! E tu, principe delle milizie celesti, con la potenza che ti viene da Dio, ricaccia nell’inferno satana e gli altri spiriti maligni che si aggirano per il mondo a perdizione delle anime. Amen!

Preghiera di Liberazione:

O Signore tu sei grande, tu sei Dio, tu sei Padre, noi ti preghiamo per l’intercessione e con l’aiuto degli arcangeli Michele, Gabriele, Raffaele, affinchè i nostri fratelli e sorelle siano liberati dal maligno che li ha resi schiavi.

O Santi tutti venite in nostro aiuto: Dall’angoscia, dalla tristezza, dalle ossessioni. Noi ti preghiamo. Liberaci o Signore!

Dall’odio, dalla fornicazione, dall’invidia. Noi ti preghiamo. Liberaci o Signore! Dai pensieri di gelosia, di rabbia, di morte. Noi ti preghiamo. Liberaci o Signore! Da ogni pensiero di suicidio e aborto. Noi ti preghiamo. Liberaci o Signore!

Da ogni forma di sessualità cattiva. Noi ti preghiamo. Liberaci o Signore! Dalla divisione di famiglia, da ogni amicizia cattiva. Noi ti preghiamo. Liberaci o Signore! Da ogni forma di malefizio, di fattura, di stregoneria e da qualsiasi male occulto. Noi ti preghiamo. Liberaci o Signore! O Signore che hai detto:”Vi lascio la pace, vi do la mia pace”, per l’intercessione della Vergine Maria, concedici di essere liberati da ogni maledizione e di godere sempre della tua pace. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Dal Libro di Don Gabriele Amort “Un Esorcista Racconta”, Edizioni Dehoniane Roma.

Preghiera Contro il Maleficio:

[Dal Rituale Greco]

Signore Dio nostro, o Sovrano dei secoli, onnipotente e onnipossente, tu che hai fatto tutto e che tutto trasformi con la tua sola volontà; tu che a Babilonia hai trasformato in rugiada la fiamma della fornace sette volte più ardente e che hai protetto e salvato i tuoi santi tre fanciulli; tu che sei dottore e medico delle nostre anime; tu che sei la salvezza di coloro che a te si rivolgono.

Ti chiediamo e ti invochiamo: Vanifica, scaccia e metti in fuga ogni potenza diabolica, ogni presenza e macchinazione satanica, ogni influenza maligna e ogni maleficio o malocchio di persone malefiche e malvagie operati sul tuo servo….(nome).

Fà che in cambio dell’invidia e del maleficio ne consegua abbondanza di beni, forza, successo e carità; tu, Signore che ami gli uomini, stendi le tue mani possenti e le tue braccia altissime e potenti e vieni a soccorrere e visita questa immagine tua, mandando su di essa l’angelo della pace, forte e protettore dell’anima e del corpo, che terrà lontano e scaccerà qualunque forza malvagia, ogni veneficio e malia di persone corruttrici e invidiose; così che sotto di te il tuo supplice protetto con gratitudine ti canti: “Il Signore è il mio soccorritore e non avrò timore di ciò che potrà farmi l’uomo”.

“Non avrò timore del male perchè tu sei con me, tu sei il mio Dio, la mia forza, il mio Signore potente, Signore della pace, padre dei secoli futuri”. Sì, Signore Dio nostro, abbi compassione della tua immagine e salva il tuo servo….(nome) da ogni danno o minaccia proveniente da maleficio, e proteggilo ponendolo al di sopra di ogni male; per l’intercessione della più che benedetta, gloriosa Signora, la Madre di Dio e sempre vergine Maria, dei risplendenti arcangeli e di tutti i tuoi santi. Amen.

Dal Libro di Don Gabriele Amort “Un Esorcista Racconta”, Edizioni Dehoniane Roma.

Preghiera Contro Ogni Male:

Spirito del Signore, Spirito di Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, SS. Trinità, Vergine Immacolata, angeli, arcangeli e santi del paradiso, scendete su di me: Fondimi, Signore, plasmami, riempimi di te, usami. Caccia via da me le forze del male, annientale, distruggile, perchè io possa stare bene e operare il bene.

Caccia via da me i malefici, le stregonerie, la magia nera, le messe nere, le fatture, le legature, le maledizioni, il malocchio; l’infestazione diabolica, la possessione diabolica, l’ossessione diabolica; tutto ciò che è male, peccato, invidia, gelosia, perfidia; la malattia fisica, psichica, spirituale, diabolica.

Brucia tutti questi mali nell’inferno, perché non abbiano mai più a toccare me e nessun’altra creatura al mondo.

Ordino e comando: con la forza di Dio onnipotente, nel nome di Gesù Cristo Salvatore, per intercessione della Vergine Immacolata: A tutti gli spiriti immondi, a tutte le presenze che mi molestano, di lasciarmi immediatamente, di lasciarmi definitivamente, e di andare nell’inferno eterno, incatenati da S. Michele arcangelo, da S. Gabriele, da S. Raffaele, dai nostri angeli custodi, schiacciati sotto il calcagno della Vergine Santissima. Amen.

Dal Libro di Don Gabriele Amort “Un Esorcista Racconta”, Edizioni Dehoniane Roma.

Preghiera di Liberazione dell’Albero Genealogico:

O Dio Padre di Misericordia, per intercessione dell’Immacolato Cuore di Maria Santissima ti preghiamo di liberarci da tutti i mali causati dai nostri antenati che partecipavano all’occultismo, allo spiritismo, alla stregoneria, alle sette sataniche.

Tronca il potere del maligno che per colpa loro, ancora pesa sulle nostre generazioni. Spezza la catena di maledizioni, malefici, opere sataniche che gravano sulla nostra famiglia.

Liberaci da patti satanici, dai legami fisici e mentali con i seguaci di satana e il peccato. Tienici sempre lontano da ogni attività e persone con cui satana può continuare ad avere dominio su di noi e sui nostri figli. Prendi sotto il tuo potere qualsiasi area che sia stata consegnata a satana dai nostri antenati.

Allontana per sempre lo spirito cattivo, ripara ogni suo danno, salvaci da ogni sua nuova insidia. Te lo chiediamo o Dio, nel nome e per i dolori, il sangue, ei meriti delle Santissime Piaghe di Nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio, che morendo sulla Croce ha vinto Satana e le sue opere per sempre. Amen!

Preghiera per Benedire i Luoghi di Vita e di Lavoro:

Visita o Padre la nostra casa (ufficio, negozio…) e tieni lontano le insidie del nemico; vengano i Santi Angeli a custodirci nella pace e la tua benedizione rimanga sempre con noi. Per Cristo, Nostro Signore. Amen! Signore Gesù Cristo, che hai comandato ai tuoi apostoli di invocare la pace su quanti abitavano le case in cui fossero entrati, santifica, ti preghiamo, questa casa per mezzo della nostra fiduciosa preghiera.

Effondi sopra di essa le tue benedizioni e l’abbondanza della pace. Giunga in essa la salvezza, come giunse alla casa di Zaccheo, quando tu vi sei entrato. Incarica i tuoi Santi Angeli di custodirla e di cacciare via da essa ogni potere del maligno. Concedi a tutti coloro che vi abitano di piacere a Te per le loro opere virtuose, così da meritare, quando sarà il tempo, di venire accolti nella tua dimora celeste. Te lo chiediamo per Cristo, Nostro Signore. Amen!

Dal Libro di Don Gabriele Amort “Un Esorcista Racconta”, Edizioni Dehoniane Roma.

Solo 5 minuti al giorno!

Spesi per recitare la Coroncina della Divina Misericordia:

Libera da Satana, dai peccati, protegge voi stessi e la vostra vita ed è fonte di tante Grazie Divine.

I sintomi delle presenze malefiche – 1° 0

I sintomi delle presenze malefiche – 1°

Scritto il 24 Giugno 2009.

DOMANDA


Molte persone, trovandosi in situazioni strane, si domandano se si può con certezza capire quando alcuni mali vengono dall’occulto o quando invece dipendono da una normale malattia.A volte questo problema diventa ossessionante.


Ci sono dei criteri sicuri per avere delle certezze a questo riguardo?
R.–La risposta è sempre difficile,anche perché spesso si tratta di tutte e due le cose mescolate insieme.
Desiderando aiutare quanti sono angosciati nella ricerca e vogliono raggiungere punti di certezza per sapere come regolarsi, mi avventuro esponendo una difficile casistica, che ha bisogno di alcune precisazioni preliminari.
1 – La grande varietà: i fenomeni sono molto variegati. La diversità dipende dalla combinazione di tre fattori: le caratteristiche fisiche e psichiche della persona colpita; il modo diverso di operare dei maghi; la diversità dei demoni che hanno diversi temperamenti e comportamenti personali. Don Gabriele Amorth, nel suo libro già citato, scrive: “Avvertiamo che non esistono mai due casi eguali. Il comportamento del maligno è quanto mai vario e imprevedibile”.
2 – Un sottofondo comune: pur nella diversità resta sempre una specie di comune denominatore che, a grandi linee, consente di tracciare un elenco di fenomeni ricorrenti,fornendo la possibilità di raggiungere una certa sicurezza.
3 – L’aspetto più difficile è che alcuni fenomeni, quelli di carattere nervoso, a volte sono simili a quelli causati da una normale malattia. In qualche caso possono addirittura sommarsi.
Così possono darsi dei casi in cui distinguere, per esempio, tra schizofrenia e disturbi malefici sembra impossibile; bisogna allora ricorrere ad altri elementi collaterali che aiutano a fare una sicura diagnosi. Giova molto il “discernimento” di cui parlerò più avanti.
4 –Diversità d’importanza: non tutti i segni hanno uguale valore. Quelli fondamentali per una diagnosi dell’attività delle forze del male sono soprattutto tre: la testa, lo stomaco, l’avversione al sacro.
Nell’elencazione che segue questi tre sono messi per primi.


1. La testa
L’attacco notturno. La testa viene colpita incessantemente di giorno e di notte. Ma l’attacco fondamentale e più decisivo per la distruzione della mente (psiche) e di riflesso poi di tutto il corpo, viene inferto nella notte, perché durante la passività del sonno le forze del male possono agire più comodamente.
Strumenti ordinari di tali disturbi sono gli oggetti fatturati che vengono immessi nei cuscini, in modo che il contatto diretto con la testa renda più forte ed efficace la loro radiazione malefica.
I sintomi nei disturbi del sonno sono: difficoltà ad addormentarsi, risvegliarsi presto e non prendere più sonno, avere incubi, sognare cioè cose brutte e angoscianti che si imprimono con forza nella mente generando spavento, come sensazioni di cadere dall’alto, guidare una macchina che non si riesce a controllare, vivere una situazione paurosa dalla quale non c’è via di scampo.
E’ tale la forza di questi incubi che spesso risvegliano il paziente lasciandolo in uno stato di paura e di sconvolgimento.
Questi sintomi possono esserci tutti o solo in parte, secondo la costituzione dei vari organismi.
Quel che conta, per capire se sono fatti naturali o no, è quello di guardare alle conseguenze che si riscontano quando la notte finisce: quando è ora di alzarsi per affrontare gli impegni della giornata, ci si sente più stanchi e sfiniti di quando si è andati a letto. Il sonno non solo non è stato riposante ma ha creato un senso di sfinitezza generale su tutto il corpo, per cui non ci si vorrebbe alzare.Alzandosi,diventa difficilissimo affrontare e portare avanti i normali impegni che prima si facevano con una certa soddisfazione, poiché ora diventano una ininterrotta tortura.
Perché questo accanimento nella notte?
Nella testa c’è la centralina di tutti i comandi che regolano e ordinano il movimento di tutte le parti del corpo. La funzionalità di questo centro di comando e di controllo è assicurata dal ricambio che avviene durante il periodo del sonno: quando si perde in quantità notevole il sonno, non si ha più la potenza per agire normalmente. Perciò l’attacco sistematico al sonno è il principio di distruzione della vita ed elimina gradualmente nel soggetto colpito la possibilità di ogni resistenza all’azione demolitrice degli spiriti del male. L’attacco all’organo centrale della nostra vita psichica e vegetativa apre la porta al potere di trascinare una persona dove si vuole.
Effetti dei disturbi del sonno. Quando tutte le notti, senza interruzione si subisce una tale violenza, non è soltanto il fisico a subirne le conseguenze, ma è anche e soprattutto la resistenza psichica a crollare, con una catena di conseguenze che non è facile catalogare. Provo tuttavia a farne un elenco:
– perdita della personalità e della libertà per il proprio comportamento. Dopo la devastazione del recupero che un buon sonno dovrebbe offrire, si indebolisce la capacità di controllo e di autonomia, cosicché gli influssi spiritici fanno da padroni.
Così si spiega, per esempio, la completa inversione di tendenza del bravo marito che si sente stranamente attratto dalla donna estranea che ricorre a questi mezzi. Un marito ottimo, sereno e affettuoso, attaccatissimo ai figli, molto legato alla moglie, di colpo non si riconosce più. Non ama più, non vede più i figli, soffre di stare in casa, si chiude in se stesso, sembra inebetito, non dorme più i suoi sonni tranquilli, tradisce un interno contrasto. È come se una forza invisibile, di cui lui stesso non capisce la provenienza, lo portasse a fare ciò che non vorrebbe.
Bisogna precisare che, in questi casi, la perdita della capacità di volere non è totale come nell’ossessione diabolica, ma è talmente forte che, se non c’è un carattere consolidato unito a una difesa religiosa, non si è capaci di resistere. Tanta comprensione e tanta delicatezza verso chi attraversa questi traumi è indispensabile per evitare il peggio;
– la mente è sconvolta. Una continua “suggestione mentale” la tiene continuamente in opera di giorno e nelle ore d’insonnia della notte.
Pensieri falsi, interpretazioni distorte, risentimenti, immaginazioni al di fuori di ogni realtà martellano la testa per giorni, per mesi, e alla fine riescono a imporre false certezze che al momento opportuno esplodono e diventano dirompenti, con espressioni e comportamenti incomprensibili a chi li recepisce. È un vero martirio che, quando arriva al culmine, scatena atteggiamenti violenti, rabbiosi, asociali soprattutto con i familiari, e apre purtroppo la via a ricoveri in reparti di psichiatria o a prescrizioni di forti dosi di psicofarmaci, che in questi casi non risolvono nulla, anzi attenuano la capacità di reagire alle forze del male;
– questa agitazione mentale crea la “deconcentrazione” cioè l’incapacità di fermare la mente per concentrarsi sulle cose da fare. Chi lavora in ufficio non combina e commette pericolosi errori. Il ragazzo che va a scuola non riesce ad applicarsi, la mente sfugge continuamente dalle pagine del libro e quel poco che si è letto viene subito cancellato dalla forza dei pensieri inutili che tengono banco; in genere in questi casi i genitori dicono inconsapevolmente che non ha voglia di studiare, ma poi aiutati ad approfondire, riconoscono che il ragazzo non riesce proprio ad applicarsi;
– la stanchezza mentale genera un senso di avvilimento che investe la persona: la rende abitualmente triste, la porta a rinchiudersi sempre più in se stessa, le crea la sensazione che tutto stia crollando, che ormai non potrà andare più avanti. Nei momenti più acuti, tutto diventa più nero del nero e la catastrofe totale sembra ormai inevitabile. Questo stato a volte diviene l’anticamera del suicidio;
– la mente così turbata porta indirettamente a un altro fenomeno: la ricerca del letto, chiudendosi in camera anche nelle ore del giorno. Oggi il caso di giovani e ragazzi che gradualmente restringono la loro vita a questa forma vegetativa, rifuggendo da ogni impegno e dal frequentare la vita sociale, è sempre più frequente, man mano che dilaga maggiormente il ricorso alle forme dell’occulto. In questi casi il letto attira sempre, perché nel letto o nel cuscino c’è qualcosa di fatturato che richiama la persona, al fine di poter continuare a sprigionare su di lei la sua azione malefica anche nelle ore in cui normalmente non si dovrebbe stare a letto. Chi va soggetto a queste cose deve tener presente la regola che nel letto e nella camera ci deve stare il meno possibile. Deve cercare invece di evadere dalla casa, uscire all’aperto, cambiare ambiente, creare rapporti sociali e di incontro.
SAN FRANCESCO E PADRE PIO
Tutti i santi con la esse maiuscola sono stati, attraverso i secoli, tormentati dal demonio, da sant’Antonio Abate a madre Speranza di Gesù. Il beneplacito di alcuni biblisti di oggi, che hanno scoperto che satana non esiste, non ci occorre, perché i fatti ci sono e sono storicamente certi.
L’enorme luce spirituale, che inonda lo spirito di queste creature privilegiate, spesso sfugge al nostro sguardo materiale, ma è visibilissima agli esseri spirituali. I demoni ne rimangono accecati e irritati fino a scagliarsi con violenza contro di loro. Tra i disturbi ricorrenti nella loro vita c’è anche quello di essere ostacolati nel sonno.
Prendiamo due esempi:
– di San Francesco è scritto:
“soggiornando alcune notti presso un cardinale, la prima notte, dopo aver pregato Dio, si accingeva a riposare, quando i demoni gli mossero una lotta spietata” (Seconda vita di Celano 119, in Fonti Francescane 705).
“Il diavolo è molto sottile ed astuto. Dal momento che per la misericordia e la grazia di Dio, non può nuocere alla mia anima, si sfoga contro il mio corpo rendendomi impossibile il riposo” (Leggenda Perugina 94, in Fonti Francescane 1650).
– Padre Pio il 28 giugno 1912 scrisse al direttore spirituale:
“L’altra notte la passai malissimo, quel “cosaccio” (cioè il diavolo) da verso le dieci che mi misi a letto, fino alle cinque della mattina non fece altro che picchiarmi continuamente. Molte furono le diaboliche suggestioni, che mi poneva davanti alla mente; pensieri di disperazione, di sfiducia verso Dio…Credevo proprio che quella fosse propriamente l’ultima notte della mia esistenza” (Epistolario Vol. I).


2. Lo stomaco
Degli oggetti fatturati fatti ingerire e che poi rimangono nello stomaco ho già parlato qua e là nelle pagine precedenti, spiegando le tecniche del maleficio e rispondendo alle domande al riguardo.
Qui voglio sottolineare l’importanza fondamentale del fatto. La fattura opera sulla vittima per mezzo di influssi negativi prodotti da oggetti fisici, preparati precedentemente con riti propiziatori nei laboratori dei maghi. Si comprende facilmente che più l’oggetto fatturato è vicino come distanza e presente come continuità di tempo alla persona, più è efficace l’azione malefica. Quindi gli oggetti possono essere messi nella casa o nei dintorni immediati di casa, nel laboratorio o nell’ufficio, dentro l’auto, nei cuscini. Ma in ogni caso dato che la gente si muove, il contatto con queste cose viene continuamente interrotto e a volte per tempi lunghi: in ufficio non ci si sta sempre, nella casa o nell’auto neppure, sul cuscino la testa ci riposa solo nelle ore della notte.
La carica più efficace è quindi quella di piazzare il fatturato all’interno del corpo stesso: così, più che vicino, è al di dentro e la continuità non si interrompe mai neppure per qualche minuto. L’oggetto può essere di minuscole proporzioni, sia di materia solida che liquida e non è difficile creare occasioni per cui una persona possa mangiare o bere qualcosa preparato allo scopo.
Una persona che faceva “manovalanza” per un mago, poi convertitasi, mi ha raccontato di una delle pratiche che ha visto fare in laboratorio. Dalla donna che voleva ottenere un legame d’amore con un uomo, si faceva portare il sangue delle mestruazioni. Lo essiccava e lo fatturava, quindi lo scioglieva in acqua e il liquido iniettato con la siringa dentro i cioccolatini che all’interno hanno la parte molle o contengono liquori; poi in qualche modo finivano per essere offerti all’uomo. Questa testimonianza è sicura. Se però non trovano un modo naturale di farli abboccare all’amo agiscono in modo preternaturale per mezzo di spiriti come ordinariamente fanno con la roba che si trova dentro i cuscini.
L’oggetto nello stomaco agisce ininterrottamente ventiquattro ore su ventiquattro, i sintomi che possono svelarne la presenza sono principalmente:
– difficile digestione, senso di pieno allo stomaco per cui si pensa di non dover mangiare, a volte anche difficoltà o ripugnanza a ingerire cibi (anoressia), dolori e pesantezza, conati di vomito ripetuti e anche violenti a seguito dei quali spesso non esce niente, se non un po’ di saliva, altre volte escono cose strane: questo è segno positivo di liberazione;
– riflessi negativi sul funzionamento dell’intestino provocati dall’azione devastante sulla digestione;
– un sintomo particolare, che può sembrare un po’ strano è un ondata di angoscia che parte dallo sterno e sale fino alla gola e alla testa. Sono molti i pazienti che avvertono come i momenti di pessimismo più nero,che generano attimi di supremo sconforto , abbiano origine proprio da qualcosa che parte dallo stomaco e arriva alla testa per via esterna.
In questi casi oltre all’uso di bere acqua santa e di condire i cibi con olio e sale benedetti, giovano anche il mangiare poco e con frequenza e l’uso moderato di farmaci che aiutano la digestione.
Ritorna sempre la domanda di come sia possibile, nel continuo passare del cibo nello stomaco, che queste piccole particelle maleficate rimangano per anni e anni ferme nello stomaco. Un film sulle apparizioni di Lourdes, che ha avuto successo qualche anno fa, si apriva con la solenne affermazione: “Per coloro che credono tutto è possibile, per coloro che non credono nessuna spiegazione è sufficiente”.
Così è: per chi crede a queste cose, anche per questo fatto è possibile una spiegazione. Se si pensa che queste particelle di cibo ingerite sprigionano potenzialità negative ininterrottamente ventiquattro ore su ventiquattro, come si è detto, si può anche comprendere che parte di questa energia venga utilizzata perché il materiale resti posizionato là dove si trova, mentre l’altro cibo finita la digestione, passa all’intestino. Quando l’azione potente della presenza dello Spirito Santo, nella vita del credente che fa un sincero cammino di fede, ridurrà gradualmente la potenza malefica di queste particelle, esse non avranno più neppure la forza per rimanere nello stomaco e usciranno per via intestinale come gli altri cibi.
Il mondo dell’occulto è come l’elettronica; chi non ne conosce i punti base come i bit, i chips, gli input, non potrà mai spiegarsi la multiforme operatività di aggeggi così piccoli.Il mondo dell’occulto ha alcune realtà fondamentali; una volta comprese e accettate si spiega tutto. Per coloro che invece negano tutto a priori e in blocco, con la frasetta degna delle intelligenze più elevate: “Ma che sono queste cretinate!”, nessuna spiegazione è sufficiente. Pastori della chiesa e laicisti illuminati, copritevi sempre dietro tale espressione: la beatitudine accordata agli ignoranti sarà sempre con voi.


3. L’avversione al sacro
Una volta accettato il principio esposto sopra, che soltanto una barriera religiosa può contrastare il male con tutte le sue svariate manifestazioni, resta evidente che satana farà del tutto perché la persona che vuol colpire si allontani gradualmente da ogni pratica religiosa, sia individuale che collettiva.
Questo è il terzo dei tre segni fondamentali per giudicare se si è colpiti da azioni malefiche; è di grande importanza perché fa comprendere più a fondo come la reale via di liberazione non passa attraverso iniziative esterne alla persona, ricercate negli operatori della magia o nei ministri della chiesa. Cercare affannosamente una mano santa, che dall’esterno tolga questo male, è normalmente l’impegno principale di chi si sente colpito da fenomeni preternaturali.
Ho letto da un esposto esteso da un esorcista francese, che il fatto che lo aveva maggiormente sorpreso, era che tra le tante persone che aveva ricevuto, non ce n’era stata una sola che fosse arrivata da lui col pensiero di dover fare qualcosa di proprio per essere liberata. Tutti avevano la precisa sensazione che dovevano trovare qualcuno che avesse il potere di spazzare via il male allo stesso modo con cui il dentista strappa via il dente malato. È così anche in Italia.
È importante perciò che in presenza di questi disturbi, il paziente scopra che ha subito una sottile ma sistematica difficoltà nell’incontro con Dio. Comincerà allora a rendersi conto che soltanto con un graduale ritorno alla pratica religiosa potrà raggiungere la liberazione.
“Da quanto tempo hai incominciato ad avvertire questi fenomeni strani?”.
“Da quanto tempo hai incominciato a distaccarti dalla pratica religiosa?”.
Sono queste le due domande che rivolgo successivamente alle persone con cui tratto, per aiutarle a convincersi di questa realtà. Cercando di ricostruire l’inizio dei mali e quello del distacco dalla religione, scoprono con sorpresa che coincidono e comprendono il significato di questa coincidenza. Capire poi che la ripresa della vita religiosa sia la migliore per difendersi, scaturisce come conseguenza logica.
Esaminiamo ora nei particolari i principali aspetti dell’avversione al sacro:
– distacco graduale per chi in qualche modo è praticante. Si incomincia spesso con pensieri vaghi sulla fede: forse non è vero niente, se Dio ci fosse perché c’è tanto male, a che serve pregare e andare in chiesa…
– mille motivi si sommano gradualmente per non far trovare più il tempo per pregare personalmente o per andare in chiesa;
– come ci si mette a pregare la testa parte. Si stabilisce di dire, per esempio, alla sera prima di andare a letto, alcune preghiere tra le più comuni. Si inizia, ma dopo un po’ ci si accorge che la mente se ne è andata altrove, le preghiere stabilite non sono state dette perché, come un colpo di spugna porta via lo scritto dalla lavagna, così qualcosa di invisibile ha cancellato il programma fissato;
– disagio a stare in chiesa e a partecipare comunque a preghiere comunitarie. Dato che la preghiera fatta insieme ad altri è sempre più efficace, è anche perciò la più ostacolata. Stando insieme in chiesa per le celebrazioni liturgiche si possono sentire sensazioni di stanchezza, di nausea, di confusione mentale, di svenimento. Sentiamo spesso dire dai pazienti: “io in chiesa non è propriamente che non ci vado, ma non mi sento di starci con gli altri, preferisco perciò intrattenermi un po’ quando non c’è nessuno”.
– La stessa difficoltà si trova per la partecipazione alle preghiere nei gruppi ecclesiali. La prima volta che le persone vengono da me, se avverto che c’è veramente qualcosa di malefico,chiedo loro l’impegno a partecipare a qualcuna delle diverse riunioni di preghiera che facciamo per queste situazioni, come esporrò più avanti. L’adesione in genere c’è, ed è anche sincera, in vista di una possibile guarigione. Ma le metto subito in guardia, specialmente quando il caso ha una certa gravità: “Stai attento che da solo, almeno per le prime volte, non ce la farai a venire, perciò accordati con qualche persona di famiglia o qualche conoscente per venire insieme”.
Anche il rapporto con il sacerdote esorcista non è bene che sia tenuto completamente segreto; senza l’aiuto di qualche familiare o di qualche persona amica, il cammino per un avvicinamento maggiore a Dio sarà stroncato da satana fin dall’inizio, in mille maniere diverse.
Sono quattro i sintomi principali che disturbano la preghiera in questi casi: la mente non riesce a concentrarsi per via di continue distrazioni, una strana voglia di sbadigliare senza interruzione, il bisogno di ridere, di ridere tanto, una sonnolenza profonda che non si riesce a vincere.
Una volta cercavo di liberare con l’esorcismo una signora colpita da un maleficio. Nonostante fosse molto religiosa, seria e tanto desiderosa di guarigione, non riusciva a trattenersi dal ridermi forte in faccia e se ne scusava con me provando tanta angoscia. Ma noi che siamo del mestiere sappiamo, anche attraverso gli indemoniati, che quello di riderci in faccia è uno degli atteggiamenti più comuni degli spiriti del male. Testoni proprio questi diavoli! Nonostante tutte le legnate che hanno ricevuto in duemila anni da ministri del Signore Gesù, non hanno ancora imparato il proverbio che dice: “ride bene chi ride ultimo”.

INTERVISTA ALL’ESORCISTA

Padre Lanfranco Piergallini, parroco della chiesa di San Francesco a Macerata, svolge da sei anni il ministero di esorcista.
Questa è l’intervista che mi ha cortesemente rilasciato.
Padre che cos’è un maleficio, quello che comunemente viene chiamata “fattura”?
“un maleficio , lo dice la parola stessa, è il male che viene fatto da una persona che ricorre ad un intervento diabolico. Si tratta cioè di individui che vendono l’anima al diavolo per nuocere ai propri simili.
Vi è una mentalità diffusa, secondo la quale si crede che si possa nuocere ad una persona odiandola, o non potendola sopportare e allora si sente dire: “quella persona mi fa del male perché non mi può vedere”.
Questo è sbagliato, non è possibile. L’uomo è limitato e per quanto uno possa nutrire odio per una persona, sappiamo bene che l’odio va contro se stessi e non contro gli altri. Invece un maleficio presuppone l’intervento di Satana, e il diavolo è potente. L’onnipotenza è di Dio, quindi solo Lui ha il potere di “liberare”, ma il demonio ha la capacità di procurare il male ad un essere umano, sia sotto l’aspetto fisico, spirituale, psichico, morale, economico e di impegno; condizionando la volontà della persona colpita”.
Esiste secondo lei quello che popolarmente viene chiamato “malocchio”?
“Secondo me il “malocchio” non esiste. Però bisogna intenderci sul termine. Se per “malocchio” intendiamo fare del male allora si entra nel campo dei malefici. Ma nel senso etimologico della parola, “guardare storto”, sguardo cattivo, guardare male, allora è inesistente, perché con un’occhiata non si può nuocere a nessuno. È possibile, però, che si verifichi che alcuni si sentano male stando a contatto con una persona, e ciò accade non perché questa possa fare del male, ma perché essendo ricettivi assorbono forze negative. Una sorta di “allergia”. Come accade per le polveri, i pollini o altro”.
Queste sono in riferimento all’esperienza da lei condotta e secondo le sue informazioni le persone colpite dai malefici nella zona in cui svolge il ministero di esorcista?
“Credo che un dieci per cento della popolazione sia colpita da questi mali. Quindi a Macerata città, circa 4000 persone. In tutta la provincia potrebbero arrivare a diecimila”.
Perché il fenomeno dell’occultismo in tutte le sue articolazioni e “specializzazioni” è in continua espansione?
“Perché diminuendo la fede si riduce la pratica religiosa, quindi la convinzione profonda, e si ricorre ad altri “surrogati”. Possiamo quindi parlare di magia, cartomanzia, ed altre pratiche che conducono le persone a fidarsi poco o per niente di Dio e invece a confidare nell’occultismo. Gli operatori dell’occulto aumentano sempre di più perché crescono le richieste di persone che vogliono fare il male o che desiderano essere liberate dalle avversità”.
Vi sono zone più colpite o il fenomeno è generalizzato?
“Il fenomeno è generalizzato. Per quanto riguarda le nostre zone, comunque, le più colpite sono quelle della fascia costiera del maceratese e dell’ascolano, i centri industrializzati o collinari dove arriva il benessere, la ricchezza e si avverte una forte carenza di preparazione culturale e spirituale. Anche l’Umbria e l’Abruzzo sono regioni particolarmente colpite dai malefici”.
Quali sono di solito i motivi che spingono una persona a commissionare ad un “mago” o “fattucchiera” un maleficio?
“In genere sono le passioni dell’uomo: in primo luogo la vendetta causata da rivalità, odio, contrasto. I più frequenti sono però i motivi sentimentali: la volontà di legarsi ad una persona, di impedire che una persona stia con un’altra. Mi capita di avvertire una grande superficialità. Molti pensano che i maghi, sì dividono, ad esempio, due persone, ma senza nuocere più di tanto. Invece poi sono arrivati i mali, ad un figlio, a una figlia. Molto frequente è il maleficio che avviene in seguito a separazioni o contrasti tra coniugi, per rivalità, rancore, dissapori e soprattutto quando non si riesce ad accordarsi su questioni economiche. Ciò si verifica anche quando vi è una concorrenza o una rivalità in affari”.
Padre Lanfranco, chi sono i maghi, le fattucchiere?
“Sono persone che apparentemente conducono una vita normale, però prestano la loro opera diabolica, micidiale, ricorrendo o a messe nere se lo fanno in gruppo, o a riti satanici che devono compiere per essere forti nel male. Come noi preghiamo e dobbiamo pregare per essere forti nel bene, per resistere al male, loro debbono invocare Satana per essere forti nel male. Quanto più una persona è unita al diavolo, tanto più è forte. In genere noi esorcisti ci accorgiamo in base al maleficio che è stato commissionato, per capire chi è il mago o la fattucchiera, come opera, in quanto tempo, che mezzi usa. E questo lo verifichiamo sulle persone colpite. Non ci vuole tanto per distinguere un mago da un altro, una strega da un’altra nel compiere il male su una persona. Sono degli autentici assassini. Occorre anche specificare che un male può essere fatto anche attraverso il telefono. Soprattutto occorre fare attenzione quando si ricevono telefonate anonime, quando l’interlocutore non si mostra o vagamente si nasconde dietro parole inutili che intendono far perdere tempo. Spesso accade che dopo la telefonata, le persone prese di mira, si sentono male. Il maleficio può essere fatto anche per mezzo di lettere,anonime, il cui contenuto sembrerebbe al momento della lettura privo di senso, o che racchiudono una sorta di messaggi amorosi. Si tratta invece di messaggi che contengono una forte carica negativa che influisce sul fisico, sul morale, o sulla psiche della persona. In questi casi occorre subito abbassare la cornetta del telefono o stracciare la lettera e disfarsene.
Mi vuol parlare di altre categorie: cartomanti, chiromanti, pranoterapeuti, medium? Spesso si fa una gran confusione. Come si distinguono da maghi e fattucchiere?
“Non si deve fare di ogni erba un fascio perché i fattucchieri sono coloro che fanno il male.
Coloro che usano le carte fanno vedere se c’è del male, oppure “predicono” il futuro. A volte anche a me sono capitati dei cartomanti che dicono di farlo per gioco, senza nessuna intenzione cattiva per individuare il male fatto ad una persona. Ma io rispondo che se si è sensitivi, non vi è bisogno di “fare le carte”. La cartomanzia è una superstizione, condannata dalla Chiesa. I chiromanti sono coloro che “leggono” la mano. Sono persone che dicono, credono di poter leggere il futuro nella mano di un’altra persona. Ma noi sappiamo bene che prevedere il futuro non è opera dell’uomo. Solo Dio lo può prevedere, nemmeno il demonio. Per quanto riguarda i pranoterapeuti, bisogna essere cauti, perché ci sono delle persone che hanno doti, capacità, forze particolari e possono fare del bene, però io sono venuto a conoscenza che vi sono pranoterapeuti “mascherati”, che sono cioè veri e propri fattucchieri. Quindi bisogna fare molta attenzione. Se infatti ci dovesse essere un intervento diabolico, momentaneamente il “paziente” può trovare dei giovamenti al proprio stato, ma incombe il pericolo di ricadere in altri mali, anche peggiori. I medium sono coloro che usano le sedute o presiedono sedute spiritiche. Anche queste pratiche sono condannate dalla Chiesa. In esse non vi è nulla di buono. Essi dicono di mettersi in contatto con le anime dei trapassati, ma non è vero. Ci sono dei medium che vanno in trance, allora si immedesimano nelle persone che intendono evocare e quindi lo fanno con le loro “capacità”, si trasformano, prendono l’atteggiamento di questa persona ed è comunque cosa gravissima. Altri usano proprio l’intervento diabolico: è Satana stesso che si fa sentire. Le conseguenze sono nefaste, soprattutto per le persone che partecipano a queste sedute, nonché alla casa stessa. Molte volte sono dovuto andare a benedire abitazioni dove si avvertivano rumori, fastidi di diverso genere, pur non essendoci segni di malefici, ma perché vi si erano svolte sedute spiritiche”.
Sètte sataniche, messe nere: può dire qualcosa di preciso?
“Se ne parla diffusamente, anche qui, nelle nostre zone, ma nessuno sa con esattezza come si svolgono e che cosa fanno. Come ho detto, i fattucchieri, per essere forti nel male, per essere incisivi, potenti, micidiali, fino a provocare la morte di una persona, occorre che partecipino a riti particolari. In queste messe invece di adorare il Signore come avviene per le nostre celebrazioni, si prega e si adora Satana. Si parla anche di sacrifici di animali o addirittura umani, o altre cose bestiali. Però di più non si sa, siamo nel buio più fitto. Nelle tenebre, è il caso proprio di dirlo. Possiamo solo immaginare quel che può accadere durante questi riti, attraverso le persone maleficate, perché quando si intende, colpire proprio a morte una persona, in genere lo si fa durante una messa nera. A questo proposito abbiamo avuto anche notizie di profanazione di cimiteri, con asportazione di polveri di defunti che vengono usate per fare pozioni e misture malefiche, di furti di ostie consacrate, di reliquie di santi o di altri oggetti sacri. Gli adepti delle sètte sataniche si servono di questo e altro per “adorare” Satana.
Come si articola e quali sono gli effetti dell’opera distruttrice del diavolo e degli spiriti maligni?
“Noi sappiamo bene dell’esistenza di Satana e degli spiriti maligni. Il compito chiaramente è quello di fare del male. Prima di tutto togliere la grazia di Dio nelle anime e di nuocere all’uomo. Ci sono due modi per fare del male, soprattutto in rapporto all’opera satanica, senza parlare in questo caso delle tentazioni, vessazioni ed altro. Guardiamo quello che accade nel mondo!
Poi, attraverso la possessione diabolica in cui Satana o un altro spirito immondo entra in una persona e la trasforma, facendola parlare ed operare a suo piacimento. In questo caso la vittima pur rimanendo con il suo fisico e la sua intelligenza, sente nell’intimo la presenza di un altro essere. Esiste poi l’infestazione diabolica, quando un individuo viene appunto infestato attraverso un maleficio. Nelle case si possono avvertire rumori, cattivi odori: a questo proposito mi capita di benedire ambienti perfettamente puliti, disinfettati e nei quali si avverte ugualmente cattivo odore. Si possono notare polveri più abbondanti del solito. Tutto ciò avviene per intervento diabolico”.
Quanto costa un maleficio?
“da quello che sono venuto a sapere, i più economici costano sulle centomila lire, fino ad arrivare ai cinquanta milioni. Di solito per quel che si sa si paga una metà in anticipo e l’altra metà una volta visti i risultati del maleficio. In media nelle nostre zone il costo di una fattura oscilla fra i tre ed i cinque milioni di lire. Ma si può arrivare anche a dieci, venti milioni”.
Fino a che punto può arrivare un maleficio?
“Un maleficio nel caso di una separazione di due persone, può provocare divisione, scompiglio, irritabilità, male alla testa, allo stomaco. Noi lo definiamo un maleficio fatto per scopi particolari. I malefici a morte, sono quelli per i quali si desidera appunto la morte di una persona. Grazie a Dio, a me fino ad ora non mi sono capitati casi del genere. Di constatare cioè, fra i miei assistiti, la morte di una persona. Alcuni hanno perso la testa, hanno tentato il suicidio, ma si è arrivati in tempo. Risulta però che a volte si sono verificate morti inspiegabili. Se si interviene in tempo, se vi è la possibilità di individuare tale maleficio, io credo che la vittoria è già a portata di mano, anche se si dovrà molto lottare. Vi sono malefici che si protraggono per mesi o addirittura per anni interi. Per me questa persona maleficata è sinonimo di martire, quindi subire il martirio per l’odio di una persona significa essere santo. E per costoro, se sanno perdonare, amare cioè chi fa del male, non vi è alcun motivo per ritardare un domani la beatificazione”.
Purtroppo sono in vendita anche manuali sul “fai da te”, che ne pensa?
“In genere si tratta di libri che parlano di magia, anche di magia nera e attraverso la loro lettura si può anche imparare questo, chiamiamolo, “mestiere”. In genere, però, si comincia con un contatto personale, si insegna ad una persona vicina, poi si allarga il cerchio”.
C’è una differenza tra la cosiddetta “magia bianca” e quella nera?
“La magia bianca”, non serve a nulla perché sappiamo bene che per quanto uno possa essere “forte” e “capace”, è sempre limitato. La sua volontà e intelligenza arrivano solo fino ad un certo punto. I maghi e le fattucchiere ingannano i malcapitati: essi si circondano di immagini sacre, di santi o di papi o altre persone di Chiesa. Per me la magia bianca non esiste o se esiste non produce alcun effetto”.
Chi sono i sensitivi, c’è qualcuno che opera nel bene?
“I sensitivi sono coloro che hanno una particolare ricettività, per cui avvertono, “sentono” la presenza del maleficio o di forze negative. Alcuni sono particolarmente o eccezionalmente dotati per cui avvertono anche in lontananza, addirittura per telefono. O anche attraverso la scrittura, o fotografie. Alcuni fanno del bene, perché prestano la loro opera per liberare una persona da un maleficio”.
Le sono mai capitate persone in uno stato molto grave, cioè possedute dai demoni?
“Secondo me la vera e propria possessione diabolica è un fatto raro. A volte mi capitano delle persone che urlano, apparentemente possedute dal demonio. Sono invece gli spiriti del fattucchiere che entrano e lo trasformano, ma non si tratta di demoni nel senso stretto della possessione. Quindi anche quando reagiscono strillando, agitandosi, dicendo parole insensate, bestemmie, è sempre la persona del fattucchiere che in certi malefici riesce a trasformare la vittima. Invece la possessione diabolica è tutt’altra. In questi casi vi è la presenza di un “ente”estraneo che fa parlare il posseduto non secondo la volontà della persona stessa, perché conosce cose che quella persona non può assolutamente conoscere, ha una forza che non può avere. In una parola, la trasforma”.
Come è possibile arrivare a colpire la vittima designata?
“In genere, come abbiamo detto, attraverso riti o messe nere. Per colpire con maggiore incisività, c’è bisogno o di una fotografia su cui ci si possa “lavorare” sopra oppure bambole, e quest’ultimo è l’uso più frequente. Quello che noi definiamo maleficio “semplice” provoca disturbi di diversa natura (mal di testa, di stomaco) sulla vittima designata, compreso il fatto di non riuscire più a pregare, di avere repulsione per il sacro. Invece ci sono malefici per far soffrire ancora di più la vittima per cui alle bambole si aggiungono spilli o chiodi o legature in modo che si possa trasferire alla vittima il “lavoro” fatto sulla bambola. Noi ci accorgiamo subito, impartendo la benedizione liberante, che queste persone hanno spilli, chiodi, in tutte le parti del corpo. Posso citare il caso di una persona che viene “lavorata”, per così dire, 24 ore su 24. Credo che in questa circostanza vi siano una serie di fattucchieri che si siano divisi i compiti in modo che per tutte le ore della giornata questa vittima possa subire una vera e propria tortura”.
Come si materializzano certi strani oggetti o simboli all’interno di cuscini e materassi?
“Noi sappiamo bene che il maleficio fatto con l’intenzione di nuocere può fare del male e la persona colpita appunto sta male, ma affinché il maleficio abbia una certa consistenza e durata nel corso della giornata, delle settimane e dei mesi, occorre che questo male si materializzi. In genere ciò avviene all’interno dei cuscini perché lì la persona appoggia la testa per almeno sei-otto ore al giorno. Noi la definiamo la “sacramentalizzazione del male” per usare un termine un po’ ecclesiastico. Come Gesù Cristo ha istituito i sacramenti per il bene, Satana ha istituito i segni permanenti del male. Così anche i brividi di freddo che il paziente avverte nel corso della benedizione liberatoria, o entrando in chiesa o nella preghiera, non sono altro quello che nostro Signore definiva “stridore di denti”. L’inferno infatti, secondo me, non è tanto il fuoco, quanto questo gelo”.
Vi sono persone particolarmente “vulnerabili”? Battezzati compresi?
“A me sono capitate persone di tutte le categorie, età, sesso e religione. Mi sono capitati casi di musulmani ed altre religioni non cattoliche. Colpito è chi, purtroppo, è oggetto di un maleficio, in particolare chi è tendenzialmente ricettivo. Diversi non sentono alcun male. Attraverso l’esperienza mi capita di verificare che il male fatto ad un genitore si ripercuote sui figli, non perché questi ultimi siano i bersagli, ma perché appunto il genitore è forte o refrattario al maleficio. Alle volte capita il contrario: un padre di famiglia che sembra forte e robusto, invece viene ridotto a nulla in quanto diventa ricettivo”.
Anche sacerdoti e suore possono essere colpiti dai malefici?
“Si, sono come tutti gli altri cristiani o altre persone che possono essere colpite a causa della cattiveria altrui. Mi sono capitati fratelli in gamba, buoni, santi. Non è che il maleficio viene meritato perché si è lontani da Dio”
Quasi tutte le persone colpite si domandano: “Come è possibile che Dio permetta questo?”. Lei cosa risponde?
“Per l’esperienza che ho avuto fin qui posso dire senza ombra di dubbio che il Signore lo permette per ricavarne un bene. Oggi si parla di nuova evangelizzazione, di cammino di fede. Ma vediamo le difficoltà, lo posso dire io che sono parroco, come sia faticoso recepire i valori e gli insegnamenti del Vangelo. Le persone maleficate sono più sensibili alla grazia di Dio: cominciano a porsi domande su Dio, sul soprannaturale, sulla partecipazione ai sacramenti. Persone che non pregavano più ricominciando a farlo e a continuare, persone che frequentavano più la Chiesa perché vivevano nell’apatia, nell’indifferenza, cominciano una vita veramente cristiana. Famiglie che erano sull’orlo della divisione anche a causa di questi malefici ritornano a pregare insieme, a vivere nell’armonia. Ho constatato che queste persone, una volta che si incamminano su una strada di conversione la percorrono fino in fondo, con perseveranza. Il maleficio è un male, ma diventa occasione di bene. Tante volte ci si domanda, perché quella malattia, quella sofferenza, malefici a parte, il Signore consente questi mali per far ripensare a tante cose”.
Perché secondo lei c’è una diffusa incredulità sui malefici, nell’ambito della Chiesa, anche fra Vescovi e sacerdoti?
“Perché in teologia, nei corsi seminaristici, non si è mai parlato di queste cose. Ho appena accennato alla demonologia, cioè alla presenza, all’esistenza del diavolo e questo nessun credente lo può mettere in dubbio. Invece non si è mai parlato di possessione diabolica, se non in una letteratura superficiale e mai, proprio mai, si è parlato di malefici. Si è sempre sentito parlare, sotto forma popolare di fatture, malocchio, iattura, sono espressioni che in genere fanno un po’ sorridere.
Finchè uno non ci passa sembrano cose assurde. Uno pensa: “Come può una persona fare del male in tal modo?”, invece quando si entra in questo “mondo” ci si accorge che non solo il maleficio esiste ma che si può essere liberati con il nostro intervento, in modo particolare dall’esorcista, ma anche da chi non lo è. Con il Battesimo e la Cresima si diventa “soldati di Gesù”.
Non si può dire che tutti i vescovi e sacerdoti non credono a queste cose. Ma un gran numero di essi prende le distanze. Qualche vescovo ha nominato un discreto numero di esorcisti per venire incontro a questo bisogno di benedizioni anche se non credono fino in fondo al maleficio. Sarebbe invece opportuno che, sia i vescovi che i parroci, facessero un lavoro di discernimento per capire fino a dove può arrivare un maleficio o se invece la natura del male che colpisce una persona è diversa. Ecco, i parroci, che conoscono bene i propri fedeli potrebbero svolgere quest’opera importante, perché tante possono essere le ragioni per cui uno sta male. Certo se uno continua ad andare dal medico e non trova giovamenti, se addirittura è costretto a passare da un ospedale all’altro senza venire a capo di niente, insomma, c’è da pensarci su.
Anche i medici, possono collaborare”.
Quello dell’esorcista è un compito molto arduo, quali difficoltà incontrate?
“Noi ci sentiamo un po’ isolati e incompresi. Isolati perché siamo pochi ed ognuno opera per conto proprio, ed ostacolati anche da coloro che sono vicini alla Chiesa perché non credono fino in fondo alla pastorale dell’esorcismo. Si tratta invece di una pastorale vera e propria, forse più efficace di altre, perché va proprio in profondità, al cuore del fedele. Incompresi, anche da chi dovrebbe capirci di più, esortarci. Parlo di molti vescovi, non quello della nostra Diocesi, che non vedono tanto di buon occhio l’esorcista che si sacrifica e passa ore ed ore ad esercitare questo ministero”.
Quali sono i sintomi che possono far pensare ad un maleficio?
“I fastidi più comuni sono il mal di testa inspiegabile, il mal di stomaco, senso di nausea, inappetenza, insonnia. Soprattutto quando una persona ha fatto tutti gli accertamenti clinici possibili ed immaginabili, sotto ogni punto di vista, senza ricavarne alcun esito, allora viene il sospetto”.
Nel momento in cui una persona, dovesse accertare, senza dubbi di essere stata maleficiata, cosa deve fare?
“Dovrebbe pregare di più, invece purtroppo succede che le persone colpite sentono un rifiuto verso il sacro, come abbiamo detto. Sappiamo bene, infatti, che è il Signore che libera, ed invece è quello il momento in cui non si prega più. In questo senso la persona interessata si dovrebbe far aiutare da un esorcista che lo liberi dal male affinché possa iniziare un cammino di fede, partecipare ai sacramenti, condurre una vita cristiana e poi essere mano a mano liberati totalmente. Quindi, appena si accerta la “stranezza”, la particolarità dei disturbi, occorre rivolgersi ad un esorcista”.
È sempre necessario rivolgersi ad un esorcista, oppure la benedizione liberatoria può essere impartita da un semplice fedele?
“Quando si tratta di possessione diabolica, ricordiamo che la norma della Chiesa impone l’intervento di un esorcista autorizzato dal vescovo. Se si tratta di un maleficio, la benedizione può essere impartita da qualsiasi fedele.
In genere la prima volta lo faccio io, ma se c’è un familiare disponibile, affido a questo familiare di continuare queste preghiere di liberazione. Si tratta di un servizio reciproco che rientra nel servizio ecclesiale, per cui un fedele deve essere a disposizione del prossimo. Per l’interessato, sono molto utili anche una semplice preghiera di liberazione. Nel rito greco, orientale, esiste proprio una preghiera di liberazione dal maleficio, invece in quello occidentale c’è solo la preghiera esorcistica che va pure bene: si tratta dell’esorcismo di Leone XIII, che appunto io affido ai fedeli, ma è comunque di facile reperimento perché pubblicata su libri e pubblicazioni cattoliche. Soprattutto, quando si tratta di punture di aghi, spilli, chiodi, è bene che lo faccia lo stesso familiare, anche più volte al giorno se si tratta di in fissioni ripetute nel corso della giornata o delle settimane.
Un esorcista non ha il tempo, la possibilità di farlo più volte. Togliere gli spilli è una tecnica che richiede solo un po’ di pazienza verso lo sventurato. Per togliere queste infissioni di natura spirituale, ma che come abbiamo detto provocano lo stesso effetto e danno di quelle vere, basta comprimere con un po’ di energia sulla parte dolorante e questo male scompare, sempre dopo aver recitato la preghiera di liberatoria”.
Perché una persona colpita non deve rivolgersi a maghi e fattucchieri per farsi togliere il maleficio?
“Il mago non toglie nulla. Innanzi tutto chiede milioni ingannando soltanto. Perché queste persone non possono fare il bene, ma sono solo capaci di fare il male. Il malcapitato potrebbe anche trovare dei giovamenti momentanei, artificiali, proprio illusori. Ben presto si ricadrebbe in mali peggiori. Solo l’intervento del Signore attraverso l’opera del sacerdote o di un semplice fedele, può mitigare e dare la forza di poter continuare a lottare, poiché spesso i malefici vengono rinnovati”.
Dunque sono possibili e frequenti le ricadute?
“Sono frequentissime perché un maleficio fatto una volta o due perde l’efficacia dopo altrettante benedizioni. Ma il rinnovo prolungato nel tempo, richiede una lotta maggiore. I fattucchieri, in genere, hanno bisogno di rinnovare il maleficio due volte alla settimana, di solito il martedì e il venerdì perché sanno che sono i giorni sacri della Passione del Signore e quindi intendono profanarli e devono ripeterli per settimane e settimane, perché all’inizio non si ottiene una efficacia immediata. Essi intendono perseverare fin quando si è ottenuto lo scopo prefissato. Quindi c’è bisogno di ripetere le benedizioni. Loro fanno il male, noi dobbiamo fare il bene”.
Tutti i colpiti credo che si chiedano quanto tempo ci vuole per guarire.
“Qui siamo nel mistero. Soltanto il Signore sa quando si può guarire, però io ho potuto sperimentare che per i malefici che vengono fatti per uno scopo particolare, come quello di separare due persone, in genere in poco tempo si guarisce. O perché è stato raggiunto l’obbiettivo e quelle due persone si sono separate, oppure non riuscendo nell’intento, desistono. Il mago opera sempre per denaro. Finché gli arrivano soldi opera nel male, quando finiscono per così dire i finanziamenti, cessano. Sotto questo aspetto un maleficio fatto da un fattucchiere è tremendo, esso provoca sofferenze atroci ma in genere poi finisce. Invece quando è fatto direttamente dalla persona che vuole distruggere l’altra, allora c’è il pericolo che possa durare anni e anni”.
È possibile che una “maledizione” si tramandi di generazione in generazione in una famiglia?
“Si, è possibile. A volte vediamo delle persone che stanno male pur non avendo riscontri in un maleficio recente, ma avendo ricevuto maledizioni da genitori o nonni. In genere non si tratta però di casi gravi, perché passando il tempo si affievolisce l’efficacia”.
È utile, secondo lei, recarsi da un esorcista all’altro, affrontando a volte anche lunghi ed estenuanti viaggi?
“Purtroppo molti fanno questo anche per confrontare l’efficienza dei vari esorcisti, ma io credo che serva a ben poco. Chi libera non è l’esorcista, ma il Signore. Quindi andare dall’uno o dall’altro diventa insignificante oltre che un dispendio di energie utili invece per lottare contro il male. Importante è perseverare nella preghiera, nei sacramenti e nelle virtù cristiane e poi di tanto in tanto recarsi dall’esorcista, purché quest’ultimo lo faccia con coscienza, competenza, convinzione”.
Ho visto che molte persone vengono qui da lei munite di olio, acqua e sale. Che valore hanno questi alimenti e che uso se ne deve fare?
“Si dovrebbe catechizzare un po’ di più, perché molte persone puntano maggiormente su questi alimenti esorcizzati, da assumere, piuttosto che sui sacramenti e sulla preghiera. Pur tuttavia sappiamo bene che la Chiesa ha istituito una benedizione particolare su questi elementi che servono come aiuto, mezzo per liberare. Digerendo questi alimenti, si viene a contatto con il maleficio e come si sa il sacro e il diabolico si scontrano, per cui la persona colpita si sente più sollevata soprattutto a livello di apparato digerente. Il sale può essere utilizzato non solo come condimento, ma essere messo nei luoghi dove si notano anormalità: rumori, cattivi odori, o polveri sovrabbondanti. Quindi il sale esorcizzato non va usato sotto forma di superstizione, ma come vero e proprio antidoto contro le presenze negative in una casa o in qualsiasi altro locale”.
Un’ultima domanda, padre Lanfranco: un mago o una fattucchiera, sono sempre in tempo per convertirsi, per rinunciare al regno di Satana e scegliere il Regno di Dio?
“Dobbiamo sempre nutrire fiducia, altrimenti per queste persone ci sarebbe solo la dannazione eterna. Dobbiamo pregare perché il Signore tocchi loro i cuori. In genere lo si fa per motivi di interesse e sappiamo bene che maghi e fattucchiere di soldi ne fanno tanti. Però una volta ottenuto lo scopo, la loro vita diventerebbe insignificante, si troverebbero alla fine con le mani piene non di mosche , ma di cadaveri, quindi dovranno pur sentire il bisogno di pensare all’eternità. Si sa che a questo mondo tutto finisce. Dunque intensifichiamo le preghiere e i sacrifici affinché quanto prima o almeno in punto di morte, e a questo proposito ho ricevuto diverse testimonianze, queste persone possano convertirsi e scegliere il Regno di Dio”.

Il malocchio 0

Il malocchio

Scritto il 24 Giugno 2009.

di Don Raul Salvucci

«Padre, potremmo star tanto bene, ma pare che tutte le cose vadano storte, perché siamo tanto invidiati». «La cartomante ci ha detto che le nostre cose non vanno perché abbiamo addosso il malocchio di persone che non ci possono vedere».
«La goccia d’olio in mezzo al piatto con l’acqua si disintegra subito perché siamo tanto invidiati». C’è un foltissimo sottobosco di temute realtà malefiche che si indicano con la parola «malocchio» o anche con «invidia», «iettatura» e «scalogna». Cosa pensare?
Don Gabriele Amorth scrive:
«Il malocchio consiste in un maleficio fatto da una persona per mezzo dello sguardo. Non si tratta, come certuni credono, del fatto che certe persone portino scalogna se ti guardano storto; queste sono storie. Il malocchio è un vero maleficio, ossia suppone l’intenzione di nuocere a una determinata persona con l’intervento del demonio. Di particolare c’è il mezzo che viene usato per portare a compimento l’opera nefasta: lo sguardo. Ne ho avuti pochi di casi e non completamente chiari» (G. Amorth, Un esorcista racconta, cit., p. 124).
Personalmente, per molto tempo non ho creduto a queste cose e spiegavo alle persone che me ne parlavano che, se io guardo con cattiveria o con invidia una persona, non è possibile che poi questa si senta male.
Anche per il noto esorcista palermitano, Matteo La Grua, il «malocchio» è una realtà.
Si tratta, mi spiegò, di persone che sono portatrici di negatività.
Potrebbero anche saperlo, ma a volte non se ne rendono neppure conto. Di fatto poi scaricano presenze cattive e di disturbo su persone che incontrano. Non su tutte però, ma su quelle che per sensibilità o per debolezza psichica sono recettive.
Se in un secchio d’acqua immergo una sbarra di ferro, non si impregna affatto; se vi immergo un pezzo di legno, si impregna un po’, ma se ci metto dentro una spugna, si riempie d’acqua. Sono i soggetti «spugna», che, a causa prevalentemente della loro sensibilità, assorbono queste negatività e stanno male. Basandomi su queste spiegazioni, ho poi potuto capire molte situazioni delle quali prima non riuscivo a capirne il senso. È necessario precisare la diversità di questa forma malefica dal maleficio.
1 – La fattura o maleficio è molto più forte e sistematica e ha sempre bisogno di oggetti fisici fatturati. Il malocchio è molto più leggero e non è legato a oggetti fatturati. Ogni qualvolta si riscontrano oggetti nei cuscini, a casa, nello stomaco, vuoi dire che si tratta di maleficio. Il malocchio invece è sem-plicemente un influsso cattivo che viene comunicato di volta in volta attraverso i vari incontri.
2 – Pur essendo il malocchio più leggero, ha un aspetto terribilmente pericoloso. Comunicandosi con lo sguardo, in genere opera su persone con cui ci si incontra abitualmente, e a ogni incontro si rinnova l’influsso cattivo. Quando avviene su persone che abitano nello stesso condominio o nello stesso ufficio o laboratorio diventa una vera tortura. Quando, come succede spesso, si riesce a identificare da chi proviene, scatta il processo di «suggestione» di cui ho parlato già, e la vita della persona colpita diventa un vero calvario, un vero calvario, specialmente per chi si trova a vivere in diretto contatto a causa del lavoro, dell’abitazione o della parentela. L’identificazione della persona portatrice può avvenire tenendo conto che (sia che ne sia cosciente o anche ignara) soffre già in se stessa della presenza delle negatività che poi scarica sugli altri. Quindi non è mai serena, ma triste e inquieta, con uno sguardo poco rassicurante e modi di comportamento per niente accattivanti.
3 – La difesa sarebbe molto semplice, se non subentrasse appunto una suggestione cronica. E un influsso momentaneo che può essere allontanato portando addosso qualche medaglietta o immagine sacra benedetta. È bene premunirsi con una breve preghiera prima dell’eventuale incontro, se è possi-bile preventivarlo, facendo dopo l’incontro un atto profondo di fede in Gesù e nella sua potenza di salvezza, con altre invocazioni anche a Maria o ai santi; poi subito divagarsi, non pensarci, interessarsi di altre cose. Ottima cosa è anche quella di pregare il Signore per chi emana questi influssi.
LE PRESENZE
Durante un colloquio con una signora, ebbi la chiara sensazione che a un certo punto lei non mi seguisse più nel ragionamento. Domandai: «Hai capito bene quello che ti sto dicendo?». Rispose: «Mi ripeta per favore, padre, le ultime sue espressioni, perché in questo momento lo spirito mi stava dicendo alcune cose e non ho capito quello che diceva lei». Più simpatico ancora il fatto di una ragazza che mi interruppe mentre parlavo dicendomi: «Lo spirito mi suggerisce di dirti che sei un imbecille». Risposi con calma: «Digli che gli ricambio volentieri il complimento».
Nel dilagare dei fenomeni occulti, diventa sempre più frequente, anche se non è una esperienza nuova, il fatto delle cosiddette «presenze». Sono molte le persone che sentono interiormente parlare delle presenze invisibili che le accompagnano ininterrottamente. È come uno strano compagno di vita e di viaggio che ti affianca in continuazione, si interessa della tua vita e dei tuoi problemi, parla, ti spiega, ti consiglia e, anche volendo, non riesci a liberartene. Un grande esperto, come il padre Matteo La Grua, riesce ottimamente a fare una variegata panoramica su di un fenomeno così particolare.
«Un punto difficile di diagnosi restano sempre le presenze estranee che si autorivelano. Anche sotto il profilo teologico la questione non si può dire risolta .Nel corso della preghiera si presentano delle entità, le più diverse,come talvolta avviene nelle sedute spiritiche. Parlano in lingua volgare, nel dialetto del luogo o in altri dialetti, spesso in lingue, francese, inglese, tedesco, giapponese, arabo, qualche volta correttamente, più spesso approssimativamente. Le entità si qualificano come persone morte, di epoca recente o anche antica, in incidenti di strada o di lavoro, più spesso uccise. Appartengono alle più disparate categorie sociali, professionisti, operai, commercianti, casalinghe, pastori, contadini, soldati, preti, frati, suore. Narrano i particolari della loro vita prima della loro morte violenta, dando le loro generalità, che tante volte alla verifica risultano vere, altre volte invece false.
Alcuni di questi «individui» sono entrati spontaneamente, altri sono stati mandati, o per fare del male o per proteggere una persona. Alcuni si mostrano cattivi, pieni di livore e di odio, altri invece si mostrano buoni, religiosi, credenti in Dio. Altri si dicono dannati per sempre, in attesa di cadere nell’inferno, altri invece sono in viaggio verso Dio, come in uno stato di purificazione. Tanti esortano la persona a fare opere buone, persuasi che le opere buone della persona posseduta giovino anche a loro. Ne ho incontrati di quelli che, rammaricati di non poter amare Dio, tentano di avvicinarsi a lui e di sentire l’eco dell’amore nella persona posseduta. Spesso aiutano la persona a pregare, pregano essi stessi nella persona rispondendo con devozione alle preghiere, o anche pregando spontaneamente.
Alcuni, che si qualificano inviati da Dio, indicano lo stato in cui si trova la persona posseduta, quanti spiriti ha in corpo, e danno consigli per liberare la persona. Tanti domandano suffragi, e quando si è pregato per loro mostrano quiete, gioia, e ringraziano l’orante» (M. La Grua, La preghiera di liberazione, cit., p. 72).
Il fenomeno delle «presenze» crea un interrogativo che ha anche una grande importanza sul piano pastorale: «Sono sempre e solo i demoni che in modo ingannevole cercano di avvicinarsi all’uomo o invece ci sono “spiriti vaganti” di uomini che, non trovando pace dopo la loro morte, sono alla ricerca di una compagnia umana a volte con scopi positivi, a volte invece con scopi devastanti?».
La supposizione che almeno nella gran parte di questi casi non si tratti di autentici demoni, ma di spiriti vaganti in difficoltà, nasce dalla marcatissima diversità che c’è tra l’indemoniato e colui che invece sente le presenze:
– nei casi di ossessione i demoni manifestano violenza, odio, rabbia, linguaggi e gesti di incredibile forza e potenzialità negativa;
– al contrario il rapporto con le presenze non è mai violento, anche se spesso fastidioso. A volte è addirittura sereno e finalizzato a offrire un sincero aiuto.
Sembrerebbe perciò più logico escludere i demoni e pensare a spiriti vaganti.
Ma c’è un però… E il però viene da una paroletta latina di tre sole lettere: «mox» che significa «subito». Il Concilio Ecumenico di Lione del 1274, sotto il titolo «Sorte dei defunti» (numeri 856-859), dice che, dopo la morte, le anime dei defunti vengono «subito» (mox) assegnate al loro destino eterno di salvezza o di perdizione. Questa affermazione è stata successivamente ripresa con parole quasi identiche dal Concilio Ecumenico di Firenze del 1439.
Dunque la dottrina della chiesa non ammette questo libero e indiscriminato vagare degli spiriti umani dopo la loro morte? Il discorso rimane aperto e andrebbe affidato ai teologi, che in questi tempi però sembrano in tutt’altre faccende affaccendati.
La questione, come dicevo, ha una notevole rilevanza sul piano pastorale. L’esorcismo, che ordinariamente usiamo anche in questi casi, forse non è un mezzo idoneo perché espressamente diretto contro gli angeli ribelli. Che fare allora? Io penso, e lo dico quando mi capitano questi casi, che bisogna ricordare l’inizio del nostro Credo:
«Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili».
Iddio è Creatore e Signore di tutte le realtà, anche invisibili e di qualunque genere siano. Perciò affidarsi a lui, con la preghiera e con la fiducia, è sempre efficace per ottenere la liberazione dalle strane «presenze».

IL CIELO COSTRINGE SATANA A PARLARE 0

IL CIELO COSTRINGE SATANA A PARLARE

Scritto il 24 Giugno 2009.

ESORCISMO DEL 21/02/1984 LA “BELLEZZA SECONDO IL MONDO” FARA’ SPAVENTODemonio – Chi ora è disprezzato per la sua fedeltà all’Altissimo splenderà di una bellezza impensabile, ma coloro che in vita si sono insuperbiti per la loro bellezza avranno un aspetto terrificante: essi per primi ne proveranno orrore. I loro volti, un tempo affascinanti e ammirati, diventeranno come il viso di un lebbroso; i loro corpi saranno torturati in eterno dai vermi dell’impurità e sarà pestifero l’odore che emaneranno per i loro peccati. Nulla più resterà della loro bellezza. Ogni dannato contribuirà a fare dell’inferno la “mostra degli orrori”. Basta. Non voglio parlare!UMILI DI CUORE, MA FORTI NEL TESTIMONIAREEsorcista – Parla in nome di …Demonio – E’ difficile accettare di essere umiliati; ma io, Belzebub, sono costretto a dirvi: esercitatevi nell’umiltà, coltivate il pudore e osservate tutti i comandamenti fin che siete in tempo. Umiliatevi e lasciatevi umiliare dagli altri anche se non lo avete meritato. Piegate umilmente il capo, anche se siete nel giusto.Piegate il capo tranne nel caso cha sia Dio a non volerlo. Un sacerdote, ad esempio, deve presentare sempre chiaramente e completamente la fede, disposto a combattere in difesa delle verità tradite o taciute dai modernisti che si sono infiltrati nella Chiesa; deve parlare non solo della misericordia, ma anche della giustizia dell’Altissimo; deve parlare del premio eterno e del castigo eterno; deve parlare degli angeli e anche di noi, angeli ribelli e dannati; deve parlare del peccato e non tacere, come molti fanno in questo tempo.Naturalmente anche un laico non deve mai piegare il capo quando è in gioco la verità; se poi per questa sua fedeltà incontrerà grandi lotte e penose opposizioni … preghi e si sacrifichi per le persone incredule che lo fanno soffrire.Oggi non pochi sacerdoti cattolici si sono smarriti, non sanno più da che parte andare e questo perché, più che restare radicati nella loro fede, si sono lasciati condizionare dalle varie opinioni del momento.Ci sono oggi troppi sacerdoti superbi nello spirito, non fedeli alla verità; per questo nel mondo e nella Chiesa c’è una così grande oscurità e così tanta miseria ed è per questo che i cattolici, che sono veramente tali, e i sacerdoti fedeli soffrono molto: vengono messi da parte come valessero nulla, o addirittura sono trattati come persone squilibrate, o come persone che hanno abbandonato la retta via. Ma questo è il pensiero degli uomini, non dell’Altissimo.Sono costretto a dirvi: restate fedeli alla verità dl vangelo, sostenete e difendete ciò che è vero e ciò che è buono, anche se verrete calpestati come foste gramigna inutile e dannosa; un giorno avrete gioia e gloria per questa vostra sofferta fedeltà! Basta, non voglio più parlare!Esorcista – Parla in nome …Demonio – Verrà il giorno in cui questa “gramigna” calpestata e considerata inutile e dannosa verdeggerà e fiorirà. Poveri quei cristiani e quei sacerdoti che per aver abbandonato la via della verità sono diventati ciechi!Ma voi perseverate, rimanete fedeli. Verrà la fine, più presto di quanto crediate. Non voglio dire nient’altro!OGNI PECCATO PORTA CON SE’ IL SUO CASTIGOEsorcista – In nome Demonio – E’ tanto breve la vostra vita sulla terra! Brevi sono le gioie del peccato e interminabile, eterna è la condanna. Così pure breve è il tempo delle croci, anche se sembra interminabile, mentre eterno sarà il premio a voi concesso per la vostra fedeltà.Esorcista – Dì la verità …Demonio – Quanto poco valgono le gioie del peccato che potete godere in questo mondo, se pensate alla spaventosa situazione che esso porta con sé per l’eternità e spesso già in questa vita! Si, il peccato porta spesso con sé il suo castigo anche in questo mondo. Chi invece soffre in questa vita può essere riconoscente all’Altissimo, perché con le sue sofferenze riduce o elimina del tutto la pena del purgatorio.Non sottovalutate il Purgatorio: i dolori che là si soffrono sono terrificanti in confronto ai dolori della vita. L’inferno però è ancora più terrificante e non avrà mai fine. Perciò voi, se foste furbi e saggi, cerchereste di cancellare, fin che siete nella vita terrena, tutte le pene che altrimenti dovreste patire in purgatorio.Pregate l’Altissimo (guarda in su), pregate per avere da lui la grazia del pentimento, specialmente in questo tempo di quaresima! Pregate per ottenere un vero pentimento del cuore e per divenire migliori.Io sono stato costretto a dirvi queste cose; ora tocca a voi saperne approfittare.

ESORCISTI E MAGHI 2^ 0

ESORCISTI E MAGHI 2^

Scritto il 24 Giugno 2009.

di Don Gabriele Amorth

2ª PARTESono colpiti dai disturbi satanici più uomini o donne? Più giovani o vecchi?Tutti noi esorcisti benediciamo molte più donne che uomini. In parte ciò è dovuto al fatto che le donne più facilmente degli uomini sono disposte a ricevere le benedizioni di un sacerdote. Ma penso che questo fatto non basti a giustificare la differenza. E neppure il calcolo numerico, che le donne sono in maggior numero, dal punto di vista anagrafico. Credo proprio che le donne siano più esposte agli attacchi del demonio perché questi pensa di servirsene poi per far sua preda anche gli uomini. Un po’ come ha fatto fin dall’inizio, tentando prima Eva. Comunque, anche se posso essere incerto sui motivi, sono certo sulla risposta da dare al richiedente: sono più colpite le donne.Anche sulla seconda risposta non ho dubbi: sono più colpiti i giovani. Basti rileggere quanto abbiamo scritto sulle cause colpevoli e ci è facile vedere come i giovani siano più esposti ad esserne vittime.L’indemoniato è un malato contagioso? Ad aiutarlo si possono subire danni, come, ad esempio, le vendette di Satana?I mali malefici non sono contagiosi, ma è possibile che venga colpita un’intera famiglia, o un gruppo anche molto grande, come si è detto. Vediamo bene che, quando è colpita solo una persona, non ne riceve alcun danno né il marito (o la moglie), né i figli. Tanto meno gli altri.E opera altamente meritoria aiutare questi malati come è altamente meritorio aiutare chiunque è nel bisogno. Qui può trattarsi di aiuto costante nella preghiera, nella recezione dei sacramenti, nelle attività quotidiane. Per chi assiste e aiuta l’esorcista, può esserci il bisogno di tenere stretto l’indemoniato se si agita, nel pulirlo se sbava, ecc. Non ho mai notato inconvenienti. E torno a dire, specie per i sacerdoti che temono le vendette di Satana se si dedicano a questo ministero, che il maligno ci fa già tutto il male che può; è una sciocca illusione pensare che a lasciarlo in pace ci lasci in pace; ed è una sciocca stoltezza pensare che si vendichi di più con chi di più lo combatte. Guardiamo ai santi: in generale ve diamo che più uno combatte il demonio e più il demonio ha paura di lui. Questa è la normalità dei casi. I santi che hanno subito danni fisici dal demonio, come il curato d’Ars, sono eccezioni e in genere non erano esorcisti.La mia vita è stata tutta un susseguirsi di mali. Per 65 volte sono stata ricoverata in cardiologia; la vita della mia famiglia è un susseguirsi di disgrazie a catena…Questa dura esperienza, narrata in diretta a Radio Maria, è purtroppo tutt’altro che rara. Tutti gli esorcisti hanno conoscenza di casi dolorosissimi, in cui proprio pare che non ci sia niente che vada dritto: salute, amicizie, lavoro, incidenti stradali nei modi più impensati, lutti improvvisi… Eppure, anche se si procede ad esorcismi almeno a carattere esplorativo, non si riscontrano particolari reazioni che facciano pensare a presenze malefiche. È come se il demonio perseguitasse quasi dal l’esterno quella famiglia, in tutto ciò che fa o che ha, senza prendere possesso di nessun membro.
In questi casi il sacerdote, qualunque sacerdote, può esercitare un ruolo importantissimo di sostegno, di preghiera, di fiducia. E possibile non riuscire ad arginare le disgrazie, ma è sempre possibile riuscire ad impedire la disperazione, riuscire a far valorizzare la sofferenza. Che la causa sia il demonio o che sia un inspiegabile intreccio di coincidenze avverse, ha poca importanza. E importante il conforto, il sostegno. Non c’è dubbio che il dolore è la più grande prova contro la nostra fede, che o si rinsalda o si perde. Ecco per ché queste situazioni, che solo alla luce della fede possono trovare il loro significato, sono un campo prezioso aperto all’aiuto dei sacerdoti, oltre che di tutte le ani me generose.Spesso ho notato, in persone che non hanno sintomi di malattie psichiche, ma presentano mali di natura non cura bi le per via medica, sintomi di freddo, stanchezza, sonnolenza; tendenza ad adagiarsi in un ‘ignavia assoluta… Notate questi sintomi anche voi esorcisti?La domanda mi è stata posta, anche questa volta in diretta, durante una trasmissione di Radio Maria, da uno di quegli psichiatri che ogni esorcista vorrebbe avere al suo fianco. Sì, anche noi notiamo questi sintomi, oggi sempre più frequenti, soprattutto nei giovani. Aggiungo: perdita della fede, tendenza a rimanere chiusi in casa, totale incapacità a studiare o a fare qualsiasi lavoro, fino a una specie di blocco del cervello. Spesso si aggiunge una ripugnanza a qualsiasi cibo e un senso di inferiorità che porta la persona ad appartarsi da tutto e da tutti, a rinchiudersi sempre più con un senso crescente di disperazione. Ho esorcizzato, presso l’ospedale Gemelli di Roma, una ragazza affetta da anoressia, ottenendo buoni risultati. Non esito a ripetere che, in casi come questi, è indispensabile una collaborazione tra esorcisti e psi (uso, come i francesi, la sillaba che comprende psichiatri, psicologi, psicanalisti…), soprattutto e prima di tutto psichiatri.PARLIAMO DI SATANAQual è il volto di Satana? Come immaginarlo? Che origine ha la sua rappresentazione con coda e corna? Puzza davvero di zolfo?Satana è un puro spirito. Siamo noi che per immaginarlo gli diamo una raffigurazione fisica; e lui, quan do appare, assume un aspetto sensibile. Per quanto brutto possiamo rappresentano, è sempre immensamente più brutto; non si tratta di bruttezza fisica, ma di perfidia e lontananza da Dio, il sommo bene e il culmine di ogni bellezza. Penso che la raffigurazione con corna, coda, ali da pipistrello, voglia significare il degrado avve nuto in questo essere spirituale che, creato buono e splendente, è diventato orrido e perfido. Così noi, con forme alla nostra mentalità, lo immaginiamo un poco me un uomo che venga declassato al rango di un animale (corna, artigli, coda, ali..). Ma si tratta di nostra immaginazione. Come pure il demonio, quando vuole rendersi visibilmente presente, assume un aspetto sensibile, falso, ma tale da farsi vedere: può essere un animale spaventoso, un uomo orribile e potrebbe anche essere un elegante signore; varia secondo l’effetto che intende provocare, di paura o di attrazione.Quanto agli odori (zolfo, bruciato, sterco…), si tratta di fenomeni che il demonio può provocare, come può provocare fenomeni fisici sulla materia e mali fisici nel corpo umano. Può anche agire sulla nostra psiche, at traverso sogni, pensieri, fantasie; e può trasmetterci i suoi sentimenti: odio, disperazione. Sono tutti fenomeni che si verificano nelle persone colpite da mali satanici e soprattutto nei casi di possessione. Ma la vera perfidia e la vera bruttezza di questo essere spirituale è superiore ad ogni immaginazione umana e ad ogni possibilità di rappresentazione.Il demonio può localizzarsi in un uomo, in una sua parte, in un luogo? E può coabitare con lo Spirito Santo?Essendo puro spirito, il demonio non si localizza in un posto o in una persona, anche se ne dà l’impressione. In realtà non si tratta di localizzarsi, ma di agire, di influire. Non è una presenza come un essere che va da ad abitare in un altro essere; o come l’anima nel corpo. E come una forza che può agire nella mente, in tutto un corpo umano o in una parte di esso. Per cui anche noi esorcisti abbiamo talvolta l’impressione che il demonio (preferiamo dire il male) stia, ad esempio, nello stomaco. Ma si tratta solo di una forza spirituale che agisce nello stomaco.Così sarebbe errato pensare che nel corpo umano ci possa abitare lo Spirito Santo e il demonio, come se due rivali stessero nella stessa camera. Sono forze spirituali che possono agire contemporaneamente e in modo diverso in uno stesso soggetto. Poniamo ad esempio il caso di un santo che abbia il tormento di una possessione diabolica: senza dubbio il suo corpo è tempio del lo Spirito Santo, nel senso che la sua anima, il suo spirito, aderiscono pienamente a Dio e seguono la guida dello Spirito Santo. Se noi pensassimo a questa unione come a un qualche cosa di fisico, anche le malattie sarebbero incompatibili con la presenza dello Spirito Santo; è in vece una presenza, quella dello Spirito Santo, che san tifica l’anima e guida l’agire e il pensare. Ecco perché la presenza dello Spirito Santo può coesistere con le sofferenze provocate da una malattia o da un’altra forza, come è quella del demonio.Non potrebbe Dio bloccare l’azione di Satana? Non potrebbe bloccare l’opera degli stregoni e dei maghi?
Dio non lo fa perché, creando gli angeli e gli uomini liberi, lascia che agiscano conforme alla loro natura intelligente e libera. Poi, alla fine, tirerà le somme e darà a ciascuno ciò che merita. Credo che a questo proposito sia quanto mai chiara la parabola dei buon grano e della zizzania: alla richiesta dei servi di estirpare la zizzania, il padrone rifiuta e vuole che si aspetti il tempo della mietitura. Dio non rinnega le sue creature, anche se si comportano male; in caso contrario, se le bloccasse, il giudizio sarebbe già fatto, prima ancora che la creatura abbia la possibilità di esprimere se stessa integralmente. Noi siamo esseri finiti; i nostri giorni terreni sono contati, per cui ci di spiace questa pazienza di Dio: vorremmo vedere subito il bene premiato e il male punito. Dio aspetta, lasciando all’uomo il tempo di convertirsi e servendosi anche del demonio perché l’uomo possa dare prova di fedeltà al suo Signore.Molti non credono nel demonio perché sono guariti in seguito a cure psicologiche o psicoanalitiche.E chiaro che in quei casi non si trattava di mali malefici e tanto meno di possessioni malefiche. Ma non so no necessari questi disturbi per credere nell’esistenza del demonio. La parola di Dio è molto esplicita in proposito; ed è chiaro il riscontro che rileviamo nella vita umana, individuale e sociale.Gli esorcisti interrogano il demonio e ne ottengono risposte. Ma se il demonio è il principe della menzogna, che cosa di utile si può ottenere ad interrogarlo?E vero che le risposte del demonio vanno poi vagliate. Ma talvolta il Signore impone al demonio di dire la verità, per dimostrare che Satana è stato sconfitto da Cri sto ed è anche costretto a ubbidire ai seguaci di Cristo che agiscono nel suo nome. Spesso il maligno afferma espressamente di essere costretto a parlare, cosa che fa di tutto per evitare. Ma, ad esempio, quando è costretto a rivelare il suo nome, è per lui una grossa umiliazione, un segno di sconfitta. Guai però se l’esorcista si perdesse dietro a domande curiose (che il Rituale espressamente vieta) o se si lasciasse guidare in una discussione dal demonio! Proprio perché è maestro di menzogna, Satana resta umiliato quando Dio lo costringe a dire la verità.Sappiamo che Satana odia Dio. Si può dire che anche Dio odia Satana, per la sua perfidia? Esiste dialogo tra Dio e Satana?«Dio è Amore», come lo definisce S. Giovanni (1 Gv 4,8). In Dio ci può essere disapprovazione per il comportamento, mai odio: «Tu ami le cose esistenti e nulla disprezzi di quanto hai creato» (Sap 11,23-24) . L’odio è un tormento, forse il più grande dei tormenti; è inammissibile in Dio. Quanto al dialogo, possono le creature interromperlo col Creatore, ma non viceversa. libro di Giobbe, i colloqui tra Gesù e gli indemoniati, le affermazioni dell’Apocalisse; ad esempio: «Ora è stato precipitato l’accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti a Dio giorno e notte» (12,10), lasciano supporre che non c’è chiusura da parte di Dio di fronte alle sue creature, per quanto perverse.La Madonna a Medjugorje parla spesso di Satana. Si può dire che egli oggi sia più forte che nel passato?Credo di sì. Ci sono epoche storiche di maggior corruzione che altre, anche se sempre troviamo il bene e il male. Ad esempio, se studiamo la condizione dei Romani ai tempi della decadenza dell’Impero, non c’è dubbio che troviamo generalizzata una corruzione che non c’era ai tempi della Repubblica. Cristo ha sconfitto Sa tana e dove regna Cristo, Satana cede. Per questo troviamo in certe aree del paganesimo uno scatenarsi del demonio superiore a quanto riscontriamo presso i popoli cristiani. Ho, ad esempio, studiato questo fenomeno in certe zone dell’Africa. Oggi il demonio è assai più forte nella vecchia Europa cattolica (Italia, Francia, Spagna, Austria…) perché in queste nazioni il calo della fede è pauroso e intere masse si sono date in preda alla superstizione, come abbiamo fatto notare a proposito delle cause dei mali malefici.

IL TRIONFO DELL’INFERNO 0

IL TRIONFO DELL’INFERNO

Scritto il 24 Giugno 2009. EsorcismoIL SALUTARE PENSIERO DELLE REALTÀ FINALIDemonio – Quanto invece sarebbe salutare per voi meditare spesso sulle realtà della morte, del giudizio, dell’inferno e del paradiso. Per difendervi dal pensiero della morte, visto che non potete negare questa realtà, avete adottato la tattica della dimenticanza: non ci pensate quasi mai. E per difendervi dal pensiero del giudizio e dell’inferno avete usato la carta della misericordia dell’Altissimo. “È un giudice buono – dite – per cui non può condannare i suoi figli; e se anche li condanna, sarà per un certo tempo, ma non per sempre”.E così la vostra tendenza a fare il male non è più frenata dal pensiero della morte, che cercate di dimenticare, né dal pensiero del giudizio e dell’inferno che cercate di ammorbidire. E la vostra fatica a fare il bene non viene vinta dal pensiero del Paradiso: la speranza, il desiderio del premio che l’Altissimo vi ha promesso non vi affascina per niente, perché sono tutte qui sulla terra le cose che affascinano e incatenano il vostro cuore!NON ESISTE IL NULLA ETERNODemonio – Non illudetevi che l’inferno eterno non esista: o perché l’Altissimo alla fine perdonerà anche i colpevoli, portandoli in paradiso, o perché i colpevoli verranno sprofondati nel nulla. Per i dannati sarebbe un premio ritornare nel nulla da cui sono venuti, ma questa grazia non sarà loro concessa, perché, lasciando impunite le colpe, verrebbe tradita la giustizia divina e l’Altissimo stesso farebbe un torto a coloro che in vita hanno subito gravi danni dai peccatori. Basta farmi parlare! Non ne posso più!Esorcista – Continua e parla in nome …Demonio – Colui che ha versato il suo Sangue per voi e vi ha garantito di essere “la Verità”, vi ha detto chiaramente che per Giuda sarebbe stato meglio se non fosse mai nato. Non essere mai nati, o           sprofondare nel nulla dopo la nascita sarebbe la stessa cosa. No, dopo la vita terrena c’è il giudizio e dopo il giudizio il premio o il castigo eterno, poiché l’Altissimo ha creato anime immortali, plasmate a sua immagine e somiglianza. Ora, come senti, sottolinea la verità delle parole che mi costringe a dirvi col tuono del temporale. Anche questa umiliazione a cui ci sottopone ci tormenta, ma siamo costretti a subire, come siamo costretti, sia pure contro voglia, a lodarlo e glorificarlo           dicendo a voi quelle verità che odiamo con tutte le nostre forze.Noi che ci troviamo dentro in questa donna, e siamo in 20, siamo spiriti rinnegati, siamo dannati per sempre. E non solo noi venti: tantissimi altri, migliaia e migliaia sono dannati come noi e tutto facciamo per la vostra rovina. Basta, non voglio più parlare!LA CHIESA OGGI FA TROPPO POCO CONTRO L’INFERNOEsorcista – Di’ ciò che il Cielo ti comanda di dire.Demonio – Con le nuove idee che abbiamo inoculato nelle vostre menti in questi ultimi decenni, grazie a molti preti più assetati di novità che di verità, siamo riusciti a snervare la vostra Chiesa: molti vostri pastori e moltissimi fedeli non hanno più l’attenzione rivolta al vero fine della vita che è la salvezza eterna. Le vostre comunità cristiane o sono contagiate dagli stessi vizi del mondo, o sono paralizzate in uno stato di mediocrità e di indifferenza, o hanno organizzato le loro attività in modo da apparire ed essere di fatto più dei gruppi di volontariato per l’assistenza sociale, che non comunità che vivono e operano per la salvezza eterna dei propri mèmbri e degli altri uomini.Con questo clima che si è creato tra di voi … l’inferno ha praticamente via libera. Come certe cascate di sassi che rotolano dai fianchi di un monte, così moltissime anime piombano all’inferno nell’indifferenza generale. Pochi tra voi e pochi anche tra i vostri preti si danno pensiero di creare degli sbarramenti per fermare questa corsa di tante anime verso l’inferno: le lasciano precipitare nella rovina eterna senza nemmeno sospettare che è proprio questo ciò che avviene. Del resto, come possono fermarle in questa loro corsa verso il precipizio se essi stessi sono incamminati nella stessa direzione senza rendersene conto? Ingannati dal modernismo, questi preti diventano a loro volta ingannatori delle anime a loro affidate, o col silenzio, perché non parlano mai del rischio che corrono, o con la menzogna, perché negano la possibilità che si possa finire all’inferno.IL GIUDIZIO SARÀ TERRIBILEDemonio – II giudizio dell’Altissimo sarà tremendo; non si compirà come, con faciloneria, tendete a raffigurarvelo voi uomini. L’Altissimo non sarà come un nonnino indulgente che, fatto qualche benevolo rimprovero ad alcuni, magari col sorriso sulle labbra, alla fine prende tutti sotto il suo manto dicendo: “Venite tutti, figli miei e miei sacerdoti, venite nel regno preparato per voi. Indipendentemente da come avete vissuto io vi voglio tutti salvi, perché sono un padre misericordioso. Qui avrete la gioia e sarà gioia per sempre”. No! Non è così che andrà il giudizio, ma in modo spaventosamente diverso. Molti si sentiranno dire, come ricorda il vangelo: “Via da me, maledetti, nel fuoco eterno che è stato preparato …”. Basta, non voglio più parlare!Esorcista – Di’ la verità fino infondo.Demonio – “… che l’Altissimo ha preparato per noi, angeli ribelli, e per voi, uomini peccatori”. Basta torturarmi! Non farmi più parlare!IL TRIONFO DELL’INFERNOEsorcista – Nel nome di Dio e della SS.ma Vergine, prosegui.Demonio – E’ un grande successo quello che siamo riusciti a ottenere: portare molti cristiani e molti preti a non credere più all’esistenza dell’inferno e convincere quelli che ci credono ancora a parlarne il meno possibile. Tanto più l’inferno sarà vincitore quanto meno se ne parla. Un’altra nostra vittoria è l’avere convinto a non parlare quasi più neanche del purgatorio.Queste nostre vittorie tolgono importanza al peccato: com’è possibile per voi capire la gravità dei vostri peccati se non pensate più a qual conseguenze disastrose possono portarvi? Il peccato mortale non perdonato porta all’inferno; il peccato mortale perdonato e il peccato veniale portano in purgatorio. Ma non credendo più all’inferno e al purgatorio, o non pensandoci abbastanza, voi vi adagiate sempre più nel peccato, senza rimorsi; il peccato è ormai diventato per voi regole di vita, un vero diluvio di male che sommerge la terra. E’ ciò che sta avvenendo, con nostra grande soddisfazione e con vostro gravissime danno. Una vittoria come questa non potevamo nemmeno sperarla!I vostri santi piangevano anche per piccole mancanze e si purificavano con aspre penitenze, voi invece peccate senza rimorsi e con l’approvazione di alcuni preti. E se qualcuno cerca di distogliervi dalle vostre colpe, voi vi difendete e giustificate il vostro peccato come fosse una cosa lecita o addirittura gradita all’Altissimo.Ci furono anche dei grandi santi che hanno commesso dei gravi peccati e hanno trovato nel pensiero dell’inferno il primo stimolo a cambiar vita e a iniziare un cammino che li ha portati alla santità eroica.(N.d.R. – S. Teresa d’Avila ebbe da Dio la Grazia di vedere quale posto le sarebbe toccato all’inferno, se avesse continuato nei suoi peccati. E’ bastato questo a farle cambiare radicalmente la sua vita).Il pensiero dell’inferno genera i Santi, ma la dimenticanza dell’inferno… riempie l’inferno. (Urla rabbiosamente).

La bestemmia è l’urlo dell’inferno 0

La bestemmia è l’urlo dell’inferno

Written by Padre Giulio Maria Scozzaro on 24 Giugno 2009. Pubblicato in ESORCISTI ESORCISMI

La bestemmia è l’urlo dell’inferno

a) RITRATTO DELLA BESTEMMIA
Dire che la bestemmia è una gravissima offesa al Nome santo di Dio è dare una definizione esatta, ma un po’ fredda, arida, scheletrica che non riesce ad esprimere a sufficienza la drammaticità e la gravità mostruosa di questo fenomeno diabolico.
Come non ci sono parole che possano esprimere fino in fondo la grandezza e la maestà infinita di Dio, così non ci sono parole che possano esprimere fino in fondo l’abisso di malizia e di miseria morale che è racchiuso nella bestemmia.
Ogni definizione, per quanto precisa, dirà sempre troppo poco: la realtà dell’offesa a Dio è sempre molto più grande di quanto si possa esprimere. Si può e si deve comunque cercar di dare della bestemmia un’idea che sia il più vicina possibile alla realtà.
Tentiamo allora, con poche pennellate, di tratteggiarne il ritratto.
La bestemmia è l’urlo rabbioso di Satana che esce dalla bocca di un uomo per cercar di sporcare la gloria di Dio. Non è a caso che S. Caterina da Siena ha definito il bestemmiatore un “demonio incarnato”.
La bestemmia è il frutto più velenoso che può scaturire da un lampo di follia. C’è una forma di pazzia stabilizzata e cronica e c’è una forma di follia che va a sprazzi e rende l’uomo capace di manifestare in un attimo abissi di stoltezza.
La bestemmia è il segno più palese dell’odio e del disprezzo verso Dio, e questo al di là delle intenzioni di chi vomita quell’espressione blasfema.
La bestemmia è il supremo atto di superbia che un uomo possa compiere, perché lui, così piccolo, sporco e impotente, tenta di mettersi sotto i piedi il Signore Dio, infinitamente grande, infinitamente santo e onnipotente, quel Dio che, se solo lo volesse, potrebbe stritolarlo in un attimo e con ottime ragioni.
La bestemmia è il più grande atto di stupidità, perché fa dell’uomo un nemico di Colui che vorrebbe essergli amico, padre, benefattore e salvatore.
La bestemmia è anche il segno rivelatore di un animo bovino, è manifestazione di volgarità, di grossolanità e di poca intelligenza, perché una persona fine, intelligente e perciò non volgare, sa trovare altri modi leciti per far sbollire un momento di tensione.
La bestemmia è una barriera innalzata tra il bestemmiatore e tutti quelli che si sentono offesi dal linguaggio blasfemo, vedendo colpito quel Dio in cui credono e che amano come Padre.
“La bestemmia – ha detto qualcuno – è il cancro dell’anima”. Come il cancro infatti invade tutto l’organismo fino a portare alla morte, così la bestemmia quanto meno annebbia, ma quasi sempre paralizza tutte le facoltà dell’anima e uccide in essa il gusto delle cose di Dio.
La bestemmia è anche, quasi sempre, una malattia contagiosa che infetta altri. Nessuno mai infatti ha cominciato a bestemmiare per il gusto di bestemmiare, ma tutti i bestemmiatori sono diventati tali sotto la spinta del cattivo esempio ricevuto, e cioè perché infettati da collaudati bestemmiatori che sono stati i loro maestri di vizio e di imbecillità.
La bestemmia è “un’offesa diretta a Dio, offesa che sarebbe qualcosa di inconcepibile se non fosse una tristissima realtà” (+ Costantino Caminada).
b) IL CONTRARIO DEL NOSTRO DOVERE
Dopo aver creato l’uomo. Dio non lo ha condannato all’isolamento, prigioniero della terra, ma lo ha invitato al dialogo, a librarsi verso il Cielo, a ricambiare il suo amore, a vivere nel conforto di un pieno abbandono e di una piena fiducia in Lui.
In questo dialogo, in questo rapporto di amore a cui Dio ci chiama, dobbiamo prima di tutto lodare il Signore: “Benedetto sei tu, Signore… Benedetto il tuo nome glorioso e santo, degno di lode e di gloria nei secoli” (Dn 3,52-53). Per migliaia di volte Dio ci invita nella Bibbia a lodare il Suo nome: in particolare i Salmi straripano di lodi al Signore. E tutta la vita di Gesù, di sua madre Maria e dei Santi è stata un cantico di lode al nostro Creatore e Padre.
Se Dio è così grande da meritare ogni lode possibile, tanto che gli stessi angeli lo adorano (cfr.: Eb 1, 6), e noi così piccoli, ne deriva come logica conseguenza e come segno di umiltà, il dovere che abbiamo di coltivare un profondo spirito di adorazione: “Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto” (Mt 4, 10).
Poi il Signore ci esorta alla riconoscenza per i molti, moltissimi beni che ci ha offerto in dono: “In ogni cosa rendete grazie; questa è infatti la volontà di Dio” (ITs 5, 18).
Amandoci come Padre, e come il migliore dei padri, il Signore ci invita inoltre a chiedergli tutto ciò di cui abbiamo bisogno: “In ogni necessità esponete a Dio le vostre richieste” (Fil 4, 6).
E infine, essendo noi peccatori, il Signore ci insegna a chiedere perdono, con umiltà e con fiducia, per il cattivo uso che abbiamo fatto dei suoi doni: “Rimetti a noi i nostri debiti” (Mt 6, 12).
Ebbene, se a tutto questo siamo invitati da Dio, con la bestemmia si fa l’esatto contrario.
Dio ci invita alla preghiera di lode, ma con la bestemmia lo si disprezza e si cerca di sprofondarlo nella fogna del disonore.
Dio ci invita alla preghiera di adorazione, ma con la bestemmia invece di riconoscere la sua infinita grandezza e la sua superiorità nei nostri confronti, si tenta di abbassarlo sotto il livello delle bestie.
Dio ci invita alla preghiera di ringraziamento, ma con la bestemmia lo si ricambia con la peggiore ingratitudine.
Dio ci invita alla preghiera di richiesta, ma con la bestemmia ci si mette in condizione di non poter ricevere i suoi doni.
Dio ci invita alla preghiera per avere il perdono, ma con la bestemmia si pongono le basi per attirare su di sé e sul mondo intero non il perdono, ma i più tremendi castighi.
Che cosa resta di cristiano in un cristiano che bestemmia? Più nulla.
E che cosa resta di umano in un uomo che offende chi l’ha creato? Solo una pallida ombra di umanità, un rottame di umanità e nulla più.
Immagina che un grande pittore porti un amico in visita a un musi in cui sono esposte le sue opere perché veda i suoi capolavori e quell’amico, invece di ammirare quelle opere e lodare chi le ha fatte, comincia a dire parole di disprezzo verso l’artista. Un comportamento assurdo! Una delusione completa!
Ancora più grave è la responsabilità e la colpa di chi offende il migliore degli artisti, il Signore Dio, il Creatore di ogni cosa, la fonte di ogni bellezza, il datore di ogni dono. Non è esagerato dire che il bestemmiatore ha fatto di se stesso un mostro!
c) VARI TIPI DI BESTEMMIA
La più grave forma di bestemmia è quella che unisce al Nome santo di Dio (o di Gesù, o dell’Ostia Santa, o del SS.mo Sacramento) parole cariche di disprezzo. Non è il caso di fare esempi, anche perché purtroppo ne abbiamo fatto più volte amara esperienza sentendo alcune di queste mostruosità sulla bocca di qualche persona.
E’ bestemmia anche dire contro Dio parole che non portano il marchio del disprezzo, ma che comunque il Signore non merita. Quante volte mi è capitato di sentire qualcuno che nel momento del dolore manifesta la sua delusione o la sua rabbia dicendo: “Dio è crudele”, o “Dio e ingiusto”! Espressioni come queste, o altre simili, che negano delle verità di fede riguardo a Dio, sono dette bestemmie eretiche.
E quante volte capita di sentire il nome “Cristo” senza alcun titolo, ma pronunciato con una tale carica di rabbia che, per la violenza del tono, rasenta la bestemmia!
Vera e propria bestemmia è anche l’offesa che colpisce i Santi, e in particolare la Madonna, o persone (ad es.: il Papa) che per la loro sacralità sono un riflesso di Dio nel mondo. Pur non essendo Dio il bersaglio diretto, colpendo la santità o la sacralità si colpisce Dio, che è fonte tanto dell’una quanto dell’altra.
Giovanni Paolo II, parlando del disprezzo rivolto contro il Nome di Dio, elenca, dopo la bestemmia, gli “spettacoli dissacranti” e le “pubblicazioni altamente offensive del sentimento religioso” (21 marzo 1993). Potremmo definirle bestemmie a mezzo stampa, bestemmie cinematografiche, bestemmie teatrali. Basti qui citare il “gran maestro” della dissacrazione, Dario Fo che, nel suo “Mistero buffo”, ha deriso Gesù, la Madonna e altri personaggi del Vangelo.
Queste bestemmie, a differenza della bestemmia comunemente intesa, che può avere l’attenuante di sfuggire in un attimo, in un lampo quasi senza accorgersene, sono bestemmie ragionate, meditate, volute infiocchettate col fascino dell’arte e quindi con un potere devastante per il linguaggio suggestivo con cui sono confezionate e per l’altissimo numero di lettori o di spettatori che raggiungono.
Non si può parlare invece di bestemmia quando il Nome di viene nominato invano, senza un serio e ragionevole motivo, ma a senza alcun titolo offensivo. Ma di questo parleremo più avanti.
Non è raro, infine, sentire qualcuno che pronuncia il nome “zio” (qualcosa di simile, e subito vi aggiunge una parolaccia come quelle che altri affibbiano al Nome di Dio. L’espressione che ne risulta non è bestemmia, ma è molto facile che come tale venga avvertita da chi la sente. Perciò, anche se non c’è la bestemmia, può esserci lo scandalo. In ogni caso, chi parla in questo modo, oltre ad essere ambiguo e ipocrita (una ipocrisia alla rovescia!), perché vuol apparire bestemmiatore senza esserlo, contribuisce a diffondere un tipo di linguaggio che favorisce l’espandersi della bestemmia.